Le 8 migliori tettoie del 2024

Ultimo aggiornamento: 26.04.24

 

Tettoie – Guida all’acquisto e Confronti

 

Esistono diversi tipi di tettoie e per diversi scopi, a seconda delle finalità per le quali sono progettate. Quelle di uso più comune sono le pensiline che servono a proteggere porte e finestre dalla pioggia, e in genere sono anche più economiche rispetto alle coperture destinate a superfici più ampie. Nella nostra guida all’acquisto parleremo soprattutto delle pensiline, quindi, ma approfondiremo ulteriormente l’argomento anche in generale. Nella nostra classifica, invece, abbiamo dato un’occhiata ravvicinata alle otto tettoie più richieste tra quelle attualmente disponibili in commercio. Le più apprezzate dagli acquirenti sono quelle prodotte dalla ditta italiana Bellhouse, e in particolare il modello Legno Pigna, costosa ma dalla qualità e dall’estetica eccellenti, e il modello Onda, una pensilina in ferro dalle linee essenziali ma moderne.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Le 8 migliori tettoie – Classifica 2024

 

Come si può notare dalla nostra classifica, il prezzo elevato non ha dissuaso la maggior parte degli acquirenti dal preferire le tettoie di alta qualità rispetto a quelle più economiche, soprattutto per ragioni di durabilità.

 

 

1. Bellhouse coperture pensilina in legno modello Legno Pigna

 

La Bellhouse è una ditta italiana che, stando ai pareri dei numerosi acquirenti soddisfatti, produce tettoie di alta qualità sia dal punto di vista estetico sia per quanto riguarda i materiali adoperati e le caratteristiche di resistenza e solidità.

Al primo posto delle nostra classifica relativa alle migliori tettoie del 2024, infatti, si colloca la Bellhouse modello Legno Pigna, in legno e in stile rustico dotata di supporti in ferro battuto recanti un motivo decorativo a forma di pigna; questa tettoia ospita anche una lastra che permette di fissarla saldamente al muro e una piccola grondaia zincata, che evita lo sgocciolamento raccogliendo e direzionando l’acqua piovana.

La struttura principale è realizzata in legno lamellare di alta qualità sottoposto a trattamento per l’esposizione esterna, in modo da resistere alle intemperie, la copertura invece è in policarbonato compatto da 3 millimetri di spessore; unica pecca: è costosa.

 

Pro

Qualità: I materiali sono tutti di prima scelta; il legno lamellare è verniciato con impregnante ad acqua secondo le norme ambientali e la copertura in policarbonato trasparente è trattata da entrambi i lati per resistere ai raggi UV.

Estetica: A parte la resistenza all’ingiallimento, il corpo principale in legno e i supporti in ferro battuto le donano un aspetto molto bello che migliora l’impatto estetico degli esterni dell’abitazione.

Colori: È disponibile anche in diversi colori, sia per quanto riguarda le tonalità delle parti in legno sia per la copertura, che può essere richiesta trasparente, bronzata oppure opalescente.

 

Contro

Prezzo: L’unica limitazione consiste nel prezzo elevato, che in ogni caso è comunque equilibrato alla qualità e alle caratteristiche possedute dalla tettoia.

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2. Bellhouse coperture pensilina in ferro modello Onda

 

Anche al secondo posto della nostra classifica troviamo una pensilina prodotta dalla ditta Bellhouse, e nella fattispecie una tettoia in ferro adatta per abbellire gli esterni delle abitazioni e degli edifici in stile moderno.

Il modello Onda è uno dei più venduti online, ed è considerata la migliore tettoia tra i diversi prodotti disponibili realizzati in ferro; anche in questo caso il successo di mercato di questa pensilina è dovuto innanzitutto alla qualità superiore dei materiali e all’affidabilità della ditta produttrice. Il corpo principale è realizzato in ferro battuto e acciaio decapato, verniciato a polveri in modo da garantire una maggiore resistenza alla corrosione; l’intera struttura, inoltre, è disegnata per resistere agli agenti atmosferici e alle raffiche di vento.

In comparazione al modello esaminato in precedenza, quindi, differisce soltanto per i materiali e il disegno della struttura; la copertura, invece, è sempre in policarbonato da 3 millimetri di spessore.

