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Gli 8 migliori scaldamani

 

Scaldamani – Guida all’acquisto e Confronti

 

A volte può fare così freddo da avere persino problemi a muovere le dita delle mani e non stiamo parlando di conclamati casi di ipotermia. Capita all’aperto ma anche in casa perché non tutti dispongono di un impianto di riscaldamento, oppure la stufa è rotta, è finito il gas è andata via la corrente, insomma, per vari motivi si può restare al freddo. Le mani gelate, naturalmente, si possono avere anche in situazioni non estreme, vi è mai capitato, ad esempio che il clima all’interno della casa fosse tale da non richiedere l’accensione dei termosifoni ma al contempo avere freddo alle mani? A noi sì quindi supponiamo di non essere i soli. Ecco uno scaldamani è utilissimo anche in una situazione come questa. Come avete visto ci sono davvero tanti buoni motivi per leggere la nostra guida, se siete curiosi date uno sguardo a due degli articoli che abbiamo selezionato, vi porterà via pochi minuti del vostro tempo e siamo certi che presi dalla curiosità andrete a sbirciare anche gli altri scaldamani: Homvan scaldamani elettrico USB 5200mAh power bank vi tiene al caldo e al tempo stesso vi permette di ricaricare il vostro cellulare; Zippo scaldamani Handwarmer Chrome Regular vi garantisce fino a 12 ore di tepore.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Gli 8 migliori scaldamani – Classifica 2024

 

I prodotti da noi scelti sono stati organizzati secondo una classifica e sono tra i più venduti. Ogni scaldamani che trovate qui è accompagnato da una recensione e da un link che vi suggerisce dove acquistare a prezzi bassi l’articolo. Confrontate i prezzi e decidete con calma valutando tutti i pro e i contro che trovate evidenziati all’interno delle nostre analisi.

 

Scaldamani elettrico

 

1. Homvan scaldamani elettrico USB 5200mAh power bank

Dispositivi come quello di Homvan uniscono pregi quali la praticità e la versatilità. Lo scaldamani elettrico in oggetto, infatti, non si limita a darvi tepore ma all’occorrenza funge anche da powerbank così non resterete più con lo smartphone scarico. Cerchiamo di essere chiari, di cosa stiamo parlando? 

Homvan si mette in carica, tempi un po’ lunghi a dire il vero, ed è pronto per essere usato. Si seleziona il livello di calore desiderato (c’è un indicatore a LED) e si può tranquillamente uscire di casa portandosi dietro, tanto è tascabile, ha le dimensioni di un telefonino, lo tente tra le mani, magari mentre aspettate l’autobus o in qualsiasi altra situazione. 

Si scarica lo smartphone? Vi basta collegare il cavo micro USB, di conseguenza questo dispositivo svolge la sua utilità anche quando non fa freddo e vista la doppia funzione, possiamo parlare anche di un buon prezzo. Niente male il design, ha la forma di una saponetta, belli i colori tra cui scegliere.

 

Pro

Versatile: Utilissimo d’inverno ma eventualmente anche d’estate grazie alla sua doppia funzione, riscalda le mani ma è anche una powerbank.

Sta in tasca: Nessun problema di trasportabilità, sta senza problemi in tasca oppure nella borsa, dopotutto la he dimensioni di uno smartphone.

Comodo: Si tiene in mano senza alcun problema, anche grazie al suo design dalle linee morbide ed arrotondate, è leggero.

 

Contro

Ricarica: Non c’è molto da dire sul versante degli aspetti negativi, magari avremmo preferito dei tempi di ricarica più brevi.

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Scaldamani Zippo

 

2. Zippo scaldamani Handwarmer Chrome Regular 12 ore

 

Molti conoscono per gli accendini ma firma anche degli interessanti scaldamani come questo che vi proponiamo. Il pregio principale, secondo noi, sta nella durata di calore (tra l’altro si sviluppa velocemente) che l’oggetto assicura: ben 12 ore. È stato usato con grande soddisfazione da gente che è solita fare battute di pesca notturne, messo nella tasca interna della giacca fornisce il tepore necessario. 

Lo scaldino è stato molto apprezzato anche dai campeggiatori. È leggero, pratico  anche bello esteticamente. È alimentato dal fluido di ricarica zippo. Da segnalare l’assenza di istruzioni in italiano, oltretutto le informazioni d’uso sono riportate con caratteri davvero piccoli e difficile da leggere. 

La durata del bruciatore è forse il vero punto debole, richiede la sostituzione nel breve periodo se si fa un uso intenso dello scaldamani. Qualcuno si lamenta per l’odore del combustibile che si avverte.

 

Pro

Durata: Con lo scaldamani Zippo avrete una fonte di calore che dura per ben 12 ore, a patto che riempiate il serbatoio al massimo.

Leggero: Lo scaldamani è pratico e leggero, messo in tasca non si avverte, o meglio, non si avvertirebbe della sua presenza se non fosse per il calore emanato.

 

Contro

Bruciatore: Delude non poco la durata del bruciatore che, se usato con una certa intensità, richiede la sostituzione nel breve periodo.

Istruzioni: Due i problemi principali per quanto riguarda le istruzioni, non sono disponibili in italiano e scritte con caratteri troppo piccoli per una lettura agevole.

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Tazza scaldamani

 

3. Clay in motion tazza scaldamani apertura a sinistra

 

Non soltanto una tazza ma anche un oggetto di design e questo probabilmente spiega il perché di un costo che non esitiamo a definire esorbitante per il duplice scopo pratico che l’articolo è chiamato ad assolvere ovvero scaldare le mani e sorseggiare bevande calde. 

Disponibile sia per mancini che per destrorsi e in diverse colorazioni, lo slot della tazza non si adatta sempre a tutte le mani quindi potrebbe esserci qualche problema di compatibilità anatomica, per così dire. 

Mantiene il contenuto caldo a lungo, più di una comune tazza, ne diamo atto, così come diamo atto che scalda bene anche la mano, anzi c’è chi si lamenta che scotti troppo ma basta non esagerare con la temperatura delle bevande che si bevono. In conclusione informiamo i lettori che si tratta di una tazza artigianale, dunque fatta a mano.

 

Pro

Tenuta del calore: Indubbiamente la tazza ha proprietà tali da trattenere a lungo il calore della bevanda che contiene e al contempo di trasferirlo alla mano.

Artigianale: La tazza è realizzata a mano, questo ne fa un oggetto piuttosto unico nel suo genere, la lavorazione è di qualità.

 

Contro

Prezzo: Secondo noi l’articolo costa davvero tanto, il prezzo richiesto è sproporzionato rispetto alla funzione che la tazza deve svolgere.

Compatibilità: È vero che il manico della tazza si adatta a buona parte delle mani, ma non a tutte quindi potrebbe presentarsi qualche problema di compatibilità.

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Crema scaldamani

 

4. Balsamo di cavallo Kräuterhof 500ml

 

Come prima cosa mettiamo in chiaro che qui i Cavalli non c’entrano nulla: nessun simpatico equino è stato messo in una macchina e spremuto per ricavare il gel così come non è un prodotto da applicare sull’animale: è per gli esseri umani. Il gel è ricavato da alcune piante e foglie. 

Usarlo come crema scaldamani potrebbe essere improprio, infatti è più che altro adatto per essere applicato sui muscoli per riscaldarli, utile agli sportivi ma anche a quanti lamentano dolori muscolari e contratture varie. La sensazione di calore è intensa, apena preceduta dal  freddo del gel che vi farà sicuramente sobbalzare ma si tratta di un attimo. 

Il prodotto non unge e soprattutto non irrita la pelle. Purtroppo le istruzioni sono soltanto in tedesco e il prezzo molto buono secondo noi, soprattutto se paragonato con quelli di altri noti prodotti medicinali da applicare sulle zone doloranti.

 

Pro

Riscalda: Il prodotto riscalda e rilassa i muscoli, la sua azione è tale da diminuire la tensione muscolare e contrastare i dolori nelle zone dove è applicato se non di eccessiva intensità.

Non unge: Il gel non unge la zona dove è applicato, viene assorbito rapidamente e non irrita la pelle quando entra a contatto.

Prezzo: Il costo del gel è conveniente, soprattutto se lo confrontiamo con quello di alcuni prodotti acquistabili in farmacia.

 

Contro

Istruzioni: Purtroppo le indicazioni d’uso sono scritte soltanto in tedesco e questo potrebbe essere fonte di dubbi su eventuali limitazioni di impiego del prodotto.

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Guanti scaldamani

 

5. Snow Deer Guanti scaldamani da guida uomo donna

 

I guanti Snow Deer possono essere un’autentica mano dal cielo per quanti si spostano in moto anche quando fa molto freddo ma anche per diverse altre situazioni che espongono le mani alle basse temperature. Non solo, vanno bene anche per quanti hanno problemi di artrite. 

Vogliamo che sia chiaro un concetto. Sono validi per la guida della motocicletta ma non sono stati progettati solo per quello. Per essere efficaci, bisogna caricare la batteria e ciò richiede tra le tre  e le quattro ore. Funzionano anche con i display touchscreen dunque non dovrete sfilare i guanti per usare il vostro smartphone. 

Buona la traspirabilità ma qualche utente si è lamentato della scarsa impermeabilità. I guanti sono lavabili ma ricordate innanzitutto di rimuovere le batterie e di prediligere il lavaggio a mano. Dimenticavamo di dire che questo modello è unisex. Il prezzo è abbastanza alto.

 

Pro

Efficaci: Svolgono il loro lavoro egregiamente, le mani restano al caldo anche quando la temperatura è di qualche grado sotto lo zero.

Touchscreen: Molto gradita la compatibilità dei guanti con i touchscreen: se dovete usare lo smartphone non è necessario sfilare i guanti.

 

Contro

Prezzo: Prima di fare un acquisto del genere è probabili che in tanti ci penseranno a lungo poiché costano parecchio e magari preferiscono avere le mani fredde.

Impermeabilità: Sono impermeabili, non lo sono? Diciamo che i guanti assicurano una modesta resistenza all’acqua. Insomma avremmo preferito una maggiore impermeabilità.

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Manicotto scaldamani

 

6. Innoliving INN 764 manicotto termoforo

 

Il manicotto che vi proponiamo rappresenta una rapida e pratica soluzione per dare un po’ di tepore alle mani. Non aspettatevi un gran calore ma nelle situazioni meno estreme va sicuramente bene. L’uso è semplice: basta metterlo in carica per soli tre minuti ed è pronto. 

Ne approfittiamo per dire che il cavo è presente ma manca l’adattatore che tuttavia è presente in qualsiasi casa ci sia uno smartphone, infatti si usa proprio quello del telefono. Carina l’estetica, lo scaldamani è rivestito da un morbido tessuto piacevole al tatto. La qualità dei materiali è, a nostro avviso, conforme al prezzo richiesto che in tutta sincerità non è certo esorbitante. 

In definitiva è un oggetto che conviene avere in casa, almeno conviene a quelle persone che lamentano sempre le mani fredde e che hanno modo di starsene comodamente sedute in poltrona magari guardando il programma preferito in TV.

 

Pro

Pratico: Secondo noi come soluzione per riscaldare le mani è pratica: si riscalda in circa tre minuti ed è subito pronto all’uso.

Rivestimento: È piaciuto parecchio il tessuto che riveste il manicotto, è morbido e molto piacevole al tatto. Carina anche l’estetica dello scaldamani.

Prezzo: Un incentivo all’acquisto di questo prodotto è sicuramente il costo, parliamo di una somma che è nelle disponibilità di tutti.

 

Contro

Temperatura: Scalda ma secondo alcuni lo fa poco: il manicotto non raggiunge temperature alte e si raffredda in fretta pertanto in caso di freddo rigido potrebbe essere poco efficace.

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Scaldamani usa e getta

 

7. The Heat Company scaldamani extra caldo cuscini termici

 

Una soluzione pratica è certamente lo scaldamani usa e getta. Tra quelli disponibili abbiamo scelto il prodotto di The Heat Company in quanto hanno un costo inferiore rispetto ad altri articoli analoghi. Dunque, abbiamo già individuato il primo punto a favore. 

Il secondo è la loro durata che può arrivare fino a 12 ore. La confezione comprende dieci paia quindi una persona può tranquillamente utilizzare la confezione per una decina di giorni. Attenzione perché per essere efficaci e per infondere calore, gli scaldamani devono essere a contatto con l’ossigeno pertanto sembrano essere poco indicati, ad esempio per i guanti da sci mentre per guanti comuni vanno benissimo. 

Segnaliamo che alcuni consumatori, giudicano lo scaldamani ingombrante proprio se messo nei guanti. Non aspettativa temperature altissime (poi dipende anche dalla colonnina di mercurio) e per riscaldare ci mettono un po’.

 

Pro

Prezzo: Tra gli scaldamani usa e getta quello di Heat Company è uno dei più convenienti sotto il profilo economico.

Durata: Nelle condizioni ideali questi scaldamani possono infondere un piacevole tepore alle mani per molto tempo, fino a 12 ore.

 

Contro

Lento: Affinché la reazioni dello scaldamani a contatto con l’ossigeno produca effetti apprezzabili, serve circa mezz’ora, insomma, un tempo eccessivamente lungo.

Guanti: Messi all’interno dei guanti risultano ingombranti, oltretutto sono inadeguati per i guanti da sci in quanto c’è poco passaggio di ossigeno.

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Scaldamani elettrico Imetec

 

8. Imetec BW03 Boule Elettrica Cordless tecnologia ceramica

 

Lo scaldamani elettrico Imetec ha al suo interno un gel che si riscalda in pochi minuti, per esattezza ne sono sufficienti 5. La boule è in grado di infondere calore per un paio d’ore. Il dispositivo è corredato di una fodera per un utilizzo più confortevole, questa è morbida e lavabile in lavatrice. 

La sicurezza del dispositivo è massima e una volta raggiunta la temperatura massima, si spegne. Un indicatore LED, invece, segnala quando la ricarica è ancora in corso. Caratterizzato da un design che non mancherà di conquistarla, ha probabilmente come unico difetto il peso. 

Niente male i materiali che conferiscono allo scaldamani la necessaria robustezza. Dimenticavamo, volendo potete anche tenerlo sotto le coperte, in questo modo la sua azione riscaldante si prolunga e voi non avete bisogni di lasciare il riscaldamento acceso di notte.

 

Pro

Rapido: I tempi di ricarica sono realmente minimi, in cinque minuti è già pronto all’uso. Non è poca cosa se si pensa che dispositivi simili possono richiedere fino a un  quarto d’ora per ricaricarsi adeguatamente.

Ritenzione del calore: Molto buona la capacità dello scaldamani di trattenere il calore e quindi la sua durata. Comoda e utile la fodera presente nella confezione.

Design: Non è soltanto una boule efficace ma anche bella da vedere, Imetec ha tenuto in grande considerazione il design.

 

Contro

Pesa troppo: Non è lo scaldamani più leggero che possiate trovare in giro, ciò lo rende poco adatto per persone particolarmente anziane e con qualche difficoltà motoria.

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Guida per comprare uno scaldamani

 

Sul mercato abbiamo trovato tante offerte circa i migliori scaldamani del 2024, troppe per proporvi tutte quindi abbiamo fatto una comparazione tra queste per individuare le più interessanti anche tenendo conto dei pareri espressi dai consumatori. Siamo certi che la nostra selezione sorprenderà più di un lettore perché abbiamo avuti riscontri positivi non solo dagli scaldamani della migliore marca ma anche dai produttori meno famosi ed è proprio questo il bello perché spesso comprando un articolo più economico si può restare ugualmente soddisfatti, tenetene conto prima di decidere quale scaldamani comprare.

La scelta dello scaldamani

Partiamo dalla domanda chiave: come scegliere un buono scaldamani? La risposta breve e autoreferenziale potrebbe essere: leggendo la nostra guida. A noi però non piace essere brevi e tanto meno autoreferenziali, anche perché non abbiamo la pretesa di avere la verità in tasca, anzi, a noi interessa che il lettore paghi il miglior prezzo possibile per portare a casa un articolo che lo soddisfi o nel caso specifico, comprare il miglior scaldamani, quindi ben venga consultare tutte le fonti possibili e poi incrociare le informazioni raccolte. 

Ma torniamo alla domanda iniziale. Lo scaldamani va scelto in base alle proprie esigenze, tra le altre cose. Domandatevi, dunque, dove pensate di usarlo: a casa, durante la settimana bianca, mentre vi recate al lavoro magari con i mezzi pubblici? Questo ragionamento è preliminare all’acquisto di un nuovo scaldamani perché ne esistono di diversi tipi e non parliamo solo di modelli ma del funzionamento.

 

I tipi di scaldamani

Com anticipato nel paragrafo precedente ci sono diversi tipi di scaldamani e non bisogna necessariamente pensare a un dispositivo elettrico. Se la vostra necessità è di tenere le mani al caldo quando siete a casa, uno scaldino elettrico è certamente una buona soluzione, si carica in pochi minuti e può infondere calore anche per qualche ora. 

Non solo, questi particolari scaldini, si possono tenere sulle gambe magari mentre si sta al computer oppure metterli sotto le coperte così quando si va a dormire non c’è bisogno di accendere il riscaldamento. 

Una comoda soluzione da viaggio è lo scaldino con ricarica USB, alcuni di questi funzionano anche come una powerbank così se si scarica lo smartphone potete ricaricarlo. Ci sono, poi, gli scaldamani a combustible, anche questi utili per chi si sposta. Infine tra gli scaldamani venduti online segnaliamo anche le creme termoattive e quelli istantanei che diventano caldi a contatto con l’ossigeno da mettere all’interno dei guanti.

 

 

 

Domande frequenti

 

Come far tornare liquido lo scaldamani?

Nel caso di scaldamani il cui liquido è basato su una soluzione supersatura di acetato di sodio il processo di riattivazione è molto semplice: è sufficiente immergerlo per 10/20 minuti in acqua bollente.

 

Come funziona lo scaldamani elettrico?

Nel caso dello scaldamani elettrico ci sono una resistenza e un liquido. Fornendo energia elettrica alla resistenza, questa trasferisce il calore alla sostanza liquida che quindi si riscalda. Nel momento in cui viene raggiunta la temperatura massima, si interrompe il flusso di corrente  e lo scaldino è pronto all’uso. 

 

Come funziona lo scaldamani usa e getta?

Diverso, invece, è il funzionamento degli scaldamani usa e getta. Questi contengono polvere di ferro, acqua che funge da catalizzatore, cellulosa, carbone attivo il quale è un accelerante, vermiculite e sale (catalizzatore). Quando lo scaldamani è esposto all’aria si genera calore per mezzo dell’ossidazione isotermica del ferro.

 

Come funziona lo scaldamani Zippo?

Lo scaldamani Zippo è dotato di un bruciatore con un materiale simile al cotone e questo va imbevuto di un combustibile per accendini. A questo punto si applica una fiamma al bruciatore e si attende che la corretta accensione, dunque si chiude il coperchio e, da quel momento, comincia la propagazione del calore.

 

Posso lasciare lo scaldino elettrico collegato alla corrente dopo la ricarica?

Lo scaldino elettrico assorbe energia fino al raggiungimento di una determinata temperatura dopodiché il processo si interrompe, di conseguenza non accade nulla se resta collegato anche dopo lo spegnimento della luce LED che indica il completamento della ricarica. Detto questo, è sempre scelta saggia scollegare il cavo soprattutto se lo scaldino proviene da paesi poco attenti alle normative europee in materia di sicurezza dei dispositivi elettrici.

 

 

 

Come utilizzare lo scaldamani

 

Stanchi di avere le mani gelate? Provate con uno scaldamani ma assicuratevi di utilizzarlo nel modo migliore. Se non sapete come fare vi diamo noi qualche informazione utile a sfruttare il massimo del potenziale del vostro scaldamani, ecco alcuni consigli.

