I 7 Migliori Scaldabagni Elettrici del 2024

Ultimo aggiornamento: 28.03.24

 

Scaldabagni Elettrici – Guida all’acquisto e Confronti 

 

Lo scaldabagno è un elettrodomestico indispensabile e non sempre è possibile installarne uno a gas, di conseguenza quelli elettrici sono ancora molto diffusi, sia quelli ad accumulo sia quelli istantanei. Tra i modelli attualmente più diffusi sul mercato, due in particolare sono molto apprezzati dagli acquirenti: lo AEG MTH 350, uno scaldabagno istantaneo ideale soprattutto per i piccoli bagni di servizio, e l’Ariston Velis Evo 50 EU, un dispositivo da accumulo con serbatoio da 50 litri. Se non sapete quale scaldabagno elettrico comprare, dunque, vi invitiamo a proseguire nella lettura per confrontare i modelli più interessanti tra quelli venduti online.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

I 7 Migliori Scaldabagni Elettrici – Classifica 2024

 

In questa pagina ci occupiamo di alcuni tra i migliori scaldabagni elettrici del 2024, quelli più venduti online e apprezzati dai consumatori. Scoprite dunque di quali si tratta e fate una comparazione tra prestazioni offerte e prezzo.

 

 

Scaldabagno elettrico istantaneo

 

1. AEG MTH 350 scaldabagno elettrico istantaneo senza serbatoio

 

La serie degli scaldabagni elettrici istantanei MTH è prodotta dalla ditta tedesca AEG, appartenente al noto gruppo svedese Electrolux, quindi si tratta di apparecchi affidabili e contraddistinti da un ottimo livello qualitativo.

L’MTH 350, nella fattispecie, è la versione da 3,5 kW di potenza ed è un apparecchio caratterizzato da dimensioni estremamente compatte, appena 82 x 190 x 143 millimetri, il che lo rende particolarmente adatto sia per l’installazione nei piccoli bagni o sotto il lavello della cucina sia per l’uso a bordo di camper o piccole imbarcazioni. 

L’installazione è oltremodo semplice, visto che basta fissarlo alla parete con l’aiuto dei tasselli nei pressi di una presa elettrica; dopodiché basta collegare i flessibili del circuito idrico, uno in entrata e uno in uscita. Le prestazioni sono modeste ovviamente, visto che ha una portata di 2 litri al minuto, ma è efficiente e affidabile, quindi ottimo per chi ha esigenze limitate.

 

Pro

Compatto: Ha un ingombro estremamente ridotto che gli permette di essere installato anche sotto il lavello, e al tempo stesso lo rende ideale anche per l’installazione a bordo di camper e imbarcazioni.

Affidabile: A dispetto delle prestazioni modeste è un buon elettrodomestico, prodotto da una ditta tedesca il cui marchio è sinonimo di affidabilità e alta qualità.

Efficiente: Essendo un modello a produzione istantanea, ha il pregio di attivarsi soltanto quando si apre il rubinetto dell’acqua calda; di conseguenza il consumo elettrico è ridotto al minimo indispensabile.

 

Contro

Portata: Purtroppo è minima, solo due litri al minuto, ma è comunque sufficiente per la doccia veloce e per le necessità primarie di igiene.

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Scaldabagno elettrico 50 litri

 

2. Ariston Velis Evo Scaldacqua Elettrico 50 LT 

 

Se non sapete come scegliere un buono scaldabagno elettrico date un’occhiata a questo Velis Ariston, molto apprezzato dagli utenti. È un modello da 50 litri molto compatto, infatti misura solo 77 x 50 x 27 cm di profondità. Il vantaggio è che può essere montato in verticale e in orizzontale, anche perché il design non è banale e quindi va bene anche se installato a vista. Sono comunque disponibili le versioni da 80 e 100 litri.

Pratico ed elegante il display con i tasti per aumentare o diminuire la temperatura e l’icona che si accende indicando che l’acqua ha raggiunto la temperatura giusta per fare la doccia.

Come la maggior parte dei modelli Ariston, questo scaldabagno integra diverse funzioni di sicurezza che, per esempio, impediscono di scottarsi in caso di malfunzionamenti, evitano il surriscaldamento dell’acqua e la formazione di batteri se non utilizzato per lungo tempo.

In classe di efficienza energetica B, ha la funzione Eco che consente di risparmiare sui consumi.

Il nuovo scaldabagno Velis Ariston è tra i più graditi online e non poteva quindi mancare nella nostra classifica. Eccone un breve riepilogo.

 

Pro

Design: Grazie alle sue linee accattivanti, questo scaldabagno può essere installato anche a vista. Sia in verticale che in orizzontale. Le dimensioni sono ridotte, in particolare la profondità che è di soli 27 cm.

Icona Shower Ready: Sull’elegante pannello dove poter modificare la temperatura si accende un’icona che indica che l’acqua ha raggiunto la temperatura desiderata per poter fare la doccia.

Protezione: Una serie di funzioni assicurano la massima protezione, per esempio contro la proliferazione di batteri, il surriscaldamento dell’acqua, il pericolo di scottature.

Eco: In classe di efficienza energetica B, questo scaldabagno ha anche la funzione Eco per risparmiare sui consumi.

 

Contro

Timer: Per una gestione ottimale dell’elettrodomestico, un timer avrebbe fatto comodo ma, come negli altri modelli presentati qui, manca.

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3. Ferroli Calypso Scaldabagno Elettrico Verticale 50 LT

 

Ferroli è un marchio italiano noto nel settore. Questo scaldabagno da 50 litri è il più economico della nostra classifica e quindi potrebbe interessare chi vuole spendere il meno possibile. Nonostante questo, l’apprezzamento degli utenti non manca.

I materiali impiegati sono di qualità, a cominciare dall’acciaio pregiato e dalla vetroporcellanatura di cui è composta la caldaia. Inoltre basta una passata veloce con lo straccio per far tornare la superficie come nuova.

Gli utenti sottolineano con piacere anche la buona durata della resistenza elettrica che si difende benissimo dagli attacchi del calcare e quindi dura di più. Molto curata anche la coibentazione, affidata al rivestimento in poliuretano ad alta densità e poi alla verniciatura esterna a polimeri a elevata resistenza. Il vantaggio è una dispersione minima del calore.

Parliamo comunque di un modello essenziale, senza le tante funzioni presenti nei modelli visti sopra. Anche la classe energetica C è meno efficiente.

Un rapido sguardo alle caratteristiche che maggiormente contraddistinguono questo Ferroli Calypso.

 

Pro

Prezzi bassi: Si tratta di un modello da 50 litri ma sono disponibili anche altre versioni. In tutti i casi parliamo di scaldabagni molto convenienti dal punto di vista economico.

Materiali: L’acciaio e la vetroporcellanatura utilizzate per costruire il serbatoio sono di qualità. Inoltre basta un attimo per pulire la superficie esterna che torna rapidamente come nuova.

Resistenza e coibentazione: Buone anche le prestazioni della resistenza elettrica, particolarmente refrattaria nei confronti del calcare. Per quanto riguarda la coibentazione, i materiali utilizzati assicurano una minima dispersione di calore.

 

Contro

Funzioni: È uno scaldabagno senza funzioni particolari come gli altri visti precedentemente.

Consumi: La classe C di efficienza energetica non è certo la migliore.

