I consumi del termoconvettore a gas

Ultimo aggiornamento: 24.04.24

 

Può il convettore a gas essere la soluzione ideale per risparmiare sui consumi? Meglio abbinarlo ai termosifoni oppure utilizzarlo come fonte di riscaldamento primaria? 

 

Siamo costantemente alla ricerca del giusto equilibrio tra consumi (e di conseguenza risparmio in bolletta) e una casa adeguatamente riscaldata. La tecnologia mette a nostra disposizione più di una soluzione e ciò oltre al vantaggio di avere più possibilità di scelta, al tempo stesso genera un po’ di confusione.

Insomma, cosa dobbiamo installare in casa per stare al calduccio e non prosciugare il portafogli? Nel frattempo che vi interrogate, vi parliamo del termoconvettore a gas e in particolare dei suoi consumi così avrete le informazioni necessarie per capire se un ottimo termoconvettore può fare al caso vostro.

 

Cos’è un termoconvettore

Magari non avete in casa un termoconvettore semplicemente perché non ne avete mai sentito parlarne prima. Dunque, capendo di cosa si tratta potreste pensare di installarlo in casa vostra.

Allora spieghiamo immediatamente che cos’è questo dispositivo. Si tratta di un impianto termico che basa la sua azione sul meccanismo della convezione. Ci sono due tipologie costruttive di termoconvettore: a parete oppure a soffitto. Ma questi apparecchi si distinguono anche per il mezzo impiegato per riscaldare l’aria. Abbiamo, dunque, il termoconvettore ad acqua, elettrico e a gas; quest’ultimo è oggetto del nostro articolo. 

Indipendentemente dal mezzo impiegato per riscaldare l’aria, se questa è fatta circolare per mezzo di una ventola, si parla di ventilconvettore altrimenti detto termoventilatore o termoconvettore ventilato. In questo caso regolando la velocità delle pale del ventilatore si regola anche la temperatura.

Abbiamo detto che l’oggetto in questione è il modello a gas e dunque ci sembra opportuno dare qualche ulteriore informazione sul processo di riscaldamento dell’aria. In questo caso specifico c’è un bruciatore mentre il gas impiegato è il metano. Quindi se state pensando di comprare un ottimo termoconvettore dovete necessariamente disporre dell’allacciamento al cosiddetto “gas di città”.

Quanto conviene sostituire i termosifoni con i termoconvettori a gas?

La decisione di installare i termoconvettori in sostituzione o alternativa dei termosifoni non va presa d’impulso. È importante ragionare bene sul tipo di utilizzo che se ne farà. Per aiutarvi ad avere un quadro chiaro della vostra situazione vi suggeriamo alcune domande da porvi.

Quali temperature volete raggiungere mantenendole costanti? Com’è l’ambiente da riscaldare; grande, medio, piccolo? Pensate di usare i termoconvettori per la maggior parte dell’inverno? E ancora, i termoconvettori andranno a integrare un impianto di riscaldamento già esistente, magari per riscaldare una sola stanza in quanto il termosifone è insufficiente, oppure graverà sui termoconvettori l’onere di riscaldare tutta casa? 

Ora, per valutare la convenienza del termoconvettore a 360° cominciamo dal loro costo. Che budget dovreste stanziare? Dovreste mettere in conto di dover pagare non meno di 600 euro per ogni termoconvettore a gas. Stiamo parlando della cifra minima per comprare un buon dispositivo ma poi il mercato offre termoconvettori a prezzi più alti, anche se magari più performanti e con maggiori funzioni.

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I consumi

Non è facile determinare quanto consumi un termoconvettore o se conviene ai fini di una bolletta meno salata. Tutto dipende dall’uso che se ne fa. In vero, un risparmio lo si può ottenere concretamente nel momento in cui si prendono una serie di misure dettate dal buonsenso come avere le finestre con i doppi vetri, porre rimedio agli spifferi, non impostare una temperatura troppo alta o mettere degli ostacoli davanti al termoventilatore. 

È da considerare, poi, che molti modelli sfruttano la termoventilazione forzata la quale ha bisogno dell’elettricità; dunque mettete in conto anche i costi della corrente elettrica, che con i termosifoni, per esempio, non si paga. Inoltre i termoconvettori a gas hanno bisogno dello scarico dei fumi, dunque serve l’intervento di un tecnico.

