Le 14 Migliori Stufe a Pellet del 2024

Ultimo aggiornamento: 26.04.24

 

Stufe a Pellet – Guida all’acquisto e Confronti

 

Le stufe a pellet sono sempre più diffuse ormai, perché permettono di risparmiare sui costi del riscaldamento e riducono notevolmente le emissioni inquinanti; ne esistono di vari tipi però, sia per interni sia per esterni, e nella nostra guida daremo un’occhiata ravvicinata ai modelli attualmente più richiesti in commercio.

Le stufe a pellet più apprezzate dagli acquirenti sono la Idro New York 22 kW, in grado di coprire il fabbisogno di abitazioni con superficie complessiva fino a 140 metri quadrati, e la San Marco Courmayeur per abitazioni con superficie complessiva fino a 80 metri quadrati circa.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Le 14 Migliori Stufe a Pellet – Classifica 2024

 

Quale stufa a pellet comprare per la propria abitazione? Fate una comparazione tra i modelli presentati in basso, tra i più venduti e apprezzati. Ce ne sono di vario tipo ma tutti hanno ricevuto un gradimento notevole da parte degli utenti. Scoprite dunque quali sono.

 

 

Stufa a pellet idro

 

1. Idro New York Stufe A Pellet Italia Srl 22 kW

 

La stufa a pellet Idro New York, è commercializzata da Stufe A Pellet Italia ed è garantita 24 mesi ed è il modello ideale per coloro che hanno abitazioni di grandi dimensioni; infatti ha una potenza termica di 22 kW in riscaldamento e 19 kW per la produzione di acqua calda sanitaria, quindi è in grado di sopperire al fabbisogno energetico di abitazioni con superfici fino a un massimo di 140 metri quadrati.

Le dimensioni compatte le permettono di occupare poco spazio, in più è dotata di un comodo pannello di controllo digitale con display LCD, grazie al quale è possibile impostare il programma di funzionamento. 

Possiede un serbatoio interno per il pellet della capacità di 32 chilogrammi e un rateo di consumo massimo di 4,8 Kg/h; la potenza di esercizio può essere impostata su cinque diversi livelli, con un assorbimento che va dai 150 ai 360 Watt.

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2. Nordica Extraflame Virna Stufa a pellet idro 15,5 kW

 

Capire come scegliere una buona stufa a pellet non è semplice, soprattutto se la casa è grande; la Virna Idro però, è prodotta da un’azienda italiana affidabile, il gruppo Nordica Extraflame, ed è un modello decisamente potente.

Ha infatti una potenza termica globale da 4,5 a 15,6 kW, e nello specifico una potenza termica nominale da 4,3 a 15,5 kW in riscaldamento e da 3,7 a 12,4 kW in ACS, con un rendimento superiore al 93%; le sue caratteristiche la rendono quindi ideale sopperire al fabbisogno di abitazioni con superfici fino a 150 metri quadrati circa, sia per quanto riguarda il riscaldamento sia per la produzione di acqua calda sanitaria.

La Virna Idro è dotata anche di termostato, pressostato e valvola di sicurezza 3 bar, scambiatore di calore con sistema di pulizia manuale e candeletta in ceramica per l’accensione rapida. Inoltre integra una pompa di circolazione PMW gestita dalla scheda elettronica e un cronotermostato a programmazione settimanale, ma è predisposta anche per il collegamento a un termostato esterno.

Grazie al telecomando in dotazione, inoltre, è facile da usare e permette di impostare i parametri di funzionamento anche stando comodamente seduti in poltrona.

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Stufa a pellet canalizzata

 

3. San Marco Stufa a Pellet Courmayeur 8,74 kW

 

Una stufa a pellet non deve essere solo efficiente ma, considerato anche l’ingombro in casa, avere anche un design piacevole che ben si adatti al resto dell’ambiente. Tra le opzioni minimal con un taglio moderno abbiamo la stufa a pellet Courmayeur del produttore San Marco, una stufa canalizzata disponibili in una tripla colorazione: bordeaux, avorio o bianco. 

Il rivestimento è in acciaio verniciato e presenta un corpo caldaia monoscocca con ventilatore frontale tangenziale, da 160 mc/h globali di portata, e un ventilatore centrifugo per la canalizzazione con una portata maggiorata di 250 mc/h a bocca libera. 

La parte frontale ha un vetro tecnica e porta in vetro ceramico per poter tenere sempre sotto controllo le fiamme all’interno. Per la pulizia, invece, gli utenti potranno disporre del contenitore estraibili raccogli cenere, per svuotarlo saltuariamente senza problemi di sorta. 

Relativamente al prezzo, invece, bisogna considerare che, seppure possa sembrare alto, rientra comunque in una fascia ottima se si considerano i prodotti professionali. Unica nota negativa è data dalla mancanza di un telecomando che proprio in virtù del costo doveva essere inserito nella confezione, è in realtà considerato un optional dal produttore che lo vende separatamente su richiesta dei singoli acquirenti.