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Scaldabagno elettrico 30 litri

 

4. Ariston Andris Lux Eco Scaldabagno Elettrico

 

Uno dei migliori, se non il miglior scaldabagno elettrico da 30 litri questo Ariston, almeno a giudicare dai pareri ampiamente positivi dei consumatori. Si tratta di un modello compatto che misura solo 45 x 45 x 40 cm, quindi l’ingombro occupato è minimo.

Avendo una capacità di soli 30 litri, è adatto sì per fare una doccia ma soprattutto per scaldare l’acqua del lavello, infatti può essere posto proprio sopra perché non occupa troppo spazio. Poi ci sono i modelli più piccoli, anche da 10 litri, che possono andare anche sotto lavello.

Come testimonia la maggior parte degli utenti, l’acqua si scalda subito e i consumi sono ridotti. Questo dipende dalla classe di efficienza energetica A alla quale questo scaldacqua appartiene, e alla modalità Eco brevettata che consente di ridurre ulteriormente il consumo.

Il termostato è elettronico per una regolazione più precisa della temperatura; per quanto riguarda i materiali, l’anodo di magnesio immancabile ha dimensioni considerevoli per cui dura di più, la resistenza elettrica è in rame e il serbatoio è in titanio smaltato con trattamento a 850°C.

Non banale il design che anzi appare molto elegante col suo display di colore nero con LED dove impostare la temperatura.

Diamo adesso una breve occhiata ai maggiori punti di forza e di debolezza di uno degli scaldabagni elettrici più venduti e apprezzati, l’Ariston Andris Lux Eco.

 

Pro

Ingombro ridotto: Per chi ha problemi di spazio, questo scaldabagno potrebbe essere una buona soluzione perché è da 30 litri e, quindi, consente comunque di fare una doccia calda, pur misurando solo 45 x 45 x 40 cm.

Lavello: Le dimensioni ridotte consentono di tenerlo anche sopra lavello per riscaldare l’acqua che serve in cucina. Sono disponibili anche versioni più piccole, tra cui una da 10 litri che può andare sotto.

Classe A e funzione Eco: I consumi di questo modello sono ridotti perché è in classe energetica A e poi ha la funzione Eco brevettata che consente di ridurli ulteriormente.

Materiali: I materiali impiegati sono di qualità, l’anodo di magnesio ha dimensioni elevate, la resistenza elettrica è in rame e il serbatoio è in titanio smaltato a 850°.

 

Contro

Prezzo: Lo scaldabagno è piccolo nelle dimensioni e nei consumi ma non nel prezzo…

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Scaldabagno elettrico Ariston

 

5. Ariston 3626085 Scaldabagno Elettrico Shape ECO

 

Un altro Ariston nella nostra top 3, questa volta un modello da 80 litri, sempre ad accumulo. Anche di questo scaldabagno sono disponibili altre versioni, da 50 e 100 litri ed è possibile scegliere anche il modello da installare in orizzontale. Condivide con altri modelli dell’azienda italiana diverse caratteristiche, per esempio la classe B di efficienza energetica e la presenza della funzione brevettata Eco Evo che garantisce un buon risparmio in bolletta.

Un’altra caratteristica comune è il cosiddetto pacchetto ABS, cioè l’insieme di quei dispositivi che garantiscono sicurezza: la funzione antilegionella, anticongelamento, antiscottatura e anti-dry (per evitare il surriscaldamento dell’acqua) e altre ancora.

Il prezzo al quale viene venduto adesso è assolutamente competitivo e questo spiega il notevole apprezzamento degli utenti. Il design è gradevole, meno ingombrante dei classici boiler cilindrici. Qualche modello però non è esente da difetti, come la presenza di ruggine sulle tubature.

Di seguito una breve panoramica dei punti di forza e di debolezza di un altro scaldabagno Ariston molto apprezzato, lo Shape Eco, col link dove acquistare il boiler a un ottimo prezzo.

 

Pro

Ampia scelta: Come nel caso degli altri Ariston visti prima, anche qui è possibile scegliere tra modelli con capacità diverse. Oltre a questo da 80 litri, c’è quello da 50 e da 100 litri ed è disponibile anche la versione installabile in orizzontale.

Eco Evo: È la funzione brevettata che, come negli altri Ariston, permette di ridurre i consumi di questo scaldabagno in classe B di efficienza energetica.

ABS: Questo invece è il nome dell’insieme dei dispositivi di sicurezza dello Shape Eco. Tra questi: funzione antilegionella, antiscottatura e anti-dry per evitare il surriscaldamento dell’acqua.

Qualità/prezzo: In generale si tratta di un modello molto apprezzato perché funziona bene, scalda l’acqua in maniera rapida e costa poco.

 

Contro

Ruggine: La poca attenzione del produttore o del distributore ha fatto sì che diversi modelli siano stati recapitati in pessime condizioni, per esempio con tracce evidenti di ruggine sulle tubature.

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6. Ariston 30 R Blu Evo Scaldabagno Elettrico 30 Litri

 

Non sempre uno scaldabagno istantaneo è la soluzione, quelli dotati di serbatoio sono ancora molto gettonati e possono rivelarsi utili in cucina, in una casa secondaria o comunque in ambienti dove il consumo di acqua non è particolarmente elevato. A tal proposito lo scaldabagno Ariston 30 R Evo,con serbatoio da ben 30 litri, si rivela una scelta vincente. 

La capienza è elevata pur mantenendo un design compatto dalla forma cubica, ideale per installazione al di sopra o al di sotto del lavello della cucina. Per il riscaldamento dell’intero contenuto, gli utenti sostengono siano necessari non più di 30 minuti. Chi ha avuto modo di installarlo afferma sia silenzioso, con interfaccia utente pratica e ben realizzata. 

Se avete intenzione di effettuare un montaggio fai da te è consigliato essere almeno in due, poiché si tratta comunque di un prodotto da 21 kg di peso, acquistando separatamente tutto il necessario per il fissaggio a muro.

 

Pro

Capiente: Con 30 litri d’acqua avrete tutto il necessario per le vostre esigenze in cucina. La spesa potrebbe essere un po’ maggiore rispetto a uno scaldabagno a gas ma la differenza è nella stabilità dell’acqua in uscita.

Efficiente: La pompa di calore è realizzata ad hoc per ridurre il consumo rispetto a uno scaldabagno elettrico tradizionale tramite l’attivazione della funzione “green”.

Design: La forma cubica permette un’installazione in grado di risparmiare spazio, occupando le zone sotto il lavello o sopra di esso in modo intelligente.

 

Contro

Rumore: La pompa di calore, se da un lato si rivela un pregio, dall’altro è un dispositivo rumoroso che emette circa 49 decibel. Attenzione quindi se non sopportate dispositivi non propriamente silenziosi.

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7. Ariston Scaldabagno Elettrico Lydos Plus 50 LT

 

Il Lydos Plus è uno scaldabagno che presenta diverse funzioni interessanti, come la Eco pLus con la quale l’elettrodomestico impara dalle abitudini dell’utente in modo tale che l’acqua calda sia disponibile in base alla routine degli abitanti della casa, dunque non sono è tenuta in considerazione la quantità d’acqua ma anche gli orari di impiego. Ci sono due caldaie indipendenti l’una dall’altra. 

Una simile soluzione, tra gli altri vantaggi, comporta un veloce riscaldamento dell’acqua rispetto agli scaldabagni comuni che hanno una sola caldaia. Ottimo il display soft touch, bello anche esteticamente. Dà lì si ha accesso al pannello di controllo per impostare la temperatura desiderata e le altre funzioni disponibili. Molto utile l’indicatore del numero di docce disponibili al fine di non dilungarsi troppo con l’igiene personale  e lasciare acqua calda anche agli altri membri della famiglia. 