Le alternative: i convettori ad acqua ed elettricità

E se invece per voi fosse più adatto un termoconvettore ad acqua o magari elettrico?  Il primo richiede l’allacciamento alla caldaia ma consuma meno del termosifone; oltretutto, rispetto  a questo ha una superficie di irraggiamento più ampia. Volendo ci sono modelli a batteria ma questi non offrono particolari funzioni. Da non sottovalutare, poi, che l’uso di un termoconvettore ad acqua rende l’aria più salubre poiché meno secca. 

Quanto al termoconvettore elettrico il riscaldamento avviene attraverso una serie di resistenze elettriche; è molto indicato nei casi in cui non si disponga di spazio a sufficienza. I modelli a basso consumo sono detti “svedesi” e sono caratterizzati da una superficie ampia ma funzionano a una temperatura inferiore rispetto agli impianti normali risparmiando, così, energia. La stima dei consumi rispetto a una stufa elettrica, secondo alcuni produttori e di circa sette volte in meno.

 

Il nostro consiglio:

 

Robur Radiatore a Gas Metano a parete Supercromo 3002

 

Il prodotto proposto da Robur è uno tra i più interessanti attualmente disponibili sul mercato e vanta una qualità generale particolarmente soddisfacente, il che giustifica in buona parte l’esborso economico che bisogna sostenere per acquistarlo. Parliamo di un termoconvettore a gas metano pensato per essere installato a parete e che vanta una potenza di 2.320W, il che lo rende adeguato per un’ambiente di una ventina di metri quadrati. 

Si fa apprezzare per un funzionamento particolarmente silenzioso, per la velocità con cui raggiunge la temperatura impostata e per la possibilità, regolandolo al minimo, di sfruttarlo per eliminare l’umidità. Il dispositivo di Robur si può accendere manualmente o impostare affinché lo faccia quando volete, è realizzato con materiali di qualità e non necessita di particolari lavori di manutenzione. Se a questo aggiungiamo anche che l’installazione è piuttosto semplice non possiamo che promuovere a pieni voti questo radiatore a gas metano made in Italy.

 

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11 COMMENTI

Domenico

May 4, 2022 at 4:52 pm

Salve ho 2 termoconvettori ad aqua ma non riesco a capire come mai programmando il termostato quando si spegne esce aria fredda

Risposta
Ricardo

May 10, 2022 at 10:06 am

Salve Domenico,

ci aiuti a capire meglio. Il termoconvettore emette aria calda nel lasso di tempo impostato con il termostato e poi, invece di spegnersi, comincia a emettere aria fredda?

Saluti
Team USP

Risposta
Anita

January 7, 2022 at 6:50 am

Ciao. Un tecnico mi ha riferito che un impianto a termocvettori a gas non è sicuro al 100% perché la camera di combustione potrebbe perdere fumi e se si dorme con gli apparecchi accesi potrebbe essere rischioso. Cosa ne pensi in merito alla sicurezza, considerando che l’impianto sia a regola d’arte? Mi riferisco a imprevisti che potrebbero accadere. Una caldaia a gas esterna non è comunque in ogni caso più sicura in tal senso? Grazie

Risposta
Ricardo

January 8, 2022 at 9:43 am

Salve Anita,

quando si parla di impianti alimentati a gas non esiste mai alcuna garanzia che la sicurezza raggiunga il 100%, questo vale sia per le caldaie a gas (interne o esterne), per le bombole, le stufe e i termoconvettori, sia per le cucine, i fornelli e i barbecue.
Una fatalità potrebbe accadere in qualsiasi momento, per questa ragione è consigliato sempre il buonsenso nell’utilizzo di questi impianti, evitando di farli installare o modificare da personale non qualificato. La caldaia a gas esterna è più sicura rispetto ai termoconvettori solo nella misura in cui è installata a regola d’arte ed è un modello conforme alle normative vigenti, quindi dotato di tutti i sistemi di sicurezza del caso. Per quanto riguarda i termoconvettori a gas, invece, il pericolo maggiore sta nell’emissione di CO2, quindi è importante aerare periodicamente l’ambiente per evitare l’incremento di anidride carbonica nell’aria. Per una questione di buonsenso, inoltre, non ci sembra assolutamente il caso di dormire con i termoconvettori a gas accesi, a prescindere dalla sicurezza dell’impianto.