 

Pro

Resistente: Uno dei pregi del modello Onda è la sua resistenza strutturale, sia alle intemperie e al vento sia alla corrosione, infatti è realizzata interamente in ferro battuto e acciaio decapato verniciati a polvere.

Moderna: L’estetica essenziale e dalle linee sottili e slanciate la rende ideale per gli esterni degli immobili realizzati secondo i canoni architettonici più moderni.

Copertura: Il policarbonato adoperato dalla ditta Bellhouse è protetto su entrambi i lati dai raggi UV ed è garantito 10 anni contro l’ingiallimento, la rottura e la riduzione della trasmissione della luce, che è superiore al 90%.

 

Contro

Costosa: Anche in questo caso ci troviamo di fronte a un prodotto di alta qualità, e quindi caratterizzato da un prezzo altrettanto alto.

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3. MVPower pensilina tettoia alveolare in policarbonato

 

Visto che le tettoie esaminate in precedenza sono entrambe costose, a questo punto vi starete giustamente chiedendo dove acquistare dei modelli con caratteristiche simili che però siano disponibili a prezzi bassi.

La tettoia in policarbonato prodotta per il brand MVPower potrebbe fare proprio al caso vostro allora; dal punto di vista estetico non ha nulla da invidiare alle pensiline più costose, ma essendo un modello economico è realizzata quasi interamente in plastica. L’unico elemento metallico sono i pali in alluminio, che servono per unire le staffe di supporto; queste ultime sono realizzate in ABS e hanno un design ondulato, con decorazioni in stile europeo.

Le coperture, invece, sono in policarbonato alveolare, quindi sono più leggere rispetto alle lastre di policarbonato pieno. Nel complesso è una buona tettoia ma manca di rigidità; nelle zone dove il clima è mite può andare bene, ma in presenza di vento forte rischia di spaccarsi.

 

Pro

Completa: La confezione include tre sezioni di tettoia per una dimensione complessiva di 2,7 metri lineari per 98,5 centimetri di estensione, inoltre sono presenti anche i dadi per il montaggio a parete.

Economica: Il prezzo è facilmente accessibile e la rende particolarmente adatta per chi non ha grosse esigenze e preferisce puntare al risparmio.

Estetica: Anche se è realizzata con materiali poveri, dal punto di vista estetico non ha nulla da invidiare alle tettoie più costose; le staffe di supporto sono decorate con motivi ondulati in stile europeo.

 

Contro

Qualità: Non è il massimo dal punto di vista della rigidezza, quindi è sconsigliata a coloro che abitano in zone climatiche soggette a condizioni estreme e forte vento.

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4. Glaszentrum Hagen Wagner tettoia in vetro per porta d’ingresso

 

Questa tettoia in vetro prodotta dalla ditta tedesca Glaszentrum Hagen è un altro modello che si distingue per il prezzo elevato, ma le caratteristiche offerte sono perfettamente proporzionate sia in termini di qualità sia di estetica.

La Wagner, infatti, è una copertura singola per porte d’ingresso e porte-finestre, e si fa subito notare per il suo stile essenziale ma al tempo stesso estremamente elegante; è costituita da un vetro stratificato di sicurezza composto da due lastre sovrapposte, VSG e TSG, completamente trasparente e sostenuto da supporti in acciaio inossidabile con finitura lucida a specchio.

La lastra ha profondità e spessore standard, rispettivamente 90 centimetri e 13 millimetri, ma può essere ordinata con una larghezza di 120, 150, 180, 200, 230 o 250 centimetri, a seconda delle esigenze. L’unica pecca, come accennato in precedenza, è il costo elevato; perfino le viti per il fissaggio devono essere acquistate a parte.

 

Pro

Qualità: Si tratta di un prodotto tedesco di alta qualità realizzato nel rispetto degli standard della comunità europea, soprattutto per quanto riguarda i materiali e la sicurezza.

Design: Minimale ma di grande effetto, l’aspetto della tettoia in vetro Wagner è decisamente peculiare e la rende particolarmente adatta a chi cerca una soluzione funzionale che apporti qualcosa di nuovo e unico all’estetica della casa.