Nulla è stato lasciato al caso da aristo, dunque anche la scelta dei materiali è stata accurata con la tecnologia Titanshield grazie alla quale lo scaldabagno avrà lunga vita, Naturalmente anche il design è molto curato pur avendo prediletto la semplicità delle linee. Unico neo è l’assenza del cavo di alimentazione.

 

Pro

Eco PLus: Questa funzione fa del Lydos Plus uno scaldabagno intelligente capace di imparare dalla routine degli abitanti della casa e far trovare pronta l’acqua calda nella quantità e all’orario in cui si è soliti fare la doccia.

Display: Non solo è bello da vedere ma anche funzionale: la gestione è di grande semplicità e l’indicatore del numero di docce disponibili di grande aiuto, per non essere sorpresi dall’acqua fredda mentre ci si lava.

Materiali: Ottimi quelli utilizzati per realizzare questo scaldabagno che ha tutte le intenzioni di durare per tantissimi anni nel vostro bagno.

 

Contro

Cavo elettrico: C’è solo un piccolo difetto o se preferite mancanza: dobbiamo segnalare l’assenza del cavo di alimentazione, procuratevene uno in tempo utile.

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Guida per comprare uno scaldabagno elettrico

 

Elettrodomestico controverso

Lo scaldabagno elettrico è un elettrodomestico utilizzato esclusivamente per la produzione ACS, ovvero di acqua calda sanitaria e, nonostante sia ancora uno dei metodi più utilizzati a questo scopo, il suo impiego è controverso a causa dell’elevato consumo di energia elettrica.

Questo tipo di dispositivo, infatti, funziona ad accumulo, cioè utilizza una resistenza elettrica per riscaldare una certa quantità di acqua contenuta al suo interno, che rappresenta la scorta giornaliera per gli abitanti della casa in cui viene installato.

Dal momento che l’utilizzo dell’acqua calda non è continuo, però, la scorta contenuta nel serbatoio, una volta riscaldata, tende a raffreddarsi col passare del tempo e quindi costringe la resistenza a riaccendersi periodicamente al fine di mantenere la temperatura.

I vantaggi dello scaldabagno elettrico

Nonostante le premesse, però, lo scaldabagno elettrico offre alcuni vantaggi di non poco contro, quando ben gestito, inoltre, si può tenere sotto controllo il consumo elettrico ed evitare di ricevere bollette salate.

Il pregio principale di questi apparecchi è dato dal loro basso costo di acquisto e installazione, il che li rende estremamente accessibili anche per coloro che hanno un budget di spesa molto limitato.

L’installazione stessa, inoltre, è abbastanza semplice e la si può eseguire anche da soli se si possiede un’adeguata padronanza e un minimo di conoscenze di impianti elettrici e idraulici. Anche il livello di comfort offerto da questi apparecchi è maggiore, visto che il flusso di acqua calda garantito da un boiler è di gran lunga più stabile rispetto a quello di una caldaia a gas.

Lo scaldabagno elettrico, inoltre, è addirittura preferibile alla caldaia a gas nel caso in cui abbiate intenzione di installare un impianto solare fotovoltaico per la produzione di energia elettrica. In questo caso, infatti, oltre a non dovervi preoccupare delle bollette, sarete in grado di ottenere il massimale del 65% per quanto riguarda le detrazioni fiscali previste dall’attuale normativa di legge.

 

Scegliere in base alla portata

Il consumo energetico di questi apparecchi è standard e ha solo delle minime variazioni a seconda del modello scelto, che però non influiscono sulla classe di rendimento energetico che è attestata sul livello C, fatta eccezione per alcuni modelli che possono rientrare in una classe superiore.

L’unico aspetto da valutare con attenzione quindi, prima di acquistare uno scaldabagno elettrico, è la sua portata. Sul mercato sono presenti modelli da 30, 50, 80, 100, 120, 150, 180, 200 litri e anche oltre, a seconda delle necessità. Il modo migliore per capire quale sia la portata idonea alle vostre esigenze, è quello di controllare il consumo giornaliero di acqua della vostra famiglia, controllando il relativo contatore per un periodo di almeno due settimane.

Se non avete tempo per fare un’indagine con questo livello di accuratezza, però, potete sempre basarvi sui dati statistici che indicano un consumo medio pro-capite, per gli adulti, di circa 40-50 litri d’acqua al giorno. Per soddisfare le esigenze di una coppia, quindi, occorrerà un modello da almeno 80 o 100 litri di capacità, mentre per un nucleo familiare composto da quattro persone è consigliato l’impiego di uno scaldabagno da 150 litri.

Sul fabbisogno giornaliero di acqua calda sanitaria, ovviamente, incidono molto le abitudini delle persone che compongono il nucleo familiare. Se in bagno avete una vasca, per esempio, e preferite fare il bagno al posto della doccia, allora il consumo di acqua, e di conseguenza quello di elettricità, sarà di gran lunga maggiore. Per riempire una vasca, infatti, occorrono dagli 80 ai 150 litri d’acqua, mentre per una doccia se ne consumano dai 25 ai 40 al massimo.

Paradossalmente, però, maggiore è la portata dello scaldabagno e minore è la dispersione di calore, dal momento che una massa di 30 litri d’acqua tende a raffreddarsi molto più in fretta rispetto a una massa da 150 litri.

Per aiutare a ridurre i consumi inoltre, a parte auto-imporsi delle abitudini più virtuose, è consigliabile acquistare un piccolo timer elettronico da collegare allo scaldabagno, in modo da poterlo programmare per l’accensione e lo spegnimento automatico a orari prestabiliti sulla base dei vostri ritmi quotidiani.

 

 

 

Domande frequenti

 

Com’è fatto uno scaldabagno elettrico?

Lo scaldabagno elettrico è un dispositivo composto da un serbatoio, dalla capacità variabile a seconda del modello, all’interno del quale è inserito un resistore elettrico, comunemente chiamato serpentina.

 

Scaldabagno elettrico, come funziona?

La serpentina provvede a riscaldare l’acqua contenuta nello scaldabagno e, con l’aiuto di un termostato integrato, a mantenerla in un range di temperatura che va dai 35 ai 60 gradi.

 

Come installare uno scaldabagno elettrico?

Gli scaldabagni elettrici sono molto più semplici da installare rispetto alle caldaie a gas, e quindi il montaggio può essere eseguito anche da soli se si ha un minimo di dimestichezza con impianti elettrici e idraulici, in caso contrario meglio incaricare un tecnico specializzato.

 

Come montare uno scaldabagno elettrico sottolavello?

A seconda del modello scelto. Alcuni, infatti, devono essere capovolti per poter adempiere a questo tipo di installazione. In questo caso, quindi, è preferibile rivolgersi direttamente a un tecnico.

 

Scaldabagno elettrico per due persone, quanti litri?

In linea di massima si calcola un consumo d’acqua giornaliero di circa 40-50 litri a persona, quindi per il fabbisogno di due persone occorre uno scaldabagno di 80-100 litri.

 

Quanto consuma uno scaldabagno elettrico?

Il consumo elettrico, purtroppo, è uno degli svantaggi di questo tipo di dispositivo. Uno scaldabagno da 1.000 Watt di potenza acceso per sei ore al giorno, per esempio, ha un consumo di 2.000 kWh all’anno, che è otto volte il consumo di un frigo di classe A da 300 litri acceso 24 ore al giorno.