A letto

Molte persone non si accontentano del piumone così di notte, quando notoriamente le temperature sono più basse, lasciano acceso il riscaldamento. Ciò comporta un eccesso di consumo energetico. Si può fare qualcosa per risparmiare e al contempo non sentire freddo? Certamente, vi basta usare uno scaldamani elettrico o anche due se siete davvero freddolosi. Mettete lo scaldamani in ricarica quindi sotto le coperte. Soprattutto se avete un bel piumone, questo evita il disperdersi del calore dello scaldino che quindi durerà fino al mattino e voi risparmierete sui consumi.

 

I piedi freddi

Se di notte il vostro unico problema sono i piedi freddi mentre il resto del corpo non avverte il freddo, provate con gli scaldamani usa e getta. Questi generano calore a contatto con l’ossigeno. Metteteli nei calzini che indossate e avrete i piedi caldi fino al risveglio.

 

Lo scaldamani Zippo

A differenza di altri scaldamani quello Zippo presenta quale piccolissima difficoltà, nulla di particolare, sia chiaro ma non è un oggetto che oggi si definirebbe plug & play. Vediamo come si ricarica. Innanzitutto l’operazione va fatta solo quando lo scaldamani è freddo. Si estrae il bruciatore catalitico. Il combustibile va prima versato in un apposito misurino e poi con attenzione e lentezza va versato sul materiale bianco che presenta il bruciatore. Mai superare la dose massima di carburante. 

Dopo aver riposizionato il bruciatore sullo scaldamani (va tenuto in posizione verticale) accertatevi che non ci siano residui di liquido, altrimenti lavatelo e lasciatelo evaporare. Lasciando lo scaldamani in posizione verticale, aspettate due minuti così da dare modo al liquido di distribuirsi a dovere. 

Per l’accensione, sempre con lo scaldamani tenuto verticalmente, applicate una fiamma con un accendino. Dopo che siete certi dell’avvenuta accensione, posizionate il coperchio e sistemate lo scaldamani nel sacchetto protettivo presente nella confezione.

 

 

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I 7 migliori scambiatori di caldaia del 2024

 

Scambiatori di caldaia – Guida all’acquisto e Confronti

 

Purtroppo capita che giunga il momento di sostituire lo scambiatore della vostra caldaia e non se ne possa fare a meno, visto che si tratta di un componente indispensabile senza il quale non avverrebbe il passaggio di calore necessario a riscaldare l’acqua, quindi niente riscaldamento e tanto meno acqua sanitaria. Se avete una caldaia da tanti anni e siete giunti fin qui, è probabile che abbiate riscontrato dei problemi di funzionamento infatti lo scambiatore richiede la sostituzione non solo quando non funziona del tutto ma anche quando funziona male. Il suggerimento è di intervenire prima che sia troppo tardi quindi cogliete i segnali della vostra caldaia e poi affidatevi ad uno degli scambiatori che trovate suggeriti qui, a cominciare da questi due: il Vaillant 64946 è realizzato con materiali molto buoni; lo Zilmet 12 Piastre adatto compatibile Beretta e Riello scalda l’acqua velocemente e ha un convincente rapporto qualità/prezzo.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

I 7 migliori scambiatori di caldaia – Classifica 2024

 

Vi suggeriamo dove acquistare a prezzi bassi gli scambiatori che trovate nella nostra classifica. Per una scelta oculata non dimenticate di leggere la recensione scritta per ciascun modello e di confrontare i prezzi. Qui trovate gli scambiatori più venduti online che hanno soddisfatto molti consumatori come voi. Ma basta chiacchiere, è il momento di passare agli articoli selezionati e analizzati, chissà che non troviate proprio qui lo scambiatore che fa per voi e per la vostra caldaia.

 

 

Scambiatore a caldaia Vaillant

 

1. Vaillant 64946 scambiatore di calore secondario

 

Quando parliamo di Vaillant possiamo essere certi che l’articolo è affidabile. L’azienda, infatti, è uno dei leader del settore e i suoi prodotti si apprezzano per affidabilità e qualità. La premessa trova conferma in questo scambiatore secondario che ha completamente soddisfatto quanti lo hanno montato alla propria caldaia ottenendo anche parere positivo dal tecnico che ha provveduto all’installazione. 

La qualità dei materiali è buona come ci si aspetta da Vaillant. All’interno della confezione trovate anche le necessarie guarnizioni. Il montaggio è semplice e veloce ciò non toglie che. trattandosi di una caldaia, è sempre bene affidarsi a un tecnico specializzato. Non è un pezzo universale dunque verificare la compatibilità.

 

Pro

Qualità: Lo scambiatore è costruito con materiali molto buoni, la qualità pertanto non è messa in discussione e di questo siamo soddisfatti.

Accessori: Non dovete preoccuparvi di nulla, neanche di procurarvi le guarnizioni, che trovate belle imbustate all’interno della confezione.

Installazione: Non ci sono particolari difficoltà per il montaggio del pezzo, anche se conviene far fare tutto a un tecnico specializzato.

 

Contro

Non universale: Purtroppo non tutti possono servirsi di questo scambiatore in quanto non è universale, è importante verificare la compatibilità con la caldaia.

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Scambiatore di caldaia Beretta

 

2. Scambiatore Zilmet 12 Piastre adatto compatibile Beretta e Riello

 

Lo scambiatore Zilmet è a 12 piastre ed è compatibile con caldaie Beretta e Riello. Le piastre sono saldate le une alle altre, ciò comporta una efficienza massima in tutte le condizioni. Per la saldatura è usato rame puro della massima qualità. 

La superficie delle piastre è ampia e questo, unitamente  alla conformazione e all’alto grado di turbolenza, consente di avere la migliore risposta in tutte quelle situazioni che richiedono lo scambio di calore tra due fluidi. 

Tale peculiarità fa sì che lo scambiatore sia adatto a diverse applicazioni come la produzione immediata di acqua calda, anche con accumulo. Il riscaldamento classico con caldaia ecc. Non meno interessante è il prezzo, inferiore rispetto, per esempio, a quello dei prodotti originali per una caldaia Beretta.

 

Pro

Efficiente: Lo scambiatore si è dimostrato un ottimo articolo che riesce a fornire efficienza massima in tutte le situazioni.

Veloce: Una volta montato sulla vostra caldaia noterete che la produzione di acqua calda è praticamente immediata.

Prezzo: Parecchio interessante è il prezzo di vendita, si tratta di una soluzione economica e al tempo stesso funzionale.

 

Contro

Non originale: Critiche significative da fare non ce ne sono, l’unico problema che potrebbe far desistere dall’acquisto è che non si tratta di un pezzo originale Beretta.

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Scambiatore di caldaia Immergas

 

3. Scambiatore a piastre ricambio per caldaie Eolo/Nike 24 Kw Immergas

 

Zilmet è un’azienda italiana che produce scambiatori compatibili con le caldaie dei marchi più importanti. Nel nostro caso specifico abbiamo un elemento che ben si adatta alle caldaie Eolo e Nike di Immergas. 

La compatibilità con i suddetti modelli è buona, lo testimoniano i diversi clienti che si sono detti più che soddisfatti per l’acquisto, anche perché rispetto all’originale hanno risparmiato un po’ di soldi, cosa che non guasta mai; tuttavia bisogna precisare che siccome i modelli Eolo e Nike sono più di uno è necessario controllare con attenzione eventuali ostacoli all’installazione.

Facciamo un esempio: se la vostra caldaia è la Eolo 21 Superior, lo scambiatore non va bene in quanto non c’è coincidenza con i fori di incastro. Lo scambiatore ha una ottima efficienza e ciò è dovuto da una parte alla qualità dei materiali e dall’altra alla perizia con la quale lo scambiatore è stato progettato e realizzato.

 

Pro

Costo: Il prezzo è indubbiamente vantaggioso, rispetto ai ricambi originali c’è un bel risparmio e questo è sempre un bene.

Materiali: Lo scambiatore non delude neanche in fatto di materiali, che sono tali da non avere nulla da invidiare allo scambiatore originale.

Efficienza: Non delude quella dello scambiatore, in questo senso le recensioni degli utenti che lo hanno scelto per la loro caldaia è massima.

 

Contro

Compatibilità: Quella con le caldaie Eolo e Nike c’è ma questa non è proprio per tutti i modelli della serie, ci sono dei distingue che è bene verificare prima dell’acquisto.

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Scambiatore caldaia Baxi

 

4. Scambiatore Zilmet per Baxi Eco e Luna 14 piastre

 

Lo scambiatore che vi proponiamo è un prodotto made in Italy e già questo se non è una garanzia è comunque un buon punto di partenza. Lo scambiatore è compatibile con le caldaie Baxi, dunque non parliamo di un ricambio originale; va comunque detto che costa di meno e la resa non ci pare affatto malvagia, anzi, chi lo ha installato dice di non aver avuto problemi di sorta o calo di prestazioni. 

Lo scambiatore è realizzato con dell’ottimo acciaio. In fatto di efficienza non delude e l’acqua diventa rapidamente calda. Il montaggio è semplice ma naturalmente bisogna sapere dove mettere le mani e disporre degli attrezzi giusti. In conclusione non temiamo di essere smentiti affermando che il rapporto qualità/prezzo è buono e che non vi pentirete dell’acquisto.

 

Pro

Made in Italy: In questo caso non comprate un accessorio proveniente da chissà dove, visto che questo scambiatore è costruito in Italia nel rispetto delle direttive europee.

Materiali: È uno scambiatore solido e affidabile, costruito per garantire una lunga durata, un’opinione condivisa dai tanti clienti soddisfatti.

Costo: Il prezzo di vendita per questo scambiatore è vantaggioso, costa meno di un ricambio originale e le prestazioni non sono inferiori.

 

Contro

Non originale: Non essendo un pezzo originale non si rispettano le raccomandazioni del produttore di montare solo ricambi Baxi.

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Scambiatore di caldaia Savio

 

5. Scambiatore secondario di calore Biasi Basica, Savio, Baxi

 

Prodotto da Zilmet lo scambiatore oggetto della nostra recensione è compatibile con le caldaie Biasi Basica, Baxi e Savio. Il prodotto è costruito in Italia, rispetta tutte le direttive europee in materia di sicurezza e la qualità dei materiali è stata fatta notare da tanti consumatori che hanno ritenuto di aver fatto un buon acquisto, una opinione scaturita non solo dalla qualità del ricambio ma anche per il prezzo che in tanto giudicano essere molto conveniente. 

L’efficienza dello scambiatore non delude, la superficie è ampia e l’acqua si scalda rapidamente. Siamo pronti a scommettere sulla lunga durata di questo articolo che ha una buona compatibilità ma che, lo sottolineiamo, non è originale dei marchi succitati; questo non è necessariamente un problema, anzi, tuttavia ci teniamo a informare il lettore che tutti i produttori si raccomandano di installare sempre  e soltanto ricambi originali, anche se costano di più. 

L’uso di uno scambiatore non approvato dal produttore potrebbe anche far decadere i diritti di garanzia ma queste sono cose che il tecnico che fa l’intervento sa quindi non dovrebbero esserci problemi. Naturalmente il discorso appena fatto cade se la riparazione va effettuata oltre la durata della garanzia.

 

Pro

Fatto in Italia: Lo scambiatore è realizzato negli stabilimenti Zilmet in Italia nel pieno rispetto di tutte le normative vigenti ed è al 100% sicuro.

Materiali: Non si è tirato al risparmio nella scelta e nell’uso dei materiali che, infatti, si sono dimostrati molto buoni e ciò influisce positivamente sull’efficienza dello scambiatore.

Prezzo: Un altro punto a favore di questo scambiatore è il costo, che è inferiore rispetto ai ricambi originali.

 

Contro

Non originale: C’è chi ritiene opportuno installare sulla propria caldaia soltanto ricambi originali, in questo caso lo scambiatore non va bene per questi tipi di clienti.

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Scambiatore a caldaia Saunier Duval

 

6. Scambiatore piastra caldaia Saunier Duval

 

Per chi monta solo pezzi originali ed è in possesso di una caldaia Saunier Duval, lo scambiatore che vi proponiamo è l’ideale. La qualità dei materiali è molto buona come del resto ci ha abituati Saunier Duval. 

I clienti che hanno installato il pezzo sulla loro caldaia hanno avuto modo di notare la grande efficienza e naturalmente non ci sono differenze con il pezzo originariamente montato sulla caldaia. 

Montando questo scambiatore non si rischia di perdere il diritto alla garanzia, poi è chiaro che il lavoro deve essere fatto da un tecnico autorizzato. Ad ogni modo verificate sempre la compatibilità perchè cambia qualcosina negli attacchi in base al modello. Il prezzo è la nota dolente ma del resto parliamo di un ricambio originale.

 

Pro

Originale: Questo è un autentico e originale scambiatore Saunier Duval, quindi perfetto se avete la caldaia di questa marca.

Materiali: Lo scambiatore è stato costruito con materiali di assoluta qualità, un dettaglio che non è sfuggito ai consumatori.

 

Contro

Costoso: Avvertiamo i lettori che il prezzo dello scambiatore non è di quelli che definiremmo convenienti, ma del resto capita quando si tratta di ricambi originali.

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Scambiatore da caldaia a 40 piastre

 

7. Scambiatore di calore 40 piastre Pacetti

 

Lo scambiatore Pacetti ha 40 piastre e un’ottima efficenza. Le piastre sono in acciaio Inox e saldate per brasatura a rame. La temperatura di esercizio va dai 10° sottozero a 90°. Quanto alla pressione massima, è di 10 Bar. La qualità dei materiali ha incontrato i favori dei consumatori tanto è vero che il dettaglio è stato lodato in più recensioni scritte dagli utenti. 

Un altro aspetto meritevole di citazione è il costo. Anche in questo caso abbiamo avuto la conferma dei consumatori che raccontano di aver avuto un buon risparmio rispetto ad altre soluzioni che si presentavano molto più esose. 

Ma c’è qualcosa che non va nello scambiatore? In effetti nonostante un’attenta ricerca di eventuali difetti, non è emerso nulla. L’unica cosa che possiamo segnalare è l’assenza di un foglietto illustrativo, magari superfluo per un tecnico che “conosce la materia” ma utile per quanti vorrebbero eseguire il lavoro di installazione in prima persona così da contenere i costi.

 

Pro

Materiali: Lo scambiatore, come emerso in tante recensioni, è costruita con materiali di buona qualità che ne fanno un elemento affidabile.

Prezzo: Tra gli aspetti vantaggiosi dello scambiatore segnaliamo anche il suo costo che in rapporto alla qualità dell’articolo è, secondo noi, vantaggioso.

Prestazioni: Lo scambiatore dimostra di essere un elemento efficiente, inoltre la sua qualità costruttiva ha soddisfatto chiunque lo abbia acquistato.

 

Contro

Istruzioni: Ha suscitato qualche mugugno l’assenza di un foglietto illustrativo che magari avrebbe permesso ai meno esperti di provvedere da soli alla sostituzione.

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Accessori

 

Acido per pulizia scambiatore caldaia

 

Acido disincrostante caldaia Lt 10 boiler cleaner e scaldabagno

 

Il boiler è un prodotto a base di acidi inorganici caratterizzati da degli inibitori di corrosione, antischiuma, bagnanti e un indicatore di esaurimento. Questo prodotto va usato per eliminare le incrostazioni di calcare e i residui di corrosione. Parliamo di un disincrostante concentrato, di conseguenza va diluito in acqua ma non oltre il 30%. Molto comodo l’indicatore di esaurimento o, in altre parole, il cambio della colorazione. Maggiori dettagli sono disponibili sull’etichetta dell’acido per pulizia scambiatore caldaia. La disincrostazione avviene velocemente.

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Guida per comprare uno scambiatore di caldaia

 

Sul mercato non mancano offerte valide e molto interessanti circa i migliori scambiatori di caldaia del 2024. Fra le tante proposte, anche della migliore marca, abbiamo fatto una comparazione e individuato le proposte che secondo noi sono più vantaggiose. Chiaramente i nostri pareri non sono vincolanti e per questo ci siamo preoccupati di mettere a disposizione dei lettori elementi e notizie utili affinché possano operare una scelta in completa autonomia e decidere quale scambiatore di caldaia comprare.

Un elemento fondamentale

È bene ribadirlo, lo scambiatore è un pezzo indispensabile per il funzionamento della caldaia, da esso dipende l’acqua calda; se notate che la temperatura non è quella solita, prendetelo come un campanello d’allarme perché è probabile che il miglior scambiatore di caldaia stia funzionando male e da qui alla completa rottura il passo è breve. 

Pertanto bisogna intervenire in tempo utile se non si vuole restare di punto in bianco senza l’acqua sanitaria e senza la possibilità di mettere in funzione il riscaldamento. Ma come scegliere un buono scambiatore di caldaia? Beh, diciamo che principalmente bisogna tener conto del tipo che può essere monotermico, bitermico oppure a piastre ma ne parliamo più nel dettaglio nei paragrafi successivi.

 

Lo scambiatore monotermico

A chi serve un nuovo scambiatore monotermico? A tutti quelli che hanno una caldaia a due scambiatori separati. In questo caso si parla di scambiatore primario e secondario. Lo scambiatore primario serve per il riscaldamento mentre quello secondario è necessario per l’acqua sanitaria. Lo scambiatore monotermico è più economico e per ovvie ragioni è facile individuare quale dei due non funziona, poi è chiaro, si può sempre essere particolarmente sfortunati  si guastano entrambi ma si tratta comunque di una possibilità remota.

 

Lo scambiatore bitermico

Le caldaie a condensazione hanno lo scambiatore bitermico che quindi funziona sia per il riscaldamento sia per l’acqua calda. In questo caso la fiamma si trova sotto il corpo dello scambiatore nel punto in cui passa l’acqua. La forma non è unica ma nella maggior parte dei casi è un radiatore ad alette o di una piastra. Qui la spesa è necessariamente maggiore perché parliamo di un elemento  più complesso.

Jpeg

Lo scambiatore a piastre

Lo scambiatore a piastre serve per la produzione di acqua sanitaria, lo scambio è clere quindi l’acqua calda per la doccia o il lavandino è immediatamente disponibile. La struttura semplice ed è più resistente alla formazione di calcare.

 

 

 

Domande frequenti

 

Come pulire lo scambiatore della caldaia?

Possiamo individuare due metodi, il primo è quello consigliato e prevede l’uso di una pompa di lavaggio per la caldaia ma si tratta di un attrezzo che solitamente hanno solo i tecnici specializzati, anche se può essere comprata da chiunque. 

Il secondo metodo, decisamente più casereccio, è il seguente: dopo aver smontato lo scambiatore va posizionato orizzontalmente; attraverso i fori si inserisce dell’acido specifico per la pulizia in modo che questo raggiunga  circuiti di scambio. Dopo aver lasciato agire l’acido per una decina di minuti, risciacquate con abbondante acqua. È importante indossare guanti e occhiali protettivi.

 

A cosa serve lo scambiatore della caldaia?

Lo scambiatore della caldaia riscalda l’acqua proveniente dalla rete idrica, quindi precede l’immissione dell’acqua nei rubinetti e termosifoni. In sostanza l’acqua giunge fredda allo scambiatore il quale la riscalda. Lo scambiatore primario si distingue in monotermico e bitermico. Nel caso del monotermico è necessario installare un secondo scambiatore detto secondario, questa necessità non si presenta con lo scambiatore bitermico.

 

Chi paga la sostituzione dello scambiatore della caldaia?

Tanto lo scambiatore quanto qualsiasi altro pezzo di ricambio necessario in caso di rottura sono a carico del padrone di casa a meno che il danno non sia derivato dall’assenza di manutenzione ordinaria che spetta all’inquilino.

 

Quali sono i problemi tipici dello scambiatore della caldaia? 

