Bonus elettrodomestici e mobili 2024: requisiti e novità

Ultimo aggiornamento: 29.03.24

 

Tutto quello che c’è da sapere sulle agevolazioni fiscali previste dal bonus mobili ed elettrodomestici fino al 31 dicembre 2024.

 

Il bonus elettrodomestici e mobili è un’agevolazione fiscale che prevede appunto una detrazione Irpef sull’acquisto elettrodomestici e mobili. Per tutto l’anno 2024 non sono previste sostanziali novità, visto che sono state riconfermate le stesse modalità e requisiti di accesso previsti dal bonus 2020, andiamo quindi a esaminare nel dettaglio questo bonus in modo da capire in cosa consiste e come vi si può accedere.

 

In cosa consiste e come si ottiene la detrazione

Il bonus mobili ed elettrodomestici consiste sostanzialmente nella possibilità di recuperare parte della somma spesa per acquistare mobili ed elettrodomestici nuovi, spalmandola sulla dichiarazione Irpef sotto forma di detrazione fiscale nell’arco dei successivi dieci anni. Una delle condizioni richieste per l’ottenimento del bonus, però, è la realizzazione di un intervento di ristrutturazione edilizia di un immobile destinato a uso residenziale, sia sulle parti comuni dell’edificio sia su una singola unità immobiliare .

Dal momento che la detrazione viene applicata alla dichiarazione Irpef, inoltre, questa può essere ottenuta solo dai contribuenti che indicano nel modello della dichiarazione dei Redditi persone fisiche e nel modello 730, le voci di spesa relative all’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici. Il bonus spetta soltanto a coloro che si sono fatti carico sia delle spese di ristrutturazione sia di quelle relative all’acquisto degli arredi e dei grandi elettrodomestici.

Nel caso di una coppia sposata invece, se i pagamenti delle spese di ristrutturazione sono intestati a uno dei coniugi e quelli per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici sono intestati all’altro, il bonus non viene concesso a nessuno dei due.

I lavori di ristrutturazione

L’aspetto più importante di cui tenere conto, quindi, è che non si può ottenere la detrazione elettrodomestici senza ristrutturazione, e gli interventi che danno diritto al bonus sono la manutenzione straordinaria, la ristrutturazione edilizia, il restauro e il risanamento conservativo di singole unità immobiliari, edifici o parti comuni di edifici destinati a uso residenziale.

Molte persone hanno le idee confuse in merito, infatti, e chiedono come fare per ottenere il bonus mobili senza ristrutturazione; in realtà questa confusione è generata dal fatto che la guida sui requisiti da adempiere per l’ottenimento del bonus stabilisce che l’intervallo di tempo massimo che può trascorrere tra l’inizio degli interventi di ristrutturazione e l’acquisto degli elettrodomestici e degli arredi è di un anno. Nella guida, inoltre, è stabilito anche che il bonus interessa gli acquisti effettuati nel 2024 ma può essere richiesto anche per quelli effettuati nel 2020, ma sempre a patto però l’intervento di ristrutturazione sia iniziato in data non anteriore al 1° gennaio 2019.

Come si può facilmente intuire, quindi, i lavori di ristrutturazione non devono essere per forza contestuali alla richiesta del bonus mobili ed elettrodomestici, e per questo sussistono casi in cui sembra che il bonus sia elargito anche a coloro che non hanno eseguito lavori del genere.

La realtà dei fatti, invece, è che coloro che hanno eseguito un intervento di ristrutturazione su un immobile residenziale all’inizio del 2020 e sono in grado di produrre la dovuta documentazione a testimonianza, cioè le fatture dei materiali e dei lavori con le relative ricevute dei pagamenti eseguiti con mezzi fiscalmente tracciabili, possono fare tranquillamente fare richiesta per il bonus mobili ed elettrodomestici anche a distanza di un anno esatto dall’inizio dei lavori.