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4. Nordica Stufa Pellet 9 kW Ilenia Canalizzata

 

Ecco un’altra stufa a pellet canalizzata, questa volta della Nordica. Spicca subito la maggiore cura posta al rivestimento esterno di questo modello che è realizzato in maiolica bianca o bordeaux di qualità.

Come l’altro modello visto in alto, anche questo è in classe di efficienza energetica A+ ed è stato certificato quattro stelle (su quattro) da Aria Pulita.

Questi di Nordica non sono certo modelli venduti a prezzi bassi: nel caso di Ilenia, la potenza termica non è neanche clamorosa perché siamo a meno di 9 kW di potenza termica globale introdotta, quindi quella utile è ancora inferiore, cioè 8 kW, sufficiente per ambienti di 230 m³, cioè circa 85 m².

L’unica canalizzazione è fino a 6 metri con lo scarico dei fumi posteriore, superiore o laterale destro avente diametro di 80 mm.

L’efficienza energetica utile al carico minimo è del 92,3%; l’efficienza della combustione è ottimizzata grazie allo speciale sistema di autopulizia che riduce l’usura e la pulizia del braciere. È programmabile con cronotermostato che gestisce la temperatura durante il giorno a seconda della fascia oraria in cui è stato suddiviso.

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Stufa a pellet MCZ

 

5. MCZ Halo UP! Stufa a pellet 7117006

 

La stufa a pellet MCZ Halo UP! è una particolare versione della Halo predisposta con lo scarico fumi sulla parte superiore anziché sul retro, in modo tale da consentire l’installazione a filo con la parete e ridurre così ulteriormente l’ingombro in profondità.

Nonostante l’aspetto semplice e le dimensioni compatte, questa stufa è un modello all’avanguardia che rientra nella classe di efficienza energetica A+ ed è dotato di connettività Wi-Fi; mediante l’app MCZ WIFI quindi, che è scaricabile gratuitamente sia per il sistema Android sia iOS, è possibile gestirla mediante smartphone anche quando ci si trova lontani da casa. Ha una potenza da 2,3 a 8,1 kW un rendimento termico del 92,6% al minimo e del 90,9% al massimo, quindi è adatta per riscaldare abitazioni con superfici comprese tra i 65 e gli 85 metri quadrati circa.

L’Halo UP! è alimentata a pellet e ha un serbatoio con un volume di 27 litri; il consumo orario di pellet è di 500 grammi per ora quando impostata al minimo della temperatura, e di 1,8 chilogrammi per ora quando è impostata al massimo; di conseguenza l’autonomia di funzionamento è di 35 ore al minimo e 10 ore se impostata al massimo.

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Stufa a pellet ventilata

 

6. TBT Price Stufa a Pellet Ventilata Alaska 10 KW

 

La TBT Price Alaska è una stufa a pellet ventilata con potenza termica nominale di 10 kW e certificata 4 stelle secondo quanto previsto dal Decreto Ministeriale 186/2017 in materia di certificazione ambientale, permettendo di accedere agli incentivi del Conto Termico 2.0 2024.

Progettata per unire un aspetto estetico di grande impatto visivo a un alto rendimento energetico e calorifero, dispone di un pratico display LCD retroilluminato con pannello comandi a scomparsa che consente di regolare potenza e ventilazione su cinque livelli, offrendo l’ulteriore possibilità di poter programmare fino a tre accensioni giornaliere.

La struttura presenta il tradizionale design a parallelepipedo con angoli arrotondati, inserti laterali in acciaio verniciato di colore bianco e sportello in ghisa per garantire indeformabilità e resistenza sotto l’effetto del calore.

Ideale per riscaldare ambienti fino a 80 mq, è dotata di un serbatoio dalla capacità di 42 litri che garantisce un’autonomia di venti ore, a fronte di un consumo orario di combustibile che va da un minimo di 0,8 a un massimo di 3,1 kg/h in base al livello di potenza impostato.

Altre caratteristiche che contribuiscono a migliorare le prestazioni e l’efficienza di questa stufa a pellet 10 kW sono le candelette ceramiche che riducono i tempi di accensione, e la rumorosità di soli 34 dB che garantisce un funzionamento estremamente silenzioso anche durante le ore notturne.

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Stufa a pellet Nordica

 

7. Extraflame Stufa a Pellet ‘Ketty’ Rivestimento in Acciaio Verniciato

 

Come spiegato in alto, Nordica ed Extraflame fanno parte dello stesso gruppo occupandosi, rispettivamente, di sistemi di riscaldamento a legna e a pellet, ecco perché in questo caso troviamo il marchio Extraflame.

Ketty ha una potenza massima di 7,3 kW e una potenza nominale di 6,3 kW che consentono di riscaldare ambienti fino a 180 m³, cioè meno di 70 m², considerando un’altezza di 2,7 metri. In base alla potenza, consuma da 0,6 a 1,5 kg di combustibile all’ora.

Come gli altri modelli Nordica/Extraflame, anche Ketty condivide le tecnologie sviluppate dall’azienda italiana, tra queste la regolazione della quantità di pellet da immettere nella camera di combustione, il riavvio automatico in caso di blackout, il sistema Auto Clean Checkup che aumenta il rendimento e riduce la pulizia del braciere. È dotata di termostato interno e programmazione settimanale.