Essendo costantemente a contatto con l’acqua lo scambiatore è soggetto all’azione erosiva del calcare che si deposita sul metallo e l’usura. Se non si interviene con la necessaria manutenzione si verificano problemi di funzionamento. La prevenzione prevede l’uso di sostanze chimiche apposite come un acido decalcificante.

 

Quanto costa uno scambiatore di calore per la caldaia?

Il costo di uno scambiatore varia a seconda del modello, tuttavia è possibile fornire una cifra indicativa ma innanzitutto bisogna distinguere tra ricambi originali e compatibili. Nel caso di un pezzo originale la cifra è tra gli 80 e i 100 euro mentre uno scambiatore compatibile costa tra i 50 e i 70 euro.

 

 

 

Come utilizzare lo scambiatore di caldaia

 

Come va usato uno scambiatore di Caldaia, beh in effetti più che voi lo usa il vostro impianto di riscaldamento ma a voi spetta comunque qualche compito come ad esempio la manutenzione ed eventualmente capire quando c’è qualcosa che non va.

La manutenzione ordinaria

Lo scambiatore richiede un po’ di manutenzione, il suo problema principale è il calcare che si deposita. Il calcare ha un effetto deleterio per lo scambiatore cos’ come per tutta la caldaia e s l’acqua è molto dura, il problema si presenta con maggior frequenza. Per la pulizia si usa un acido specifico che deve raggiungere tutti i punti sensibili dello scambiatore. 

Il modo migliore di eseguire l’intervento è con una apposita pompa di lavaggio, altrimenti non resta che eseguire l’operazione manualmente. So smontare lo scambiatore, lo si mette in posizione orizzontale  e con molta cautela si versa l’acido nei fori. Si lascia agire il prodotto e se necessario si ripete l’operazione. 

Ad ogni modo l’accumulo di calcare dovrebbe emergere nel corso della verifica annuale del tecnico specializzato, in questo caso può provvedere lui stesso all’intervento. Tenete comunque presente che se il calcare è eccessivo potrebbe essere necessario sostituire lo scambiatore.

 

Sintomi dello scambiatore rotto

È importante saper riconoscere i problemi della caldaia Ariston, Junkers o di altre marche e nel nostro caso specifico se il problema è proprio lo scambiatore. Come fa un medico con il paziente bisogna imparare a riconoscere i sintomi dello scambiatore rotto. In verità la diagnosi non è complicata, un segnale di allarme è quando l’acqua della temperatura non è quella solita ma più fredda: è bene intervenire subito prima di restare del tutto senza acqua calda. 

ARENA

Un altro sintomo è la perdita d’acqua la cui causa, all’apparenza, pare non essere facilmente individuabile ma è proprio quando non riuscite a capire dove sia la perdita che il sospettato numero uno diventa lo scambiatore. Ma come si verificano queste perdite? La colpa è sempre del calcare che ha un’azione corrosiva e quindi può forare lo scambiatore.

 

 

 

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Climatizzatore

Gli 8 Migliori Climatizzatori da 12.000 BTU del 2024

 

Climatizzatori da 12.000 BTU – Guida all’acquisto e Confronti

 

Fare a meno del refrigerio in estate è diventato impossibile o quasi. Ecco perché valutare l’acquisto di uno tra i migliori climatizzatori da 12.000 BTU. Si sa, le estati italiane sono parecchio calde, visto che ci sono diverse città dove ormai superare i 40° non è più un evento eccezionale, per non parlare del tasso di umidità che incide sulla temperatura percepita. Si suda, si dorme male e quindi si è sempre di cattivo umore.

Se non ne potete più del caldo e degli stratagemmi appena elencati, vi conviene prendere in considerazione i climatizzatori che abbiamo analizzato, come questi due: l’LG Libero Plus SQ e il Daikin Siesta ATXC35B, che si sono messi in luce per l’ottima capacità refrigerante e l’equilibrato rapporto qualità/prezzo.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Gli 8 Migliori Climatizzatori da 12.000 BTU – Classifica 2024

 

Abbiamo stilato una classifica di quelli che secondo noi sono i climatizzatori più meritevoli della vostra attenzione; per conoscere i dettagli, le principali caratteristiche di ciascuno, vi rimandiamo alla relativa recensione accompagnata da un link che vi suggerisce dove acquistare a prezzi bassi i modelli più venduti online.

Non abbiamo scelto a caso ma ci siamo serviti dei pareri dei consumatori. Nel decidere il vostro acquisto, non dimenticate di confrontare i prezzi. Se invece volete ampliare la vostra scelta ai climatizzatori senza unità esterna, cliccate sul link per leggere le recensioni di quei modelli.

 

 

Climatizzatore Inverter 12000 BTU

 

1. LG Climatizzatore monosplit da 12.000 BTU Libero Plus SQ WiFi Inverter A++

 

Il primo modello che vi proponiamo è il climatizzatore Inverter 12000 BTU monosplit LG Libero Plus SQ, che dispone di quattro modalità di funzionamento distinte – climatizzazione, riscaldamento, deumidificazione e ventilazione – per garantire un comfort termico ottimale in ogni periodo dell’anno.

Tra le funzioni di maggior interesse si segnalano la “Comfort Air” che regola automaticamente la posizione del deflettore in base alla modalità scelta per raffreddare o riscaldare rapidamente e con maggiore efficienza l’ambiente, e la modalità “Sleep” da attivare durante le ore notturne o nei momenti di riposo.

Inoltre, è dotato anche di connettività Wi-Fi per il controllo da remoto attraverso dispositivo mobile, così da gestire le varie funzioni e programmare l’accensione dell’apparecchio comodamente a distanza.

Non solo, scaricando l’app dedicata sul proprio device si potrà usufruire anche dell’innovativa funzione ThinQ Smart Diagnosis per verificare le impostazioni di configurazione e tenere sotto controllo eventuali malfunzionamenti, visualizzando sul cellulare i relativi codici di errore e rendendo ancora più immediato il contatto con l’assistenza.

 

Pro

Funzionale: Selezionando la modalità “Comfort Air”, il climatizzatore LG 12000 BTU modula i parametri in base alla modalità selezionata, mentre la funzione “Turbo” si rivela utile per raffreddare o riscaldare rapidamente l’ambiente.

Controllo a distanza: Si possono gestire le varie funzioni sia tramite il telecomando a infrarossi in dotazione sia attraverso dispositivo mobile grazie all’integrazione del modulo Wi-Fi.

Risparmio: Rientra nelle classi di efficienza energetica A+ in riscaldamento e A++ in raffreddamento per ottimizzare i consumi e risparmiare sugli importi delle bollette.

 

Contro

Connettività: Per gestire l’elettrodomestico da remoto in modalità Wi-Fi è necessario che il dispositivo mobile in uso sia connesso alla stessa rete del condizionatore.

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Climatizzatore da 12.000 Daikin

 

2. Climatizzatore Condizionatore Daikin 12.000 BTU Siesta ATXC35B

 

In fatto di climatizzatori Daikin è una garanzia, non lo scopriamo noi e questo modello non fa che confermare la nostra affermazione. Buona la classe energetica che è A+ quindi non ci saranno ripercussioni eccessive sulla bolletta. 

Dando più da vicino un’occhiata alla macchina scopriamo un design essenziale ma moderno. Una volta messo in moto il climatizzatore assicura un’azione efficace e silenziosa anche in ambienti piuttosto grandi. A proposito di cose grandi, a quanto pare l’unità esterna non è di poco ingombro pertanto prima di decidere per l’acquisto valutate lo spazio che avete all’esterno. 

La gestione del dispositivo con il telecomando è semplice e intuitiva. Inoltre è possibile utilizzarlo sia per rinfrescare sia per riscaldare l’ambiente. Da segnalare che questo modello pur non essendo molto datato (2019) non è provvisto di modulo Wi-Fi, che è opzionale e va dunque eventualmente acquistato a parte.

 

Pro

Efficace: Il climatizzatore ha dato prova di avere un’ottima capacità refrigerante, non c’è niente di meglio per sfuggire all’afa.

Silenzioso: Anche quando è impostato al massimo della sua potenza il climatizzatore non produce un rumore tale da costituire elemento di disturbo.

Anche in inverno: Può essere utilizzato non solo in estate ma anche quando le temperature scendono per riscaldare l’ambiente.

 

Contro

Wi-Fi: Questo modello è privo di modulo wireless che va eventualmente acquistato a parte, con una spesa aggiuntiva.

Misure: Da valutare con attenzione l’unità esterna, o meglio, le sue dimensioni che potrebbero dare problemi di installazione in caso di poco spazio.

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Climatizzatore da 12.000 BTU Hisense

 

3. Hisense Easy smart 12.000 Btu A++ R32 CA35YR01G

 

Siamo sicuri che non resterete indifferenti al climatizzatore da 12.000 BTU Hisense, un brand che ormai è una realtà consolidata per la buona qualità dei suoi elettrodomestici venduti a prezzi concorrenziali. Non preoccupatevi per i consumi perché parliamo di una macchina con efficienza energetica A++. 

Ottima la distribuzione dell’aria che in breve tempo dona refrigerio o calore a seconda dei casi e delle necessità climatiche. All’interno del telecomando c’è un sensore che rileva la temperatura la quale è trasmessa all’unità interna. Quest’ultima regola la temperatura per creare un ambiente climaticamente confortevole e senza sprechi di energia. 

Quando proprio non sopportate più il caldo e avete molta fretta di sfuggire alla sua morsa soffocante, basta attivare la funzione super cooling. Durante l’inverno torna molto utile la funzione di riavvio quando la temperatura interna scende a 8°; se ciò si verifica si attiva automaticamente il riscaldamento in modo da tenere la casa calda e impedire il formarsi dell’umidità.

 

Pro

Gestione intelligente: Il climatizzatore è dotato di un sistema per la gestione intelligente della temperatura che unitamente alla buona classe di efficienza energetica comporta dei consumi ridotti.

Fresco immediato: Quando il caldo è davvero insopportabile e siete impazienti di aria fresca, attivate la funzione super cooling per un rapido sollievo.

Riavvio a 8°: Quando la temperatura in casa tocca gli 8° il riscaldamento si avvia automaticamente eliminando l’umidità e diffondendo un piacevole tepore.

 

Contro

Telecomando: A essere sinceri c’è ben poco che non va in questo climatizzatore, l’unico appunto lo muoviamo al telecomando che avrebbe potuto essere più reattivo.

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Climatizzatore da 12.000 BTU Mitsubishi

 

 

4. Mitsubishi Electric MSZ DW35VF Climatizzatore Monosplit 2024

 

Il climatizzatore Mitsubishi è un altro di quegli articoli che non ha scontentato la clientela. Del resto la cosa non è sorprendente vista l’importanza del marchio e l’affidabilità dei suoi prodotti. 

Il condizionatore non si preoccupa solo di rinfrescare le giornate calde o al contrario, riscaldare quelle fredde ma anche di inserirsi bene negli ambienti domestici grazie al suo design semplice ma piacevole alla vista, oltre alle sue dimensioni compatte, un discorso che vale tanto per l’unità interna quanto per quella esterna. 

Da non sottovalutare il basso livello di rumore, dote messa in risalto in diverse recensioni scritte dai clienti. Dotato di sistema DC inverter, la velocità del compressore varia secondo efficienza per ridurre gli sprechi energetici. A proposito, parliamo di un condizionatore con efficienza energetica A+ sia in modalità freddo sia in modalità caldo. L’unica cosa che potrebbe rappresentare un ostacolo è il prezzo.

 

Pro

Lavora bene: Il climatizzatore svolge egregiamente il suo dovere rinfrescando o riscaldando velocemente e con omogeneità l’ambiente in cui si trova.

Silenzioso: Oltre alla sua efficacia c’è da sottolineare che come climatizzatore è molto silenzioso, usatelo di notte senza problemi.

Compatto: Le sue dimensioni contenute e il design semplice, lineare ma soprattutto bello, fanno sì che si inserisca alla perfezione in qualsiasi ambiente domestico.

 

Contro

Prezzo: Non possiamo dire che sia un climatizzatore economico, anzi, rispetto ad altri costa qualcosina in più.

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Climatizzatore da 12.000 BTU Samsung

 

5. Samsung Condizionatore F-AR12ART 12.000 BTU

 

Con il suo climatizzatore Samsung è riuscita a soddisfare una considerevole fetta di utenti. La validità dell’elettrodomestico  è stata confermata da una serie di commenti positivi presenti in rete. I più contenti sono stati i più impazienti, ovvero quelli che vogliono subito il fresco. 

Tale esigenza è soddisfatta dalla funzione fast cooling che imposta al massimo il compressore e la velocità per 30 minuti: i risultati non tardano ad arrivare e il caldo afoso diventa un problema solo di chi si trova fuori. Buona anche la capacità di riscaldare, anche se in caso di temperature davvero rigide forse è meglio trovare un’altra soluzione. 

Da non sottovalutre l’opzione di deumidificazione. Molto interessante il filtro 3 Care che permette di avere un’aria più salubre contrastando batteri, allergeni e virus vari. È silenzioso, inoltre la classe energetica è A++ (per il raffreddamento) e A (per il riscaldamento).

Sul versante degli aspetti negativi, un posto d’onore se lo guadagna – per modo di dire – il manuale d’uso che è davvero poco chiaro, a causa di una traduzione frettolosa e poco curata.

 

Pro

Veloce: Impostando la funzione fast cooling il climatizzatore impiega pochissimo tempo a raffreddare l’ambiente dando subito sollievo dal caldo.

Silenzioso: Non ci sono lamentele in fatto di rumorosità, quando è in funzione il climatizzatore si sente appena come sottolineato con soddisfazione dagli utenti.

3 Care: Il climatizzatore è dotato di un ottimo filtro con rivestimento antivirus, antibatteri e antallergeni, si respira aria salubre.

 

Contro

Manuale: L’unica pecca da segnalare è legata alle istruzioni, tradotto in italiano in modo approssimativo e poco chiaro.

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Climatizzatore Argo 12000 BTU

 

6. Argo Ecolight 12.000 BTU Climatizzatore Split System

 

Un altro ottimo modello che consigliamo a chi cerca un perfetto compromesso tra qualità costruttiva, prestazioni e prezzo è il climatizzatore Argo 12000 BTU della linea Ecolight, ideale per rinfrescare o riscaldare ambienti fino a 35 mq.

Grazie alla tecnologia DC Inverter di ultima generazione è in grado di regolare automaticamente la potenza erogata in base alla temperatura impostata e a quella presente nella stanza, mantenendo bassa la soglia di rumorosità in modo da poterlo utilizzare anche di notte senza pericolo di disturbare il riposo.

Tramite il telecomando possiamo gestire le numerose funzionalità disponibili a distanza e impostare il timer fino a 24 ore per programmare l’avvio e lo spegnimento automatici.

Non mancano all’appello la modalità “Sleep” per ottimizzare il funzionamento dell’apparecchio durante le ore notturne e quella “Eco” che consente di ridurre i consumi energetici, potendo contare anche sulla pratica funzione “memory” grazie alla quale il condizionatore riparte automaticamente dopo un black-out mantenendo le ultime impostazioni selezionate.

 

Pro

Potente e silenzioso: Nonostante la buona potenza complessiva, il climatizzatore Argo Ecolight garantisce un funzionamento molto silenzioso anche alla massima velocità di ventilazione.

Consumi ridotti: La tecnologia DC Inverter di ultima generazione assicura un consumo energetico annuo di soli 142 kW in raffreddamento (classe A++) e 852 in riscaldamento (classe A+).

Discreto e compatto: Il design essenziale gli permette di adattarsi a ogni ambiente domestico, con tanto di display retroilluminato disattivabile durante le ore notturne e deflettore motorizzato per orientare al meglio il flusso d’aria in uscita.

 

Contro

Programmazione: È possibile programmare l’avvio e lo spegnimento automatici solo su base giornaliera, senza possibilità di estenderla agli altri giorni della settimana.

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Climatizzatore da 12.000 BTU Ariston

 

7. Ariston Prios 9+12 Climatizzatore Fisso Dual Split WI-FI Ready

 

Il climatizzatore Prios è davvero una bella macchina. Aperto il pacco troverete due unità interne da 9.000 e 12.000 BTU e una unità esterna. Il design merita assolutamente di essere menzionato, linee semplici, delicate ma di sicuro impatto visivo. Siamo sicuri che tutti ne resteranno affascinati: è perfetto per l’arredamento moderno. 

Ottima l’efficienza energetica (A++) di questo climatizzatore firmato Ariston. Interessante la funzione Follow Me che se attivata fa in modo di indirizzare il flusso d’aria dove si trova il telecomando. È certamente un climatizzatore efficace nel contrastare il caldo. Manutenzione ridotta al minimo grazie alla funzione autopulente che pulisce lo scambiatore esterno, quindi è sempre libero dalle impurità. 

Se volete potete memorizzare la temperatura e la velocità della ventola. Il kit Wi-Fi è opzionale, a parte questo riportiamo le lamentele di alcuni utenti che hanno giudicato il costo eccessivo della chiavetta necessaria a stabilire la connessione wireless.

 

Pro

Design: Del climatizzatore Ariston ci è piaciuto un sacco il design, semplice ed elegante, perfetto perfetto per una casa moderna.

Efficace: Il climatizzatore vince con una certa facilità la battaglia contro il caldo e l’afa. L’aria è ben distribuita in tutto l’ambiente.

Follow Me: Per sfruttare al massimo le potenzialità del climatizzatore c’è la funzione Follow Me che indirizza il flusso d’aria dove si trova il telecomando.

 

Contro

Modulo Wi-Fi: Bisogna comprarlo a parte. In primis non è sempre di semplice reperibilità sul mercato, poi è  un po’ caro.

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Climatizzatore da 12.000 BTU Zephir

 

8. Zephir serie Elegance ZEM12000 climatizzatore inverter 12.000 BTU

 

I climatizzatori Zephir sono prodotti per la ditta italiana Westim S.p.A. e hanno il pregio di essere disponibili a un costo decisamente vantaggioso. Lo ZEM12000 è un condizionatore monosplit appartenente alla serie Elegance e, nella fattispecie, è il modello da 12.000 BTU.

Questo apparecchio è caratterizzato innanzitutto dalla tecnologia inverter accoppiata alla pompa di calore, grazie alla quale assicura un’efficienza energetica di grado A++ in raffreddamento e A+ in riscaldamento, e dall’utilizzo del nuovo refrigerante R32, che incrementa l’efficienza e al tempo stesso abbatte drasticamente l’impatto ambientale visto che non è nocivo per lo strato di ozono.

L’ulteriore vantaggio dello Zephir è quello di possedere anche la modalità di funzionamento come deumidificatore e di avere una bassa soglia di rumorosità, appena 50 decibel per l’unità interna e 60 per quella esterna.vL’unica limitazione, invece, è quella di essere alquanto plasticoso; dato il costo, però, non si può pretendere di più

 

Pro

Accessibile: Il prezzo è decisamente vantaggioso, soprattutto considerando che si tratta di un modello da 12.000 BTU.

Efficiente: Il motore inverter e la pompa di calore gli permettono di ridurre notevolmente i consumi; infatti è classificato A++ in raffreddamento e A+ in riscaldamento. Il gas R32, inoltre, lo rende virtuoso anche dal punto di vista dell’impatto ambientale.

Deumidificazione e bassa rumorosità: È in grado di rimuovere l’umidità con un rateo di 1,2 litri di condensa ogni ora, inoltre ha un’emissione sonora che non supera i 50 decibel.

 

Contro

Materiali: L’unica pecca, peraltro comprensibile dato il prezzo contenuto, sono i materiali di fabbricazione alquanto plasticosi.