 

Gli acquisti che è possibile detrarre

Un altro punto di fondamentale importanza consiste nel fatto che la detrazione elettrodomestici e mobili è applicabile soltanto a determinate tipologie di beni. Per esempio sono ammessi gli arredi propriamente detti: armadi, credenze, tavoli, letti, sedie, comodini, scrivanie e librerie, poltrone e divani, materassi, lampade e lampadari; però sono esclusi i complementi d’arredo, cioè porte, tende, lampadine, pavimenti e rivestimenti. Sono detraibili anche le spese accessorie inoltre, per esempio possono essere inclusi sia i prezzi di un letto a scomparsa e altri mobili sia il costo del loro trasporto e montaggio.

Gli elettrodomestici detraibili, invece, devono rientrare in una classe energetica uguale o superiore ad A+; fanno eccezione solo i forni e le lavasciuga, che possono partire dalla classe A, e gli elettrodomestici che non soggetti all’obbligo di possedere etichetta energetica.

A partire dal 2018, infatti, uno dei requisiti per accedere al bonus mobili è la comunicazione Enea degli elettrodomestici acquistati, e in particolare alla loro etichetta energetica. La comunicazione Enea elettrodomestici è di importanza vitale e se non viene effettuata si corre il rischio di vedersi negare il bonus.

 

Ecobonus elettrodomestici

Per quanto concerne gli elettrodomestici, inoltre, è importante ricordare che il relativo bonus potrebbe sovrapporsi all’ecobonus, che è un altro tipo di agevolazione fiscale riguardante però gli interventi di riqualificazione energetica. Nella categoria dei grandi elettrodomestici, infatti, rientrano anche gli apparecchi che producono caldo e freddo, cioè stufe e piastre riscaldanti elettriche, termoconvettori, radiatori elettrici, ventilatori, condizionatori e climatizzatori.

L’acquisto di questi ultimi, in particolare, può essere soggetto a un altro tipo di detrazione fiscale che non richiede interventi di ristrutturazione; in questo caso, però, invece del bonus mobili ed elettrodomestici bisogna fare richiesta per l’ecobonus all’Agenzia delle Entrate.

Aliquota e limite dell’importo detraibile

L’aliquota detraibile dalle tasse è del 50% e va calcolata su un tetto massimo di spesa di 16.000 euro se l’acquisto viene effettuato nel 2024, oppure di 10.000 euro se l’acquisto è stato effettuato nel 2020; inoltre si applica soltanto alle spese di acquisto dei mobili e dei grandi elettrodomestici, e non interessa in alcun modo quelle per la ristrutturazione dell’immobile.

Se il tetto di spesa massima viene superato, la somma in eccesso non viene considerata nel calcolo dell’aliquota; quindi se l’importo complessivo dell’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici è pari a 18.000 euro, per esempio, non verrà tenuto conto dei 2.000 euro in eccesso. Il bonus, inoltre, non è trasferibile, né in caso di decesso né di cessione dell’immobile al nuovo proprietario.

 

 

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2 COMMENTI

luca

March 28, 2021 at 8:13 am

Buongiorno, se l’acquisto è effettuato in parte nel 2020 ed in parte nel 2021 quale tetto di spesa va considerato?

Risposta
Ricardo

March 29, 2021 at 3:17 pm

Salve Luca,

devi considerare il tetto massimo di spesa previsto dal bonus, che nel 2021 è stato portato a 16.000 euro; i mobili e gli elettrodomestici che hai acquistato nel 2020 e nel 2021 li puoi inserire nella richiesta anche se la spesa complessiva arriva a 25.000 euro (tanto per fare un esempio), ma il tetto massimo sul quale viene applicata l’aliquota dell’agevolazione rimane comunque 16.000 euro.
Tornando al nostro esempio pratico, quindi, se hai speso 25.000 euro il bonus terrà conto solo della cifra prevista dal tetto massimo, i 9.000 euro in eccedenza al tetto non saranno conteggiati e l’importo della detrazione sarà fissato a 8.000 euro (il 50% di 16.000). Nel caso tu abbia speso complessivamente solo 7.500 euro, invece, l’aliquota verrà applicata all’intero importo e potrai detrarre dalle tasse 3.750 euro.

Saluti

Team USP

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