Le stufe a pellet Nordica-Extraflame hanno anche la certificazione Aria Pulita, un progetto a cui si aderisce su base volontaria e che ha assegnato a questo prodotto tre stelle sulle quattro previste tenendo conto di rendimento ed emissioni.

In classe di efficienza energetica A+, ha un rendimento superiore all’86%, pesa circa 70 kg e ha un serbatoio di 15 kg.

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Stufa a pellet Extraflame

 

8. La Nordica Extraflame Stufa a Pellet Doroty

 

La stufa a pellet Nordica-Extraflame Doroty presenta significative differenze rispetto al modello Ketty esaminato in alto, come si evince dal prezzo che è notevolmente superiore, come le prestazioni, del resto.

Qui la potenza nominale è di 9 kW e i metri cubi riscaldabili sono 258, equivalenti a 95 quadrati, sempre considerando l’altezza del soffitto di 2,7 metri.

La certificazione Aria Pulita è di quattro stelle su quattro, quindi il massimo in termini di rendimento e riduzione delle emissioni. La classe di efficienza energetica è A++ e la capacità del serbatoio è di 19 kg.

Anche qui abbiamo il termostato interno e la possibilità di programmazione settimanale. In più c’è anche il telecomando per controllare le varie funzioni con maggiore comodità.

Un’altra differenza rispetto al modello Ketty è che qui è previsto il doppio scarico dei fumi, posteriore o superiore. Per il resto, nella stufa Doroty ritroviamo la stessa tecnologia che caratterizza altri modelli Extraflame. Ricordiamo il Clean Glass Control che evita la formazione di depositi sul vetro della porta, il bilanciamento elettronico dell’aria primaria e secondaria, il timer per lo spegnimento ritardato. Il cronotermostato è suddiviso in quattro fasce giornaliere. Questa stufa a pellet ventilata permette di regolare la forza della ventilazione.

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Stufa a pellet piccola

 

9. San Marco Stufa a pellet Fiorina 74 da 8 kW

 

A chi, invece, si sta chiedendo dove acquistare una stufa a pellet piccola per riscaldare un appartamento di 65-70 mq, consigliamo la San Marco Fiorina 74 dalla potenza termica nominale di 8 kW.

Disponibile in cinque differenti colorazioni – con finitura grigia, rossa, nera, bianca o avorio – per adattarsi a ogni stile di arredamento, rientra tra i modelli più compatti e funzionali della gamma ma, al pari delle versioni più potenti e all’avanguardia, assicura un basso consumo orario di combustibile (da 0,53 a 1,64 kg/h), raggiungendo un’efficienza energetica del 92,7%.

Per la gestione della varie funzioni disponibili possiamo affidarci sia al telecomando incluso nella dotazione per il controllo a distanza sia al pannello comandi con schermo LCD integrato, attraverso il quale sarà possibile monitorare lo stato dell’apparecchio, così come controllarne o programmarne il funzionamento.

Per contenere ulteriormente i consumi energetici si può attivare la pratica modalità “economy” che provvede a ridurre al minimo la potenza di riscaldamento e la velocità di ventilazione al raggiungimento dei parametri di temperatura precedentemente imposti dall’utente, potendo contare anche sulla comoda funzione Turbo per riscaldare rapidamente l’ambiente.

Pur essendo il modello più economico della nostra comparazione, è stata progettata con l’obiettivo di offrire un’ampia versatilità d’uso e una certa praticità sia nell’installazione sia nel successivo utilizzo, mettendo a disposizione anche il pratico programma “Auto Clean” che ottimizza l’efficienza della combustione e riduce la frequenza di pulizia del braciere.

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Stufa a pellet 15 kW

 

10. Style Fuego Idro Stufa A Pellet 15 KW Mod. Arizona

 

Adatta per riscaldare ambienti di grandi dimensioni in breve tempo, la stufa a pellet 15 kW Arizona proposta da Style Fuego ha la predisposizione per il collegamento di un impianto di canalizzazione in modo da direzionare l’aria calda in stanze contigue attraverso dei tubi posteriori dal diametro di 80 millimetri.

Pur collocandosi in una fascia di mercato abbastanza alta, le prestazioni e la qualità costruttiva sono in linea con il prezzo a cui viene proposta, garantendo un rendimento di combustione alla massima potenza del 91,1% e un ridotto consumo di pellet.

Il pannello di controllo superiore con display integrato offre un’interfaccia utente molto intuitiva e di facile comprensione per consentire la rapida impostazione dei vari parametri di funzionamento.

Oltre a temperatura e potenza, possiamo regolare anche la velocità di ventilazione e programmare l’accensione del dispositivo su base giornaliera e/o settimanale per trovare la casa calda al rientro.

Altra caratteristica molto apprezzata di questa stufa a pellet moderna è la presenza di un modulo di autodiagnosi che permette di visualizzare sullo schermo i codici di errore in caso di malfunzionamenti o anomalie.