 

Quanto consuma uno scaldabagno elettrico da 30 litri?

Gli scaldabagni elettrici da 30 a 50 litri hanno un assorbimento di potenza che può variare dai 1.200 ai 1.500 Watt, a seconda del modello, con un consumo annuo di energia di circa 1.500 kWh.

 

Quanto consuma uno scaldabagno elettrico da 50 litri?

Lo stesso discorso vale per i modelli da 50 litri, che hanno un range di consumo annuale tra i 1.500 e i 1.800 kWh; sul consumo, ovviamente, incidono anche le abitudini e la frequenza di utilizzo dell’acqua calda. In ogni caso, la quasi totalità dei modelli da 30 e 50 litri rientrano nella classe C di efficienza energetica.

 

Scaldabagno elettrico, come risparmiare?

Lo scaldabagno elettrico va preferibilmente installato a ridosso di una parete interna all’abitazione e mai su quelle che comunicano direttamente con l’esterno o in prossimità di una finestra, in modo da ridurre al minimo la dispersione di calore.

L’uso di un timer attraverso il quale programmare l’accensione e lo spegnimento, inoltre, vi sarà di grande aiuto nel ridurre ulteriormente il consumo di elettricità.

 

Come svuotare lo scaldabagno elettrico?

Bisogna spegnere lo scaldabagno, scollegarlo dalla presa e chiudere la valvola che porta l’acqua al dispositivo. Per evitare che si formi il vuoto nell’impianto è bene aprire un rubinetto, del lavandino o della doccia, a questo punto bisogna collegare un tubo al rubinetto di scarico dello scaldabagno e poi aprirlo e far defluire l’acqua con attenzione, in caso fosse ancora calda.

 

Come pulire lo scaldabagno elettrico dal calcare?

La pulizia dello scaldabagno elettrico va fatta almeno una volta all’anno, se non due, in modo da impedire la formazione di incrostazioni di calcare al suo interno. Per fare ciò bisogna ovviamente svuotarlo, prima, e poi risciacquarlo più volte usando un prodotto anticalcare efficace nel rimuovere anche i sedimenti.

 

 

 

Come usare lo scaldabagno elettrico

 

L’uso consapevole di qualsiasi elettrodomestico aiuta notevolmente a ridurre gli sprechi e il consumo di energia elettrica, soprattutto se il dispositivo in questione è uno scaldabagno elettrico. Questo tipo di dispositivo, infatti, è noto soprattutto per essere poco conveniente dal punto di vista dei consumi elettrici, ma con le giuste linee guida è possibile ottimizzare il suo utilizzo e ridurre le spese sulla bolletta.

 

 

L’installazione è il primo passo verso una gestione oculata e virtuosa. Dal momento che questi apparecchi vanno solitamente installati a parete, assicuratevi di collocarli in una zona con un discreto isolamento termico, quindi lontano dalle finestre e non su pareti che comunicano direttamente con l’esterno della casa. In questo modo potrete ridurre notevolmente la dispersione di calore dal serbatoio e, di conseguenza, la frequenza di accensione del resistore al suo interno.

L’installazione è semplice da eseguire, molte case infatti, nei bagni, hanno già le staffe predisposte. Nel caso in cui mancassero, basterà dotarsi di un trapano e, eventualmente, di un po’ di cemento per creare un appiglio più resistente, nel caso si debba montare uno scaldabagno di grossa capacità. Per andare sul sicuro, ovviamente, è sempre meglio lasciare che sia un tecnico a montare lo scaldabagno.

Una volta installato lo scaldabagno, compreso l’allaccio all’impianto idrico, basterà collegarlo alla presa elettrica e accenderlo. Alla base dell’apparecchio è presente una manopola, o selettore a seconda del modello, tramite il quale si può impostare la temperatura desiderata. L’intervallo disponibile, in genere, va dai 35 ai 60 gradi, quindi potrete regolarla a piacimento in base alle vostre preferenze.

Nell’impostare la temperatura di esercizio, però, è bene tenere conto di alcuni fattori molto importanti, il principale dei quali è proprio il funzionamento dell’apparecchio, che è “ad accumulo”. Una volta acceso infatti, il resistore rimane in funzione fino a quando l’acqua non raggiunge la temperatura desiderata, dopodiché il termostato integrato lo spegne e lo riaccende soltanto quando la temperatura scende al di sotto dei valori impostati.

Il calore dell’acqua, quindi, viene conservato per un certo periodo di tempo e la sua dispersione potrebbe essere più o meno rapida in base alle condizioni climatiche e alla collocazione dell’apparecchio, come abbiamo accennato in precedenza. Maggiore è il rateo di dispersione del calore, quindi, tanto più frequentemente lo scaldabagno si riaccenderà per mantenere la temperatura dell’acqua al suo interno.

 

 

Paradossalmente quindi, per evitare di consumare troppo è preferibile impostare la temperatura più elevata, in modo da prolungare i tempi di dispersione del calore. Se impostato a una temperatura di 35-40 gradi, infatti, l’acqua si raffredderà più in fretta e la serpentina entrerà in funzione con una maggiore frequenza.

Un ulteriore aiuto per un uso corretto e consapevole dello scaldabagno, al fine di ridurre i consumi elettrici, viene dall’utilizzo del timer. Questi dispositivi da pochi euro, infatti, aiutano a programmare i tempi di accensione e spegnimento dello scaldabagno, ottimizzando i tempi di funzionamento in modo da massimizzare la resa e minimizzare il consumo di energia. Un timer controllabile da remoto via smartphone, inoltre, è l’ideale per coloro che passano la maggior parte della giornata fuori casa per lavoro.

 

 

Analisi approfondita delle condizioni in cui risulta maggiormente vantaggioso l’uso di un determinato modello a scapito di un altro, a prescindere dalla tipologia

 

Lo scaldabagno sembra essere diventato quasi un accessorio superfluo. Al giorno d’oggi, infatti, gli impianti solari termici e le caldaie a gas a condensazione rappresentano il top che la tecnologia è in grado di offrire per quanto riguarda la produzione di acqua calda sanitaria, sia in termini di quantità prodotta sia per i bassi consumi di energia.

Nonostante ciò lo scaldabagno è un apparecchio che occupa ancora una larga fetta di mercato, e continua a essere prodotto in un notevole numero di varianti diverse, raggruppate in due distinte categorie: i modelli elettrici e quelli a gas. Ognuna delle tipologie reca con sé vantaggi e svantaggi ovviamente, e ora cercheremo di esaminarli insieme in modo da capire quale tipo di scaldabagno possa rispondere al meglio alle esigenze dettate dal caso.

 

Lo scaldabagno elettrico

Il principale vantaggio dello scaldabagno elettrico e dato dal prezzo dell’apparecchio, che in media è decisamente ridotto rispetto ai modelli alimentati a gas. Quindi ha il pregio di essere estremamente accessibile e alla portata di tutti.

L’ulteriore aspetto positivo è rappresentato dalla facilità di installazione di questi modelli, soggetta al solo limite delle dimensioni. Basta infatti collegarlo all’impianto idrico e poi inserire la spina nella presa di corrente, la fase più scomoda dell’installazione riguarda il sollevamento del boiler per attaccarlo ai ganci di fissaggio, solitamente già predisposti nella parete del bagno in fase di costruzione dell’immobile, e anche in questo caso dipende soprattutto dalle dimensioni dell’elettrodomestico.