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Guida per comprare un climatizzatore da 12.000 BTU

 

Bisogna valutare con grande attenzioni le offerte disponibili sul mercato perché potrebbero nascondere delle insidie. Individuare i migliori climatizzatori da 12.000 BTU del 2024 richiede una attenta comparazione tra diversi modelli e non solo della migliore marca. Vero, i grossi brand danno maggiore affidabilità, almeno sulla carta, hanno tanti centri di assistenza in caso di guasti ma spesso costano anche tanto.

E se qualcuno ha bisogno del miglior climatizzatore da 12.000 BTU più economico? Esatto, pur spendendo poco si può installare un buon modello. È nostra intenzione aiutarvi a decidere quale climatizzatore da 12.000 BTU comprare.

Con o senza unità esterna

Per capire come scegliere un buon climatizzatore 12.000 BTU ci sono alcuni aspetti da considerare. Uno di questi aspetti è scegliere tra un modello con o senza unità esterna. In alcuni casi la scelta di un climatizzatore privo di unità esterna può essere obbligata. Può capitare, infatti, che ci siano dei vincoli che vietano di deturpare la facciata dello stabile.

Un modello privo di unità esterna aggira questi vincoli perché basta eseguire due fori di 20 cm circa nella parete per poi coprirli con delle grate. Nessuno, amministrazione comunale o condominiale che sia, potrà vietare l’installazione. Un climatizzatore del genere, poi, può essere installato in alto oppure in basso. 

L’aspetto negativo è la rumorosità che è maggiore rispetto a un modello con unità esterna. Anzi, dire che è più rumoroso non è neanche corretto perché il vero problema è il seguente. Non avendo l’unità esterna, il compressore si va a trovare all’interno, ecco perché un modello del genere è sconsigliato nella zona notte se si ha il sonno molto leggero.

Fisso o portatile

Un’altra importante questione riguarda se scegliere un nuovo climatizzatore fisso oppure portatile. Anche in questo caso la scelta non è tale poiché obbligata. Non tutti possono installare il climatizzatore perché magari non sono proprietari della casa e quindi hanno bisogno del permesso del padrone per forare la parete, oltretutto nel caso in cui si decida di lasciare la casa diventa complicato portarsi dietro il climatizzatore senza contare che i buchi andrebbero chiusi. 

Sappiate comunque che l’efficacia di un climatizzatore portatile non sarà mai paragonabile a quella di uno fisso. Il climatizzatore portatile deve comunque espellere l’aria all’esterno. La casa non è vostra quindi non vi sognate di praticare un foro nel vetro della finestra, quindi resta parzialmente aperta per far passare il grosso tubo che convoglia l’aria fuori ma sappiamo tutti che per ottenere buoni risultati dal climatizzatore bisogna tenere porte  finestre chiuse, insomma è un cane che si morde la coda. Sia chiaro, anche con la finestra semiaperta qualche giovamento indubbiamente c’è, per la serie “sempre meglio di niente”. È vero che si vendono delle guarnizioni da applicare alla finestra per risolvere il problema ma non tutti si dicono soddisfatti della soluzione.

 

 

 

Domande frequenti

 

Quanti metri quadri copre un climatizzatore da 12.000 BTU?

Un climatizzatore da 12.000 BTU è in grado di climatizzare dai 25 ai 40 metri quadri ipotizzando un’altezza dell’ambiente di 2,7 metri. In generale per sapere quanti BTU servono per la climatizzazione di una stanza c’è una formula che è la seguente mq x K = BTU. K è una costante ed ha valore di 340. Bisogna tenere presente che il valore ottenuto dal calcolo della forma è approssimativo poiché sono esclusi alcuni fattori a cominciare dall’altezza della stanza ma anche la coibentazione della casa e la sua esposizione al sole.

 

Quanto consuma un climatizzatore da 12.000 BTU inverter?

Le stime che seguono sono indicative. Bisogna precisare che sui consumi incide la classe energetica del climatizzatore e anche se si usa la modalità di raffreddamento o riscaldamento. Ma vediamo i consumi espressi in KWh in relazione alla classe energetica per un climatizzatore da 12.000 BTU in modalità di raffreddamento: A+,1 – A++0,95 – A++ 0,9. Questi, invece, sono i consumi in modalità di riscaldamento: A+, 1 – A++, 1 – A+++, 0,8.

 

Durante la mia assenza è più conveniente spegnere il climatizzatore o lasciarlo acceso?

Dipende dai casi. Se si esce di casa anche per un paio d’ore ma nelle ore più calde della giornata, è conveniente lasciare il climatizzatore acceso in modalità eco altrimenti al ritorno i consumi sarebbero maggiori per riportare l’ambiente a una temperatura confortevole. Se invece l’assenza è prolungata allora conviene tenere il climatizzatore spento.

 

Devo chiedere il permesso per installare il condizionatore?

Generalmente no in quanto l’installazione del climatizzatore rientra nell’attività di manutenzione ordinaria e per tale motivo non è necessaria la comunicazione dell’intervento all’ufficio comunale preposto. È comunque importante aggiungere che possono esserci dei vincoli che vietano l’installazione dell’unità esterna, pensiamo per esempio alle case dei centri storici. La cosa migliore da fare in questi casi è recarsi presso l’ufficio tecnico del comune e verificare la presenza o meno di vincoli; se questi dovessero effettivamente esserci, è sempre possibile ricorrere ad un climatizzatore senza unità esterna.

 

 

 

Come utilizzare il climatizzatore 12.000 BTU

 

Finalmente avete fatto installare il climatizzatore da un tecnico specializzato, vi siete mossi in tempo utile, dunque prima che il caldo costituisca già un problema. Ora non vi resta che capire come utilizzare al meglio il climatizzatore 12.000 BTU.

Attenti alla dispersione di aria fresca

Se pensate che sia sufficiente accendere il climatizzatore per sfruttare tutta la sua potenza, non è proprio così. Per un uso efficiente di questo indispensabile elettrodomestico bisogna avere l’accortezza di evitare che l’aria fresca interna non esca fuori  viceversa non entri quella esterna. 

Come fare? La prima cosa, ma questo dovrebbero saperlo anche i sassi, è tenere la finestra chiusa. Se gli spifferi sono un male in inverno, lo sono anche in estate: se le vostre finestre presentano un problema del genere, usate i paraspifferi. Lasciate perdere il tentativo con un solo climatizzatore di rinfrescare anche la stanza adiacente, meglio tenere la porta chiusa. 

 

Quando va lasciato il climatizzatore acceso

Se dovete assentarvi da casa per un breve periodo durante le ore centrali della giornata quando la temperatura è notoriamente più alta, convene non spegnere il climatizzatore e lasciarlo in modalità eco. Una mossa del genere permette di risparmiare sui consumi. In caso contrario al vostro ritorno il climatizzatore consumerà di più per riportare l’ambiente a una temperatura gradevole.

 

Come impostare la temperatura

Di norma la temperatura del climatizzatore andrebbe impostata di quattro massimo cinque gradi in meno rispetto a quella che segna la colonnina del termometro, questo per evitare eccessivi sbalzi e contenere i consumi.

 

Tenete i filtri puliti

Per il corretto ed efficiente funzionamento del climatizzatore è importante avere cura della pulizia dei filtri o, nel caso di quelli elettrostatici e carbone, sostituirli al momento opportuno. I filtri vanno puliti ogni paio di settimane; ciò può essere fatto con un aspirapolvere  e se il filtro non è realizzato con materiale deperibile può anche essere lavato. In tal caso il filtro va lasciato asciugare molto bene ma prestando attenzione a non esporlo alla luce diretta del sole per evitare che si rovini.

 

Verifiche prima dell’accensione

Normalmente il climatizzatore resta inattivo per qualche mese. Quando si avvicina il momento di riaccenderlo è opportuno fare delle verifiche. Come prima cosa vanno puliti i filtri come spiegato nel paragrafo precedente. Verificate che nulla abbia intasato l’unità esterna, rimuovete l’eventuale sporco e i corpi estranei. Attivate il climatizzatore per un quarto d’ora per accertarvi che tutto funzioni nel modo corretto.

 

Lo scarico della condensa

Il climatizzatore quando è in funzione scarica la condensa. Deve essere vostra preoccupazione fare in modo che questa non allaghi il vostro terrazzo o peggio, non invada il vicino. A tale scopo conviene portare il tubo di scarico all’interno di una tanica sufficientemente capiente. Potete riutilizzare l’acqua ricavata per innaffiare le piante (se ne avete) evitando al contempo sprechi idrici.

Usate il climatizzatore solo se indispensabile

Cercate di fare un uso coscienzioso del climatizzatore. L’uso indiscriminato, infatti, comporta un aumento della temperatura esterna e un consumo di elettricità che nel peggiore dei casi può provocare un blackout. Naturalmente ciò non avviene solo per il vostro climatizzatore ma per l’uso in contemporanea di centinaia se non di migliaia di questi elettrodomestici. 

Nei limiti del possibile, allora, servitevi delle correnti d’aria che si possono creare lasciando aperte porte e finestre. In questo modo l’impatto sull’ambiente è zero e vi rinfrescate in modo naturale senza sbalzi di temperatura.

 

 

 

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Gli 8 migliori scaldini elettrici del 2024

 

Scaldini elettrici – Guida all’acquisto e Confronti

 

Per far fronte al freddo tipico dell’inverno, quando una coperta non basta e non c’è un impianto di riscaldamento, ancora nulla è perduto, perché ci sono soluzioni individuali (per così dire) da attuare: un tempo era la borsa dell’acqua calda che, per carità, ancora oggi può essere una valida opzione, ma noi vogliamo parlarvi di quella che può essere considerata come la sua evoluzione: lo scaldino elettrico.

Qui ne abbiamo scelti alcuni e vi anticipiamo due modelli: Imetec BW03 Boule Elettrica Cordless tecnologia ceramica si scalda in cinque minuti e ha anche un bel design. C’è anche il modello di Feebee che consente di impostare tre differenti temperature, a seconda delle esigenze.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Gli 8 migliori scaldini elettrici – Classifica 2024

 

Scegliere lo scaldino adatto a voi è più semplice grazie alla nostra classifica ma soprattutto grazie a ciascuna recensione con la quale portiamo alla vostra attenzione i punti di forza e quelli svantaggiosi di ciascun articolo, senza dimenticare le principali caratteristiche. Chi vuol sapere dove acquistare a prezzi bassi gli scaldini da noi scelti può fare riferimento al link sottostante ma è sempre bene confrontare i prezzi, magari si trova qualcosa di più economico ma ugualmente valido.

 

 

Scaldino elettrico Imetec

 

1. Imetec BW03 Boule Elettrica Cordless tecnologia ceramica

 

Imetec propone una Boule elettrica che richiede pochi minuti di attesa prima di essere usata: bastano infatti solo 5 minuti e trattiene il calore a lungo grazie alla tecnologia di ricarica e nelle giuste condizioni lo scaldino tiene al caldo anche per due ore. 

Per un maggior comfort d’uso, la Boule può essere messa all’interno di una morbida fodera lavabile anche in lavatrice e che trovate nella confezione. È un dispositivo sicuro, raggiunta la temperatura si spegne automaticamente mentre quando è in ricarica è segnalato da una spia luminosa. Bello il design. Unico difetto da segnalare è che si tratta di un oggetto un po’ pesante e che dunque va spostato con una certa attenzione.

 

Pro

Veloce: Bastano pochi minuti di attesa prima di potersi riscaldare con la Boule Imetec, è pronto dopo soli cinque minuti.

Trattiene il calore: Grazie alla ceramica questo scaldino riesce a trattenere il calore anche per due ore nelle giuste condizioni. Per un impiego più comodo nella confezione c’è una morbida fodera.

Design: Se anche il vostro occhio vuole la sua parte, Imtec vi accontenta con un bel design concepito per la Boule.

 

Contro

Pasante: Come scaldino non è leggerissimo, anche a causa dei materiali impiegati. È capitato che a qualche persona anziana cadesse più volte, fino a rompersi.

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Scaldino elettrico portatile

 

2. Feebee Scaldamani Elettrico Ricaricabile 5200 mAh

 

Lo scaldamani portatile firmato Feebee è dotato di una batteria da 5.200 mAh e può dunque garantire una bella autonomia, tra le cinque e le sei ore (a seconda della temperatura ambientale). Un po’ lunghi i tempi di ricarica, perciò tenetene conto. 

Grazie alle dimensioni compatte, alla forma arrotondata e al peso di soli 130 grammi, il prodotto è facilmente trasportabile, si tiene in mano per scaldarsi senza che dia fastidio e, grazie alla sua texture opaca, aderisce perfettamente senza il rischio che scivoli.

Si riscalda su entrambi i lati e raggiunge rapidamente la temperatura desiderata, che può essere impostata su tre livelli differenti: da un minimo di 35 a un massimo di 55 gradi, a seconda del bisogno di calore. 

La qualità complessiva è soddisfacente, peccato che manchi un piccolo display che avrebbe aiutato a capire meglio quale temperatura impostare e che la diffusione del calore tenda a essere poco uniforme.

 

Pro

Scalda velocemente: Per raggiungere la temperatura massima lo scaldino ci mette poco e poi la mantiene per diverse ore.

Temperatura: Si può impostare su tre livelli differenti, così da adattarla alle varie esigenze e a quanto freddo faccia. 

Materiali: Di buona qualità, rendono il dispositivo piacevole al tatto e soprattutto semplice da tenere in mano senza il rischio che scivoli.

 

Contro

Ricarica: I tempi per riportare la batteria alla piena funzionalità non sono rapidissimi… 

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Scaldino elettrico per piedi

 

3. Sinnlein – Scaldapiedi Elettrico

 

Lo scaldino elettrico per piedi di Sinnlein è studiato, sia nelle funzionalità sia nella forma, per garantire il massimo del tepore dopo una lunga giornata passata al freddo. Si inseriscono i piedi in quella che sembra una sorta di calza gigante e, grazie al telecomando e alla potenza di 100W, si seleziona la temperatura desiderata tra le sei disponibilii.

I tempi necessari affinché lo scaldino sia pronto all’uso sono di 10 minuti, inoltre è dotato di un sistema di spegnimento automatico (dopo 90 minuti di utilizzo) e di una protezione dal rischio di surriscaldamento, il che lo rende particolarmente sicuro da utilizzare.

I materiali – peluce e micropile – sono estremamente morbidi a contatto con la pelle, inoltre la fodera interna può facilmente essere rimossa e lavata in lavatrice a 30 gradi. Manca una parte protettiva in corrispondenza della base (quella che poggia sul pavimento), che così è più facilmente soggetta a sporcarsi.

 

Pro

Sei livelli: A seconda di quanto siete freddolosi e di quanto vi si “congelano” i piedi potete scegliere tra sei diverse temperature.

Piacevole: Lo scaldino genera una ottima quantità di calore in tempi tutto sommato brevi, visto che si parla di una decina di minuti.

Materiali: Molto comodi e morbidi a contatto con la pelle, dunque regalano un’esperienza gradevole.

 

Contro

Protezione: Manca un qualunque tipo di protezione in corrispondenza della parte inferiore, ovvero quella che è a contatto con il pavimento.

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Scaldino elettrico Sole Mio

 

4. Ardes AR071A Sole Mio scaldino elettrico

 

Veloce ed efficace è lo scaldino Sole Mio prodotto da Ardes. I  tempi di riscaldamento sono minimi, si va dai 3 ai 5 minuti massimo e il calore è trattenuto per un periodo accettabile, intorno alle tre ore quindi quanto dichiarato dal produttore in merito è stato riscontrato dagli utenti. 

Il design è abbastanza anonimo ma si tratta di un dettaglio trascurabile anche perché alla fine lo scaldino va messo in un sacchetto morbido che trovate all’interno della confezione. La superficie riscaldante è piccola, forse sarebbe stato meglio prevedere qualche centimetro in più. 

Deludono non poco i materiali, in particolare le plastiche dell’attacco del cavo: a più persone è capitato che si danneggiasse a causa del calore, cosa inammissibile per un dispositivo pensato per riscaldare.

 

Pro

Veloce: Lo scaldino richiede pochi minuti per raggiungere la temperatura massima, si va da un minimo di tre a un massimo di cinque.

Calore: Produce un tepore piacevole e duraturo, per almeno tre ore non c’è bisogno di ricaricarlo e se tenuto sotto le coperte dura anche di più.

 

Contro

Materiali: Dobbiamo manifestare il nostro disappunto per i materiali, in particolare per l’attacco del cavo elettrico che, sotto l’azione del calore, incredibilmente, si deteriora.

Dimensioni: Probabilmente è fin troppo piccolo, se la superficie fosse stata un po’ più grande sarebbe stato molto meglio.

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Scaldino elettrico morbido

 

5. Innoliving INN 765 scaldino elettrico

 

Un altro scaldino interessante è quello di Innoliving dal design grazioso che ricorda un piccolo cuscino. Il morbido rivestimento è piacevole al tatto, molto utile il manicotto scaldamani e chi soffre di mani fredde sa di cosa stiamo parlando. 

I tempi di riscaldamento non sono brevissimi ma neanche eterni, servono circa 15 minuti: da questo punto di vista c’è sicuramente di meglio. Soddisfacente, invece, la durata del calore prodotto che è di qualche ora ma scordatevi le sei che vengono dichiarate dal produttore a meno che non si verifichino condizioni particolarmente favorevoli. 

Il tessuto non è anallergico quindi se avete problemi di allergia al poliestere pensateci bene prima di comprarlo. Niente male il prezzo, sicuramente uno stimolo in più all’acquisto.

 

Pro

Manicotto: Chi ha spesso le mano fredde non mancherà di apprezzare la presenza del manicotto scaldamani.

Riscalda: Lo scaldino funziona efficacemente, garantisce una buona durata del calore accumulato durante la ricarica.

Design: L’aspetto non è affatto male, anzi è un grazioso scaldino a forma di cuscino per giunta morbido e piacevole al tatto.

 

Contro

Lento a scaldarsi: I tempi per raggiungere la temperatura massima non sono tra i più brevi, in questo caso serve un quarto d’ora.

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Scaldino elettrico a basso consumo

 

6. Mubarek – Stufetta Elettrica Basso Consumo

 

Se la vostra necessità è quella di riscaldare una ridotta porzione di una stanza, per esempio quella dove si trova la scrivania sulla quale lavorate, potete prendere in considerazione questa piccola stufetta elettrica firmata Mubarek.

Vanta una doppia potenza tra cui scegliere – 800W o 1.200W – così da soddisfare le esigenze di calore, inoltre funziona in modo estremamente silenzioso così da non arrecare fastidio mentre si lavora o si riposa. Va da sé che sia pensata per riscaldare ambienti molto piccoli, diciamo di massimo 7-8 metri quadrati.

Parlando di materiali e prestazioni, la Mubarek sfrutta la tecnologia di riscaldamento in ceramica, il che le permette di produrre istantaneamente il calore e contenere in modo significativo i consumi. 

Per quel che concerna la sicurezza il dispositivo si spegne automaticamente in caso di surriscaldamento o qualora venga accidentalmente urtato. Piccolo e leggero, questo scaldino si può posizionare agevolmente dove serve.

 

Pro

Veloce: Per i frettolosi (ma anche freddolosi dopotutto) questa mini stufetta è l’ideale in quanto produce calore praticamente subito dopo l’accensione.

Silenziosa: Anche impostata alla potenza massima, funziona con un’emissione sonora minima (28 dB).

Consumi: Grazie alla sua tecnologia, la Mubarek assolve al suo compito senza incidere in modo significativo sui consumi energetici.

 

Contro

Ambienti piccoli: Si tratta di un dispositivo che non è in grado di riscaldare una stanza, bensì una piccola porzione della stessa. 