Il tutto senza tralasciare la certificazione Aria Pulita a 4 stelle che garantisce un’elevata efficienza energetica e ridotte emissioni di polveri inquinanti in atmosfera nel rispetto di quanto previsto dal Decreto Ministeriale 186/2017 in materia di sostenibilità ambientale.

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Stufa a pellet Palazzetti

 

11. Ecofire Anita Stufa a pellet Palazzetti Idro 10 kW

 

Palazzetti è uno dei marchi italiani più noti nel settore: quando cominciò la produzione di stufe a pellet si impose come il produttore con le più basse emissioni di monossido di carbonio, solo 0,06%.

In questo caso parliamo della stufa a pellet da 10 kW Anita (9,3 kW per l’esattezza), una idrostufa disponibile in diversi colori e nella versione da 15 kW che può essere quindi utilizzata per riscaldare l’acqua dei radiatori o a uso sanitario.

Stufa ermetica, preleva l’aria necessaria per la combustione direttamente dall’esterno. È un modello in classe energetica A++ che ha ottenuto il massimo punteggio nella scala delle certificazioni Aria Pulita, mentre il rendimento è dell’82%.

La stufa a pellet Palazzetti è predisposta per essere controllata tramite telecomando e anche da remoto via cellulare mediante l’app dedicata.

Il funzionamento è programmabile su base giornaliera o settimanale in base alle fasce orarie presenti. Include la valvola anticondensa. Il gruppo idraulico è integrato per facilitare e velocizzare l’installazione. Prezzo non di prima fascia.

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Stufa a pellet Edilkamin

 

12. Edilkamin 810630 Myrna H 15 Stufa a pellet

 

La stufa a pellet Edilkamin Myrna si presenta con un design compatto e lineare capace di adattarsi a qualsiasi contesto abitativo, moderno o classico che sia.

La classe di efficienza energetica in doppia A garantisce un notevole risparmio sui consumi, reso ancora più conveniente dall’implementazione dell’innovativa funzione Comfort Clima che provvede a spegnere il dispositivo al raggiungimento della temperatura impostata, riaccendendolo automaticamente quando scende.

A questa si aggiunge l’esclusivo sistema Leonardo che rileva, attraverso un serie di sensori intelligenti, i principali parametri della combustione (condizioni ambientali, caratteristiche della canna fumaria e qualità del pellet), per renderla più efficiente e garantire il raggiungimento di un comfort termico ottimale.

Oltre a programmare l’accensione e lo spegnimento automatici negli orari desiderati, è anche possibile associare la stufa al modulo The Mind (acquistabile separatamente) per stabilire una connessione con la rete Wi-Fi di casa e gestire il riscaldamento da remoto tramite smartphone o altro dispositivo mobile.

Chiude il cerchio un pratico e intuitivo pannello di controllo con display LCD integrato che mostra tutti i parametri relativi al funzionamento dell’impianto, tra cui anche la quantità di pellet residua nel serbatoio per provvedere tempestivamente alla ricarica.

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Stufa a pellet di design

 

13. Imar SRL Stufa a Pellet Klover Modello Astra Air Ventilata Slim

 

Infine, a chi è alla ricerca di una stufa a pellet di design da installare in un ambiente arredato con una certa attenzione verso i particolari, come il salone o un living, consigliamo la Imar Astra Air Slim che, in comparazione con gli altri modelli messi a confronto nella nostra guida, si contraddistingue per l’estetica moderna e ben curata nei dettagli.

Oltre a un’efficiente candeletta al quarzo che garantisce accensioni fino a sei volte più rapide rispetto a quelle tradizionali, assicurando anche una notevole riduzione dei consumi di energia elettrica, di serie troviamo anche il modulo Wi-Fi che permette di interagire e controllare la stufa da remoto, verificandone anche lo stato di funzionamento per intervenire tempestivamente in caso di guasti e malfunzionamenti.

Altre funzioni che contribuiscono a rendere l’utilizzo della stufa più pratico e funzionale sono la pulizia automatica del braciere e la possibilità di poter impostare fino a quattro accensioni e spegnimenti giornalieri, senza ovviamente tralasciare l’efficiente sistema anti-intasamento dell’aria comburente che garantisce la massima sicurezza durante l’uso.

Anche sotto il profilo della resa costruttiva, il modello è un passo avanti rispetto ai principali prodotti concorrenti grazie al robusto frontale in acciaio e al trattamento “chrome protected” a cui viene sottoposto l’intero sistema di carico del combustibile al fine di prevenire l’usura e il deterioramento causati dalla presenza di umidità nel pellet.

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Stufa a pellet slim

 

14. Eva Stampaggi 98017-20 Pellet Susy Slim Stufa Punto Fuoco

 

Tra le migliori stufe a pellet del 2024, nonché tra i modelli più venduti online, troviamo la stufa a pellet slim prodotta da Eva Calor che spicca proprio per la profondità di soli 23 cm ed è ideale quindi per chi ha un punto stretto dove collocarla. La lunghezza è di 63 cm, l’altezza di 103 cm, il peso di 70 kg.