Gli svantaggi, invece, consistono innanzitutto nei successivi costi di gestione, dato che l’elettricità costa mediamente più del gas. La produzione di acqua calda sanitaria, inoltre, è limitata alle dimensioni del serbatoio. Al suo interno viene stoccata la scorta d’acqua disponibile per il consumo giornaliero, una volta riscaldata l’acqua, la serpentina si spegne e si riattiva periodicamente per mantenerla calda.

Ovviamente gli scaldabagni elettrici prodotti al giorno d’oggi non sono come quelli di venti anni fa, e sono dotati di tecnologie apposite atte a ridurre gli sprechi e il consumo energetico. Ciò non toglie però che lo svantaggio principale dello scaldabagno elettrico risiede proprio nell’avere un serbatoio, nel momento in cui quest’ultimo si dovesse svuotare a causa di consumo intensivo o per le regolari procedure di pulizia e manutenzione, si deve attendere il suo riempimento e poi il tempo necessario affinché l’acqua venga di nuovo portata a temperatura.

 

 

Lo scaldabagno a gas

Gli scaldabagni a gas, invece, sono disponibili a loro volta in due diverse tipologie: istantaneo e ad accumulo.

Il modello istantaneo è molto simile alle normali caldaie a gas, nel senso che richiede un consumo elettrico decisamente ridotto, quanto basta ad azionare la scintilla che innesca la fiammella che da il via alla combustione per il tempo necessario all’utilizzo dell’acqua.

A seconda delle caratteristiche del modello scelto, lo scaldabagno a gas istantaneo può essere montato sia esternamente sia internamente, e il suo pregio principale è quello di offrire appunto una produzione istantanea di acqua calda agendo direttamente sul circuito dell’impianto idrico. Non avendo la necessità di integrare un serbatoio, quindi, è caratterizzato da un ingombro minore.

Lo scaldabagno a gas ad accumulo, invece, è dotato di un serbatoio dalla capacità variabile a seconda del modello. L’acqua nel serbatoio viene mantenuta in modo costante alla temperatura impostata, ed è quindi in tutto e per tutto analogo ai modelli elettrici con la sola differenza di essere alimentato a gas.

Entrambe le tipologie di scaldabagno a gas hanno il pregio di un consumo energetico inferiore, ma richiedono entrambe di essere collegate a un impianto per lo scarico dei fumi di combustione, inoltre hanno un prezzo più alto e richiedono una manutenzione e dei controlli periodici più costosi rispetto agli scaldabagni elettrici.

 

Lo scaldabagno a gas con pompa di calore

Un particolare tipo di scaldabagni a gas, invece, è rappresentato dai modelli equipaggiati con la pompa di calore. Quest’ultima è costituita da un circuito chiuso all’interno del quale è contenuto un fluido refrigerante, il fluido assorbe calore dall’ambiente esterno o dal terreno e, una volta evaporato, lo cede internamente all’apparato riscaldante, migliorando così la resa termica dell’impianto.

È stato calcolato, infatti, che uno scaldabagno a gas con pompa di calore è capace di ridurre il consumo di energia fino al 60% in meno rispetto a uno scaldabagno elettrico. Anche in questo caso, però, ci troviamo davanti ai tipici svantaggi degli scaldabagni a gas, e cioè le spese di acquisto e installazione dell’apparecchio, maggiorate rispetto a quelli elettrici, e all’onere della manutenzione e dei frequenti controlli per assicurare il corretto funzionamento e ridurre il rischio di fughe di gas e altri potenziali pericoli.

 

 

La scelta dello scaldabagno

Come potete tranquillamente intuire, quindi, la scelta del tipo di scaldabagno da acquistare, se elettrico o a gas, può essere dettata soltanto dalle circostanze in cui si trova. Per chi vive in affitto, tanto per fare un esempio, è consigliabile l’acquisto di uno scaldabagno elettrico visto che questi apparecchi possono essere tranquillamente smontati e installati altrove, in caso di trasloco.

Il discorso cambia, invece, se avete deciso di scegliere uno scaldabagno ad accumulo, a gas o elettrico non fa molta differenza in questo caso, perché dovrete stare molto attenti alla dimensioni del serbatoio in base al numero dei componenti della vostra famiglia.

Se in casa vivono almeno tre persone, per esempio, allora come minimo avrete bisogno di uno scaldabagno da 80 litri, 100 per andare sul sicuro; in caso di famiglie numerose, invece, è bene orientarsi sui modelli che partono dai 120-150 litri fino ad arrivare ai 200 litri e oltre.

Se invece l’esigenza è quella di installare lo scaldabagno in un piccolo appartamento da single, in un luogo di lavoro oppure in qualsiasi altro posto dove il consumo di acqua calda sanitaria è limitato, allora l’acquisto di uno scaldabagno elettrico potrebbe rivelarsi la scelta migliore e più economica, sotto tutti gli aspetti.

 

 

Il termoventilatore è una buona soluzione per aumentare il caldo in casa durante i mesi freddi, ma prima di acquistarne uno è meglio sapere quali sono i suoi pregi e difetti. 

 

Quando l’impianto di riscaldamento fa fatica a tenere a temperatura ideale determinati ambienti della casa, allora bisogna correre ai ripari. Alzare al massimo il riscaldamento però non è proprio il massimo, specialmente per i consumi che inevitabilmente si faranno sentire sulla bolletta di fine mese. E diciamoci la verità, queste tasse ci massacrano sempre di più! In molti ricorrono all’utilizzo di stufe elettriche da piazzare nei vari ambienti della casa difficili da riscaldare, oppure cambiano completamente la caldaia sostituendola con una più performante a pellet o a condensazione. 

La stufa elettrica è un’ottima soluzione anche per le case al mare o in montagna, dove non si vuole montare un impianto di riscaldamento. Sul mercato però si può trovare un altro dispositivo in grado di scaldare l’ambiente in modo ottimale: il termoventilatore. Un ottimo termoventilatore può davvero fare la differenza, specialmente quando viene posizionato in un piccolo salotto o in una stanza da letto. Ma come funziona?

Come si evince dal nome, un termoventilatore altro non è che un ventilatore in grado di distribuire aria calda. Possiamo dire che si tratta di un connubio tra la stufa elettrica e il ventilatore. Una volta collegato alla rete elettrica e acceso, l’energia entrerà a contatto con il resistore (o resistenza) e trasformata in calore che verrà distribuito in modo omogeneo dalla ventola. Perché quindi scegliere un termoventilatore al posto di una stufa elettrica? Come ogni cosa, ci sono i vantaggi e gli svantaggi, andiamo a vedere quali sono qui di seguito.

 

Vantaggi

Il termoventilatore si può presentare con diverse forme e funzioni. Di base si tratta di un dispositivo molto compatto che non supera le misure di una normale stufa elettrica. Da non confondere con il termoconvettore, un apparecchio molto simile al condizionatore e che va messo alla parete.

 

 

L’apparecchio più compatto potrà essere facilmente spostato di stanza in stanza all’occorrenza, o magari portato comodamente in macchina, mettendolo nel portabagagli. Se munito di rotelle, il trasporto sarà ancora più facile, perché basterà staccarlo dalla corrente e spingerlo per la casa senza neanche doversi sforzare per sollevarlo. Quindi la praticità è sicuramente un vantaggio, sebbene potete trovare anche dei modelli più grandi da usare per ambienti più larghi. 