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Scaldino elettrico mani

 

7. Awroutdoor Scaldamani Ricaricabile e power bank

 

L’idea alla base di questo dispositivo è interessante: se da un lato abbiamo uno scaldino elettrico mani, dall’altro abbiamo una power bank per la ricarica del cellulare da 5.200 mAh. Il design compatto fa sì che possa essere trasportato in tasca quindi potenzialmente potete avere le mani calde ovunque andiate, anche in autobus mentre andate a lavoro o a scuola.

Da un punto di vista estetico l’oggetto è caro,ben si presta ad essere un regalo. Buona la durata che come riferisce il produttore varia dalle 4 alle 8 ore ma attenzione perché i tempi di ricarica sono molto lunghi. Potete impostare tre livelli di calore anche se quella media pare essere la prediletta dagli utenti in quanto la prima scalda poco e la terza troppo.

 

Pro

Originale: Ci è piaciuta l’originalità di questo articolo che ha una duplice funzione: riscalda le mani ma è anche una utilissima power bank.

Tascabile: È comodissima da trasportare, sta in tasca quindi potete portarla in viaggio anche sui mezzi pubblici magari mentre andate a lavorare.

Durata: Lo scaldino ha una considerevole durata, in base ai tre livelli di calore scelti si va dalle 4 alle 8 ore.

 

Contro

Tempi di ricarica: Peccato per i tempi di ricarica che sono un po’ lunghi, infatti servono circa quattro ore per completare il ciclo.

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Scaldino elettrico Sinotech

 

8. acom Enjoy & Relax 908 – La Boule Maxi

 

Lo scaldino Macom emana calore per un tempo ritenuto soddisfacente dagli utenti – in media servono una decina di minuti – mentre il calore viene mantenuto per diverse ore, ovviamente in base a quanto bassa sia la temperatura ambientale. Sotto le coperte, per esempio, il caldo è assicurato per 4-5 ore, all’esterno decisamente meno. Valutate se queste tempistiche sono in linea con le vostre esigenze. 

Sostanzialmente si tratta di una borsa dell’acqua calda elettrica, che già contiene il liquido (dunque non dovrete preoccuparvi di riempirla). Molti utenti lamentano di avvertire un cattivo odore di plastica durante i primi utilizzi.

La posizione della presa per inserire il cavo elettrico è giudicata scomoda dai consumatori. Quanto al prezzo, a nostro avviso rispecchia il valore del prodotto, tenendo conto che dopo un paio d’anni d’uso dovrete valutarne la sostituzione con una nuova.

 

Pro

Caldo: Riscalda in modo adeguato, arriva a circa 85° e il calore viene mantenuto per un tempo soddisfacente, come hanno sottolineato più consumatori.

Prezzo: Per acquistare questa borsa dell’acqua calda elettrica è richiesta una somma di denaro che secondo noi è congrua al valore del prodotto se non addirittura più bassa di quanto potrebbe essere.

 

Contro

Odore: Gran parte dei clienti si è lamentata per aver avvertito un cattivo e persistente odore di plastica che, per fortuna, sparisce dopo i primi utilizzi. 

Longevità: Per le caratteristiche strutturali, questo scaldino ha una vita che difficilmente supera i due/tre anni.

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Guida per comprare uno scaldino

 

Interessati a scoprire quali e quante offerte ci sono sul mercato per i mgliori scaldini del 2024? Allora siete capitati nel posto giusto in quanto abbiamo fatto una comparazione tra i modelli della migliore marca più venduti online. Servendoci anche dei pareri dei consumatori, abbiamo selezionato tanti nuovi prodotti che potrebbero fare al caso vostro. 

Non solo, abbiamo messo a vostra disposizione informazioni e consigli che possano aiutarvi a decidere quale scaldino comprare ma per saperne di più, dovrete continuare con la lettura dei prossimi paragrafi, vi assicuriamo che non sarà tempo sprecato.

 

Borsa calda o scaldino

L’oggetto della nostra guida è come scegliere un buono scaldino, ma questa non sarebbe completa se non chiarissimo fin da subito che ci sono possibili alternative. In fondo cosa fa lo scaldino? Si sostituisce alla cara e vecchia borsa di acqua calda. In questo caso non avete bisogno di elettricità per riscaldarla ma del gas per accendere il fuoco quindi c’è pur sempre un consumo energetico seppur di diversa natura. 

D’altro canto la borsa d’acqua calda è più economica e semplice senza dimenticare che ha una buona resa in quanto trattiene bene il calore. Il migliore scaldino elettrico, a suo vantaggio ha sicuramente una migliore praticità, non va riempito d’acqua ed è pronto in pochi minuti. Potete portarlo in viaggio e ricaricarlo ovunque ci sia una presa della corrente.

 

Materiali

Per uno scaldino i materiali sono molto importanti poiché determinano la capacità di trattenere il calore nel tempo. È chiaro che tutti desiderano uno scaldino capace di restare caldo a lungo. In questo senso quelli in ceramica sono una buona soluzione anche se magari non è la scelta più economica. 

Ci sono poi le cosiddette borse di acqua calda elettrica, morbide e piacevoli al tatto che al loro interno hanno un gel. Questo tipo di scaldini, pur non rompendosi facilmente, non assicura la stessa resistenza degli scaldini in ceramica.

La sicurezza

È importante che lo scaldino sia sicuro quindi disporre di tutti i dispositivi necessari di sicurezza come la protezione da sovraccarichi di corrente, lo spegnimento automatico al raggiungimento della temperatura e così via. 

Queste misure sono sicuramente presenti in prodotti che rispettano le direttive europee e la loro validità è certificata dal marchio CE ma attenzione a non confonderlo con quello China Export che non necessariamente significa un prodotto pericoloso ma non possiamo dire che siano stati verificati gli standard di conformità previsti dall’Unione Europea per la vendita dei prodotti e con gli acquisti online questo può accadere.

 

 

 

Domande frequenti

 

Come funziona lo scaldino elettrico?

Lo scaldino elettrico ha al suo interno una resistenza quindi è necessario collegarlo alla corrente di modo che questa produca calore. Il calore prodotto si trasferisce a un liquido presente sempre nello scaldino, una volta raggiunta la temperatura “X”, lo scaldino interrompe la ricarica.

 

Dove comprare lo scaldino elettrico?

Lo scaldino elettrico può essere comprato presso i negozi specializzati in elettronica di consumo ma anche online dove la scelta è molto ampia. Bisogna comunque prestare attenzione, quando si compra sugli store online, che il dispositivo rispetti tutti gli standard UE in materia di sicurezza.

 

Posso scottarmi con lo scaldino?

In effetti c’è chi si è procurato leggere ustioni ma nella maggior parte dei casi ciò è dovuto a un uso improprio dello scaldino. Innanzitutto se non rivestito adeguatamente, è sempre bene avvolgere con un panno lo scaldino, ciò magari attenua un po’ il calore ma sempre meglio che scottarsi, poi va evitato di tenere lo scaldino sullo stesso punto per troppo tempo, insomma, non addormentatevi con lo scaldino lasciato, per esempio, sulla pancia a diretto contatto con la pelle.

 

Che succede se lascio lo scaldino collegato alla presa della corrente?

Fondamentalmente non accade nulla nel senso che questi dispositivi consumano energia fino al raggiungimento della temperatura massima poi, grazie alla presenza del termostato, il flusso di corrente viene interrotto. Ciò detto è sempre preferibile staccare il cavo d alimentazione una volta che la temperatura massima è stata raggiunta dallo scaldino.

 

Quanto tempo occorre allo scaldino per riscaldarsi?

Il tempo varia non solo da modello a modello ma anche in base alla temperatura dell’ambiente. Possiamo comunque individuare tre fasce temporali valide per la parte degli scaldini: 5, 10 o 15 minuti.

 

Per quanto tempo lo scaldino mantiene il calore?

La durata varia a seconda del modello e chiaramente la temperatura dell’ambiente è determinante. Ad ogni modo, stando alle dichiarazioni dei vari produttori, gli scaldini emanano calore dalla 3 alle 6 ore, poi è chiaro che va via via scemando di intensità.

 

 

 

Come utilizzare lo scaldino elettrico

 

Quando non si dispone del riscaldamento e la casa è fredda, potete provare a darvi sollievo dal gelo con uno scaldino. Certo, la sua azione non è paragonabile a quella di una stufa e ancor meno a quella di un termosifone ma comunque aiuta. Vediamo come sfruttare al meglio questo dispositivo.

La ricarica

Magari il termine sarà inappropriato ma lo scaldino va ricaricato. Ovviamente non parliamo di un dispositivo a batterie, semplicemente bisogna dargli il tempo di raggiungere una determinata temperatura. 

Come fare? Lo scaldino è venduto con un cavo di alimentazione questo va inserito nella presa della corrente. Si accende una spia rossa (o di altro colore), è il segnale che la resistenza all’interno dello scaldino sta ricevendo la corrente. Nel momento in cui la spia si spegne, significa che lo scaldino ha raggiunto la temperatura massima ed è pronto all’uso.

 

A letto

Uno dei modi migliori per sfruttare lo scaldino è sotto le coperte. Con l’aiuto di un buon piumone vi evita di tenere acceso il riscaldamento quindi risparmiate anche sui consumi. Non è necessario tenere lo scaldino abbracciato, basta metterlo sotto le coperte e il calore non verrà disperso in fretta garantendovi diverse ore di benessere, anche fino al mattino seguente.

Attenti a non scottarvi

Gli scaldini non vanno usati impropriamente  bisogna stare attenti a non procurarsi scottature. Innanzitutto non vanno tenuti per molto tempo nello stesso punto e a contatto diretto con la pelle. Molti modelli hanno un rivestimento altri invece sono corredati da un sacchetto in tessuto all’interno del quale va messo lo scaldino, non usatelo senza perché serve a proteggervi.

 

 

 

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Gli 8 Migliori Profumatori per Ambiente del 2024

 

Profumatori per Ambiente – Guida all’acquisto e Confronti

 

Per quanto possiate tenere pulita la casa non significa che un profumatore per ambienti sia del tutto inutile, perché in fondo la loro missione non è solo coprire i cattivi odori, ma anche invadere le stanze con una fragranza piacevole all’olfatto e – perché no – cambiarla all’occorrenza, così da non abituarsi a un profumo al punto tale da non farci neanche più caso.

Quanti di voi desiderano entrare in casa e immergersi in un’atmosfera boschiva, che profuma di mercato dei fiori e capace di risollevare l’umore e allentare la tensione dopo una giornata faticosa, allora devono provare Yankee Candle Diffusore di Aroma a Bastoncini. Si tratta di una fragranza naturale che dura a lungo: più di 10 settimane! Se, invece, volete affidarvi a un marchio noto per avere la certezza assoluta di acquistare un diffusore di aromi efficace e che svolga al meglio il proprio compito, potete rivolgere la vostra attenzione al Glade Sense & Spray, in grado di diffondere nell’ambiente un aroma piacevole e di grande persistenza.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Gli 8 Migliori Profumatori per Ambiente – Classifica 2024

 

Se ciò che vi serve un nuovo profumatore, prendete visione della nostra classifica e della recensione scritta per ogni prodotto selezionato. Abbiamo messo in risalto i pregi e i difetti per aiutarvi a scegliere il miglior profumatore per ambiente tra quelli più venduti online. A vostra disposizione mettiamo dei link che vi segnalano dove acquistare il profumatore di vostro interesse ma ricordate sempre di confrontare i prezzi.

 

 

Profumatore per ambiente con bastoncini

 

1. Yankee Candle Diffusore di Aroma a Bastoncini 

 

Immaginatevi a piedi nudi, di fronte un mercato di fiori immerso nella natura incontaminata e  un bosco di querce che grazie alla leggera brezza primaverile rilascia il profumo delle foglie bagnate dalla rugiada, mentre la fragranza di lavanda esposta sulle bancarelle avvolge i sensi. Ora, aprite gli occhi: ciò che avete di fronte è invece la vostra scrivania, su cui passate diverse ore al giorno intenti a lavorare, speranzosi che la sera arrivi subito.

Se desiderate continuare a sognare fantasie come quelle iniziali, allora Yankee Candle ha la soluzione per voi: un profumatore d’ambiente con bastoncini che dona proprio quelle fragranze appena descritte, offrendo un quid in più all’atmosfera del vostro appartamento o dell’ufficio.

Il design del contenitore del liquido è elegante e al tempo stesso minimale, vanta colori tenui che non contrastano con nessun tipo di mobile, perciò si adattano ovunque. In più, la fragranza dura circa 10 settimane, perciò non dovrete preoccuparvi di cambiare la profumazione ogni giorno: l’unica accortezza è che i bastoncini devono essere imbevuti correttamente, altrimenti non rilasciano alcun odore.

 

Pro

Design: Il diffusore è pensato per donare sia una profumazione avvolgente e accogliente all’appartamento o al luogo in cui viene posizionato, sia per diventare un oggetto d’arredo minimale.

Qualità/prezzo: Nonostante ci siano prodotti sicuramente più economici, questa proposta Yankee Candle vanta un buon rapporto tra spesa e resa.

Durata: Facendo una comparazione con altre soluzioni presenti online, questo diffusore di essenze con bastoncini vanta una fragranza che persiste per molto tempo, cioè più di otto settimane.

 

Contro

Utilizzo: Per poter garantire una corretta e ampia diffusione dell’aroma Yankee Candle è bene imbevere i bastoncini in modo adeguato, seguendo le indicazioni fornite dall’azienda, altrimenti non noterete alcun cambiamento.

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Profumatore elettrico per ambienti 

 

2. Glade Sense & Spray Profumatore per Ambienti con Sensore di Movimento

 

Il marchio Glade è sempre una garanzia quando si tratta di sistemi di profumazione degli ambienti domestici e, non a caso, i suoi prodotti sono da sempre sinonimo di qualità ed efficienza.

Tra i più venduti e richiesti sul mercato si colloca il nuovo Sense & Spray Relaxing Zen, qui proposto in una conveniente confezione che include un profumatore elettrico per ambienti e tre ricariche contenenti una fresca fragranza a base di spezie e oli essenziali, realizzata artigianalmente da esperti profumieri.

L’erogatore unisce il design ricercato con funzionalità tra le più innovative della sua categoria, integrando un sensore intelligente che rilascia automaticamente il profumo quando viene rilevato un movimento nelle vicinanze, con un intervallo di 20 minuti tra un’erogazione e l’altra per ridurre al minimo gli sprechi e consentire alle ricariche di durare più a lungo.

Alla base del dispositivo troviamo anche un pratico pulsante che permette il rilascio immediato della fragranza quando necessario.

 

Pro

Funzionale: Glade Sense & Spray è un profumatore che si concentra principalmente sulla riduzione degli sprechi grazie alla dotazione di un sensore che eroga il profumo solo quando viene rilevato un movimento nelle vicinanze.

Durata: Le ricariche contengono una miscela artigianale di spezie e oli essenziali che dura fino a due mesi, diffondendo negli ambienti una fragranza molto intensa e persistente, senza però risultare troppo invadente.

Posizionamento: Le dimensioni contenute, il design gradevole e il funzionamento silenzioso offrono maggiore libertà di scelta in merito al suo posizionamento in casa.

 

Contro

Prezzo ricariche: Il costo della confezione contenente l’erogatore e tre flaconi di profumo è più conveniente rispetto all’acquisto delle ricariche singole.

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Profumatore per ambienti bomboniera

 

3. Albalù Bomboniera CR007 Profumatore in Ceramica con Fiore Centrale

 

Se quello che state cercando è un profumatore per ambienti bomboniera o da utilizzare come elemento decorativo per abbellire gli spazi domestici, potreste prendere in considerazione questo splendido modello proposto dall’azienda italiana Albalù, caratterizzato da un design di grande impatto visivo e un rapporto qualità/prezzo più che equilibrato.

Viene proposto in quattro differenti tonalità per abbinarlo facilmente a ogni contesto o stile di arredamento, presentando dimensioni estremamente contenute che permettono di posizionarlo anche in uno spazio limitato, senza comportare un ingombro eccessivo.

La base in ceramica funge da serbatoio per l’essenza profumata, mentre la parte superiore è costituita da un raffinato fiore in gesso con un foro al centro in cui inserire i bastoncini in legno che, impregnandosi di profumo, lo rilasciano gradualmente nell’ambiente.

Gli acquirenti si dicono soddisfatti anche in merito al prezzo, che appare ben proporzionato alla buona qualità dei materiali e all’estetica ben curata in ogni minimo dettaglio.

 

Pro

Versatile: Albalù propone un profumatore per ambienti dal design elegante e raffinato che lo rende ideale anche come idea regalo o bomboniera per feste e matrimoni.

Colori: La disponibilità di quattro colorazioni differenti permette di scegliere quella che più si adatta ai propri gusti o allo stile della stanza in cui verrà posizionato.

Rapporto qualità/prezzo: Nonostante la realizzazione con materiali di elevata qualità, viene proposto a un prezzo molto vantaggioso che non costringe ad alleggerire troppo il portafoglio qualora si vogliano ordinare più pezzi in vista di una cerimonia.

 

Contro

Autonomia: Le dimensioni contenute del serbatoio costringono a riempirlo con una certa frequenza per diffondere la fragranza a lungo in casa.

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Profumatore per ambiente naturale

 

4. Aromatika Diffusore Profumato per Ambiente Pompelmo 100 ml

 

Aromatica è un profumatore per ambiente naturale, abbiamo scelto di proporvi la fragranza al pompelmo chiaramente potete optare tra diverse altre. Ci sono otto bastoncini di bambù da usare in base all’intensità di profumo che si desidera, ma per essere più chiari diciamo che più bastoncini si utilizzano e maggiore è l’intensità del profumo. 

Ad ogni modo anche sfruttando al massimo le potenzialità del diffusore, l’aroma che avvertirete non sarà mai invasivo al punto tale da infastidire. Il flacone ha un bel design e contiene 100 ml di olio essenziale. 

Ma quanti ne servono per profumare una stanza? Beh secondo il produttore un diffusore del genere è sufficiente a profumare una stanza di 20/25 mq, quindi tenete presente che per stance più grandi ne servono almeno due. Unico inconveniente riscontrato è la durata che, con otto bastoncini, è di circa due settimane.

 

Pro

Non invasivo: Il bello di questa fragranza è che è persistente ma non invasiva al punto tale da provocare disturbo dopo esservi stati esposti per ore.

Bastoncini: Il diffusore è dotato di ben otto bastoncini quindi c’è un ampio margine di scelta sull’intensità della fragranza.

Design: Meritevole di menzione è il design del flaconcino, piccolo, discreto ma anche bello da tenere in vista su un mobile o tavolo.

 

Contro

Durata: L’unica cosa a non aver soddisfatto del diffusore è la durata della fragranza che con otto bastoncini non va oltre le due settimane.

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Purificatore per ambiente spray

 

5. Puressentiel Purificante Ambientale Spray  200 ml

 

Questo spray svolge una duplice funzione: profumare l’ambiente  e purificare l’aria o almeno così afferma il produttore. Sul fatto che profumi l’aria, possiamo confermare e potete comprarlo voi stessi in quanto dotati di naso. Quanto al fatto che l’aria sia effettivamente purificata prendiamo per buono quanto descritto dal produttore ma non chiedeteci di mettere la mano sul fuoco. 

L’odore è molto persistente, forte, tanto è vero che si richiede di lasciare agire il prodotto per mezz’ora e poi areare il locale per far sfumare la fragranza. Dobbiamo dire che il profumo non è piaciuto a tutti, alcuni lo hanno descritto come sgradevole e nauseante ma ci sono due considerazioni da fare: chi è rimasto infastidito e ha avvertito mal di testa ha seguito le istruzioni, ovvero, ha arieggiato la stanza dopo 30 minuti? 

La seconda considerazione è la soggettività di una fragranza che ad alcuni può piacere e ad altri no. ll problema più grosso, secondo noi, sono i residui del prodotto sulle superfici. Buono il prezzo.

