Stufa a kerosene con o senza canna fumaria: perché comprarle e perché no

Ultimo aggiornamento: 24.04.24

 

Se siete indecisi sull’acquisto di una stufa al kerosene e avete dei dubbi in merito a questo apparecchio per il riscaldamento casalingo, leggete il nostro articolo dove chiariremo alcuni dettagli fondamentali.

 

La stufa a kerosene è un sistema di riscaldamento che utilizza appunto questo combustibile liquido. Il kerosene è una miscela liquida di idrocarburi, altamente infiammabile, che viene utilizzata anche come solvente, si tratta di un sottoprodotto del petrolio e si ottiene tramite raffinazione. Già conosciuto nel decimo secolo dai persiani, in epoca moderna venne utilizzato per la prima volta da Abraham Pineo Gesner, che brevettò il nome kerosene, o cherosene, nel 1854. L’introduzione di questo nuovo combustibile fu vista con grande entusiasmo poiché molto più economico da produrre rispetto all’olio di balena, che veniva sfruttato per le lampade a olio. Il kerosene divenne dunque il sistema di illuminazione principale fino a quando non furono introdotte le lampadine elettriche.

 

Stufa kerosene

Rientrando tra le stufe a combustibile liquido, queste oggi sono viste come molto inquinanti, tuttavia è un falso mito e bisogna chiarire dei dettagli importanti in merito. Indubbiamente se utilizzassimo ancora una stufa a petrolio di due secoli fa, dovremmo porci il problema dell’ambiente ma i sistemi moderni consentono di limitare eventuali danni.

 

Come funziona la stufa a combustibile liquido?

Il combustibile viene inserito nell’apposito serbatoio, dopodiché all’accensione della stufa il kerosene si sposta nel bruciatore dove raggiunge temperature elevate, fino anche a 1.200 gradi centigradi, riscaldando l’ambiente. Per regolare la fiamma, si interviene direttamente sullo stoppino del bruciatore, questo può essere alzato oppure abbassato, nel primo caso si aumenterà la fiamma mentre nel secondo si arriverà gradualmente allo spegnimento della stufa.

Questa tipologia di prodotti non necessita di canna fumaria, tuttavia molti potrebbero essere preoccupati per l’emissione di monossido di carbonio, un gas in grado di uccidere silenziosamente e pertanto estremamente pericoloso. Acquistando una nuova stufa a kerosene non c’è da temere incidenti di questo tipo poiché sono dotate di strumenti in grado di rilevare la quantità di CO2 presente nell’aria, spegnendo automaticamente il dispositivo qualora la concentrazione fosse superiore ai limiti impostati dal produttore.

Utilizzando una stufa a kerosene bisogna comunque prestare un po’ più di attenzione e, generalmente, è consigliato arieggiare il locale in cui è posizionata ogni tre ore circa.

 

Quanto costa una stufa a kerosene?

Il prezzo di questi apparecchi può oscillare tra un minimo di 100 fino anche a oltre 500 euro, quindi è possibile scegliere il dispositivo più adatto alle proprie esigenze, in grado di scaldare ambienti più o meno grandi. Oltre al costo della stufa in sé, però, bisogna anche calcolare la spesa per l’acquisto del combustibile liquido. Il kerosene ha fortunatamente un costo ridotto, una tanica da 10 litri della durata di una settimana circa con uso intermedio, può costare dai 20 ai 40 euro.

Questi calcoli sono basati su stime approssimative, quindi non devono essere presi come punti di riferimento assoluti, ma una stufa al kerosene che ha una potenza di 3kW, consuma 0,3 litri di combustibile all’ora.

 

Combustibile Zibro cos’è

Zibro è un brand europeo che si occupa di combustibili per il riscaldamento e opera nel settore da oltre 30 anni, innovando e presentando prodotti affidabili e puliti. Zibro è molto attenta anche all’ambiente, ogni tanica di combustibile per stufe è infatti realizzata in PET 100% riciclabili, per limitare l’impatto dell’inquinamento da plastica sul pianeta.

Lo Zibro è tossico?

Le isoparaffine vendute da Zibro non sono di per sé tossiche, ma bisogna comunque ricordare che una combustione non corretta può portare alla creazione di monossido di carbonio, quindi qualsiasi processo di combustione volto al riscaldamento di un ambiente, deve essere opportunamente tenuto sotto controllo, arieggiando quando necessario.

Chi non vuole avere pensieri o problemi di questo tipo, farebbe meglio a optare per una classica stufa elettrica, anche se ciò può comportare una spesa maggiore in termini di energia elettrica consumata.

 

Quali stufe producono monossido di carbonio

Per rispondere a questa domanda bisogna prima spiegare cos’è il monossido di carbonio. Questo gas si produce dalla combustione incompleta di materiale organico, in assenza di ossigeno si viene a produrre quindi il monossido di carbonio. La formula chimica del composto è CO, chiamato anche ossido di carbonio, ed è un gas velenoso insapore e inodore, quindi qualora dovesse essere presente nel vostro appartamento, non ve ne rendereste conto se non quando ormai è troppo tardi. La sua pericolosità è elevata e non va assolutamente sottovalutato perché è in grado di uccidere in brevissimo tempo.

Dato che si produce tramite combustione incompleta, qualsiasi stufa a legna, fornelli, caldaie, stufe a combustibile liquido e fiamme vive in casa, possono generare monossido di carbonio. Una volta inspirato, entra nel circolo ematico legandosi agli ioni di ferro nell’emoglobina, paralizzando il trasporto di ossigeno a tutto l’organismo. Il soggetto scivola lentamente in coma e successivamente sopraggiunge la morte se non curato tempestivamente. Alcuni sintomi di mancanza di ossigeno vedono nausea, vomito e mal di testa ma anche tachicardia e confusione.

 

Come evitare l’avvelenamento da monossido di carbonio

Il modo migliore per non incappare in una situazione potenzialmente mortale è effettuare la manutenzione agli impianti di riscaldamento casalinghi a cadenza regolare, siano esse semplici stufe a kerosene o anche caldaie. Chi possiede un camino deve pulire la canna fumaria servendosi di uno specialista del settore e, se ancora non vi sentite abbastanza sicuri, installate un rilevatore di monossido di carbonio nei luoghi sensibili.

Vantaggi e svantaggi della stufa a kerosene

In ultima analisi, i vantaggi dati dall’acquisto di una stufa a kerosene sono dati innanzitutto dal risparmio economico, notevole rispetto all’uso di stufe elettriche. Sono anche molto utili per riscaldare ambienti piccoli e grandi in breve tempo. Sebbene il rischio dato dalla produzione di monossido di carbonio non sia del tutto eliminato, è comunque sensibilmente ridotto dai sistemi di riscaldamento moderni, basterà quindi optare per stufe di ultima generazione evitando prodotti antidiluviani.

 

 

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