Per quanto riguarda le funzioni, la maggior parte dei termoventilatori permette di regolare il flusso di calore su diversi livelli, in modo da poter decidere a quale potenza tenerlo. Per esempio se non volete incidere troppo sui consumi basta selezionare il primo livello e lasciare che la stanza si riscaldi lentamente.

Un altro vantaggio di cui tenere conto è il prezzo basso di vendita che permette a tutti di acquistarne uno senza spendere troppo. Come potete immaginare, le performance del termoventilatore varieranno in base al modello, con i più costosi che riescono a distribuire il calore in modo ottimale e ad ammortizzare sui consumi. 

Per utilizzare al meglio un termoventilatore è importante posizionarlo in un punto strategico della stanza, in modo che il calore si propaghi correttamente. Se il modello dispone di funzione oscillante questo sarà ancora più facile dato che il calore emanato si spargerà nelle diverse direzioni. 

 

Svantaggi

Uno degli svantaggi più evidenti del termoventilatore è l’impatto sul consumo energetico. Infatti a meno che non si utilizzi un modello con classe energetica elevata, non è consigliabile tenere il termoventilatore acceso per molte ore di seguito, specialmente al livello di potenza più alto. Non bisogna infatti pensare di sostituire l’impianto di riscaldamento con il termoconvettore, ma semplicemente usarlo in caso di necessità durante le giornate più fredde. 

 

 

È difficile infatti che si riesca a tenere caldo un ambiente molto ampio, perché il calore si disperderà più facilmente. Questo succede specialmente quando si posiziona il dispositivo in una stanza con il soffitto molto alto, dato che il calore si propagherà verso l’alto. 

Da non sottovalutare anche il surriscaldamento, un problema che affligge i prodotti meno costosi e in generale di qualità più bassa. Il surriscaldamento può compromettere il funzionamento del termoventilatore (controllare qui la lista delle migliori offerte) o addirittura causare danni irreparabili. Anche la sicurezza è molto importante, infatti come le stufe elettriche anche i termoventilatori devono essere dotati di tutto il necessario per poterli utilizzare senza alcun rischio.

È importante che il resistore sia coperto bene da una scocca, così anche toccandolo non ci si brucerà. Se avete dei bambini è bene non lasciarli mai soli a giocare vicino al termoconvettore, perché potrebbero urtarlo e rovesciarlo sul pavimento. 

Se siete convinti e volete acquistarne uno, allora vi conviene fare un giro sui vari siti online per cercare il modello giusto per le vostre esigenze.

Non è sempre facile comprare il giusto termoconvettore, sul mercato infatti se ne trovano davvero tanti, per questo prima di comprarli è bene valutare le dimensioni, la classe energetica, il prezzo e il design del prodotto. Se ci tenete all’estetica, potete trovare dei modelli con un design molto piacevole che si può adattare sia a un arredamento moderno sia a uno più classico. 

 

 

Quanto consuma uno scaldabagno?

 

In casa bisogna prestare attenzione ai consumi energetici se non si vuole pagare una bolletta astronomica. Uno dei metodi migliori per risparmiare è quello di investire in elettrodomestici di ultima generazione che rientrino quindi in una fascia di assorbimento energetico pari al livello A o superiore. Sebbene tali dispositivi abbiano un costo superiore alla media, si tratta di un vero e proprio investimento a lungo termine, in grado di far risparmiare sui consumi.

Se da un lato è possibile evitare di utilizzare spesso la lavastoviglie oppure altri elettrodomestici come l’asciugatrice, nel tentativo di spendere di meno, lo stesso non si può dire dei dispositivi che generano acqua calda: gli scaldabagno.

Questi ultimi sono infatti essenziali per la propria igiene e, inoltre, d’inverno potrebbe essere poco piacevole fare una doccia fredda. Tuttavia, con un po’ di attenzione a ciò che ha da offrire il mercato, è possibile scegliere dei prodotti che siano adatti alle proprie esigenze e che riescano a far risparmiare sul consumo energetico.

 

Come funziona uno scaldabagno?

Il fine ultimo del dispositivo è quello di produrre acqua calda, come questo risultato viene raggiunto dipende dal tipo di alimentazione dei vari prodotti in vendita sul mercato. Possiamo suddividerli in due grandi categorie: elettrici e a gas, con ulteriori differenze da modello a modello.

Lo scaldabagno elettrico è, nonostante tutto, ancora uno dei più diffusi tra gli utenti. L’indubbio vantaggio dato da questo dispositivo è il suo costo esiguo, non dovrete infatti spendere molto per acquistare un boiler che si rivela anche molto semplice da collegare in casa. Il suo funzionamento è dato da una resistenza interna che, quando attivata, raggiunge una temperatura che oscilla tra 35 e 60 gradi centigradi, riscaldando in tal modo l’acqua presente nel serbatoio e rendendola pronta all’utilizzo.

 

 

Questo funzionamento è detto “ad accumulo” ed è il più classico ma anche quello più scomodo poiché una volta esaurito il quantitativo d’acqua pre-riscaldato, bisognerà attendere svariate ore affinché il nuovo carico d’acqua venga portato alla temperatura giusta. Se la soluzione si rivela tutto sommato sostenibile per chi vive da solo o non resta per molto tempo in casa per motivi lavorativi, potrebbe essere invece decisamente scomoda per una famiglia composta da più di due membri.

Chi non vuole abbandonare lo scaldabagno elettrico può puntare anche a quelli di nuova generazione definiti a riscaldamento istantaneo. Il vantaggio è dato dalla possibilità di riscaldare l’acqua in modo immediato quando avviene la richiesta da parte dell’utente che apre la manopola dell’acqua calda e si interrompe quando questa viene chiusa. Il costo è naturalmente più elevato rispetto a quello di uno scaldabagno ad accumulo tuttavia presenta un notevole vantaggio: il controllo del consumo energetico in base all’utilizzo.

 

Scaldabagno a gas

Per quanto concerne invece lo scaldabagno a gas, rientrano in questa tipologia gli apparecchi che per scaldare l’acqua sfruttano il metano, butano o GPL e rappresentano la scelta migliore per chi vuole un notevole risparmio al momento di pagare la bolletta.

Il funzionamento è leggermente diverso, lo scaldabagno a gas ha infatti una fiamma pilota che si accende con una piccola scintilla e deve restare sempre accesa poiché al momento della richiesta d’acqua calda, il gas emesso dagli ugelli viene acceso e riscalda in questo modo l’acqua che arriva poi all’utente.

Non vi è alcun pre-riscaldamento e la fiamma pilota non impatta in modo negativo sui consumi energetici, rivelandosi la scelta più intelligente per chi vuole risparmiare anche se il costo iniziale, derivante dall’acquisto e dal montaggio che solo un esperto del settore può eseguire, è più alto rispetto a quello di uno scaldabagno elettrico.

Questi apparecchi si dividono in scaldabagno a gas immediato e ad accumulo. Il primo scalda l’acqua al momento della richiesta, quando cioè viene aperta la manopola dell’acqua calda, e ha il vantaggio di essere molto compatto e facilmente installabile in diverse aree della casa. Quello ad accumulo, invece, come succede per gli scaldabagno elettrici, necessita di più spazio poiché dotato di contenitore per l’acqua da 80 litri in su.

