Pannelli o cartongesso: le migliori soluzioni per l’isolamento termico interno

Ultimo aggiornamento: 26.04.24

 

Esiste un’alternativa poco dispendiosa per isolare la casa dall’interno in modo efficiente? Vediamo insieme quali sono le soluzioni migliori, realizzabili anche in modalità fai da te.

 

L’isolamento termico interno di una casa è una questione da non sottovalutare in quanto ha un grosso impatto sull’efficienza degli impianti di riscaldamento e climatizzazione; le dispersioni di calore dovute ai ponti termici e agli infissi non a tenuta, infatti, obbligano a un maggiore consumo energetico per mantenere la temperatura ideale, a prescindere dalla stagione.

In molti cercano di risparmiare adottando soluzioni a basso costo, come per esempio l’uso dei paraspifferi, ma queste alternative non sono altro che una soluzione di comodo, poco efficiente e solo temporanea.

Per non essere costretti a patire il freddo in inverno e il caldo in estate, ma soprattutto per porre un freno alle spese di gas ed energia elettrica, l’unica soluzione che si rivela veramente efficace e conveniente, soprattutto a lungo termine, è quella di rivestire con isolanti le pareti dell’abitazione, creando così un cappotto interno in grado di garantire un adeguato isolamento termico e anche acustico.

 

Cappotto termico pro e contro

Il cappotto termico interno è preferibile a quello esterno soprattutto per due ragioni: il costo di realizzazione inferiore e la possibilità di abbatterlo ulteriormente effettuando da soli l’intervento in modalità fai da te.

Per realizzare l’opera esternamente, infatti, bisogna per forza rivolgersi a una ditta specializzata visto che per accedere alle parti alte delle facciate occorre allestire appositi ponteggi; se l’abitazione è situata in un edificio condominiale, inoltre, non sarà possibile eseguire il lavoro di rivestimento della facciata soltanto all’altezza di un singolo appartamento, di conseguenza bisognerà per forza di cose coinvolgere gli altri proprietari e convincerli ad avviare un lavoro di ristrutturazione per l’intero edificio. 

In base al numero degli appartamenti e dei relativi proprietari, quindi, la realizzazione del cappotto termico su un edificio condominiale potrebbe non essere la soluzione migliore, soprattutto se le condizioni dell’immobile non sono tali da richiedere interventi di ristrutturazione sulle facciate.

Realizzare un cappotto termico internamente all’appartamento invece, se da un lato potrebbe presentare lo svantaggio di incrementare lo spessore delle pareti e ridurre sensibilmente il volume delle stanze, dall’altro offre diversi vantaggi che rendono questa opzione più conveniente rispetto al cappotto esterno. Non ultimo, come accennato in precedenza, quello di poter fare il lavoro da soli se si hanno le giuste competenze nel campo del fai da te e del bricolage, risparmiando così sui costi di realizzazione.

 

Materiale isolante termico: i pannelli di cartongesso

La scelta del materiale da adoperare per la coibentazione interna è importante sia ai fini dell’efficienza della stessa sia per quanto riguarda l’aspetto economico ed eventuali ulteriori caratteristiche, come per esempio la possibilità di incrementare non solo l’isolamento termico ma anche quello acustico.

Una soluzione economica molto diffusa, per esempio, è rappresentata dai pannelli cartongesso isolanti, cioè dei normali pannelli di cartongesso che sono tecnicamente uniti a uno strato di materiale isolante per muri; quest’ultimo, a seconda del tipo di pannello e del costo, può essere sughero, lana di roccia o polistirolo ad alta densità.

Di conseguenza il cartongesso isolante può avere diverse proprietà a seconda del materiale con cui è combinato, e fungere esclusivamente da isolante termico oppure da isolante termoacustico, assicurando così un discreto livello di insonorizzazione oltre che di tenuta termica.

Lo svantaggio del cartongesso isolante, però, è rappresentato dallo spessore dei pannelli, che può variare dai 5 ai 12,5 centimetri a seconda del tipo di materiale isolante a cui è abbinato lo strato di cartongesso. Di conseguenza la riduzione del volume delle stanze non sarebbe più minima, ma abbastanza consistente da essere sconsigliata se la casa è piccola.

Il costo dei pannelli di cartongesso isolante termico e acustico può oscillare dai 37 ai 45 euro circa al metro quadrato, includendo anche le spese della posa in opera nel caso in cui si decida di incaricare una ditta per eseguire il lavoro.

 

Il sughero

I pannelli di sughero sono consigliati soprattutto per la coibentazione interna di appartamenti di piccole e medie dimensioni; il vantaggio principale di questo materiale, infatti, è rappresentato proprio dallo spessore ridotto dei pannelli, che può oscillare da 0,5 a 2 centimetri. Calcolando anche lo strato di collante per il fissaggio alla parete e quello della vernice di fondo e dell’intonaco rasante, per il rivestimento del pannello, lo spessore massimo dello strato isolante difficilmente supererebbe i 3 centimetri circa.

L’ulteriore punto di forza del sughero è che funziona sia come isolante termico sia acustico; l’unica pecca, invece, è che si tratta del materiale più costoso, dai 60 ai 100 euro al metro quadro inclusa la posa in opera dei pannelli.

Il sughero è quindi consigliato soprattutto a coloro che sono in grado di eseguire da soli il lavoro di posa in opera, perché in questo modo possono ridurre notevolmente i costi di realizzazione.

Lana di roccia e lana di vetro

Questi sono i materiali isolanti più economici che si possano trovare in commercio, infatti sono i più usati, ma pongono alcune limitazioni da non sottovalutare. I rotoli possono costare dai 3,5 ai 5 euro al metro quadrato infatti, escludendo ovviamente la posa in opera; quest’ultima però è consigliabile farla eseguire per forza a una ditta specializzata perché sia la lana di vetro sia quella di roccia sono materiali da maneggiare con estrema cautela perché quando vengono maneggiati disperdono fibre che possono essere facilmente inalate e causare potenziali problemi alla salute.

Un altro aspetto a sfavore di questi materiali è lo spessore, che può variare dai 3 agli 8 centimetri; di conseguenza le lane sono adoperate quasi esclusivamente per isolare ambienti di grandi dimensioni, dove una riduzione del volume interno non presenta particolari problemi, oppure per l’isolamento termico e acustico delle coperture.

 

 

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