Piccola guida su come fare per effettuare da soli gli interventi di manutenzione, risparmiando la spesa del tecnico
Ogni tre o quattro anni circa, o anche prima a seconda dei casi, è molto importante sottoporre a manutenzione straordinaria lo scaldabagno elettrico, soprattutto se il suo utilizzo è stato continuo e regolare.
Le operazioni di manutenzione dello scaldabagno devono essere eseguite dopo che il serbatoio interno sia stato completamente svuotato dell’acqua, in modo da poter rimuovere la serpentina in tutta sicurezza e procedere alla pulizia della stessa e dell’interno del serbatoio. La ragione primaria di questo intervento è data dal progressivo accumularsi dei sedimenti di calcare, che vanno a formare incrostazioni sia sulle pareti interne del serbatoio, che a lungo andare possono rovinarlo e causare perdite indesiderate, sia sulla serpentina, pregiudicando la sua efficienza nel riscaldare l’acqua.
Manutenzione fai da te
Dal momento che lo scaldabagno elettrico è un apparecchio decisamente semplice, è possibile eseguire la manutenzione anche da soli volendo, a patto di avere un minimo di manualità e la forza necessaria per togliere l’elettrodomestico dai ganci a parete ai quali è fissato, ma questo soltanto nel caso in cui sia realmente necessario farlo.
Gli strumenti che servono per le operazioni successive, invece, sono una chiave inglese numero 23, un grosso imbuto oppure un raccordo portagomma, un pezzo di fil di ferro, una tenaglia o pinza e, per finire, un tubo da giardino flessibile lungo quanto basta a coprire la distanza che intercorre tra lo scaldabagno e il più vicino sanitario.
Una cosa importante da fare ovviamente, prima di mettere le mani vicino allo scaldabagno, è scollegarlo dalla rete elettrica rimuovendo la spina dell’elettrodomestico dalla presa di corrente. Nel caso fosse collegato all’impianto elettrico in maniera diretta, allora dovrete disattivare l’interruttore bipolare, se presente, oppure agire direttamente sul quadro elettrico dell’abitazione. È tassativo il divieto di eseguire qualsiasi tipo di manutenzione allo scaldabagno elettrico quando l’apparecchio è alimentato, altrimenti correrete il rischio di rimanere folgorati dall’esperienza.
Una volta assicurati che lo scaldabagno è stato scollegato dalla corrente, bisogna chiudere la chiave del tubo di mandata, quello cioè che porta l’acqua fredda al serbatoio. Nel caso in cui il vostro impianto ne sia sprovvisto, allora dovrete chiudere la chiave d’arresto generale in modo da interrompere il flusso d’acqua. L’acqua già presente all’interno dello scaldabagno deve prima raffreddarsi ovviamente, altrimenti se la temperatura è superiore ai 42 gradi si correrà il serio rischio di scottarsi durante le operazioni di svuotamento, quindi l’intera procedura richiede un minimo di pianificazione e organizzazione se la si vuole eseguire in tempi brevi.
Ultimo particolare importante di cui tenere conto sono i tubi che fuoriescono dallo scaldabagno, uno è quello di entrata per l’acqua fredda e l’altro è il tubo di uscita per l’acqua calda. È importante che lo svuotamento del serbatoio avvenga dal tubo dell’acqua fredda, per quanto strano possa sembrare, visto che quello dell’acqua calda è posto molto più in alto all’interno del serbatoio, e quindi renderebbe impossibile lo svuotamento completo.
Una volta stabilite le linee guide e le precauzioni da osservare, e aver individuato da quale tubo svuotare lo scaldabagno, si può procedere allo svuotamento in questo modo:
– Prendete l’imbuto e infilate il beccuccio a una delle estremità del tubo flessibile, provvedendo a fissarlo bene con il fil di ferro arrotolato, stringendolo ulteriormente con le pinze.
– Con il resto del fil di ferro create un gancio, o un sistema da fissare ai bordi dell’imbuto in modo da poterlo tenere appeso sotto la parte inferiore dello scaldabagno dove si trovano i tubi.
– Una volta realizzato il gancio, trovate il modo di fissare l’imbuto subito sotto il tubo dell’acqua fredda. Dopodiché mettete l’altra estremità del tubo flessibile nel piatto doccia, nella vasca, o nel sanitario più vicino, in modo da poter scaricare l’acqua in tutta sicurezza e senza che finisca sul pavimento o sui mobili del bagno.
A questo punto dovrete prendere la chiave inglese da 23 millimetri e cominciare ad allentare lentamente il flessibile dell’acqua fredda e la valvola di non ritorno fino a quando non inizierà a defluire un po’ d’acqua. Prima verificate che questa vada raccolta nell’imbuto e scaricata correttamente nel sanitario dove avete posto il tubo flessibile, dopodiché, se è tutto in regola come deve essere, potrete procedere a rimuovere del tutto il flessibile e la valvola.
Passaggi successivi
La prima cosa che noterete è che il deflusso d’acqua a un certo punto si interromperà, questo accade perché l’aria non riesce a penetrare nel serbatoio e si crea quindi un vuoto pneumatico che impedisce all’acqua di defluire. Per ovviare al problema basterà aprire il rubinetto dell’acqua calda nel lavandino, in questo modo l’aria entrerà nel serbatoio e l’acqua riprenderà subito a fuoriuscire. Lo svuotamento completo può richiedere dai 10 ai 15 minuti o anche di più, a seconda delle dimensioni e dal volume d’acqua che il serbatoio è capace di contenere.
Per evitare di usare l’imbuto, nel caso ne foste sprovvisti oppure preferite adottare una soluzione più “pulita” e meno grossolana, allora dovrete acquistare un raccordo portagomma femmina da mezzo pollice. Si tratta di un piccolo componente di metallo che, una volta collegato al tubo di gomma flessibile, vi permetterà di avvitarlo direttamente allo scaldabagno risolvendo l’incomodo e l’ingombro dell’imbuto volante e riducendo a zero il rischio di spargere acqua in giro per il bagno.
Basterà avere la presenza di spirito di piazzare una vaschetta sotto il flessibile dell’acqua fredda, nel momento in cui viene rimosso, e aspettare fino a quando il vuoto pneumatico non impedisce all’acqua di fuoriuscire. Potrete approfittare di questo momento, infatti, per avvitare poi il tubo di gomma al posto del flessibile che avete rimosso, con tutta calma e sicurezza prima di aprire un rubinetto dell’acqua calda e consentire quindi all’acqua di defluire.
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