Se volete acquistare il miglior scaldabagno a gas dovrete prendere in considerazione diversi fattori, quello più importante è sicuramente la portata. Uno scaldabagno in grado di riscaldare un quantitativo di circa 10 litri d’acqua al minuto può rivelarsi una buona scelta per famiglie numerose o comunque composte da più di due membri. Se invece avete un budget limitato ma vivete da soli, potrete tranquillamente accontentarvi di qualche litro in meno oppure optare per un modello ad accumulo.

Se vivete in una zona in cui la pressione dell’acqua è mediamente molto bassa, fate attenzione a scegliere un dispositivo che riesca a funzionare anche in condizioni di questo tipo, solitamente è una caratteristica chiaramente indicata dal produttore e visibile in qualsiasi scheda tecnica.

 

 

La sicurezza

Quando si ha a che fare con dispositivi che funzionano a gas bisogna sempre assicurarsi che sul versante della sicurezza siano state prese tutte le precauzioni del caso. Uno scaldabagno a gas sicuro deve avere un sistema di interruzione automatica nel caso in cui la fiammella pilota si spenga accidentalmente, per un colpo di vento o simili. In questo modo vi assicurerete che anche qualora apriate l’acqua calda, il sistema non si metta in moto facendo fuoriuscire il gas dagli ugelli.

Nei prodotti più moderni la fiamma pilota è stata sostituita con un sistema di gestione elettronica, ad accendere il gas è una scintilla che viene provocata da una candela di accensione nella camera di combustione, un sistema molto più sicuro e che riduce il grado di usura dell’apparecchio e abbassa il numero di manutenzioni necessarie per il suo corretto funzionamento.

 

 

Tutto quello che c’è da sapere in merito ai vantaggi e agli svantaggi di questo sistema, per scoprire quanto è efficace e quanto si risparmia

 

Coloro che dipendono ancora dallo scaldacqua elettrico per la produzione dell’acqua calda sanitaria, sanno bene cosa significa dover combattere quotidianamente contro gli sprechi e cercare di ridurre il più possibile il consumo di energia. Purtroppo però, per una gran parte dell’utenza domestica, lo scaldabagno elettrico rappresenta ancora l’unica soluzione possibile per coprire il fabbisogno quotidiano di acqua calda.

Nell’ottica di una riduzione dei consumi, quindi, si può ricorrere a diverse soluzioni a partire da una gestione oculata tesa a evitare gli sprechi. Fare un uso moderato dell’acqua calda facendo la doccia al posto del bagno in vasca per esempio, oppure cercare di integrare ulteriori dispositivi allo scaldabagno, quali i timer, gli interruttori programmabili e le Smart Plug per il controllo remoto degli elettrodomestici, allo scopo di evitare che l’apparecchio rimanga acceso più del necessario.

 

La pompa di calore

Da qualche anno a questa parte, però, ha fatto la sua comparsa sul mercato un nuovo tipo di scaldabagno elettrico, e cioè quello che, oltre alla serpentina, integra anche una pompa di calore e che promette un’efficienza energetica di gran lunga superiore ai modelli tradizionali dotati della sola serpentina.

In Italia non sono ancora molto diffusi, per questa ragione c’è ancora una certa diffidenza e gli acquirenti sembrano essere intimoriti dalla presenza di un ulteriore dispositivo ad assorbimento elettrico che funziona insieme alla serpentina. In realtà, però, questi apparecchi sono estremamente efficienti e consumano fino al 70% di elettricità in meno rispetto ai modelli tradizionali, e il perché sarà presto spiegato.

 

 

Cominciamo innanzitutto col dire che quando si sente parlare di scaldacqua a pompa di calore, boiler a pompa di calore o scaldabagno a pompa di calore, si sta parlando sempre dello stesso tipo di elettrodomestico.

Per capire come funziona bisogna prima capire cos’è una pompa di calore, o termopompa che dir si voglia. Si tratta fondamentalmente di una macchina termica capace di trasferire il calore, l’energia termica appunto, da una sorgente a temperatura più bassa a una sorgente a temperatura più alta, utilizzando solitamente l’energia meccanica. Le pompe di calore installate sugli scaldabagni, nella fattispecie, utilizzano i cambiamenti di stato di un liquido refrigerante che scorre all’interno di un circuito chiuso.

Il circuito chiuso è composto da quattro elementi: un compressore, un condensatore, una valvola di espansione e un evaporatore. Sia il condensatore sia l’evaporatore sono costituiti da scambiatori di calore, il fluido frigorigeno quindi, scorrendo nel circuito arriva fino all’evaporatore dove cambia stato sottraendo calore dall’esterno, la sorgente fredda, tramite gli scambiatori. Il fluido quindi, trasformato in vapore, continua il suo viaggio fino al condensatore, dove cambia nuovamente stato cedendo il calore all’acqua contenuta nel serbatoio.

 

Diamo i numeri

L’efficienza della pompa di calore è misurata dal coefficiente di prestazione C.O.P. Nello specifico, cioè, del rapporto tra l’energia fornita, quindi il calore ceduto all’acqua, e l’energia elettrica consumata nel processo. Il C.O.P delle pompe di calore è variabile a seconda del tipo e delle condizioni di funzionamento, ma in media si attesta su valori prossimi a 3, ovvero 3 kWh di calore prodotti per 1 kWh di energia elettrica consumato.

Come mai allora, vi chiederete a questo punto, lo scaldabagno non utilizza soltanto la pompa di calore ma conserva anche la serpentina elettrica? La ragione è molto semplice e ha a che fare sempre con il risparmio e l’efficienza energetica.

La serpentina e la pompa di calore, nello scaldabagno, lavorano di concerto e in modo alternato, e la ragione di ciò risiede nel fatto che la pompa di calore è estremamente efficiente alle basse temperature, ma la sua resa cala drasticamente alle alte temperature.

La serpentina invece è diametralmente opposta, alle basse temperature rende molto meno di quel che dovrebbe, in relazione alla potenza assorbita, mentre alle alte temperature diventa più efficiente. Negli scaldabagni elettrici a pompa di calore, quindi, la pompa provvede al riscaldamento iniziale dell’acqua portandola fino a una temperatura tra i 55 e i 60 gradi, a quel punto si disattiva ed entra in funzione la serpentina, per completare il riscaldamento dell’acqua portandola a una temperatura di circa 80 gradi.

Il funzionamento della pompa di calore, però, dipende molto anche dalle caratteristiche climatiche del posto dove viene installata, dalle condizioni d’impiego e dalle caratteristiche tipologiche dell’edificio. Quando la temperatura scende in un arco compreso tra i -2 e i 2 gradi, infatti, la pompa di calore smette di funzionare in quanto la sua resa cala drasticamente. La brina che si forma durante il periodo invernale, inoltre, depositandosi sull’evaporatore ne pregiudica il corretto scambio termico. Le cose migliorano molto, però, se come sorgente fredda si usa l’acqua o il terreno al posto dell’aria.

Se si installa la pompa di calore in cantina, quindi, o nel locale caldaia dell’abitazione invece che all’esterno, il rumore e la condensa legati al funzionamento del dispositivo non danno problemi.

 

 

I conti in tasca

Per quanto riguarda il risparmio energetico invece, come abbiamo accennato anche in precedenza, lo scaldabagno a pompa di calore rappresenta una vera e propria evoluzione dei modelli tradizionali, sia energetica sia ecologica, e consente di risparmiare fino al 70% di elettricità. L’unica pecca, purtroppo, è data dal possedere un costo di gran lunga superiore rispetto ai boiler tradizionali; il prezzo medio di uno scaldabagno a pompa di calore da 80 litri, infatti, non è inferiore ai 1.000 euro.

