Tipi di pavimenti per interni ed esterni: come scegliere il più adatto

Ultimo aggiornamento: 19.04.24

 

Scegliere con attenzione il tipo di pavimento da installare è molto importante; diamo un’occhiata alle diverse tipologie esistenti e alle loro caratteristiche specifiche.

 

I pavimenti esterni e interni vanno scelti con estrema cura perché, per poter garantire un’elevata durata nel tempo, bisogna valutare con attenzione il tipo di materiale e le sue caratteristiche.

Se state costruendo una nuova casa a partire da zero oppure state ristrutturando quella vecchia, non trascurate questo aspetto perché i pavimenti non sono accessori ma una componente essenziale dell’immobile, e sono in grado di determinare l’intero stile della casa, dal colore delle pareti fino al tipo di arredamento di ogni stanza, servizi inclusi. Andiamo quindi a vedere quali tipi di pavimento sono disponibili sul mercato, le loro caratteristiche e per quali ambienti sono più adatti.

 

Pavimenti in marmo e finto marmo

Il marmo è un materiale estremamente pregiato dal punto di vista estetico, infatti quando i pavimenti realizzati con questo materiale sono posati in maniera perfetta, diventano delle vere e proprie opere d’arte grazie alle caratteristiche cromatiche uniche di questa pietra.

A parte il prezzo elevato, però, il marmo è caratterizzato da alcuni svantaggi che ne limitano l’applicazione solo a determinati ambienti. Tanto per cominciare, infatti, si tratta di un materiale fragile che va calpestato con delicatezza, per evitare di scheggiarlo; inoltre è poroso e quindi bisogna fare attenzione a usare i detergenti giusti e non versare oli o altri liquidi che sarebbero facilmente assorbiti macchiandolo in modo indelebile.

Per questa ragione il marmo viene adoperato quasi esclusivamente in ambienti di rappresentanza, come il salotto per esempio, oppure “neutri”, come la tromba delle scale e le relative rampe negli edifici condominiali.

Il pavimento in finto marmo rappresenta una buona alternativa per chi vuole godere delle qualità estetiche di questo materiale senza incappare nei suoi svantaggi; rispetto al vero marmo, infatti, quello finto è più resistente e durevole, non assorbe i liquidi ed è facile da lavare, non è attaccabile da muffe e batteri, si può calpestare senza timore ed è perfino sovrapponibile a pavimentazioni già esistenti.

Ovviamente l’effetto tattile e quello estetico restano comunque inferiori a quelli di un pavimento in marmo vero, perché i pavimenti in finto marmo sono costituiti da mattonelle e quindi richiedono una posa in opera estremamente accurata per ridurre al minimo le fughe e riprodurre fedelmente l’effetto marmo.

 

Pavimenti in ceramica e gres

Questi materiali hanno il pregio di essere resistenti ed estremamente versatili; i pavimenti in ceramica sono elegante e si possono trovare in un’ampia varietà di dimensioni, decorazioni e prezzi, vanno bene per gli ambienti interni ma grazie alla loro elevata resistenza al gelo, alle macchie e agli urti, nonché alla loro tenuta antiscivolo, sono adatti anche come pavimentazione esterna.

Lo stesso discorso vale per il gres porcellanato, che è uno dei materiali attualmente più diffusi; esistono infatti diverse varietà di gres studiate apposta per offrire la massima resa a seconda dell’ambiente in cui vengono adoperate, come per esempio il gres porcellanato carrabile, fatto apposta per rivestire le pavimentazioni esterne e dei garage.

Il gres porcellanato è adatto soprattutto per i pavimenti di cucine e bagni, perché non assorbe liquidi e non è soggetti alle problematiche legate all’umidità; la texture antiscivolo delle mattonelle in gres, inoltre, permette di fare a meno del tappetino da bagno.

Il parquet

I pavimenti in legno sono tra i migliori che si possano desiderare, sia dal punto di vista dello stile e dell’eleganza sia per quanto riguarda il comfort. Il parquet aggiunge un tono caldo all’ambiente, sotto tutti gli aspetti; a differenza dei pavimenti in pietra o ceramica, infatti, il legno massello è un materiale che permette di camminare scalzi senza alcun problema anche durante il periodo invernale.

Al giorno d’oggi, inoltre, sono stati messi a punto dei trattamenti speciali che hanno permesso di ridurre gli svantaggi di questo tipo di pavimentazione, migliorando la resistenza ai graffi e ai parassiti e permettendo il suo utilizzo anche in presenza di impianti di riscaldamento radianti.

In alternativa si può optare per il parquet laminato; quest’ultimo è di qualità inferiore ma proprio per questo ha un prezzo di gran lunga più accessibile rispetto al parquet in legno massello, inoltre dal punto di vista estetico è altrettanto valido, perché essendo stampato riproduce alla perfezione l’effetto legno.

Sia il parquet in legno massello sia in laminato, però, sono pavimentazioni adatte esclusivamente per gli ambienti interni e solo per le camere da letto, i corridoi e il salotto, in quanto sono vulnerabili all’acqua e all’umidità.

 

Il cotto

Questo è un altro tipo di pavimentazione molto apprezzato per la sua versatilità, infatti è adatto sia per le pavimentazioni interne sia per quelle esterne e per terrazzi, balconi e giardini.

Il cotto è caratterizzato da una durezza inferiore rispetto a quella del gres porcellanato, ma in compenso ha un impatto estetico maggiore, soprattutto il cotto antico che si distingue per delle irregolarità che lo fanno sembrare fatto a mano. Proprio per questa ragione è utilizzato prevalentemente negli ambienti rustici e di campagna; gli svantaggi, invece, sono la sua tendenza ad assorbire i liquidi e a macchiarsi con estrema facilità.

La resina

Negli ultimi anni si sono notevolmente diffusi i pavimenti in resina epossidica, un materiale che è in grado di essere combinato in infiniti modi e quindi estremamente personalizzabile per quanto concerne i colori e le finiture.

I vantaggi sono il costo minore rispetto alle pavimentazioni tradizionali e la disponibilità praticamente perenne del materiale; grazie allo spessore di pochi millimetri, inoltre, la pavimentazione in resina può essere posata senza bisogno di rimuovere il vecchio rivestimento, il che permette di velocizzare i tempi di lavoro. Gli ulteriori pregi sono l’assenza di fughe e la conseguente facilità di pulizia.

Gli svantaggi, invece, consistono nella difficoltà della posa in opera del materiale, che non può essere improvvisata ma richiede una certa esperienza al fine di ottenere dei buoni risultati; diversamente si corre il rischio che si formino delle crepe in alcuni punti o che il colore e gli effetti non risultino come quelli desiderati. Inoltre la resina è più soggetta a graffiarsi in seguito al continuo calpestio o agli urti.

 

 

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