Resistente: Il vetro stratificato di sicurezza e i montanti di supporto in acciaio inossidabile la rendono anche molto resistente, ideale per il montaggio anche nelle zone soggette a condizioni climatiche estreme.

 

Contro

Costo: Il prezzo è notevole, al pari della qualità e dell’estetica, quindi è consigliata soltanto alla fascia di utenza più esigente e senza problemi di budget.

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5. Garden Friend Sun tettoia in alluminio e policarbonato trasparente

 

Stilisticamente simile alla tettoia esaminata in precedenza, quella realizzata per il brand Garden Friend è una versione relativamente economica costituita da materiali più poveri, ma in ogni caso resistenti e dall’ottima resa estetica.

La Sun è un singolo elemento da 140 centimetri di larghezza e 100 di profondità, è composto da due staffe di supporto, realizzate in alluminio di color grigio metallico, e da una copertura in policarbonato trasparente; nel complesso è estremamente semplice, quindi, ma è caratterizzata da alcuni piccoli particolari che possono essere penalizzanti.

Tanto per cominciare la copertura in policarbonato è molto sottile e in presenza di vento tende a vibrare, con l’ovvio rischio di cedimenti strutturali; la parte che dovrebbe finire a ridosso della parete, inoltre, in realtà si ferma a due centimetri circa dalla stessa, quindi bisogna installare una ulteriore guarnizione per impedire il passaggio dell’acqua piovana.

 

Pro

Estetica: Il design è ispirato a quello delle tettoie in vetro e acciaio; anche se i materiali adoperati per la Sun sono diversi, quindi, l’aspetto esteriore è comunque pregevole e di bell’effetto.

Accessibile: Il costo non è proprio basso, visto che si tratta di una tettoia singola, ma non è nemmeno alto; il rapporto qualità-prezzo raggiunge un buon compromesso.

Facile da montare: I materiali con cui è realizzata sono molto leggeri e nonostante le istruzioni siano ridotte all’osso e non indichino la distanza tra i fori da praticare, la tettoia risulta comunque facile da installare.

 

Contro

Qualità: I materiali sono leggeri e proporzionati al prezzo; le staffe in alluminio sono resistenti ma la copertura in policarbonato è molto sottile e ha una resistenza limitata.

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6. Almarta tettoia a baldacchino in PVC per esterni

 

Come la maggior parte dei modelli esaminati fino a questo momento, anche quella prodotta per il brand Almarta è una tettoia a baldacchino, ma a differenza delle altre si distingue per le dimensioni generose.

La confezione include infatti quattro staffe di supporto e tre sezioni, che una volta assemblati formano una tettoia lunga 220 centimetri e profonda 105 centimetri; le staffe di supporto sono realizzate in PVC da 6 millimetri di spessore, mentre le coperture sono in policarbonato alveolare di color marrone scuro trasparente. La Almarta è funzionale e le dimensioni sono generose, soprattutto per quanto riguarda la profondità, inoltre può essere combinata con altre sezioni simili per aumentare ulteriormente l’estensione.

Considerato che si tratta comunque di una tettoia realizzata interamente in plastica, però, è penalizzata da un prezzo decisamente alto; in commercio è possibile trovare prodotti analoghi, ma dalle dimensioni leggermente inferiori, a un costo molto più accessibile.

 

Pro

Completa: La confezione contiene tutto l’occorrente: le staffe di supporto, le sezioni di copertura, i correntini di alluminio, le viti per il fissaggio alla parete e i relativi tappi per proteggerle dalla pioggia.

DImensioni: Sono superiori alla media standard, in particolar modo per quanto riguarda la profondità; le altre tettoie, infatti, vanno dai 95 ai 100 centimetri circa, la Almarta raggiunge invece i 105 centimetri.

Facile da montare: Le staffe sono realizzate interamente in materiale plastico, nella fattispecie PVC da 6 millimetri di spessore, di conseguenza è molto leggera e quindi estremamente facile da montare.

 

Contro

Costosa: Visto il tipo di materiale, il rapporto qualità-prezzo è leggermente sfavorevole; le dimensioni superiori agli standard non bastano a giustificare il costo più alto.