Inoltre, come tutti gli impianti a produzione di calore di ultima generazione, è soggetto a un’accurata manutenzione volta a garantire il mantenimento delle prestazioni nel tempo. Nella fattispecie hanno molta importanza soprattutto gli interventi atti a garantire il buon funzionamento della pompa di calore, e cioè la pulizia periodica e accurata dell’evaporatore, del condensatore, dei filtri e del tubo di scarico della condensa, con la frequenza e le modalità riportate nel libretto di utilizzo e manutenzione dell’apparecchio.

 

 

Tutti gli accorgimenti e le abitudini che vi permetteranno di ridurre in maniera più o meno consistente il consumo di elettricità

 

Lo scaldabagno è un dispositivo che trae il suo nome dal fatto che, in origine, veniva installato esclusivamente nelle stanze da bagno delle abitazioni, al fine di garantire la produzione di acqua calda sanitaria. Nel periodo storico in cui venne progettato e messo a punto, infatti, non esistevano impianti di riscaldamento per l’acqua di altro genere, e men che meno la necessità di produrla per impieghi che fossero diversi dall’igiene personale.

Nel corso del tempo sono state prodotte numerose versioni di questo apparecchio, a seconda delle diverse applicazioni ed esigenze, ma i modelli più diffusi rimangono soprattutto quelli alimentati a gas e gli scaldabagni elettrici.

 

I modelli elettrici

Quest’ultimo, in particolare, ha goduto di un grossa popolarità grazie alle sue caratteristiche distintive, e cioè la facilità di utilizzo e di installazione. Per installare uno scaldabagno elettrico, infatti, basta semplicemente fissarlo a una parete e collegarlo alla rete elettrica.

Il suo funzionamento è basato sull’effetto Joule, che sfrutta il passaggio di corrente in un elemento circuitale per trasformare la potenza elettrica in energia termica.

 

 

Nel caso specifico dello scaldabagno, l’elemento circuitale è rappresentato dalla serpentina, costituita da un resistore che sviluppa il calore, ceduto poi all’acqua contenuta nel serbatoio. Nell’elettrodomestico è inserito un termostato che tiene sotto controllo la temperatura dell’acqua e regola l’accensione e lo spegnimento della serpentina, al fine di mantenere sempre la scorta d’acqua nel serbatoio a una temperatura compresa tra i 35 e i 60 gradi.

Quello che abbiamo appena descritto è il più classico degli scaldabagni elettrici, e cioè il modello ad accumulo, esistono però anche le versioni a produzione istantanea e i modelli a pompa di calore che rappresentano la nuova generazione di scaldabagni.

Le differenze tra loro sono dovute soprattutto al principio di funzionamento, che influisce sul consumo di elettricità dell’apparecchio. I modelli ad accumulo, infatti, entrano in funzione quando il serbatoio si riempie e si spengono non appena l’acqua ha raggiunto la temperatura impostata. Il tempo necessario a riscaldare l’acqua può variare in funzione della potenza d’esercizio dello scaldabagno e della capacità del suo serbatoio, oscillando dai 45 minuti a un’ora e mezza circa, poi bisogna considerare i periodi di tempo in cui l’elettrodomestico si riaccende per evitare che l’acqua nel serbatoio si raffreddi.

Complessivamente, quindi, lo scaldabagno elettrico ad accumulo può funzionare in media fino alle 5-6 ore al giorno se la famiglia e mediamente numerosa e l’acqua calda viene usata più spesso, il consumo elettrico, quindi, e chiaramente notevole.

Lo scaldabagno elettrico istantaneo, invece, riscalda soltanto l’acqua che viene utilizzata nel momento in cui serve. Non avendo una scorta d’acqua da mantenere a una certa temperatura, quindi, entra in funzione solo ed esclusivamente quando andiamo ad aprire il rubinetto dell’acqua calda.

Lo svantaggio di questo tipo di apparecchio, però, è rappresentato dall’assorbimento di potenza richiesto per riscaldare l’acqua in modo istantaneo. Se un normale boiler ha un assorbimento medio variabile da 1.000 a 2.000 Watt, infatti, un boiler con produzione istantanea ha un assorbimento medio che può variare dai 3.000 ai 10.000 Watt a seconda del modello scelto. Ragion per cui, anche se lo scaldabagno istantaneo entra in funzione soltanto all’occorrenza e per il tempo necessario, in ogni caso è caratterizzato da un consumo che è dalle tre alle cinque volte superiore rispetto a quello ad accumulo.

 

Il risparmio energetico come obiettivo

Gli scaldabagni elettrici di nuova generazione invece, progettati per ridurre il più possibile il consumo elettrico, sono basati sui modelli ad accumulo. La differenza sostanziale è che, oltre alla serpentina, sono dotati anche di una pompa di calore.

Quest’ultima, alle basse temperature, è più efficiente e consuma meno della resistenza elettrica, quindi provvede alla fase iniziale del riscaldamento portando la temperatura dell’acqua fino a 55 gradi circa. A quel punto la pompa di calore si disattiva ed entra in funzione la normale resistenza, che al contrario della pompa è molto più efficiente alle alte temperature ed effettua il riscaldamento finale portando l’acqua fino a 80 gradi, in modo da sterilizzarla dai batteri della Legionella.

A prescindere dalla tipologia però, come si può intuire da quanto detto finora il problema principale dello scaldabagno elettrico è rappresentato dai costi di gestione, a causa dell’elevato consumo elettrico. Ecco perché la prima regola da seguire, per cercare di ridurre le spese, è quella di installare questo tipo di elettrodomestico soltanto in abitazioni dove l’uso di altri elettrodomestici rilevanti e il consumo generico di elettricità è ridotto.

Nel caso in cui, per diverse ragioni, non se ne possa fare a meno e si debba installare uno scaldabagno elettrico in una casa dove risiede una famiglia numerosa, allora è bene cercare di acquisire delle abitudini che possano contribuire a evitare gli sprechi e a ridurre il consumo elettrico.

 

 

Il primo consiglio è relativo all’isolamento termico dell’apparecchio, bisogna evitare di installarlo nei pressi di una finestra o su una parete che comunica direttamente con l’esterno, dato che tenderà a essere più fredda e umida rispetto alle pareti interne.

È importante anche collocarlo nelle immediate vicinanze degli elettrodomestici e degli impianti che dovrà servire, dal momento che l’acqua tende a disperdere il calore accumulato durante il passaggio nei tubi, e di conseguenza a sprecare energia.

Installate un timer, un interruttore a tempo da applicare direttamente sulla presa di corrente, oppure collegate lo scaldabagno a una Smart Plug. Questi dispositivi sono di grande aiuto nel tenere sotto controllo il funzionamento dell’elettrodomestico e permettono di programmare accensione e spegnimento a orari prestabiliti, oppure di poterlo controllare anche dai dispositivi mobili tramite app, in modo da poterlo spegnere o accendere ovunque ci si trovi.

Un altro modo per consumare meno elettricità è quello di fare un uso oculato dell’acqua calda, quindi sacrificate i bagni in vasca, che richiedono dagli 80 ai 150 litri d’acqua, in favore delle docce, che in media richiedono dai 25 ai 35 litri d’acqua soltanto, inoltre cercate di prendere l’abitudine di chiudere i rubinetti mentre vi insaponate le mani o vi lavate i denti, aprendo l’acqua soltanto per bagnarvi e per risciacquarvi.

 

 

 

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