 

Pro

Purificante: Stando a quanto dichiarato sulla confezione, lo spray non solo profuma l’ambiente ma purifica anche l’aria.

Costo: A nostro avviso il prezzo di vendita non è malvagio, bisogna considerare che nel contenitore ci sono 200 ml di prodotto che non è poco.

 

Contro

Residui: Dopo aver spruzzato la fragranza nei quattro angoli della stanza, una parte si deposita sulle superfici.

Aerazione: Il fatto che sia necessario arieggiare la stanza dopo aver usato il prodotto è una cosa fastidiosa, anche perché se non lo fate preparatevi a un bel mal di testa.

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Profumatore per ambiente di design

 

6. Alessi The Five Season MW64 2S W

 

Quello proposto da Alessi è un profumatore per ambienti di design che si pone come interessante elemento d’arredo per abbellire le stanze della casa, aggiungendo una nota di stile ed eleganza all’arredo.

La boccetta in porcellana smaltata di colore bianco presenta linee pulite ed essenziali che lo rendono facilmente adattabile a ogni contesto e, al posto dei tradizionali bastoncini, troviamo una raffinata decorazione con ramage di foglie in legno di mogano che sprigionano la fragranza in modo graduale e durevole nell’ambiente.

Sia il profumatore sia l’essenza profumata “Ahhh” inclusa nella confezione fanno parte della collezione The Five Seasons nata dalla collaborazione tra l’azienda italiana Alessi e il celebre designer olandese Marcel Wanders, con l’intento di creare un’esperienza multisensoriale ispirata agli elementi della natura, coinvolgendo tanto la vista quando l’olfatto.

Le dimensioni del diffusore sono di 11,4 x 11 x 21,6 cm, quindi adatte anche a un piccolo mobile o uno spazio abbastanza limitato, e visto che fa una gran bella figura a prescindere dal luogo in cui verrà posizionato, si presta a rispondere alle esigenze di chi preferisce oggetti con una certa ricercatezza estetica.

 

Pro

Design esclusivo: The Five Seasons è una collezione di profumi e diffusori per ambienti creata dal designer olandese Marcel Wanders in collaborazione con Alessi, che si ispira alle essenze della natura per profumare casa con un tocco di eleganza, esclusività e raffinatezza.

Diffusione: La fragranza si diffonde dalle foglie stilizzate in legno di mogano, contenute in un’elegante boccetta in porcellana smaltata dalle forme leggere e ricercate.

Compatto: Un elemento di design in grado di cambiare il volto e l’atmosfera della casa, con il valore aggiunto di non occupare uno spazio eccessivo.

 

Contro

Costoso: Trattandosi di un oggetto esclusivo realizzato da un professionista di fama mondiale, si colloca in una fascia di prezzo decisamente alta.

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Profumatore per ambienti Thun

 

7. Thun – Diffusore Elegance

 

La nostra selezione dei diffusori di aromi più venduti prosegue con questo profumatore per ambienti Thun della Linea Elegance, una garanzia sia in termini di qualità sia sul fronte della persistenza aromatica.

Sebbene il brand italiano non sia noto per la sua economicità, questo prodotto si caratterizza per tutti gli elementi che da sempre fanno apprezzare l’azienda in tutto il mondo. La qualità della composizione, infatti, non delude le aspettative, grazie soprattutto al contenitore in ceramica con due fiori in rilievo e alle bacchette in rattan, che alternano le forme, così da creare l’impressione di guardare i rami di una pianta.

Prestate attenzione perché l’offerta riguarda esclusivamente il diffusore, che dunque arriva a casa privo di fragranze, che andranno acquistate a parte e inserite all’interno. Se da un lato questo vi permette di scegliere i profumi che più vi piacciono, dall’altro vi obbliga a sostenere una spesa aggiuntiva.

 

Pro

Qualità: Nonostante il design sia semplice ed essenziale, la qualità del contenitore in ceramica e dei bastoncini è di alto livello.

Design: Si fa apprezzare per la decorazione sul vaso, in perfetto stile Thun, e per la scelta di alternare bastoncini dritti e altri arricciati.

 

Contro

Costo: Come tutti i prodotti a marchio Thun, anche in questo caso bisognerà mettere mano al portafoglio per acquistare il profumatore.

Fragranza: Nella confezione troverete solo il profumatore e i bastoncini mentre l’essenza profumata dovrete acquistarla a parte.

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Profumatore per ambienti Sweet Home Collection

 

8. Suarez Sweet Home Profumatore Ambiente Bastoncini

 

Il prodotto finale della nostra selezione di acquisti è il profumatore per ambienti Sweet Home Collection di Suarez, un marchio italiano fondato nel 1985 da Adriana Nilda e con una presenza consolidata di oltre trent’anni nel settore della profumazione ambientale.

Nello specifico, la nostra scelta è ricaduta sulla boccetta da 100 ml alla fragranza “agrumi di Sicilia” ma, eventualmente, è possibile optare per altre profumazioni, più in linea con i propri gusti. Questa fragranza, comunque, diffonde un piacevole aroma in tutto l’ambiente circostante, lasciando una scia persistente e piacevole, senza mai diventare eccessivamente invadente o fastidiosa.

Oltre a profumare le varie stanze della casa, la fragranza Sweet Home Collection può anche essere utilizzate per altri scopi, come l’aromaterapia o la profumazione di tessuti e armadi.

I clienti che hanno acquistato questo prodotto si sono mostrati estremamente soddisfatti, sia per la cura nella presentazione della confezione, che lo rende un’ottima idea regalo, sia per la vasta gamma di fragranze tra cui scegliere, che consente di dare alle stanze della casa un profumo sempre fresco e diverso.

 

Pro

Fragranza particolare: Il profumo “agrumi di Sicilia” si rivela particolarmente gradevole e originale e siamo certi incontrerà il favore dei più.

Packaging: Piacciono molto sia la confezione, curata tanto da risultare adatta anche per un regalo, sia il prezzo alla portata di tutte le tasche.

Versatile: Si può utilizzare in svariati modi, quindi non solo per profumare le stanze della casa ma anche per l’aromaterapia o per ottenere un effetto rilassante versandone qualche goccia nella vasca da bagno.

 

Contro

Poco persistente: L’unico aspetto che non ha pienamente convinto gli acquirenti è la durata della fragranza che, con soli cinque midollini, non va oltre le due settimane.

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Guida per comprare un profumatore per ambiente

 

Non avete idea di quante siano le offerte sul mercato in fatto di profumatori. È necessario fare una comparazione tra queste al fine di una scrematura utile poi a individuare con maggior facilità i migliori profumatori per ambiente del 2024, ed è proprio ciò che abbiamo fatto raccogliendo anche i diversi pareri dei consumatori. In tal modo ci siamo chiariti le idee su quale profumatore per ambiente comprare e di conseguenza sottoporlo all’attenzione di quanti ci leggono.

Tante possibilità

Capire come scegliere un buon profumatore per ambiente passa anche dalla considerazione delle proprie esigenze e preferenze. Lasciamo perdere il tipo di fragranza che è una cosa piuttosto soggettiva, oltretutto la scelta è talmente ampia che non si fatica a trovare quella che piace di più, anzi, quelle che piacciono di più perché come detto è bene cambiare per evitare di abituarsi all’odore. 

Per dare alla vostra casa un profumo diverso da quello dei prodotti che solitamente usate per la pulizia dell’appartamento potete optare per il profumatore spray per ambiente. Questo, però, ha una durata limitata e dovrete prendervi il disturbo di spruzzare l prodotto più volte al giorno. Ci sono poi i profumatori a bastoncino che sono indicati per chi preferisce annusare una bella fragranza giorno e notte. In pratica i bastoncini si impregnano del profumo contenuto in una boccetta e lo rilasciano nell’aria costantemente. 

Attenzione perché ci sono fragranze della migliore marca che possono arrivare a costare un occhio della testa. Ci sono poi i profumatori a rilascio programmato e qui si può trovare qualcosa di più economico, i quali sfruttano un timer. È anche possibile impostare una diffusione continua.

Quanti litri di fragranza

Il titolo del paragrafo potrebbe sembrare una esagerazione ma credeteci, non lo è. Come prima cosa vogliamo informarvi che esistono anche profumatori a bastoncini da 2,5 litri. Chiaramente parliamo di profumatori destinati ad ambienti grandi che inevitabilmente svolgono anche la funzione di arredare in quanto un “bottiglione” da 2,5 litri (se non di più) di certo non passa inosservato. 

Sappiate che un articolo del genere non lo trovate in vendita a prezzi bassi, anzi, dovrete prepararvi a spendere diverse centinaia di euro. Magari a voi non servono tanti litri di profumo, ciò non toglie che dovete ragionare sulla quantità di cui avete bisogno che necessariamente deve essere proporzionata alla dimensione dell’ambiente, quanto al numero dovrebbe essercene uno per stanza a meno che non ritenete indispensabile aromatizzare tutta la casa ma solo una parte, per esempio l’ingresso in modo che quando ricevete degli ospiti questi sono immediatamente colpiti dal buon odore.

 

 

 

Domande frequenti

 

Come funziona il profumatore per ambiente con bastoncini?

Il funzionamento è molto semplice. Dopo aver stappato il contenitore si immergono i bastoncini all’olio essenziale, questi si imbevono della sostanza e emanano il profumo. Il livello di intensità può essere variato togliendo o aggiungendo bastoncini. Maggiore è il numero di bastoncini e più intenso è il profumo che si avverte ma in questo modo diminuisce la durata del prodotto.

 

Come fare un profumatore per ambienti?

Creare un profumatore per ambienti non è cosa complicata e molto spesso si ha tutto il necessario in casa. Cosa vi serve? Acqua, agrumi, alcol etilico, midollini e un flaconcino di vetro piccolo vaso. Sbucciate gli agrumi e mettete le bucce ottenute in acqua, portatela a ebollizione e procedete per 10 minuti. Lasciate raffreddare. 

Togliete le bucce quindi filtrate l’acqua con un colino a maglie strette. Aggiungere un po’ di alcol etilico. Distribuite la soluzione in uno o più contenitori e immergete i midollini. Questi possono essere comprati senza grossi problemi online, altrimenti potete usare i bastoncini per gli spiedini.

 

Perchè devo diluire gli oli essenziali con l’alcol?

Si consiglia sempre di diluire gli oli essenziali con alcol perché questi non sono solubili in acqua. Di conseguenza questa è la procedura migliore: si versa l’olio in un po’ di alcol, si mescola e quindi si versa tutto nell’acqua.

Ho un bambino piccolo, c’è il rischio che si scotti se viene a contatto con il vapore di un diffusore elettrico?

Non c’è un simile pericolo poiché il vapore generato dal diffusore elettrico non è caldo. Tali diffusori sono dotato di un meccanismo di ionizzazione delle molecole degli oli. La nebulizzazione (in realtà non si tratta di vapore) è conseguenza di un procedimento a freddo causato dalla vibrazione degli ultrasuoni.

 

 

 

Come utilizzare il profumatore per ambiente

 

Spesso in casa si generano odori poco gradevoli, cibo, fumo, animali domestici, aria viziata. Per porre rimedio a ciò si può fare ricorso ad un profumatore per ambiente. Ne esistono di diversi tipi, forme e prezzi, sta a voi scegliere quello più adatto ed usarlo nel modo corretto. Non sapete come? Ci pensiamo noi.

 

I diffusori con bastoncini

Molto comuni sono i profumatori manuali. Si riconoscono per la presenza di un tot numero di bastoncini di bambù. Questi bastoncini vanno immersi per circa la metà del profumo in modo tale da impregnarsi e diffonderlo nell’aria. Se vi accorgete che la fragranza è troppo intensa per i vostri gusti, togliete un paio di bastoncini. 

Viceversa, se volete un profumo più intenso, aggiungetene un paio. Per migliorare l’efficienza del profumatore convenne capovolgere i bastoncini ogni settimana, massimo 10 giorni. Per ottimizzare la diffusione del vapore ci sono alcuni accorgimenti oltre quello di capovolgere i bastoncini. 

Per evitare l’evaporazione e la dispersione del profumo (se possibile) tenete spento il riscaldamento, non esponente gli oli essenziali alla luce diretta del sole ed evitate le correnti d’aria. 

Disposizione dei profumatori

Innanzitutto accertatevi quanti profumatori siano necessari per la profumazione della stanza. In genere un profumatore da 100 ml è sufficiente per 20/25 mq. Anche la disposizione è importante. Bisogna trovare un punto strategico per la diffusione della fragranza, il diffusore non deve avere ostacoli davanti e dovrebbe trovarsi in linea d’aria con il naso. Se usate due profumatori in un unico ambiente, posizionate in angoli opposti.

 

La diluizione degli oli essenziali

Gli oli essenziali nei profumatori elettrici vanno mescolati con acqua. Va detto che questi oli non sono solubili se non con alcool etilico. Per evitare di sprecare il prodotto, diluitelo prima nell’alcol quindi aggiungete la soluzione così ottenuta all’acqua.

 

Profumatori spray

Alcuni profumatori spray hanno un impatto eccessivo nella stanza, il profumo è troppo intenso e potrebbe persino originare mal di testa. Molto spesso ciò se verifica per un impiego scorretto. Se riconoscete lo scenario appena descritto, vuol dire che il prodotto che utilizzate richiede un tempo di 30 minuti per profumare l’ambiente durante il quale la stanza deve restare chiusa e vuota. Passata mezz’ora si procede ad areare.

A ciascun ambiente la sua essenza

La scelta dell’essenza deve essere fatta con criterio tenendo conto della stanza dove si trova il diffusore. In camera da letto, ad esempio, bisogna dare la preferenza a quelle essenze note per il loro effetto rilassante quindi melissa, camomilla, lavanda o tiglio tra le altre. Se avete il raffreddore, una essenza all’eucalipto o pino è l’ideale. 

Per soggiorno e salotto suggeriamo magnolia, rosa, mughetto oppure la mimosa mentre per gli amanti delle fragranze forti, c’è il sandalo. In cucina la questione si complica un po’ perché bisogna stare attento al miscuglio che potrebbe crearsi con gli odori del cibo. Meglio lasciar perdere le fragranze floreali in favore di quelle fruttate.

 

 

 

Categories
Deumidificatori

Inventor Fresh – Recensione

 

Principale vantaggio

La sua azione nel rimuovere l’umidità è convincente, i risultati ottenuti sono più che soddisfacenti. Molto utile, poi, la funzione dryer per asciugare velocemente il bucato anche in inverno.

 

Principale svantaggio

Sebbene il deumidificatore abbia la modalità silent, il livello di rumore resta alto soprattutto se lo si vuole usare di notte e si ha il sonno leggero.

 

Verdetto 9.7/10

Compatto e costruito con buoni materiali, lo Inventor Fresh può essere la risposta che cercate ai vostri problemi con l’umidità, oltretutto è ecocompatibile. Per quanto riguarda il rapporto qualità prezzo, riteniamo che si paghi quello che l’elettrodomestico effettivamente vale.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Elimina fino a 12 litri di umidità al giorno

A guardarlo così piccolo non si direbbe ma il deumidificatore Inventor riesce ad eliminare fino a 12 litri di umidità al giorno. La sua azione è efficace nel prevenire la formazione di muffa e dei cattivi odori tipici di un ambiente chiuso. I consumi sono contenuti anche perché il deumidificatore utilizza il gas refrigerante R290 di ultima generazione. Questo gas assicura non solo il funzionamento ottimale dell’elettrodomestico ma anche la massima efficienza energetica. 

Parliamo di un dispositivo ecocompatibile poiché la sua incidenza sul riscaldamento globale è minima mentre non ha alcuna ripercussione sulla riduzione dell’ozono. Sappiamo che i temi ambientali cominciano (finalmente) a stare a cuore a sempre più persone pertanto ci sembrava opportuno dare queste informazioni, anche perché il consumatore deve sapere cosa compra e se questo, in qualche modo, vada contro l sue convinzioni.

Un po’ rumoroso

Ci sono state poche lamentele sul Fresh ma quell’esiguo numero di scontenti pare convergere su un punto, ovvero, il livello di rumorosità. Vero, il deumidificatore ha la funzione “silent”, che è stata pensata soprattutto per un uso notturno in camera da letto così da non disturbare il sonno. I clienti non hanno avuto alcuna difficoltà ad ammettere che in questa modalità la riduzione del rumore è evidente, tuttavia non basta, e il livello resta alto e comunque tale da complicare il riposo. 

Ad ogni modo non crediate di metterevi un trattore in camera, tuttavia se avete il sonno particolarmente leggero, valutate attentamente la possibilità di acquistare questo modello. Magari, per riposare meglio, potete sfruttare il timer così da lasciare acceso il deumidificatore il tempo necessario. C’è anche un altro uso interessante che potete fare di questo deumidificatore: asciugare più velocemente il bucato grazie alla funzione “dryer”

 

Compatto

L’elettrodomestico è di piccole dimensioni, il suo essere così compatto lo rende facilmente collocabile. Alla base è dotato do rotelle ma queste non sono piroettanti, bensì unidirezionali e dobbiamo dire che qualche utente le ha trovate scomode in fase di trasporto del deumidificatore da una stanza all’altra proprio perché non girevoli a 360°. 

Per chi lo preferisce, invece di raccogliere l’acqua nella vaschetta c’è l’alternativa del drenaggio continuo, è sufficiente collegare un tubo. Ad ogni modo l deumidificatore è dotato di un sistema di protezione che lo spegne quando il serbatoio ha raggiunto il limite della sua capacità. 

In quel caso noterete una spia accesa che vi segnalerà di svuotare la vaschetta. Sicuramente i nostri lettori vorranno sapere qualcosa sui materiali. Abbiamo buone notizie in proposito: il deumidificatore è robusto, le plastiche sono solide e il peso lascia ben sperare.

 

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Climatizzatori

Samsung Maldives AR12KSFPEWQ – Recensione

 

Principale vantaggio

Di sicuro interesse è la tecnologia Smart Inverter che mette velocemente a regime la temperatura con conseguente risparmio dei consumi. Non meno importante il filtro Full HD brevettato da Samsung che libera l’aria anche dalle particelle di polvere più piccole così da respirare aria pulita.

 

Principale svantaggio

Non è stato facile scovare un difetto per questo modello, perciò ne abbiamo trovato un piccolo ma con il quale si può anche imparare a convivere: è un po’ rumoroso.

 

Verdetto 9.8/10

Indispensable in estate, utile anche durante l’inverno, il condizionatore Samsung ha lasciato dietro di sé una fila infinita di clienti soddisfatti per l’acquisto.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Smart Inverter

Il climatizzatore  è dotato di tecnologia Smart Inverter che ha il pregio non di poco conto di mettere a regime velocemente la temperatura ma con consumi energetici ridotti. Un altro dei vantaggi offerti da questa tecnologia è la possibilità di connettere più unità con un unico comando cablato. 

Una soluzione del genere che permette una distribuzione uniforme dell’aria, è particolarmente indicata per grandi negozi e open space. Una volta che viene raggiunta la temperatura impostata, il sistema smart inverter riduce la frequenza del compressore al fine di tenere la temperatura costante. 

Ciò comporta un risparmio che può arrivare fino al 50% in meno rispetto al classico e superato sistema accendi/spegni. Segnaliamo la funzione Eco-StandBy grazie alla quale si assorbe una modestissima quantità di energia quando il climatizzatore non è attivo.

Buono anche d’inverno

Il condizionatore ha anche la funzione di riscaldamento così da poterlo sfruttare per gran parte dell’anno. Per ottenere un ambiente caldo e confortevole bisogna impostare la modalità Heat. Qui cogliamo l’occasione per risolvere un dubbio. 

