Consigli su come risparmiare sui consumi di gas e benzina

Ultimo aggiornamento: 19.04.24

 

Con i prezzi del gas e del petrolio in rapido aumento è partita anche la corsa al risparmio, vediamo insieme come fare per ridurre i consumi a livello generale.

 

A causa di una serie di fattori economici, politici ed ambientali, nonché della delicata situazione geopolitica in atto al momento nell’Est Europa, dove è in corso una guerra tra Ucraina e Russia, il prezzo dei combustibili fossili sta subendo una rapida impennata; come naturale conseguenza, quindi, i prezzi del gas naturale, della benzina, del diesel e dell’energia elettrica, stanno subendo dei forti rincari.

Nemmeno il Governo, nonostante gli sforzi, è riuscito a far fronte a questa situazione in modo efficace, e l’ARERA ha dovuto aggiornare le tariffe per il primo trimestre del 2024 introducendo notevoli aumenti sul gas e sull’energia elettrica.

Gli italiani stanno cercando di correre ai ripari adottando soluzioni domestiche volte a ridurre il consumo di energia; considerata l’entità degli aumenti, però, in che misura queste soluzioni possono rivelarsi efficaci nel ridurre il costo delle bollette? Cerchiamo di scoprirlo insieme.

 

Caldaie e fornelli a gas: uso e possibili alternative

Sono decenni ormai che le caldaie alimentate a gas stanno sostituendo i vecchi impianti di riscaldamento alimentati a gasolio e le stufe a legna; soprattutto negli ultimi anni, infatti, l’Unione Europea ha promosso l’uso del gas come combustibile per gli impianti di riscaldamento per ragioni ambientali, in quanto produce una quantità di CO2 inferiore rispetto alla legna e al gasolio. La transizione che ha visto il graduale passaggio dalle caldaie alimentate a gasolio e a legna a quelle a gas, inoltre, è avvenuta abbastanza in fretta anche grazie alla convenienza economica.

Ad accelerare ulteriormente questa transizione ha contribuito anche l’introduzione sul mercato delle caldaie a condensazione di ultima generazione, basate su tecnologie all’avanguardia che hanno permesso di ridurre ancor di più il consumo di gas rispetto alle vecchie caldaie a camera aperta. Di conseguenza l’installazione della caldaia a condensazione è diventata d’obbligo nella maggior parte dei casi, e soprattutto nei centri ad alta densità demografica, a causa delle normative che regolano le emissioni inquinanti; indipendentemente dalla tipologia di caldaia però, a camera aperta oppure a camera stagna, la situazione attuale è che la maggior parte degli impianti di riscaldamento installati nelle case degli italiani sono alimentati a gas..

L’unica soluzione attuabile a livello domestico, per limitare il consumo di questa risorsa, è quella di operare una oculata gestione dell’impianto di riscaldamento abbassando di uno o due gradi la temperatura del cronotermostato e riducendo i tempi di attività entro i limiti del possibile. Se per esempio si ha l’abitudine di impostare la temperatura dei termosifoni a 19° o 20°, portandola a 17° si può ottenere una discreta riduzione dei costi delle bollette.

Ulteriori riduzioni si possono ottenere grazie alle tecnologie Smart, applicando valvole termostatiche di ultima generazione ai termosifoni e installando una centralina di regolazione WiFi al fine di controllare l’impianto direttamente dal proprio smartphone e in qualsiasi momento e luogo, anche stando lontani da casa. In questo modo si potrà intervenire spegnendo i termosifoni nelle stanze non occupate, per esempio, mentre le app di controllo intelligenti sono in grado di ottimizzare il consumo in maniera autonoma basandosi sulle abitudini d’uso del proprietario dell’impianto.

Considerate le circostanze straordinarie dovute alla guerra in Ucraina, però, adottare un rigido controllo sul funzionamento dell’impianto potrebbe non bastare a contrastare i repentini aumenti del prezzo del gas, soprattutto per le famiglie più numerose che vivono in case più grandi e hanno impianti di maggiore potenza. Non bisogna dimenticare, inoltre, che il gas è usato non solo per riscaldare la casa e produrre acqua calda sanitaria, ma anche per cucinare, e in questo caso non ci sono soluzioni che permettono di risparmiare.

L’unica alternativa valida, quindi, è quella di prendere in considerazione l’idea di sostituire la caldaia a gas con una alimentata a pellet, oppure a biomassa; questi combustibili infatti, anche se sono comunque soggetti a eventuali aumenti di prezzo innescati dalla domanda di mercato, sono comunque meno costosi rispetto al gas naturale.

Gli elettrodomestici e altri impianti

Oltre agli impianti alimentati a gas non bisogna dimenticare i climatizzatori, le pompe di calore, gli elettrodomestici grandi e piccoli e tutti gli altri dispositivi che si trovano nelle nostre case e che sono alimentati a corrente.

La metà dell’energia elettrica prodotta in Italia è ricavata da centrali termoelettriche alimentate a gas, di conseguenza l’aumento di prezzo di questa risorsa si è tradotto automaticamente in un incremento del prezzo dell’elettricità; quest’ultima, infatti, ha subito un aumento del 55% mentre quello del gas è stato “solo” del 42% circa.

Se le famiglie in difficoltà possono sperare di far fronte a questi aumenti grazie ai bonus messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, infatti, tutti gli altri si troveranno a ricevere delle bollette decisamente salate; se poi il conflitto tra Ucraina e Russia dovesse protrarsi ulteriormente, per il successivo trimestre si prevede un ulteriore aumento del 20%, percentuale che del resto è solo una stima approssimativa.

Di conseguenza è d’obbligo attuare una gestione responsabile anche per quanto riguarda l’uso degli elettrodomestici e delle apparecchiature elettriche, accendendo le luci solo quando e dove è necessario, procedere alla sostituzione delle vecchie lampadine con quelle nuove a LED, ridurre entro i limiti del possibile l’uso di forni elettrici e a microonde, evitare di accendere lavatrici e lavastoviglie se non sono completamente cariche e via dicendo.

Anche in questo caso la soluzione migliore consiste nella riqualificazione energetica del proprio immobile, prendendo in seria considerazione l’idea di installare un impianto fotovoltaico in modo da raggiungere un’indipendenza almeno parziale, se non totale.

Benzina e gasolio

Risparmiare sul carburante per i propri veicoli è più difficile, forse, ma non del tutto impossibile. Servirsi del trasporto pubblico è l’alternativa migliore, soprattutto nelle località dove questi servizi sono capillari e funzionano a dovere; nelle zone dove i trasporti pubblici sono più carenti, invece, bisogna ridurre drasticamente gli spostamenti non necessari, come le uscite di piacere o di cortesia, e limitarsi ad adoperare la macchina solo ed esclusivamente per lavoro, per andare a fare la spesa e per cause di prima necessità.

 

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