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7. Garden Friend P1327004 tettoia in ABS colore nero

 

Al settimo posto abbiamo ancora un prodotto Garden Friend, e per la precisione il modello di tettoia più economico tra tutti quelli esaminati nel nostro articolo. Si tratta infatti di una singola sezione da 80 centimetri di profondità, 100 di lunghezza e 5 di altezza, costituita da due staffe di supporto realizzate in ABS di colore nero e da una copertura in policarbonato alveolare satinato con due correntini in alluminio. 

Pur essendo realizzata in plastica, quindi, questa tettoia ha il pregio di costare poco e di essere estremamente funzionale; le dimensioni la rendono adatta per proteggere dalla pioggia le finestre di piccole dimensioni oppure le unità esterne dei climatizzatori.

L’unica pecca, come capita anche per altre tettoie economiche in plastica, è la leggerezza dei materiali, che la rende poco resistente al vento forte, e l’assenza di viti e tasselli per il fissaggio, che vanno acquistati a parte.

 

Pro

Prezzo: Tra tutti modelli che abbiamo preso in esame per voi, la Garden Friend in ABS è quella che costa meno; è ottima per chi non ha particolari esigenze e ha bisogno di una sezione singola a basso costo.

Dimensioni: Anche se la profondità è leggermente minore rispetto alla media, la tettoia copre comunque una larghezza di un metro ed è predisposta per l’assemblaggio con ulteriori sezioni.

Ottima per i condizionatori: La sezione singola è ideale anche come copertura per proteggere dalla pioggia le unità esterne dei condizionatori.

 

Contro

Qualità: Ovviamente si tratta di un prodotto economico quindi la qualità è mediocre e la resistenza limitata; non è adatta dove le condizioni climatiche e il vento sono intensi.

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8. Blinky 96899-05 tettoia in ABS e policarbonato alveolare bronzato

 

L’ultima pensilina esaminata nel nostro articolo è prodotta per il brand Blinky, ed è un modello analogo al Garden Friend esaminato in precedenza. Anche questa è una tettoia singola, infatti, ma misura 100 x 60 centimetri; nonostante il prezzo leggermente più alto, quindi, è caratterizzata da una minore profondità; in compenso è esteticamente più carina grazie al colore. Le staffe sono realizzate in ABS color testa di moro, infatti, mentre la copertura in policarbonato alveolare ha una tonalità bronzata.

Nel complesso si tratta di una tettoia economica, però, quindi le sue caratteristiche estetiche passano in secondo piano rispetto alla funzionalità; i materiali sono quello che sono infatti, quindi non bisogna aspettarsi grandi doti di resistenza. Come la precedente, anche questa è consigliata ai meno esigenti ed è ottima anche a protezione delle unità esterne dei condizionatori; ma è sconsigliato installarla nelle zone soggette a forti raffiche di vento.

 

Pro

Economica: Anche questa tettoia può essere acquistata a un prezzo facilmente accessibile, quindi è consigliata soprattutto a chi non ha grosse esigenze e non vuole spendere grosse cifre.

Colore: La combinazione tra le staffe di supporto color testa di moro e la copertura in policarbonato alveolare trasparente dalla tonalità bronzata offre una resa estetica non indifferente, a dispetto della povertà dei materiali.

Montaggio semplice: L’installazione è oltremodo facile e non richiede grandi sforzi, soprattutto grazie alla leggerezza dei materiali.

 

Contro

Poco resistente: La tettoia Blinky è sconsigliata a chi abita in zone particolarmente battute dal vento; le forti raffiche potrebbero facilmente danneggiarla.

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Guida per comprare una tettoia

 

Il requisito più importante che deve possedere un prodotto di questo tipo è la resistenza; scegliere quale tettoia comprare diventa più semplice tenendo presente questo aspetto infatti, e ora andremo a spiegare il perché.

Attenzione alle condizioni climatiche

Per capire come scegliere una buona tettoia bisogna essere consapevoli del fatto che, una volta installata, questa sarà esposta non soltanto alla pioggia e ai raggi del sole, ma soprattutto al vento. Indipendentemente dalla loro profondità infatti, e cioè dalla misura in cui sporgono rispetto alla superficie delle pareti su cui vengono installate, in presenza di vento tendono a comportarsi come delle vele. Se la brezza è leggera allora non rappresenta un problema, ma in caso di forti raffiche di vento la differenza tra una tettoia una più costosa, di alta qualità, e una economica fatta con materiali mediocri si noterà immediatamente, a scapito di quest’ultima.