Ci è capitato di leggere lamentele da parte di persone che una volta impostata la funzione Heat, la ventola non funzionasse o non partisse subito. Ciò ha fatto pensare a un guasto o malfunzionamento. In realtà non è affatto così e magari leggendo le istruzioni lo si capirebbe subito. In sostanza la ventola non parte durante la fase di riscaldamento per evitare getti di aria fredda. Servono tra i 3 e i 5 minuti affinché la ventola cominci a girare e distribuire aria calda.

 

Accensione e spegnimento impostabili con il timer

Sempre di grande comodità è il timer, soprattutto quando questo dà modo di impostare non soltanto lo spegnimento ma anche l’orario di accensione come in questo caso. In tal modo si può uscire al mattino e impostare l’accensione del condizionatore alla temperatura desiderata in modo che al rientro la casa sia accogliente, calda in inverno, fresca in estate. 

L’orario può essere impostato tra le 0,5 e le 24 ore. Il condizionatore è dotato di un programma di pulizia automatica che però non esonera dalla pulizia dell’unità esterna. Il processo di pulizia automatico, infatti, riguarda la parte interna dove l’umidità fa formare muffe e batteri. Con l’auto-clean la ventola si attiva anche a dopo lo spegnimento del climatizzatore così da evitare la formazione dell’umidità e tutto ciò che ne consegue. 

A proposito di sporcizia, soprattutto di aria sporca, il condizionatore ha un filtro Full HD brevettato da Samsung che riesce a rimuovere dall’aria anche le particelle di polvere più microscopiche. Si respira, dunque, aria libera da polvere ed allergeni. I filtri sono facilmente pulibili con l’acqua corrente. Abbiamo riservato per ultimo l’unico piccolo problema riscontrato: gli utenti hanno giudicato il condizionatore rumoroso.

 

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Categories
Ventilatori

Rowenta VU6670 Eole Infinite – Recensione

 

Principale vantaggio

La potenza del flusso d’aria ci ha convinti, perché è molto potente e anche alla velocità minima si ottiene un bel venticello.

 

Principale svantaggio

Innanzitutto è rumoroso e molti utenti si sono detti disturbati, poi l’oscillazione a 180° si completa lentamente, troppo per i nostri gusti. Inoltre non è possibile regolarla riducendola se se ne avverte la necessità.

 

Verdetto 9.7/10

Le sensazioni sono positive, come ventilatore a torre il Rowenta si dimostra un acquisto valido purché non si pretenda che funzioni come un condizionatore d’aria.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Flusso d’aria potente

Un buon ventilatore a torre che combina eleganza e buone prestazioni. Vogliamo mettere subito in chiaro una cosa perché leggendo le tante recensioni degli utenti abbiamo notato che c’è un po’ di confusione su cosa ci si debba aspettare da un ventilatore; di certo non quello che può darvi un condizionatore d’aria dunque chi si lamenta perché la temperatura in casa non si abbassa, ha letteralmente sbagliato acquisto. 

Un ventilatore, che sia a pale o a torre, come nel nostro caso, sposta aria e se questa è calda, non diventa fredda per magia. Questo ci porta alla funzione Air Speed, in pratica questo modello rispetto a quelli Rowenta di precedente generazione ha un flusso d’aria più potente: i livelli di velocità selezionabili sono tre. 

Sempre rispetto alla precedente generazione di ventilatori a torre, troviamo una griglia del 15% più lunga, ciò migliora la diffusione dell’aria soprattutto in basso dove prima era il punto debole.

Ampio angolo di oscillazione

L’angolo di oscillazione del ventilatore è davvero ampio, infatti è di 180° una angolazione sufficiente a garantire la copertura di una stanza. Ma qui c’è il primo problema. Non sono mancate le critiche all’oscillazione che è ritenuta troppo lenta. 

Altra lamentela in merito è che non c’è modo di intervenire sull’angolo di ventilazione magari riducendolo in base alle proprie necessità. Visto che siamo in “modalità polemica” segnaliamo un ultimissimo difetto che è emerso dalla nostra analisi delle recensioni scritte dagli utenti: il ventilatore è rumoroso, troppo secondo alcuni.

 

Automatico

Il dispositivo è in grado di regolare la velocità del flusso d’aria in automatico tenendo conto della temperatura dell’ambiente. A proposito, sul display a LED potete prendere visione dei gradi. Automatico è anche lo spegnimento dopo 12 ore di funzionamento. Non manca il timer digitale con quattro blocchi da 1, 2, 4 e 8 ore. 

Per un uso più comodo c’è il telecomando con il quale si possono attivare le varie modalità. Molto interessante il vano per il controller ricavato sulla parte frontale del ventilatore, in questo modo basta inserirlo lì e non c’è più pericolo di perderlo. Attenzione però, perché pare che il telecomando sia un po’ fragilino. 

Il ventilatore ha una base molto ampia che conferisce una grande stabilità alla torre. La base comprende anche un pratico avvolgicavo. Il design è slanciato ed elegante. È semplice da collocare, può stare in un angolo e quando non serve più non è complicato trovargli un posticino fino alla prossima estate. Molto facile è la pulizia, visto che basta rimuovere la griglia posteriore e passare un panno. La qualità dei materiali, a parte quelli del telecomando che come detto è fin troppo fragile, è buona.

 

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Categories
Caldo

Gli 8 migliori portalegna del 2024

 

Portalegna – Guida all’acquisto e Confronti

 

Il portalegna è un oggetto non per forza indispensabile per la propria abitazione o per l’esterno, ma sicuramente prioritario rispetto ad altri, visto che permette di risparmiare sia in termini di energie, sia nello spazio e nell’organizzazione degli ambienti. Impiantare un camino, infatti, richiede una certa manutenzione e soprattutto un occhio costante alle fiamme, che devono essere alimentate e sporcano di più la casa di cenere. Tra le numerose tipologie offerte abbiamo trovato per i consumatori MT Felt Bag Brown Shopper Newspaper Bag, la scelta perfetta per chi cerca un portalegna dall’aspetto accattivante, con la comodità giusta e soprattutto non ingombrante per lo spazio circostante. In seconda posizione, Quick-Star Scaffalatura in Metallo per Legna da Camino, un portalegna da posizionare all’esterno e gettonato non solo per la resistenza, ma anche per la sua capienza e i vantaggi che questa caratteristica offre.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Gli 8 migliori portalegna – Classifica 2024

 

Dopo un’attenta comparazione delle offerte e dei prodotti venduti online, abbiamo selezionato per voi quelli che ci hanno maggiormente colpito per le loro caratteristiche, proponendovi una pratica lista per aiutarvi a scegliere quale portalegna comprare.

 

 

Portalegna da interno

 

1. MT Felt Bag Brown Shopper Newspaper Bag

 

Quello di MT è un portalegna da interno molto particolare, sia nella forma sia nei materiali utilizzati per fabbricarlo. Apparentemente, ha l’aspetto di una comune borsa da shopping, tanto da essere scambiata come tale, ma guardando più da vicino si può notare come il feltro che la compone sia solido e ben strutturato, pensato apposta per contenere carichi anche molto pesanti.

E infatti questo prodotto dal design così attraente, può contenere 20 kg di legna, se non di più, senza sforzi e per questo si posiziona tra i più venduti, non costituendo in nessun modo un oggetto ingombrante per l’ambiente.

Le due maniglie superiori permettono di sollevarla a trasportarla a piacimento da un lato all’altro della casa, anche se noi consigliamo di lasciarla comunque accanto al camino, in modo da facilitarvi con carichi pesanti.

Può essere considerato anche come un regalo gradito, vista la sua utilità ma anche le sue dimensioni ridotte e adattabili. Vediamo meglio i pro e contro.

 

Pro

Aspetto: Se amate avere una casa pulita e in ordine, dove ogni cosa sia in armonia con le altre, questo portalegna farà al caso vostro per il suo aspetto e il colore in cui è disponibile.

Costo: Anche il prezzo è molto vantaggioso per chi non vuole spendere cifre troppo grandi, e senza compromettere la qualità dell’oggetto, che è piuttosto robusto e resistente per la legna.

Dimensioni: Comoda e facile da maneggiare, la borsa in questione è disponibile in dimensioni consone a qualsiasi spazio della casa, in modo da non arrecare fastidio o senso di ingombro.

 

Contro

Base: Il fatto che non abbia un supporto solido nella parte sottostante cambia la prospettiva del trasporto, visto che, con un carico di legna piuttosto pesante, tende ad afflosciarsi su se stessa.

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Portalegna da esterno

 

2. Quick-Star Scaffalatura in Metallo per Legna da Camino

 

Secondo in classifica, vi proponiamo il prodotto di Quick-Star, perfetto se non sapete dove acquistare un portalegna che sia abbastanza resistente da contenere carichi grossi e pesanti di legna.

Si tratta di una scaffalatura in metallo, dotata di una tettoia, essendo un portalegna da esterno, e quindi protettivo contro pioggia e intemperie, con due aste laterali rinforzate e ben saldate tra loro.

Anche se non rappresenta il prodotto più economico in categoria, il rapporto qualitativo è giusto, vista la sua robustezza e il suo uso prolungato nel tempo, a dispetto dell’usura. Nella confezione è presente anche un telo in tessuto forte e idrorepellente, così da offrire un’ulteriore protezione al legno.

Soggetto al freddo e all’acqua, infatti,  tende a marcire o comunque a non attecchire per il fuoco. Se ancora non siete del tutto convinti di quanto avete appena letto, vi mostriamo in breve i suoi pro e contro per aiutarvi a fare la scelta giusta.

 

Pro

Capiente: Potrete fare scorta di tutta la legna che volete grazie a questa scaffalatura, in cui sarà facile conservarla e prenderla ogni volta che vi servirà per accendere il vostro camino.

Accessori: La presenza di un telo protettivo accentua ancora di più all’acquisto di un articolo simile, specialmente se volete disporre il portalegna all’esterno, e quindi è necessario mantenere asciutto il legno.

Qualità: Nulla da ridire sui materiali utilizzati e la fabbricazione impeccabile, con un’attenta cura dei dettagli e il metallo opportunamente rivestito, per evitare che con il tempo sia soggetto a usura.

 

Contro

Montaggio: Le istruzioni per montare lo scaffale non sono chiarissime e in più a volte, nella confezione, è stata riscontrata una mancanza di alcune viti o pezzi per sostenere l’impalcatura.

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Carrello portalegna

 

3. Deuba Carrello Portalegna Fino a 80kg

 

Il carrello portalegna Deuba è pensato soprattutto per rendere la vita più semplice a tutti quegli utenti che non possono sforzarsi troppo nel caricare e spostare grossi quantitativi di legna dalla propria rimessa al camino.

Infatti, il principale vantaggio di questo modello è la presenza di due ampie ruote alla base che lo trasformano in un capiente deposito mobile per la legna da ardere, facilmente trasportabile da un luogo all’altro con un notevole risparmio di tempo e fatica.

In comparazione agli altri prodotti presenti in classifica, presenta però una struttura leggermente più stretta che si sviluppa in altezza piuttosto che in larghezza, per cui è importante disporre i ciocchi nel modo giusto al suo interno per evitare di sbilanciare eccessivamente il peso, con conseguente ribaltamento del carrello durante il trasporto.

Inoltre, una volta terminata la stagione invernale sarà possibile utilizzarlo anche come carrello porta-merci per spostare e trasportare oggetti pesanti all’interno della casa o in giardino, così da poterlo sfruttare anche dopo che avrà adempiuto al suo compito di portalegna.

 

Pro

Pratico: Anche se non è il miglior portalegna presente in circolazione, ha sicuramente dalla sua una comodità che altri in categoria non possiedono, vista la dotazione di due pratiche ruote in gomma.

Salvaspazio: Il fatto che sia di forma allungata permette di disporre più ciocchi uno sopra l’altro, risparmiando anche in termini di spazio; si può, infatti, adattare ad ambienti molto ristretti.

Resistente: Anche in questo caso ci troviamo al cospetto di un prodotto di elevata qualità, testimoniata dall’impalcatura in acciaio con cui è fabbricato, che lo rende ben saldo e resistente.

 

Contro

Stretto: I ciocchi di legna devono essere inseriti in modo da risultare più corti rispetto alla larghezza del carrello, altrimenti rischiano di cadere; questo è l’unico difetto a cui, però, è facile rimediare prestando maggiore attenzione in fase di accatastamento del legname.

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Portalegna in ferro

 

4. CLP Scaffale Legnaia Keri V3 in Metallo per Camino

 

Questo scaffale in ferro è un irrinunciabile accessorio da interno per la vostra casa, adattabile anche a qualsiasi parete, viste le sembianze simili a quelle di una vera e propria libreria.

Dal colore tenue e  senza rinunciare a un tocco di eleganza, fa la sua bella figura accanto al caminetto ed è disponibile a prezzi bassi in confronto a prodotti di marca superiore, ma che hanno la stessa tenuta qualitativa.

Con la scelta tra varie dimensioni e la possibilità di adattarlo ovunque vogliate, può essere definito uno dei migliori portalegna del 2024, facile da assemblare e con il solo difetto di avere i fori per il montaggio poco allineati, e quindi non con una perfetta stabilità.

Se cercate un prodotto fresco, nuovo, che dia un tocco di luce senza rubare spazio, questo fa sicuramente al caso vostro, a meno che non preferiate una struttura e una forma diverse da quella disponibile.

Più in basso troverete la lista con tutti i suoi pregi e difetti.

 

Pro

Elegante: Oltre ad essere pratico, questo portalegna ha l’aspetto elegante di una libreria o di un pezzo d’arredamento che colpisce l’occhio, e perciò abbinabile ad ambienti diversi senza risultare stonato.

Dimensioni: La possibilità di scegliere tra diverse grandezze non è da tutti, motivo in più per incentivarvi all’acquisto se non siete sicuri di avere lo spazio a disposizione per uno scaffale più grande.

Facile da montare: Anche se il prodotto arriva inscatolato e smontato, rimettere ogni pezzo al suo posto vi sembrerà un gioco da ragazzi, soprattutto perché non vi ruberò troppo tempo.

 

Contro

Stabilità: In alcuni casi l’impalcatura è un po’ traballante, e ciò è il risultato di una distanza tra i fori sbagliata che non permette di adattare perfettamente ogni vite al suo posto.

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Cesto portalegna

 

5. Garden Friend Cesto di Vimini portalegna c1550120 

 

Nella nostra lista non poteva mancare il cesto portalegna di Garden Friend, un modo alternativo e divertente di decorare la propria casa. Potrebbe essere sistemato accanto al fuoco, oppure su una poltroncina, e starebbe bene anche nella hall dell’hotel, visto lo spirito di festa, quasi natalizio, che emana.

Tra l’altro è adattabile anche ad altre tipologie che non sia necessariamente quello di inserirvi la legna, ad esempio potete utilizzarlo in modo diverso mettendo i giochi dei vostri bambini. Anche se non ha la capienza di altri articoli in categoria, e quindi è limitato da questo punto di vista, le funzioni utili non gli mancano.

Se non sapete come scegliere un buon portalegna potete sempre optare per una soluzione del genere, non troppo dispendiosa di denaro. Per chiarirvi meglio il concetto, vi proponiamo nella parte sottostante i vantaggi e gli svantaggi dell’oggetto che potreste acquistare.

 

Pro

Versatile: Come avete già potuto osservare, uno dei pregi di questo prodotto è quello di essere versatile, con usi e funzioni differenti, come ad esempio l’utilizzo di una normale cesta per giochi.

Robusta: La fabbricazione in vimini della cesta non deve far pensare che non sia resistente; al contrario, essendo rinforzata per trattenere la legna, si presenta più forte di quelle che siete normalmente abituati a vedere.

Leggera: Da non sottovalutare la sua leggerezza, cosa che permette un facile trasporto della legna da una parte all’altra, senza troppi sforzi e in modo pratico e veloce.

 

Contro

Piccola: Forse l’unica vera pecca è quella di essere un po’ piccola per contenere molta legna o altri oggetti simili, nonostante la sua robustezza.

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Portalegna di design

 

6. DanDiBo Porta Legna da Camino Rotondo 70 cm  

 

Se state cercando un prodotto dall’aspetto moderno e alla moda, DanDiBo esaudirà il vostro sogno unendo in un unico portalegna l’utile e il dilettevole. Con una forma tonda e affusolata, ha delle dimensioni abbastanza grandi da contenere diversi kg di legna, pur non risultando troppo ingombrante e limitante per gli spazi interni.

L’equilibrio dell’aspetto si accompagna alla verniciatura nera eal la funzione semplice e minimal che svolge, così da poter essere inserito anche accanto al caminetto, luogo centrale della casa.

I comodi piedini sottostanti evitano che la struttura poggi a terra, e per di più il prodotto riesce a mantenere asciutto il legno per una settimana, anche se risulta un po’ traballante se non si presta attenzione. 

Per chiarirvi le idee, e permettervi quindi di essere più che soddisfatti del vostro acquisto a lungo termine, concludiamo con una lista di pro e contro dell’articolo selezionato per voi.

 

Pro

Estetica: La vostra casa assumerà un tocco di classe in più con l’acquisto di un portalegna tondo, che svolge la sua funzione perfettamente, senza stonare con l’ambiente circostante.

Qualità/prezzo: Ottimo il rapporto tra la qualità elevata dei materiali utilizzati, ossia il solido metallo trattato e verniciato a nero, e un costo tutto sommato vantaggioso anche per i più esigenti.

Grandezza: Per essere di dimensioni ridotte, questo portalegna ha dalla sua una buona capienza, che permette di conservare e tenere la legna per lungo tempo e in grandi quantità.

 

Contro

Piedini: Anche se dotato di piedini che supportano la struttura, quest’ultima è un po’ traballante, cosa che non garantisce il massimo della stabilità; consigliamo di fare attenzione alla fase di montaggio.

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Cassetta portalegna

 

7. Gbshop Cassetta portalegna con ruote piccola per 40 kg

 

La cassetta portalegna Gbshop ha una caratteristica che non la accomuna ai normali prodotti presenti sul mercato; infatti è per questo una delle più gettonate dai clienti. Oltre a contenere diversi kg di legna, infatti, è formata da alte lamiere di metallo che la rendono perfetta per il pellet, così da trasportare senza sforzo le sacche pesanti per la propria stufa.

Anche questo prodotto è dotato di piccole e comode rotelline, che rendono molto più facile lo spostamento e in più, nel caso possediate una scala, non dovrete fare troppo sforzo per scendere o salire con quest’ultima.

Eventualmente, se ritenete opportuno impiegarla in altro modo è possibile sfruttarla come punto di raccolta per i vostri oggetti o giochi, così da avere maggior spazio disponibile e più ordine.

Può contenere fino a 40 kg di legna, cosa che vi permetterà di fare una bella scorta senza il timore di non sapere precisamente come e dove disporla; scopriamo insieme ulteriori vantaggi e svantaggi.

 

Pro

Funzioni: Con le rotelline e la forma semplice e non troppo ingombrante, il portalegna in questione si presta a diverse funzioni, tra cui quella di contenitore per diversi oggetti, tra cui giochi.

Per pellet: Questo, rispetto alla legna, è molto più piccolo e insidioso, perciò non è facile trovare un contenitore adatto a mantenerlo fresco e asciutto; problema risolto con la cassetta Gbshop.

Basso: Il fatto che non sia troppo alto ne facilita anche il trasporto su scale e ripiani più difficili da affrontare con un peso del genere, il tutto senza sprecare forze o energie.

 

Contro

Costo: Il prezzo è un po’ elevato in rapporto alle dimensioni e della qualità del prodotto.

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Portalegna moderno

 

8. Imex El Zorro 10154 Ovale 56 x 40 x 14 cm

 

Come ultimo in categoria, ecco il prodotto più affascinante e cool di tutta la classifica, ossia il portalegna Imex, dalle dimensioni di 56 cm. Si tratta di un oggetto che non ha una forma tonda e nemmeno quadrata, ma si presenta come un semplice arco concavo, in cui è possibile disporre la legna a piacimento.