Saluti

Team USP

Risposta
aldo

July 24, 2021 at 2:59 pm

Ho letto il vostro articolo riguardante i termoconvettori a gas e secondo il mio modesto parere potrebbero rientrare nell’opzione ECOBONUS per risparmio energetico, intendo ecobonus che esula dal risparmio edilizio con cumulo 96.000 euro. Vi dispiace spiegarmi tecnicamente perchè non possono beneficiare di questa opportunità ECOBONUS ???
Siccome alcuni dicono che rientrano, altri che non rientrano, altri che entrano ma solo come ristrutturazione edilizia se in corso la ristrutturazione dell’edificio con SCIA ecce.ecc.,come per il mio caso.
Vi ringrazio, cosi mi metto il cuore in pace anche se è per un NON RIENTRANO. Buon lavoro. Distinti saluti. Aldo

Risposta
Ricardo

July 26, 2021 at 2:23 pm

Salve Aldo,

puoi metterti il cuore in pace: i termoconvettori a gas possono rientrare nelle agevolazioni fiscali con aliquota al 50% se sono inseriti nel contesto di un lavoro di ristrutturazione dell’immobile ai fini dell’efficientamento energetico. Se l’immobile dove stai eseguendo i lavori era già dotato in precedenza di un impianto di riscaldamento con radiatori, e tu stai procedendo a sostituire quelli preesistenti con i termoconvettori a gas, allora puoi richiedere anche la detrazione con aliquota al 65% sia per le spese di acquisto sia per quelle di installazione.

Saluti

Team USP

Risposta
francesco la piana

January 1, 2021 at 4:54 pm

chiedo una consulenza tecnica x il mio appartamento ho un salone di circa 70mq,con un soggiorno attiguo di20mq,il salone ha un vuoto che conduce al piano notte ,quindi un vuoto,che convettore posso adattare,con consumi bassi,già ho i termo ma non sono sufficienti,causa sbagliato progetto iniziale di conduttura10mm,poi altra esperienza pellet,risolto x il caldo,ma no x la pulizia continua trasporto pellet ecc ecc.vorrei provare con i convettori mi date una mano? grz attendo vostra risposta

Risposta
Ricardo

January 4, 2021 at 2:22 pm

Salve Francesco,

i convettori potrebbero rappresentare una soluzione ma le alternative possibili in questo caso sono tre: elettrici, ad acqua o a gas.

i termoconvettori elettrici sono i più semplici da installare, perché richiedono soltanto il collegamento a una presa di corrente, ma ovviamente hanno un consumo maggiore perché vanno appunto a elettricità; i termoconvettori ad acqua richiedono comunque una caldaia (a gas o a pellet) che riscaldi l’acqua del circuito dei termosifoni, mentre quelli a gas, anche se convenienti sulla carta, nella realtà dei fatti non sempre possono essere installati perché è difficile adempiere a tutti i requisiti di sicurezza richiesti. Se sei interessato in particolar modo ai termoconvettori a gas, quindi, ti consigliamo di rivolgerti alla ditta Robur di Bergamo, che è specializzata nella produzione e installazione di questi apparecchi.

Saluti

Team USP

Risposta
Francesco

January 16, 2021 at 8:50 am

Grazie scusate ho letto in ritardo

Risposta
Sara

October 22, 2020 at 5:13 pm

Buonasera,
io in casa ho solo termoconvettori a gas.
Ho paura di consumare troppo e pagare bollette stellari,quindi se non sono in casali spengo. E li accendo solo qualndo è necessario.
il problema è che ho la casa che si sta riempiendo di muffa!
Per terra è perennemente bagnato.
Gli infissisono nuovi dotatidi doppi vetri.

Se impostassi il timer accendendo al minimoi termoconvettori 1 quarto d’ora ogni ora risolverei il problema?

Risposta
Ricardo

October 24, 2020 at 4:51 pm

Salve Sara,

intanto puoi provare come hai detto, cioè usando il timer ed accendendo e spegnendo i termoconvettori in maniera alternata; da come ci hai descritto la situazione, però, sembra che casa tua si trovi in una zona dove si crea una forte escursione termica con un notevole differenziale di temperatura tra interno e esterno. Infatti il fenomeno della condensa è talmente accentuato da bagnarti i pavimenti.
A questo punto, quindi, perché invece di accendere e spegnere il riscaldamento non provi a usare i deumidificatori? Potresti acquistarne uno piccolo, intanto, da mettere in una sola stanza e vedere la differenza, e poi nel caso acquistarne altri da usare anche per gli altri ambienti, oppure puoi acquistarne direttamente uno di grande capacità e vedere come ti trovi. Un’altra soluzione possibile, sempre nell’ambito della deumidificazione, sono le lampade di sale; potresti acquistarne una o due da mettere in ogni stanza, ma per funzionare devono comunque restare accese.

Saluti

Team USP

Risposta