È disponibile in diversi colori: avorio, rosso e nero e con diverse potenze. Quella che si vede cliccando sul link in basso ha una potenza massima di riscaldamento pari a 6,5 kW, un ampio serbatoio da 12 kg (anche se non tutti i pellet vengono effettivamente pescati) e un rendimento che va dall’88,5% al 90,5% in base alla potenza impiegata.

Per quanto riguarda il consumo orario di pellet, il minimo è di 0,7 kg/h e il massimo è di 1,57 kg/h. Si tratta di un modello con scarico posteriore ma è disponibile anche la versione con scarico laterale aggiuntivo.

È una stufa economica che, dal punto di vista del design e delle rifiniture, non è certo il massimo, ma per quanto riguarda la funzionalità e la programmazione non ha dato problemi particolari. I più l’hanno ritenuta silenziosa, anche se le vibrazioni potrebbero essere superiori alle aspettative.

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Accessori per stufa a pellet

 

Tubi per stufa a pellet

 

MBM Kit Stufa a Pellet Tubi 80 mm

 

Per chi sta cercando un kit tubi per stufa a pellet, questo potrebbe essere l’ideale. L’azienda produttrice è italiana e online si trovano offerte allettanti dal punto di vista economico. I pareri della maggior parte degli utenti confermano che si tratta di un set di qualità e anche completo.

Contiene in totale nove pezzi: due tubi da 1 metro e uno da mezzo metro, poi c’è la curva a 90°, un raccordo con tappo in silicone, un rosone, due fascette da fissare al muro.

I materiali impiegati sono di qualità: acciaio al carbonio saldato senza apporto di materiale con rivestimento di vetroporcellanatura che conferisce notevole resistenza alla corrosione e alla fuliggine interna.

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Candeletta per stufa a pellet

 

Easyricambi Candeletta Accensione per Stufa

 

Il nostro consiglio per una candeletta per stufa a pellet è questo. Il prodotto venduto da Easyricambi ha ampiamente soddisfatto le aspettative dei consumatori. Anche questa prodotta in Italia, ha una lunghezza totale di 150 mm, un diametro di 9,9 mm e il raccordo filettato da 3/8.

Si tratta di un modello universale che va bene per tutte le stufe, le caldaie e i bruciatori, a patto che siano compatibili con le misure e il wattaggio che in questo caso è di 280 W.

È completa di faston per il collegamento e di fili lunghi circa 50 cm rivestiti da guaina. Facile da montare, con una spesa contenuta riporta a nuova vita la stufa che aveva difficoltà nell’accensione.

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Braciere per stufa a pellet

 

Extraflame Braciere in Ghisa Completo

 

Il braciere per stufa a pellet è una componente importante perché qui va a finire il pellet poco a poco e, grazie alla candeletta di accensione, viene bruciato man mano sfruttando l’aria che entra dai fori presenti ai lati.

La maggior parte dei bracieri, proprio come questo Extraflame, è realizzata in ghisa; è già completo perché ha la piastra antincendio avanti e dietro, le necessarie viti e la guarnizione. Le misure sono 16 x 10 x 12,5 (h) cm. Occorre quindi verificarle per capire la compatibilità con la propria stufa. Tra i modelli compatibili ci sono non solo varie stufe Extraflame come Divina Plus o Graziosa o Zotto Opera (che fanno parte dello stesso gruppo) ma anche modelli Merkle.

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Guida per comprare una stufa a pellet

 

Cos’è il pellet? Come funziona una stufa alimentata con questo combustibile? Quali tipi di stufe a pellet esistono e qual è la potenza adeguata a riscaldare la propria abitazione? Sono queste le domande a cui cerchiamo di rispondere brevemente in questa guida.

Il pellet

Negli ultimi anni avrete sentito sicuramente parlare di pellet poiché un numero sempre crescente di famiglie in Italia lo utilizza per il proprio riscaldamento. L’Italia è anzi il primo mercato in Europa per il consumo di questo nuovo tipo di combustibile. Si tratta di cilindretti ricavati dalla lavorazione della segatura o di scarti di lavorazione del legno.

Questo materiale iniziale viene selezionato dalle falegnamerie, essiccato, purificato e controllato affinché l’umidità non sia eccessiva ma si mantenga intorno al 15%. Il materiale così ottenuto viene pressato e poi addizionato con sostanze naturali per aumentarne la resistenza. In generale, il pellet ha una resa e un potere calorifico superiore a quelli del legno.

 

Funzionamento

Come funziona una stufa a pellet? Ci sono vari tipi di stufe a pellet ma il principio di funzionamento resta lo stesso ed è simile a quello di una stufa a legna. Anche esteticamente sono pressoché uguali. Il rivestimento può essere di ceramica, acciaio, pietra ollare e alcuni modelli sono particolarmente pregevoli dal punto di vista del design e finiscono per impreziosire l’ambiente in cui vengono collocate.

