Come organizzare un trasloco senza impazzire

Ultimo aggiornamento: 26.04.24

 

Finalmente è giunto il momento di cambiare casa? Niente paura, in questo articolo vi mostreremo come è facile prepararsi al trasferimento.

 

Dopo dieci anni in affitto avete deciso di acquistare un bell’appartamento in centro città oppure una splendida casa nella solitudine della campagna? Per quest’ultima soluzione probabilmente il trasferimento sarà più semplice, poiché non dovrete chiedere particolari permessi al Comune per poter fermare il camion che scaricherà tutti i vostri mobili con calma.

Ma come fare un trasloco senza perdere la pazienza? Di sicuro giocando d’anticipo, evitando di preparare tutti gli scatoloni gli ultimi giorni rischiando che la fretta possa causare brutti scherzi. Tuttavia, è bene ricordarsi che gli imprevisti accadono, ma che è possibile affrontarli al meglio mantenendo la calma e riuscendo a gestire il tutto senza eccessivo stress.

 

Quanto costa fare un trasloco?

La principale questione a cui dovrete pensare, ben prima di acquistare materiali da imballaggio e scatoloni è decidere cosa si vorrà portare nella nuova casa e quali mobili invece si potranno buttare, poiché oramai malconci, oppure vendere, se ancora in buone condizioni. Tale scelta è molto importante, poiché inciderà notevolmente sul costo della ditta di traslochi che dovrete contattare per il trasporto dell’arredamento.

Chi ha la possibilità di gestire autonomamente il trasferimento invece, poiché ha a disposizione una grossa auto, è in grado di guidare un furgone e ha abbastanza muscoli da caricare gli elettrodomestici, allora non avrà spese extra di cui preoccuparsi, se non quelle relative al permesso per trasloco da chiedere al proprio Comune e a quello di destinazione, se diverso dal primo.

Contattare un’impresa potrebbe risultare oneroso: in media infatti, il trasporto di un arredamento completo nella stessa città può arrivare a costare anche oltre i 1.000 euro, se poi si tratta di una regione differente i prezzi possono salire fino ai 5.000 euro, in base alla distanza. Per traslochi al di fuori dalla nazione è bene prepararsi a spendere cifre piuttosto elevate, anche oltre i 10.000 euro per viaggi intercontinentali. In questi casi limite però, vendere il mobilio e acquistarne uno nuovo sul posto dove si andrà a vivere potrebbe essere la soluzione più economica. Dunque, meglio effettuare dall’Italia un trasloco facile, leggero, con pochi effetti personali e valigie.

 

Come fare pacchi per trasloco

La parte più difficile di un trasferimento è senza dubbio l’imballaggio di tutte le suppellettili presenti in casa. Fare gli scatoloni comporterà molto tempo, soprattutto se siete degli accumulatori seriali e avete conservato persino tutti i giochi dei vostri figli, attualmente all’università, risalenti a quando erano bambini. Dunque, per evitare lo stress da trasloco è importante fare una cernita delle cose di cui potrete fare a meno nella futura casa, poiché più piccola e non vi è abbastanza spazio o semplicemente per dare un taglio al passato e affrontare il trasferimento con un nuovo spirito.

Ovviamente, non potendo richiudere negli scatoloni gli oggetti di uso quotidiano, sarà fondamentale cominciare da ciò che non adoperate mai, come per esempio soprammobili, libri, peluches e altro. Partire in anticipo è fondamentale, se non ci si vuole ritrovare gli ultimi giorni a impacchettare roba: per questo motivo, è consigliabile iniziare almeno un mese prima, realizzando le scatole un po’ alla volta.

Per quanto riguarda i vestiti invece, meglio imballare da quelli fuori stagione che non verranno adoperati per i prossimi mesi, così come le scarpe. Gli indumenti possono essere inseriti nelle valigie, in modo tale da consentire una conservazione migliore rispetto al cartone, che con la pioggia e l’umidità si può deteriorare.

Organizzare un trasloco potrebbe risultare molto più semplice in assenza di bambini o animali domestici, che bisognerà gestire durante il giorno stabilito per il trasporto di tutti i mobili. Contattate dunque anticipatamente parenti, amici, baby sitter o pensioni per cani, in modo tale che possano liberarsi in tempo per darvi un supporto adeguato per le ore più fatidiche.

Inoltre, chi ha un budget limitato e non ha voglia di spendere uno sproposito per il materiale da imballaggio di Leroy Merlin potrebbe chiedere nei negozi di fiducia o a qualche amico di non gettare gli scatoloni utilizzati per la merce, poiché generalmente abbastanza resistenti e capienti per contenere libri o oggetti più delicati, come per esempio i piatti.

I quadri, il televisore o altri grandi elettrodomestici si possono proteggere avvolgendoli in vecchie coperte o tappeti, in modo tale che possano attutire i colpi durante il trasporto. Le stoviglie invece, saranno probabilmente le ultime cose che porterete, a meno che non abbiate intensione di acquistarne di nuove.

 

Cosa fare prima di entrare nella nuova casa

Innanzitutto, se si tratta di un appartamento nuovo di zecca l’unica cosa che vi toccherà fare sarà chiamare le varie società del gas, luce e acqua e stipulare dei contratti per ottenere l’apertura dei contatori.

Se invece la casa viene lasciata dai vecchi proprietari, appena questi ultimi saranno andati via sarà necessario effettuare il trasloco delle utenze domestiche, recandovi presso le sedi dei gestori scelti oppure contattandoli telefonicamente e comunicando la lettura dei consumi effettuati fino a quel momento, che saranno a carico dei precedenti inquilini.

Prima di entrare però, se la casa ha un aspetto vissuto sarebbe opportuno ridipingere le pareti e valutare la presenza di problemi relativi agli impianti o agli infissi e, se la situazione lo consente, cercare di risolverli nel più breve tempo possibile.

Cosa fare nella vecchia casa

Oltre alla preparazione degli scatoloni per il trasloco, una volta raggiunta la nuova dimora sarà necessario effettuare alcune mansioni nella vecchia casa. La maggior parte dei proprietari infatti richiede l’imbiancamento dell’appartamento, inoltre, prima della consegna delle chiavi vi consigliamo di esigere la restituzione dell’intero importo della caparra, a meno che non abbiate creato danni durante la vostra permanenza.

Un’altra questione importante da risolvere riguarda la chiusura delle utenze e l’eventuale chiusura: per evitare furbate da parte dei futuri inquilini, è bene segnare e fotografare le letture dei contatori di acqua, luce e gas il giorno prima di andare via, verificando in seguito l’effettiva voltura. Infine, sarà necessario occuparsi della chiusura del contratto per la tassa sui rifiuti, e della pulizia dell’appartamento, che dovrà essere lasciato in uno stato possibilmente decoroso.

 

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