Il primo requisito di cui bisogna tenere conto, quindi, sono le condizioni climatiche a cui è soggetto l’immobile dove sarà installata la tettoia; se questo è situato in una zona molto ventosa oppure soggetta a forti grandinate e neve durante il periodo invernale, è consigliabile mettere da parte l’istinto di risparmiare e puntare su un prodotto sicuro realizzato con materiali di qualità: legno, ferro o acciaio per la struttura di sostegno e policarbonato pieno, vetro stratificato di sicurezza o vetro temperato per la copertura.

Nelle zone climatiche più miti, invece, è possibile installare tettoie più economiche, con strutture di sostegno realizzate in plastica ABS o polipropilene e dalle coperture in policarbonato alveolare.

 

L’effetto estetico della copertura: trasparente o opaca

Se partiamo dal presupposto che il principale criterio di scelta è relativo alle qualità strutturali, e in particolar modo alla resistenza, tutte le altre caratteristiche si possono considerare di secondaria importanza. Ovviamente l’estetica ha un certo peso e installare una tettoia le cui linee siano ben curate, in accordo con lo stile architettonico dell’immobile, non può che migliorare l’impatto visivo e il valore dello stesso.

Sotto questo aspetto il mercato offre un’ampia scelta, soprattutto se ci si orienta verso i modelli di fascia più alta. Anche in quella più economica è possibile trovare delle tettoie ben curate dal punto di vista estetico, ma in ogni caso non paragonabili a quelle più costose.

Uno dei limiti estetici dei prodotti economici è la copertura; a eccezione dei modelli di fascia alta, nei quali le coperture sono realizzate in policarbonato pieno e possiedono un’elevata trasparenza, le tettoie di fascia economica sono dotate di coperture in policarbonato alveolare, che ha una resa estetica nettamente inferiore.

Dimensioni, profondità e funzionalità

Anche le misure sono un importante criterio di scelta, del resto la funzione principale della tettoia è quella di offrire riparo e permettere di aprire porte o finestre nei giorni di pioggia senza correre il rischio di far entrare acqua in casa, o di offrire riparo dalla pioggia quando si transita lungo percorsi esterni all’abitazione.

Di solito l’estensione può essere variata a seconda delle esigenze, la larghezza standard di una singola sezione, cioè, cambia dai 90 ai 100 centimetri a seconda del prodotto scelto, ma diverse sezioni possono essere unite in modo da coprire un’estensione più ampia.

La profondità è limitata invece, può variare dagli 80 ai 105 centimetri al massimo, e prima di scegliere la misura bisogna tenere conto del fattore vento; una tettoia che sporge per 105 centimetri offrirà una resistenza al vento maggiore rispetto a una da 80 centimetri, e di conseguenza sarà sottoposta a sollecitazioni maggiori.

 

 

 

Come costruire una tettoia economica

 

Differenza tra tettoia e pensilina

Prima di affrontare questo discorso è importante fare un chiarimento e distinguere la tettoia dalla pensilina. Se la vostra intenzione è quella di costruire un riparo per la porta d’ingresso o le finestre, infatti, la soluzione più economica è quella di acquistare le pensiline. Una sezione da un metro circa di larghezza, infatti, costa poco più di 30-35 euro e offre una resa migliore anche dal punto di vista estetico.

La tettoia invece, a differenza della pensilina, è una struttura che può estendersi su una superficie molto più ampia a seconda delle esigenze e delle finalità a cui è destinata. In questo caso la soluzione fai da te è sicuramente più economica rispetto alla realizzazione di un lavoro fatto a regola d’arte da una ditta specializzata.

A seconda del caso è possibile utilizzare anche del legno da cantiere per esempio, oppure legname proveniente da vecchi pallet inutilizzati; questi materiali hanno il pregio di essere resistenti e di costare decisamente poco. Per i piloni di sostegno, invece, è meglio non risparmiare e orientarsi verso delle travi in legno massello a sezione quadrata da almeno 12 centimetri di lato.