Cambia, naturalmente, il combustibile: pellet e non legno ma in entrambi i casi sono questi materiali che vengono bruciati e producono calore. La stufa a pellet però va anche collegata a una presa di corrente. La quantità di pellet da inserire varia in base alla capienza del serbatoio: in tutti i casi, il pellet finisce nel braciere – il contenitore di ghisa con i fori per il passaggio dell’aria comburente – al di sotto del quale si trova la candeletta che dà avvio alla combustione.

 

Tipologia

Abbiamo parlato di stufe a pellet ad aria ma esistono anche i modelli idro, le cosiddette termostufe o idrostufe che, collegate all’impianto idraulico, consentono di riscaldare l’acqua per i termosifoni, per i pannelli radianti a pavimento e, con appositi kit, anche l’acqua calda sanitaria. Sono quindi delle vere e proprie caldaie che, in più, possono essere usate per riscaldare l’ambiente dove sono collocate, anche se a volte la ventilazione può essere disattivata.

Un altro modello che va per la maggiore è quello canalizzato, cioè provvisto di uno o più canali per riscaldare contemporaneamente più ambienti, non solo quello dove si trova la stufa.

Ci sono poi le stufe a pellet cosiddette senza canna fumaria: qui va specificato che tutti i modelli a combustione producono dei fumi che devono essere necessariamente espulsi e convogliati sul tetto. In questa categoria rientrano quindi solo le stufe a pellet da esterno, che effettivamente non vanno collegate a nessuna canna ma sono per lo più decorative e servono per rendere piacevole l’attesa dei clienti a un locale o ristorante.

Per scegliere la migliore stufa a pellet per le proprie esigenze vanno naturalmente tenute in conto le dimensioni: esistono modelli particolarmente compatti, slim, ideali per chi ha poco spazio a disposizione. Esistono gli inserti a pellet, cioè quelli che vanno installati nei vani di vecchi caminetti, per ottimizzare ulteriormente gli spazi. Un modello particolare è la stufa a pellet con forno.

Potenza

La potenza di una stufa a pellet viene calcolata in kW: ma come fare a individuare il modello adeguato alla propria abitazione? La soluzione migliore è senz’altro quella di rivolgersi a un tecnico professionista che, previo sopralluogo, può consigliare il modello in grado di scaldare efficacemente l’abitazione col consumo minimo. Solo il personale esperto può dare una risposta precisa, tenendo conto dei due parametri fondamentali da valutare: dimensioni e isolamento dell’ambiente. Poi c’è il discorso ancora più complesso di ambienti diversi che si vogliono riscaldare contemporaneamente con una termostufa e, a maggior ragione, serve l’intervento di un esperto.

Detto questo, spesso è lo stesso produttore che indica la cubatura che la stufa è in grado di gestire, cioè i metri cubi e non i metri quadrati ma la conversione dall’una all’altra unità di misura è semplice, basta dividere i metri cubi per l’altezza del soffitto. Per esempio, una stufa indicata per riscaldare 250 metri cubi è una stufa che va bene per un ambiente di 92 metri quadrati considerando un’altezza di 2,7 metri: 250/2,7.

 

 

 

Domande frequenti

 

In cosa consiste il conto termico per una stufa a pellet?

Chi acquista una stufa a pellet o una idrostufa ha diritto a un incentivo economico, indipendentemente dal reddito. La procedura per i piccoli impianti è semplificata, può essere richiesta direttamente al GSE (Gestore Servizi Energetici) entro 60 giorni dalla fine dei lavori, previa dichiarazione di conformità della stufa e certificato dell’installatore abilitato che attesta di aver rispettato le norme relative agli impianti a pellet. L’incentivo arriva al 65% dei costi sostenuti e varia in base alla zona climatica in cui è stata suddivisa l’Italia, alla potenza della stufa e alle emissioni in atmosfera e viene erogato entro due mesi in un’unica soluzione fino a 5.000 euro.

 

Quanto consuma una stufa a pellet?

Prendiamo come riferimento il Centro Tutela Consumatori Utenti dell’Alto Adige. Come si può leggere qui, viene effettuato un calcolo su quanto combustibile serve per un kWh, cioè l’energia necessaria per fornire una potenza di 1 kilowatt in un’ora. In altre parole, per conoscere i consumi occorre stimare il numero di ore in un anno in cui la stufa verrà accesa e moltiplicarlo per la potenza della stufa stessa.

Per esempio, una stufa da 6 kW che rimane accesa 1.150 ore in un anno (cioè 8 ore al giorno per 144 giorni) ha un consumo di 6.900 kWh. Dal Centro Tutela Consumatori Utenti dell’Alto Adige noi sappiamo che 1.458 kg di pellet equivalgono a 7.000 kWh. Considerando che il pellet costa circa 4,5 € al kg e che fornisce circa 4,2 kWh termici, con 1 kg di pellet si spendono circa 0,075 €/kWh, quindi circa 500 € all’anno nel caso da noi considerato.

Naturalmente ci sono altri fattori da valutare, come l’efficienza dell’impianto, il tipo di pellet e l’uso della stufa. Facciamo un altro esempio: considerando un potere calorifico di 4,6 kWh/kg, una stufa da 9 kW con rendimento dell’87% consuma al massimo 2,25 kg e al minimo 600 g di pellet all’ora.