Di fatto, non ha una vera e propria capienza, ed è per questo la migliore di tutte in quanto a raccoglimento per l’inverno. Non dovete preoccuparvi della sua stabilità, perché la forma è pensata apposta per mantenere un perfetto equilibrio anche quando il portalegna è molto carico; altro motivo per prediligere un prodotto del genere, che in più è elegante e raffinato.

Qualcuno potrebbe pensare che un acquisto del genere sia piuttosto costoso, considerate le innumerevoli caratteristiche a suo favore, ma in realtà la spesa totale è contenuta, per cui potrebbe risultare adatto anche per coloro che hanno un budget ridotto.

A volte può risultare ammaccato a causa della lamiera sottile di cui è composto, ma nulla toglie alla sua qualità; vediamo perché con i pro e contro.

 

Pro

Stabile: La forma ad arco convesso garantisce alla struttura la massima stabilità possibile, qualora ci fosse un carico molto pesante di legna; perciò da questo punto di vista si tratta di un affare sicuro.

Design: Non possiamo mancare di sottolineare la bellezza e l’armonia della struttura di questo portalegna, che si mimetizza e abbina perfettamente all’ambiente dandogli luce e classe.

Prezzo: Se pensate che per un prodotto del genere dovete spendere necessariamente molto, sbagliate; la scelta è perfetta per chiunque, anche per i risparmiatori.

 

Contro

Ammaccature: Ogni tanto capita che il prodotto arrivi con qualche ammaccatura, dovuta al fatto che la lamiera che lo compone è molto fragile, quindi bisogna averne cura.

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Guida per comprare un portalegna

 

Ora che vi abbiamo mostrato i prodotti che maggiormente hanno convinto noi e gli utenti, e che abbiamo apprezzato, possiamo aiutarvi a capirne di più riguardo alla scelta e a come stabilire quale sia il portalegna più adatto a voi.

Da interno o da esterno

Nella scelta del prodotto giusto, guardando anche alle tipologie presenti in commercio, dovete capire la differenza tra portalegna da interno e da esterno. Ciascuna delle due è pensata per rispondere a precise esigenze, in primis quella dello spazio; che sia la mancanza di una legnaia o di un posto dove potete inserirlo, il portalegna cambia la sua forma e le sue dimensioni, per adattarsi e garantire al consumatore il massimo comfort.

Di solito i portalegna da interno si presentano più piccoli rispetto a quelli da esterno; questo perché devono essere disposti in casa: c’è bisogno di un certo equilibrio, nonché di una forma che sia versatile e adattabile. 

La legna che può contenere dura per qualche giorno, e di solito è formato da un doppio scomparto: una parte superiore, in cui vengono disposti i ciocchi più grandi, per mantenere vivo e a lungo il fuoco, e una inferiore dove ci sono rametti e parti più piccole, per avviare la fiammata iniziale.

Invece i modelli da esterno sono ovviamente più grandi e più resistenti, tenendo conto del freddo e di altri elementi che potrebbero intaccarne la struttura, oltre al peso considerevole della legna.

Sono spesso dotati di materiali esterni, come ad esempio teli impermeabili, per proteggere la legna dall’umidità ed evitare che marcisca. Inoltre, sono una soluzione a volte più conveniente perché sono semplici e minimali, quindi non devono necessariamente rispondere a esigenze di design, che qualche volta possono far lievitare il prezzo.

 

Struttura e materiale

Il portalegna può essere un vero e proprio salvavita durante i mesi invernali e più freddi del solito, perché recarsi alla legnaia ogni volta, per fare rifornimento, non è sempre facile e agevole, soprattutto quando le condizioni atmosferiche sono tutt’altro che concilianti.

Munirsi di una buona scorta può fare la differenza, per voi e per la vostra famiglia, permettendovi di godere più a lungo possibile del tepore proveniente dal camino. Per trovare quello giusto abbiate un occhio di riguardo anche ai materiali utilizzati e alla sua struttura.

Quest’ultima è sicuramente la caratteristica più importante; una non bilanciata a dovere potrebbe ben presto cedere alla pressione e al peso della legna rompendosi facilmente e danneggiando i vostri ambienti, nonché i ciocchi.

Bisogna quindi prestare attenzione limitatamente all’estetica, e controllare prima che le sue prestazioni siano alte e in grado di garantire il lavoro che le viene affidato. Per capire se il portalegna che volete acquistare possiede tale stabilità, un trucchetto è quello di controllare che l’altezza sia proporzionata all’ampiezza della sua base, così che con il carico di legna non si ribalti.

Per quanto riguarda il materiale, invece, esistono sul mercato diverse tipologie in ghisa, acciaio, legno e ferro; quest’ultimo, al momento, è quello che garantisce un miglior rapporto qualità/prezzo, visto che non ha un costo tanto elevato ma possiede una certa robustezza. Inoltre è particolarmente resistente alla ruggine, viene trattato in modo da essere idrorepellente e ha una durata nel tempo migliore rispetto alle altre.

Stoccaggio e design

Altri due elementi importanti da tenere in considerazione, in base sempre alle vostre esigenze, riguardano lo stoccaggio e il design. Il primo aspetto è relativo alla capacità del vostro camino; in parole povere, quanto consuma e in che modo.

Se per esempio ne fate un uso frequente, e avete quindi bisogno di un rifornimento costante perché il camino brucia ad alta velocità, un portalegna di grandi dimensioni e con una certa capienza è l’ideale: se non avete spazio nella vostra abitazione dovrete cedere al compromesso di installarlo all’esterno.

Invece in caso contrario l’ideale sarebbe trovarne uno di media grandezza, anche se questo ci ricollega al problema del design, che pure è fondamentale per dare il giusto tocco al camino e alla casa.

Vi stupirà sapere che esistono modelli e tipologie che gareggiano tra loro per l’estetica, da quelli a parete a quelli antigraffio, che all’occorrenza vengono utilizzati per i giornali o oggetti simili.

Il nostro consiglio a proposito è scegliere con una certa meticolosità; una struttura funzionale e con diversi inclinazioni per ottimizzare lo spazio, si presenta perfetta per ambienti minimali e più spartani, con pochi e semplici dettagli a fare la differenza.

Una ventata più moderna, con strutture tondeggianti e fregi particolari sarà adatta invece a spazi con un look più accattivante e fresco.

 

 

 

Domande frequenti

 

Che cos’è un portalegna?

Un portalegna è un oggetto utilissimo e pratico per tutte le stagioni perché, contrariamente a quando si può pensare, le sue funzioni vanno oltre il semplice raccoglimento della legna durante i mesi invernali e più freddi. 

Se si lavora bene, oppure si acquista un buon prodotto del genere, non solo si avrà un deposito personale per attingere la legna da ardere, cosa già di per sé molto vantaggiosa per chi vive in territori con un clima arido, ma anche come contenitore per conservare cose e oggetti che non vorreste avere normalmente tra i piedi, ad esempio giochi ed elementi simili, quasi come se fosse una comoda cassapanca.

 

Quanti tipi di portalegna ci sono?

Come già accennato, a seconda delle vostre esigenze, potete scegliere un portalegna da interno o da esterno; ciascuno ha delle caratteristiche particolari, come la resistenza per quelli da inserire fuori casa, mentre quelli da interno hanno un design più accattivante e sono sicuramente di dimensioni ridotte, per ben adattarsi all’ambiente.

A proposito di questi ultimi, ce ne sono di forme e strutture diverse in circolazione; molti scelgono la tipologia in ferro battuto, che può essere usata per mantenere i giornali e altri oggetti, simili a quelli che di solito si intravedono all’interno di numerosi studi, e che sono anche trattati con materiale specifico per evitare rotture.

 

Cosa sono i cestini portalegna?

Negli ultimi tempi sono diventate molto gettonate le ceste in vimini, tipologie particolari di portalegna che garantiscono agli ambienti una naturale eleganza e raffinatezza. Sembra difficile pensare che oggetti così delicati possano raccogliere un peso tanto grande, eppure le moderne tecnologie hanno permesso di trattare il materiale in modo che si adattasse e non cedesse rompendosi.

Per chi ha poco spazio è forse la scelta migliore, perché conferisce un senso di leggerezza e non ingombra l’ambiente; anche se le dimensioni sono ridotte rispetto ad altri, potete comunque acquistarla se non dovete fare uso costante del camino.

 

Perché preferire i portalegna in ferro?

Sul mercato, come potete ben constatare, ci sono portalegna per tutti i gusti, creati con i materiali più svariati, dalla ghisa all’acciaio. Sicuramente ognuno di essi avrà dalla sua forza e robustezza, oltre che la stabilità giusta per sopportare determinati carichi, ma la differenza con quelli in ferro sta nella tenuta a lunga durata.

Quest’ultimo, infatti, resiste maggiormente alle formazioni di ruggine e a danneggiamenti che nel corso del tempo possono ricorrere frequentemente in oggetti di questo tipo, soprattutto se si tratta di portalegna che si trovano a contatto con gli agenti esterni.

Molti sono creati con sistema antigraffio e hanno una copertura specifica per evitare ammaccature o altre spiacevoli sorprese.

 

Quali accessori sono inclusi nel portalegna?

Acquistando un portalegna è molto probabile che, in dotazione, vi siano anche gli appositi accessori per regolare il fuoco, solitamente l’attizzatoio, l’ascia e la paletta. Il primo serve a regolare la fiammata, mentre l’ascia ha il compito di tagliare il legno e la paletta eliminare i residui.

Di solito nella parte superiore del vostro portalegna sono presenti delle cinghiette oppure delle apposite fessure dove poter inserire questi attrezzi, sempre ben graditi per domare il fuoco. Solitamente è più raro trovare queste confezioni nei portalegna da interno, in modo da avere sempre tutto ciò che vi occorre a portata di mano, mentre in quelli da esterno è incluso il telo impermeabile.

 

 

 

Come costruire un portalegna

 

Prima di procedere alla costruzione di un portalegna fai da te, servono i materiali giusti, che siano di buona qualità e della misura esatta, a seconda dello spazio a vostra disposizione. Vediamo insieme quali sono le fasi da seguire per ottenerne uno che non abbia nulla da invidiare a quelli pronti.

Preparare l’occorrente

Procuratevi sei fogli di compensato da 20 mm di spessore, colla, impregnante e due cerniere di metallo con apposite viti. Se non sapete dove recuperare tutto ciò che vi è indispensabile, potete recarvi in un negozio di falegnameria o di bricolage, dove potrete stabilire anche le dimensioni precise dei fogli, a seconda delle caratteristiche da soddisfare.

Ovviamente, prima di recarvi da qualsiasi parte, è bene avere in mente un progetto iniziale, che vi aiuterà nelle fasi a seguire a mantenere un certo ordine e avere le idee chiare passo dopo passo.

Per questo vi consigliamo di fare uno schizzo su un cartoncino, con le misure approssimative, i colori e le forme nei minimi dettagli; per un modellino del genere dovreste impiegare non più di sei dimensioni di cartone.

 

Come assemblare

Dopo esservi procurati i fogli di compensato, potete passare alla fase di assemblaggio vera e propria, ossia nel fissaggio di sponde e pavimento. Questa è un’operazione delicata, in cui sarà necessario garantire alla struttura la massima stabilità; un aiuto esterno e competente potrebbe essere la chiave vincente.

Il metodo più comodo è quello di partire dal pavimento, stendendo la base sopra e successivamente fissando le quattro sponde a due a due su lati opposti tra loro. Così facendo non vi sarà alcun accavallamento, e sarà molto più semplice assemblare le altre due sponde rimanenti, incollandole sui bordi più alti.

Dopo aver sistemato opportunamente i fogli, un paio di viti saranno necessarie a completare il quadro e a garantire il massimo equilibrio, nonché la resistenza necessaria, di tutta la struttura.

Per quanto riguarda il coperchio, questo non andrà incollato, dal momento che dovrà essere sollevato all’occorrenza; perciò, dovrete fissarlo direttamente con una cerniera di metallo, al lato superiore di una delle sponde.

Aiutandovi sempre con un appoggio, una volta disposta la cerniera, potrete aprire il portalegna come se fosse una panca, e se lo riterrete opportuno, potrete utilizzarla anche come una vera e propria seduta.

Aspetto estetico

Una volta fabbricata la base, o meglio l’impalcatura, ci si può occupare del lato esterno, per rendere il portalegna meno spartano e conferirgli un’aria più carina e accattivante. Potete partire proprio dal coperchio: ad esempio, per agevolare l’apertura di quest’ultimo, potete aggiungere una piccola maniglia in ferro battuto, che in più gli donerà un tocco rustico e piacevole da osservare.

A seconda del materiale utilizzato, e qui vi mostriamo come decorarne uno in legno, potete sbizzarrirvi; noi consigliamo di acquistare apposite vernici spray che hanno una lunga tenuta e non penetrano nel legno, arrivando con il tempo a danneggiarlo e usurarlo.

Ricordate a tal proposito di usare l’impregnante specifico per dargli lucentezza e una copertura sicura contro l’umidità: detto questo, iniziate a creare un modello di decorazione con una matita e prendendo sempre misure precise.

Con i colori, poi, potrete dare vita a qualsiasi disegno abbiate in mente, facendo attenzione a non uscire dai bordi.

 

 

 

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Irrigazione

L’hi-tech applicato all’irrigazione dei campi

 

Che questo inverno sia anomalo è piuttosto evidente, come è evidente che le ridotte precipitazioni piovose stanno generando una serie di problemi piuttosto gravi. Il primo della lista – che riguarda soprattutto le grandi città – è l’aumento dell’inquinamento e delle polveri sottili estremamente dannose per l’uomo. Ma non è questa la sede in cui sviscerare questo argomento, perché qui ci vogliamo concentrare sull’impatto negativo che le temperature sensibilmente più alte della media stanno avendo sull’agricoltura, sia in larga sia in piccola scala. 

 

Le piante ci capiscono poco…

Il clima atipico e il caldo inusuale per l’inverno stanno mandano in confusione alcune piante che “pensano” che la primavera sia già arrivata. La conseguenza, dunque, è la fioritura anticipata dei mandorli e delle piante da frutto in quasi tutte le regioni bagnate dal mare, nelle quali il clima è ancora più mite. Se questo, da un lato, consente di avere già a disposizione alcune primizie per cui, in precedenza, era necessario attendere i mesi primaverili, dall’altro rischia di creare una sorta di corto circuito nelle piante, soprattutto se nelle prossime settimane le temperature dovessero abbassarsi sensibilmente e tornare nella media stagionale. In questo caso, infatti, le piantine germogliate, così come i cereali, potrebbero venire inesorabilmente rovinati in caso di gelate o di violenti temporali.

Ma un problema ancora più grave per piante e colture è rappresentato dall’emergenza idrica con cui già diverse regioni meridionali devono fare i conti. L’allarme è stato lanciato da Coldiretti che, riportando i dati dell’ANBI (Associazione Nazionale Bonifiche Irrigazioni Miglioramenti Fondiari), fa sapere che la disponibilità idrica in molte regioni (in particolare Basilicata e Puglia) si è dimezzata rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e oltre il 50% del territorio di queste zone è a rischio desertificazione. 

Sono molti i Comuni o i singoli agricoltori che hanno dovuto riattivare gli impianti di irrigazione in modo da assicurare l’acqua necessaria alle coltivazioni, seriamente fiaccate dall’assenza di precipitazioni. Diventa dunque importante disporre di strumenti di qualità, come per esempio le pompe per l’irrigazione o per la gestione dell’acqua piovana proposte da Pompaacquashop.it, in modo da poter fare fronte a qualunque necessità, sia su piccola sia su grande scala.

 

L’irrigazione guarda al futuro

Come in tutti i settori dell’economia, anche l’agricoltura sta cambiando profondamente perché influenzata dalle soluzioni tecnologiche. Sono sempre di più le start up che hanno lanciato o hanno in cantiere sistemi hi-tech per semplificare la vita agli agricoltori e incentivare la produzione. Un esempio in questo senso arriva da Israele, dove la terra non è semplice da coltivare, visto il clima piuttosto arido, e dove è indispensabile non sprecare nemmeno una goccia d’acqua. 

Ebbene la start up Manna ha sviluppato una piattaforma che, analizzando i dati satellitari e incrociandoli con quelli delle previsioni meteorologiche e con quelli relativi alla tipologia di coltivazione, è in grado di supportare l’agricoltore comunicandogli la corretta quantità di acqua da utilizzare per annaffiare il campo. Sempre in ottica ottimizzazione del processo di irrigazione si colloca Viridix che ha realizzato un tensiometro “smart” che riesce a misurare la quantità d’acqua di cui le radici e il terreno hanno bisogno e lo comunica allo smartphone, in modo da poter provvedere, senza sprechi. 

La “smart irrigation” viene applicata non solo all’agricoltura ma anche alla cura del verde pubblico come, per esempio, nel caso che riguarda il Comune di Firenze che ha installato in due nuovi giardini – quelli delle ex Officine Galileo e quello di Porta Leopolda – una serie di sensori in grado di misurare la temperatura esterna e l’umidità del terreno nonché analizzare le previsioni del tempo, così da decidere quando fare partire il sistema di irrigazione. In questo modo si evitano situazioni involontariamente comiche – come gli irrigatori che si avviano mentre diluvia – ma soprattutto si punta a ottenere un risparmio del 30% sui consumi annuali d’acqua. 

 

Il giardino di casa

Spostando il focus dall’irrigazione delle colture a quella degli orti o dei giardini domestici, notiamo come non manchino analoghe soluzioni, ovviamente più in piccolo, così da soddisfare le necessità di chi vuole prendersi cura del proprio spazio verde. Sul mercato sono tantissime le proposte, più o meno articolate e di facile gestione, che sfruttano la rete Wi-Fi e una serie di sensori per dialogare con lo smartphone e avvisare della necessità di bagnare l’orto o avviare in automatico l’irrigazione delle piante. 

La casa diventa parte della natura

Nell’ottica di essere sempre più sostenibili, è importante che le città prestino grande attenzione agli spazi verdi e che trovino il modo di invertire la tendenza che, negli ultimi decenni, li ha visti soccombere in favore del cemento. Le metropoli puntano a essere sempre più “green” e va visto dunque in quest’ottica il progetto della Smart Forest City che vedrà la luce in Messico, nella penisola dello Yucatàn, in un’area dove inizialmente sarebbe dovuto sorgere un enorme centro commerciale. 

Invece quello che vedrà la luce sarà una città a “misura di natura”, con parchi, tetti su cui cresceranno erba e piante, palazzi costruiti ad altezze differenti così da agevolare la ventilazione naturale, corsi d’acqua navigabili, pannelli solari e una torre di desalinizzazione. Verranno così ospitati, tra gli altri, oltre 260mila alberi e la città sarà in grado di assorbire più di 115mila tonnellate di anidride carbonica all’anno. Il concept, tra l’altro, ha un’anima tutta italiana visto che l’idea è dell’architetto Stefano Boeri e che a capo del progetto c’è l’architetto Francesca Cesa Bianchi. 

Senza arrivare agli estremi di Smart Forest City, anche nel nostro Paese è indispensabile che le città diventino più green ed ecosostenibili, visto che ne va della salute dei loro abitanti. In quest’ottica, ogni anno Legambiente, Il Sole 24 Ore e Ambiente Italia, stilano la classifica Ecosistema Urbano 2019 delle città più attente alla qualità della vita, valutando questi parametri: qualità dell’aria, mobilità, rete idrica, gestione rifiuti e ambiente. Nel 2019 il primato è andato per la prima volta a Trento, grazie alle iniziative volte a migliorare la qualità dell’aria, all’incremento dei trasporti pubblici e alla creazione di piste ciclabili. Sul podio anche Mantova e Bolzano mentre il fanalino di coda della classifica è risultata Catania.