Preparare il progetto

Prima di procedere alla realizzazione della tettoia è bene disegnare un progetto su carta; lo schema permetterà di avere delle misure corrette e di stabilire in maniera precisa la quantità di materiale occorrente. I piloni dovranno essere fissati al suolo con l’aiuto di squadrette, in modo da risultare perfettamente allineati e perpendicolari; per le basi dei piloni si possono usare delle piastre d’acciaio, da bloccare al suolo mediante tasselli, mentre per sorreggere i piloni nella parte alta basterà inchiodare dei longheroni.

Una volta realizzata la struttura di sostegno, inclusi i longheroni incrociati su cui andrà a poggiare la copertura, si potrà procedere con la posa in opera della tettoia. La copertura potrà essere realizzata con diversi materiali a seconda delle esigenze del caso; oltre al legno è possibile adoperare anche il policarbonato alveolare, per esempio, quello trasparente oppure delle lamiere metalliche.

Il legno è economico ma deve essere opportunamente trattato in modo da impermeabilizzarlo, gli altri materiali sono un po’ più cari ma non richiedono ulteriori trattamenti. L’impermeabilizzazione va fatta anche ai piloni ovviamente; quindi è d’obbligo acquistare le vernici impregnanti per il trattamento del legno da esterno.

I permessi di costruzione

Prima di realizzare una tettoia è importante sapere che, in determinati casi, potrebbe essere necessario richiedere l’autorizzazione al proprio Comune di residenza, altrimenti si corre il rischio di incorrere in condanne penali per abusivismo edilizio.

La legge, infatti, prevede che le tettoie e le strutture di protezione che siano apposte a edifici, oppure le strutture accessorie di protezione in spazi liberi, si possano realizzare senza previa autorizzazione solo a patto che non alterino visibilmente l’edificio sul quale vengono costruite, che siano di dimensioni ridotte e che la loro finalità di riparo sia palese.

Se si tratta di installare una semplice pensilina quindi, oppure una piccola copertura in giardino che sia staccata dall’immobile, al fine di proteggere una panchina dalla pioggia, la si potrà realizzare senza problemi. Se invece si ha intenzione di realizzare una copertura che, annessa o no all’edificio, crei riparo su una superficie abbastanza ampia, allora bisognerà ottenere l’autorizzazione dal proprio Comune di residenza.

 

 

 

Domande frequenti

 

Quando una tettoia fa volume?

Una tettoia fa volume nel momento in cui lo spazio che essa sovrasta viene chiuso su tutti e quattro i lati. Se per esempio è realizzata a ridosso di un edificio e ha soltanto un lato coperto, allora non crea volume, lo stesso discorso vale se i lati coperti sono tre e il quarto è completamente privo di pareti, saracinesche o altri elementi che impediscono il libero accesso. Nel momento in cui lo spazio al di sotto della tettoia viene interamente circoscritto e vi si può accedere solo attraverso una porta, la superficie smette di essere tale e diventa volume.

Quando la tettoia è abusiva?

Una tettoia è considerata abusiva quando viene realizzata senza prima chiedere l’autorizzazione al Comune di residenza, quando le sue dimensioni sono eccessive e vanno ad alterare visibilmente la conformazione dell’edificio oppure, se realizzata in uno spazio libero, viene chiusa ai lati in modo da trasformare la superficie in volume.

 

Come sanare una tettoia abusiva?

Le tettoie abusive possono essere sanate soltanto a condizione che siano state comunque realizzate secondo il piano regolatore urbano, e che la struttura risulti abusiva solo perché non è stata richiesta la regolare autorizzazione al Comune di residenza per dimenticanza, ignoranza o altre ragioni. Se l’autorizzazione era stata richiesta ma il Comune l’aveva negata e il proprietario ha comunque costruito la tettoia, allora questa non può essere sanata. Una tettoia abusiva non sanata è soggetta all’obbligo di demolizione in qualsiasi momento, anche in caso di prescrizione.

 

Come accatastare una tettoia?

Per accatastare una tettoia bisogna dichiararla al Catasto, bisogna quindi incaricare un tecnico qualificato, geometra, ingegnere o architetto, che presenti tutta la documentazione richiesta incluse le planimetrie della struttura.

 

 

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