Scegliendo prodotti con termostato integrato o collegabile a quello a parete, sarà possibile ottimizzare i consumi scegliendo le fasce orari giornaliere e settimanali in base alle proprie abitudini di vita senza rinunciare mai al comfort.

 

Come pulire una stufa a pellet?

Bisogna effettuare una manutenzione periodica della stufa per tenerla sempre al massimo dell’efficienza. A questo proposito, è molto importante pulirla quotidianamente: per farlo, occorre rimuovere tutti i residui di cenere all’interno aiutandosi con un aspirapolvere, o meglio ancora un aspiracenere. Poi bisogna pulire accuratamente il braciere liberando bene i fori, magari con una spazzola di metallo, per permettere il giusto passaggio dell’aria comburente. Qui c’è un video esplicativo al riguardo.

 

Quale pellet scegliere?

La scelta di un buon pellet è importante per semplificare la pulizia della stufa. Ma come fare a riconoscerlo? Basta dare un’occhiata all’interno del sacco: se si nota troppa segatura, vuol dire che siamo davanti a un pellet di bassa qualità che tende a sfaldarsi troppo facilmente.

Anche la presenza di un quantitativo eccessivo di cenere è indice di scarsa qualità. A questo proposito, è opportuno esaminare l’etichetta che indica la classe di appartenenza del pellet: A1 è quella con la minore produzione di cenere rispetto alla A2.

 

 

 

Come usare una stufa a pellet?

 

Di seguito diamo qualche breve cenno su installazione, programmazione e reset delle stufe a pellet con alcuni link a video esplicativi che potrebbero chiarire eventuali dubbi in pochi minuti e meglio di ogni spiegazione.

 

 

Installazione

Come avviene l’installazione di una stufa a pellet? Naturalmente è necessario rivolgersi a un tecnico specializzato con apposita abilitazione. Per due motivi: se il montaggio della stufa a pellet non viene eseguito correttamente la garanzia decade. Ma più importanti ancora sono i rischi legati alla sicurezza di un apparecchio come questo che rimane potenzialmente pericoloso.

Il tecnico dovrebbe sempre eseguire un sopralluogo per consigliare il tipo di stufa più adatto alle proprie necessità, in modo da preparare anche un preventivo. L’installazione vera e propria dura qualche ora. Naturalmente sarà più complessa nel caso delle stufe canalizzate che alimentano contemporaneamente più stanze e quando il tecnico deve decidere come collegare una stufa a pellet idro ai termosifoni.

Poi c’è il caso dell’installazione di una stufa a pellet senza canna fumaria. Come già accennato in alto, in realtà stufe di questo tipo non esistono perché anche quelle che prevedono solo lo scarico posteriore a parete devono comunque essere collegate alla canna fumaria che scarica a tetto e non a parete. Questo dice la legge. Diverso è il discorso per quanto riguarda i modelli da esterno che sono più simili a un fungo a gas: il funzionamento di questa stufa a pellet è infatti molto più semplice proprio perché va collocata in giardino o all’esterno di un locale per rendere più piacevole l’attesa degli avventori.

 

Programmazione e reset

Come programmare una stufa a pellet? In genere sono presenti due modalità d’uso: manuale e automatica. La programmazione può avvenire in quest’ultima modalità, con possibilità di impostare orario di accensione e spegnimento. È poi possibile impostare la temperatura desiderata, il giorno e l’ora in cui si vuole che la stufa parta. Naturalmente ogni modello ha un suo pannello comandi su come impostare la stufa a pellet. È possibile farsi un’idea guardando questo video su una stufa Nordica Extraflame qui.

Lo stesso discorso vale per stabilire come resettare la stufa a pellet: spesso basta tenere premuto OFF per qualche secondo per resettarla in caso di errori. Diverso è il discorso per azzerare le ore: la stufa ha bisogno di manutenzione dopo un tot di ore e lo segnala con un messaggio che in genere è SERV. In realtà si possono azzerare le ore anche senza chiamare un tecnico. Qui c’è un breve video su come resettare una stufa a pellet MCZ; qui invece un video più completo.

 

 

A quanti gradi impostare la stufa a pellet?

Qual è la temperatura ideale all’interno di un ambiente? In Europa ci sono diverse sensibilità: al Nord gli ambienti sono più caldi, per non parlare dell’Est o di Paesi come la Russia dove si viaggia tranquillamente sui 25 gradi.

In Italia la maggior parte delle persone trova benessere settando la temperatura su 20 gradi. Del resto, le stesse norme nazionali impongono che venga mantenuta questa temperatura all’interno di uffici pubblici e scuole.

 

 

Lo scorso marzo ad Arezzo si è tenuta la terza edizione di Italia Legno Energia che ha richiamato più di 20.000 visitatori accorsi per vedere gli stand dei 180 espositori.

