Le moderne stufe sono abbastanza sicure, tuttavia la cronaca ci insegna che gli incidenti sono dietro l’angolo e spesso sono provocati da errori umani: basta poco per trasformare una distrazione in tragedia.
Le stufe a gas sono sempre viste con una certa diffidenza, è diffusa l’idea che la bombola possa esplodere e più in generale che sia poco sicura. Certo, gli incidenti accadono ma se andiamo a guardare bene, molte tragedie non dipendono da malfunzionamenti della stufa ma da comportamenti inadeguati da parte di chi le usa.
L’errore più classico è addormentarsi con la stufa accesa, per giunta in un ambiente piccolo, non arieggiato: in queste condizioni il monossido di carbonio ci va a nozze e spulciando la cronaca ogni anno o quasi si registrano vittime decedute per aver inalato questo gas che è pericoloso anche perché incolore e inodore. Insomma, se la bombola perde il gas che contiene, ve ne accorgete dall’odore mentre nel caso del monossido non avete alcun campanello di allarme.
C’è da aggiungere, poi, che la migliore stufa a gas rispetto a quelle di un tempo, presentano anche dei dispositivi di sicurezza che possono evitare spiacevoli incidenti. Ad ogni modo la presenza di questi dispositivi non deve deresponsabilizzare l’utente che ha il dovere di mettere in essere tutte quelle azioni volte alla prevenzione. È importante conoscere il funzionamento della stufa e i comportamenti da adottare al fine di eliminare qualsiasi rischio.
Cose da non fare
Lo abbiamo detto, molto spesso gli incidenti sono conseguenze di imprudenze, si commettono errori che sarebbe scontato non fare, eppure accade. Bene, dunque, rimarcare e ricordare alcune cose da non fare. La stufa quando è accesa scotta e anche parecchio, ci pare ovvio, quindi il pannello anteriore non va toccato, per evitare di farlo accidentalmente, bisogna mantenersi a una certa distanza.
Se una cosa del genere gli adulti dovrebbero già saperla, non è scontato per i bambini. Questi non vanno mai lasciati da soli nella stanza dove c’è la stufa e va spiegato loro che non la si deve toccare in nessun caso perché è pericoloso. Tali raccomandazioni non esulano l’adulto dal vigilare costantemente il bimbo e intervenire non appena questo lasci intendere che stia per avvicinarsi alla stufa.
Lo abbiamo accennato in apertura, la maggior parte delle morti derivanti dall’uso della stufa a gas dipendono dal monossido di carbonio che uccide nel sonno. Questo cosa ci dice? Ci dice che non bisogna andare a dormire lasciando la stufa accesa perché magari la casa è fredda. Se proprio vi battono i denti, mettete una coperta in più, una maglia extra sotto al pigiama e dei bei calzini di lana. E se tutto questo ancora non dovesse bastare perché evidentemente vivete al Polo, c’è sempre la cara e vecchia borsa d’acqua calda da tenere sotto le coperte. Tutte queste soluzioni, a differenza della stufa lasciata accesa, non vi uccidono.
Tende e tessuti vanno tenuti a distanza di sicurezza dalla stufa. Nel malaugurato caso in cui la tenda dovesse venire a contatto con la fiammella, ci metterebbe un attimo a prendere fuoco. Non pensateci neanche si appoggiare gli indumenti umidi sulla stufa per farli asciugare più in fretta.
Posizionate la stufa distante dalle prese di corrente e dai cavi in generale, il calore potrebbe danneggiarli. Se notate un malfunzionamento della stufa e/o vi accorgete di una parte danneggiata, non accendetela e fatela controllare da un professionista. Infinite mai fidarsi dell’integrità del tubo del gas una volta trascorsa la data di scadenza che è di 5 anni. Trascorso questo periodo, anche se lo stato non presenta deterioramento, il tubo va cambiato.
Sintomi che devono destare preoccupazione
Il monossido di carbonio non sempre è mortale, dipende dalla sua concentrazione nell’ambiente. Il problema è che essendo inodore, anche se si è svegli non ci accorge della sua presenza a meno che non si presti attenzione al presentarsi di alcuni sintomi, questi sono il mal di testa, vertigini, nausea che può essere seguita da vomito, sonnolenza fino alla perdita di coscienza ma a questo punto siete già in un grosso guaio perché non siete più in condizioni di intervenire.
Il presentarsi di uno o più di questi sintomi deve avere come immediata risposta la ventilazione dell’ambiente che deve essere la più celere possibile, quindi aprite porte e finestre, se uscite fuori e meglio ma non sostate ad esempio vicino alla ringhiera del balcone o posti simili perché potreste svenire o comunque cadere in seguito al malore. Avvertite immediatamente i soccorsi, in questi casi un controllo medico è preferibile.
Fughe di gas, evitiamole
Le fughe di gas non sono meno pericolose, certo il GPL e il metano non sono subdoli come il monossido ma una perdita del gas può avere effetti devastanti per se stessi e per il vicinato. Molte esplosioni che si verificano in appartamenti sono dovuti proprio alle fughe di gas che saturando l’ambiente può esplodere con una scintilla.
La prima norma è chiudere sempre la chiave del gas o della bombola quando non c’è bisogno di servirsene. Il tubo va controllato. Come detto in precedenza, ha una durata di 5 anni, la scadenza è riportata sul tubo stesso, trascorso il limite di tempo va sostituito.
Ciò non esclude che il tubo non si danneggi prima, magari per una piegatura o altro, di conseguenza è bene ispezionare periodicamente: cospargetelo di sapone e aprite il gas, osservate se la schiuma presenta delle bollicine dovute alla perdita. In questo caso anche l’installazione di un rilevatore di gas e fumo può essere una buona mossa.
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2 COMMENTI
January 9, 2021 at 11:11 pm
Buonasera, è da stamattina che ho la stufa a gas accesa e stanotte dovrò anche dormirci perché non si spegne anche chiudendo la bombola, c’è pericolo?
Risposta
January 11, 2021 at 5:58 pm
Salve Ivano,
se chiudi la chiave della bombola quest’ultima non eroga più gas e la stufa deve spegnersi per forza, quindi sotto questo aspetto non corri alcun rischio. Se apparentemente la stufa non si spegne dopo aver chiuso la bombola è del tutto normale, perché nel circuito interno e nel tubo di gomma è comunque rimasto del gas; la fiamma pilota, quindi, continua a rimanere accesa per diversi secondi fino a quando il gas rimasto nel circuito non si consuma del tutto, dopodiché si spegne.
Saluti
Team USP
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