Cos’è e come funziona la domotica

Ultimo aggiornamento: 25.04.24

 

Tutto quello che c’è da sapere sull’affascinante scienza finalizzata all’applicazione della tecnologia per migliorare la qualità della vita nelle nostre case.

 

Domotica è un termine composto dalla parola latina domus, il cui significato è casa, e dal suffisso greco ticos, che indica invece le discipline di applicazione; con il termine “domotica”, quindi, si definisce quella particolare disciplina scientifica che studia l’applicazione delle moderne tecnologie nelle abitazioni, al fine di migliorare il comfort e la qualità della vita, e negli ambienti antropizzati in generale.

Una ulteriore caratteristica della domotica è quella di essere una scienza interdisciplinare; dato il suo obiettivo primario, infatti, si avvale dell’apporto di diverse figure professionali: operai specializzati e ingegneri edili, architetti, ingegneri energetici, gestionali ed elettrotecnici, nonché di varie tecnologie: informatica, automazione, elettronica, telecomunicazioni e design.

Il termine domotica, di conseguenza, è diventato sinonimo di smart home e viceversa, in quanto tutti i prodotti elettronici predisposti al controllo remoto mediante software specifici e collegamento Wi-Fi (dall’impianto di illuminazione al climatizzatore senza unità esterna), rientrano a tutti gli effetti nella sfera domotica casa.

Gli impianti domotici

Come accennato in precedenza, la domotica si applica a tutti gli ambienti antropizzati, quindi anche in ambito professionale, commerciale e soprattutto industriale; un classico esempio in tal senso è rappresentato dall’introduzione delle linee di montaggio robotizzate, e dalle filiere di produzione e packaging completamente automatizzate.

Ma quello che ci sta particolarmente a cuore, ovviamente, è l’impatto della domotica nella sfera domestica, in quanto l’evoluzione e la rapida diffusione delle nuove tecnologie hanno portato nelle nostre case un tipo di tecnologia che fino a un ventennio fa era ritenuta ancora “fantascientifica”.

L’impianto domotico domestico rende “intelligenti” i sistemi dell’abitazione, sia quelli primari come l’impianto elettrico, idraulico e di riscaldamento, sia quelli secondari costituiti da elettrodomestici e da dispositivi elettronici e di telecomunicazione; nel caso degli edifici condominiali di nuova generazione si parla addirittura di building automation, ovvero di automazione degli edifici.

La building automation comincia in fase progettuale, quando l’ingegnere o l’architetto incaricato di eseguire il progetto, nel disegnarlo inserisce non solo gli schemi degli impianti tradizionali ma anche lo schema dell’impianto domotico.

 

La domotica fai da te

Al giorno d’oggi i robot da cucina, i frigoriferi, le lavatrici, le asciugatrici, gli impianti stereo, le TV e tutti i grandi e piccoli elettrodomestici, sono ormai disponibili sia nelle versioni tradizionali sia in quelle Smart; queste ultime integrano un modulo di connessione wireless, Wi-Fi e Bluetooth, e sono in possesso di un software specifico che permette di assumere il controllo dell’apparecchiatura da remoto.

Nella maggior parte dei casi questo software è realizzato sotto forma di app, in quanto è progettato apposta per usare i dispositivi mobili come piattaforma; di conseguenza gli smartphone, o i tablet a seconda delle preferenze d’uso, diventano a tutti gli effetti la centralina domotica attraverso la quale si possono gestire tutti i sistemi collegati, a partire dagli elettrodomestici fino agli impianti, se questi sono dotati di funzionalità smart.

In questo caso non serve ricorrere all’intervento di costosi specialisti e si può applicare la “domotica fai da te”, basta infatti acquistare gli elettrodomestici smart oppure dotare le prese di corrente di adattatori smart, anche lampadari e altre componenti elettriche di tipo semplice, come uno scaldabagno elettrico di vecchia data per esempio, potranno essere accesi e spenti da remoto.

Se invece si desidera realizzare direttamente un impianto elettrico domotico, allora è consigliabile rivolgersi a un elettricista che abbia familiarità con questa disciplina. Lo stesso discorso vale per gli impianti di riscaldamento e climatizzazione, per quelli di irrigazione o per le piscine interrate; questi, infatti, necessitano l’intervento obbligatorio di un tecnico o di una ditta specializzata, che devono provvedere all’installazione e al collaudo.

 

Ulteriori applicazioni della domotica

A parte gli elettrodomestici e gli impianti primari, ai quali abbiamo accennato nel paragrafo precedente, la domotica può essere applicata anche ai sistemi di comunicazione e sicurezza domestica, come nel caso del videocitofono, delle videocamere e dei rilevatori di gas, acqua e fumo, e perfino alle tende e alle tapparelle.

Nel caso dei dispositivi di sicurezza, il loro inserimento in un contesto domotico permette di ricevere le segnalazioni di allarme ovunque ci si trovi, e lo stesso discorso vale per le videocamere e il videocitofono; mediante l’apposito software gestionale è possibile ricevere sul proprio smartphone, e in tempo reale, le immagini riprese e quindi avere l’opportunità di monitorare l’ambiente domestico, oppure di rispondere a eventuali visitatori o a un corriere, anche quando non si è fisicamente presenti in casa, con tutti i vantaggi che ne derivano.

Per quanto riguarda le tende e gli oscuranti, invece, possono essere rese del tutto autonome, collegando i servomotori che le azionano a delle sonde che si attivano in presenza di vento o di scarsa luce, oppure semi automatizzate con dei motori dotati di modulo Bluetooth, e quindi di software per la gestione remota.

Affinché ciò si realizzi, quindi, è imprescindibile la presenza di un sistema di comunicazione che fa da ponte tra gli elettrodomestici e gli impianti della casa e il mondo esterno; in parole povere nessun impianto può essere definito domotico fino a quando non viene collegato a un router/modem oppure a un residential gateway, come richiesto dagli impianti complessi realizzati nell’ottica della building automation.

La domotica e i servizi di assistenza

Le finalità della domotica non si limitano solo al miglioramento della qualità della vita, ovviamente, ma includono anche la riduzione dei costi di gestione, la semplificazione della progettazione, installazione, manutenzione e uso della tecnologia, la conversione di vecchi ambienti e impianti e, non ultimo, l’incremento della sicurezza. 

In quest’ottica oltre ai videocitofoni e alle videocamere di sorveglianza, che possono essere usate anche per il monitoraggio dei bambini e degli anziani, la domotica si rivela molto utile anche per quanto concerne i servizi di vigilanza, soccorso medico e assistenza ai disabili e persone malate.

Le apparecchiature domotiche destinate alla sicurezza e all’assistenza medica sono facilmente accessibili ovviamente, come si può facilmente constatare dando un’occhiata ai prezzi di un dispositivo anti abbandono per bambini; bisogna comunque tenere conto, però, che in alcuni casi, per attivare il servizio di teleassistenza, dopo aver acquistato il dispositivo bisogna stipulare un contratto con la società incaricata di fornire lo specifico servizio richiesto.

 

 

 

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