 

L’Italia ha invaso l’Europa. No, non si tratta di una dichiarazione di guerra. Siamo tra i maggiori produttori di stufe e caminetti a pellet del vecchio continente. Ma diamo qualche numero: il 70% di  stufe e caminetti presenti nelle case europee è di produzione italiana. Tutto ciò si traduce in un giro d’affari annuo pari a 4 miliardi con ripercussioni positive sull’occupazione, visto che il settore vede impiegati 32.000 lavoratori. La filiera delle biomasse termiche produce più di ⅓ di tutta l’energia rinnovabile italiana ed ha il primato rispetto alle altre fonti energetiche green.

 

Italia Legno Energia

Dal 22 al 24 marzo 2024, presso la fiera di Arezzo, si è svolto il meeting Italia Legno Energia, giunto alla sua terza edizione ed è già stata fissata la data per il quarto appuntamento, unico evento del genere in Italia, che si terrà dall’11 al 13 marzo 2024.

Alla fiera è possibile trovare il meglio della produzione internazionale in fatto di caminetti, stufe, caldaie a pellet (ecco la lista dei migliori prodotti) e cucine a legna. Tantissimi gli espositori presenti, oltre 180, ma anche le principali associazioni di categoria che hanno fatto il punto della situazione sulle ultime novità del settore ma anche tutto ciò che c’è da sapere in termini di certificazioni, incentivi e quant’altro.

 

 

Quasi ventimila visitatori

Ottima l’affluenza alla fiera con 18.611 visitatori; un lieve ma confortante incremento rispetto all’edizione del 2017 che aveva accolto 18.164 visitatori. L’affluenza maggiore riguarda i visitatori professionali che sono stati il 71,2% del totale.

 

Il legno rappresenta il futuro energetico in Italia

Il legno rappresenta il futuro energetico del Belpaese, ne sono convinti gli organizzatori della fiera. Il comprato, spiegano gli organizzatori, sta ottenendo significativi risultati. La politica si sta impegnando sul piano normativo mentre le associazioni di settore stanno unendo le loro forze per la difesa di un interesse comune, ossia, l’innovazione. In tutto ciò un ruolo fondamentale ce l’ha l’ambiente e la sua salvaguardia. Italia Energia Legno è stata l’occasione per far sedere allo stesso tavolo L’On.

Filippo Gallinella, presidente della Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati, Chiara Signorini, presidente di Legambiente Arezzo, Marino Berton, direttore di AIEL e Raul Barbieri, rappresentante di Risorsa Legno, alleanza senza finalità di lucro il cui obiettivo è sensibilizzare il Paese e l’opinione pubblica sull’importanza del settore così da incentivarne la crescita.

 

 

I boschi sono un capitale poco utilizzato

L’On. Gallinella ritiene che i boschi siano un capitale poco utilizzato e auspica una sua migliore gestione e valorizzazione poiché capace di produrre interesse. “Possiamo dire che ogni anno abbiamo 50 milioni di metri cubi di interessi – spiega Gallinella –  ma ne utilizziamo solo una piccola parte. Sono convinto che nei mesi a venire, con il piano energetico, potremo guardare con sempre più attenzione e consapevolezza a questo settore che, dobbiamo ricordarlo, è una risorsa per l’intera nazione”.

Gli fa eco Mario Berton di AIEL (Associazione Italiana Energie Agroforestali) che rimarca l’importanza del patrimonio boschivo e della sua gestione sostenibile. Chiara Signorini, di Legambiente, denuncia il dilagare di notizie false sul tema e afferma che vanno contrastate con risposte scientifiche. Bisogna, poi, rendere i consumatori consapevoli che, a suo dire, sono disinformati su qualità e sicurezza quando accendono una stufa.

Parlando di AIEL, come anticipato, si tratta dell’associazione delle imprese che lavorano nella filiera legno-energia. Vi fanno parte, per esempio, i produttori di biocombustibili legnosi (legna, pellet e cippato) e quelli legati al settore delle tecnologie e degli apparecchi per la trasformazione dei biocombustibili in energia e calore ed energia.

 

 

 

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2 COMMENTI

Christian

January 24, 2021 at 8:36 pm

Buongiorno
Vorrei acquistare una stufa a pellet per integrare il riscaldamento autonomo a termosifoni che già abbiamo in casa. Sono orientato sulla marca MCZ, ma pur troppo in rete si leggono solo commenti negativi. Cosà ne pensate voi? Preferibile una Palazzetti ? Che consiglio mi potete dare? Abito a Bolzano e di norma gli installatori e i fumisti sono professionali.
Grazie
Christian

Risposta
Ricardo

January 27, 2021 at 5:12 pm

Salve Christian,

purtroppo i marchi che hai citato hanno le loro problematiche, chi per la qualità mediocre dei materiali di fabbricazione chi per lo scarso servizio di assistenza. Al momento uno dei migliori produttori nostrani è la ditta Stufe a Pellet Italia, sul loro sito ufficiale troverai una vasta gamma di prodotti: stufe, caldaie e caldaie idro a pellet, e potrai scegliere il modello più adeguato alle tue esigenze.

Saluti

Team USP

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