Vediamo insieme come ottimizzare le prestazioni della caldaia e ridurre i consumi grazie a una corretta impostazione della temperatura dell’acqua sanitaria e dei termosifoni.
I dispositivi smart che consentono la gestione da remoto della caldaia sono estremamente utili per ridurre il consumo di energia degli impianti di riscaldamento, ma il cronotermostato e le valvole termostatiche per i termosifoni devono essere correttamente programmati per garantire il massimo dell’efficienza, sia per quanto riguarda il consumo energetico sia dal punto di vista del comfort.
La temperatura dell’acqua nella caldaia è uno dei fattori chiave per una gestione oculata dell’impianto di riscaldamento; sia quella dell’acqua calda sanitaria sia la temperatura dell’acqua dei termosifoni devono essere impostate entro un determinato intervallo, diversamente anche un modello ad alta efficienza energetica finirebbe con il consumare più combustibile di quanto in realtà dovrebbe.
Questa regola vale ovviamente con tutti i tipi di caldaie, sia quelle alimentate a gas sia quelle a biomasse; la temperatura ideale di mandata della caldaia a condensazione non è diversa da quella di una a pellet infatti, perché indipendentemente dal tipo di combustibile e tecnologia su cui si basa l’impianto, la sua finalità rimane sempre quella di riscaldare l’acqua dei termosifoni e quella per l’uso sanitario.
La temperatura ideale in casa
Il circuito dei termosifoni è distinto da quello dell’acqua calda sanitaria, ovviamente, e a differenza di quest’ultimo va impostato in un intervallo di temperature diverso; questi intervalli, inoltre, cambiano anche in base al tipo di impianto, cerchiamo quindi di capire quali sono le regolazioni ottimali per garantire la temperatura in casa, sia per il riscaldamento sia per l’acqua sanitaria.
Temperatura termosifoni
Per quanto concerne l’acqua del riscaldamento, per garantire il giusto comfort la temperatura deve essere impostata tra i 60° e i 70° Celsius; ma la regolazione della temperatura può avvenire in diversi modi, a seconda delle caratteristiche dell’impianto.
Se i termosifoni sono dotati di valvole termostatiche, per esempio, si può impostare la caldaia in modo da avere una temperatura di mandata costante di 65°, per esempio, e poi gestire successivamente la temperatura nei singoli ambienti della casa intervenendo sulle valvole dei termosifoni. Questa soluzione è ideale soprattutto per coloro che hanno installato valvole termostatiche a controllo remoto sui termosifoni, perché permette di regolare la temperatura o addirittura di escludere i termosifoni nelle stanze dove non è presente nessuno, in modo da ridurre ulteriormente i consumi.
Se invece la caldaia è dotata di una sonda esterna, allora può essere programmata in modo da variare la temperatura autonomamente in base a quella rilevata dalla sonda esterna; questo sistema permette all’impianto di adeguarsi alle condizioni climatiche esterne, ottimizzando ulteriormente il consumo di combustibile.
Se al posto dei termosifoni è installato un impianto di riscaldamento a pannelli radianti invece, a soffitto o a pavimento, allora la temperatura deve essere impostata tra i 25° e i 35° Celsius; in questo caso non sono previsti adattamenti, la temperatura di mandata deve essere sempre costante sul valore impostato, perché l’impianto a pannelli radianti rimane perennemente acceso per mantenere caldo l’interno della casa.
L’acqua calda sanitaria
La produzione ACS occupa un circuito distinto rispetto a quello dei termosifoni, e quindi va impostata entro un intervallo di temperature più basso, tra i 45° e i 55° Celsius. L’eventuale regolazione, in questo caso, dipende soprattutto dal tipo di impianto; la caldaia, infatti, può essere istantanea oppure ad accumulo, quindi dotata di un bollitore di capacità variabile a seconda del caso.
Nelle caldaie istantanee è preferibile impostare la temperatura poco a 55° Celsius, in modo da ridurre i tempi di attesa quando si apre il rubinetto dell’acqua calda e consumare anche meno acqua; se invece è un modello ad accumulo allora si può impostare la temperatura su un valore più basso, in quanto l’acqua calda sarà immediatamente disponibile non appena si apre il rubinetto.
In ogni caso è importante ricordare che una temperatura dell’acqua troppo calda favorisce la formazione di calcare, causando un rapido deterioramento dello scambiatore di caldaia.
A quanti gradi impostare la stufa a pellet
Questa domanda è lecita nella misura in cui le stufe a pellet sono di solito collegate solo al circuito dei termosifoni e di conseguenza la temperatura dell’acqua va impostata solo per la modalità riscaldamento, quindi tra i 60° e i 70° Celsius.
Fanno eccezione a questa regola soltanto le caldaie a pellet di nuova generazione definite “Idro”, in quanto sono dotate di un bollitore interno e oltre al riscaldamento provvedono anche alla produzione di acqua calda sanitaria. In questo caso vale lo stesso discorso fatto in precedenza sull’impostazione della temperatura nelle caldaie a gas.
Pressione acqua calda
Concludiamo parlando di un argomento che spesso viene erroneamente collegato a quello della regolazione della temperatura, e cioè la pressione della caldaia. Le due cose, infatti, non sono correlate in alcun modo, e ora spiegheremo subito il perché. Regolare la temperatura dell’acqua serve a ottimizzare il consumo di combustibile della caldaia, per risparmiare sulle bollette, ma non influisce sulla pressione di uscita dell’acqua dai rubinetti, che dipende invece dall’acquedotto.
Il controllo della pressione in caldaia si esegue al solo scopo di evitare malfunzionamenti o guasti nell’impianto. Se la pressione è troppo bassa, infatti, l’impianto potrebbe andare in blocco, mentre se la pressione della caldaia è alta, potrebbe causare danni al circuito o al generatore.
Per evitare di correre questo tipo di rischi bisogna controllare spesso il display del dispositivo, in modo da poter intervenire tempestivamente e alzare o abbassare la pressione della caldaia a seconda del caso, in modo da mantenerla sempre entro i normali parametri. Nel caso la pressione sia troppo bassa, per riportarla alla normalità bisogna immettere acqua nel circuito della caldaia; se invece è troppo alta bisogna intervenire sulla valvola di sicurezza, in modo da scaricare la pressione in eccesso.
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