La legge di Bilancio 2024 ha prorogato diversi bonus fino al 30 giugno 2024; tra questi anche quello per la riqualificazione energetica, comunemente noto come ecobonus.
Sembra quasi assurdo parlare di impianti di riscaldamento durante il periodo estivo, quando il clima è ancora così caldo, eppure non c’è periodo migliore per controllare la propria caldaia e verificare se è il caso di sostituirla; essendo spento, infatti, l’impianto di riscaldamento può essere controllato in tutta sicurezza, e nel caso in cui si renda necessario sostituirlo, acquistare la caldaia nuova durante il periodo estivo potrebbe rivelarsi economicamente vantaggioso.
Un ulteriore incentivo in tal senso, inoltre, è rappresentato dal bonus per la riqualificazione energetica, noto anche come ecobonus; quest’ultimo è stato prorogato fino al 30 giugno 2024 e permette di usufruire di una detrazione fiscale con aliquote al 50% e al 65% nel caso in cui si provveda alla sostituzione della vecchia caldaia con una di nuova generazione.
L’ecobonus e gli interventi agevolabili
Secondo la guida ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, infatti, il bonus per la riqualificazione energetica può essere concesso non soltanto per la sostituzione della caldaia, ma anche per gli interventi di coibentazione dell’involucro opaco, cioè la realizzazione del cappotto termico, per l’installazione di micro-cogeneratori, schermature solari, finestre comprensive di infissi, collettori solari per produzione di acqua calda o sistemi di building automation, sostituzioni di impianti di climatizzazione di vecchia data con pompe di calore ad alta efficienza o impianti geotermici a bassa entalpia e relativo sistema di distribuzione, oppure con impianti ibridi a pompa di calore integrati con caldaie a condensazione, nonché per la sostituzione di scaldabagni tradizionali con scaldabagni a pompa di calore.
Nonostante l’ampio ventaglio di interventi agevolabili, però, l’ecobonus viene sfruttato principalmente da coloro che sono intenzionati a sostituire la vecchia caldaia con una nuova, e per questa ragione è noto soprattutto come bonus caldaia.
Sostituzione caldaia detrazione: come funziona
Tralasciando le altre tipologie di intervento, però, concentriamoci un attimo sulla sostituzione della caldaia e vediamo cosa prevede nello specifico il bonus, cosa bisogna fare per ottenere la detrazione e qual è l’aliquota che può essere applicata. Tanto per cominciare è importante sottolineare che l’installazione di una caldaia in un nuovo appartamento non dà diritto alla detrazione fiscale ecobonus; quest’ultima, infatti, è ottenibile solo in caso di sostituzione del vecchio impianto.
Un’altra premessa fondamentale è che le aliquote della detrazione variano in funzione di alcuni requisiti. L’aliquota base del 50%, per esempio, viene applicata quando ci si limita all’acquisto di una caldaia a condensazione che appartenga come minimo alla classe A di efficienza energetica; per ottenere quella al 65%, invece, bisogna affiancare alla caldaia un sistema di termoregolazione evoluto, cioè un cronotermostato Smart oppure delle valvole termostatiche Wi-Fi da installare sui termosifoni.
La detrazione 65%, inoltre, può essere concessa solo se la classe dispositivo termoregolazione evoluto che viene acquistato corrisponde alla V, VI oppure alla VIII come sono stabilite nella Comunicazione 2014/C 207/72 della Comunità Europea.
A quali spese si applica la detrazione
Come previsto per le altre detrazioni fiscali 2020, anche quella dell’ecobonus viene applicata alle spese di acquisto della caldaia e degli eventuali sistemi di termoregolazione, a quelle per lo smontaggio e la sostituzione del vecchio impianto con quello nuovo, alle eventuali spese per l’adeguamento dell’impianto idrico dei termosifoni, dei sistemi di accumulo e trattamento dell’acqua, dei sistemi per le emissioni dei fumi di combustione nonché alle spese per le prestazioni professionali, sia quelle relative all’esecuzione degli interventi sia quelle per l’ottenimento della documentazione tecnica da presentare per usufruire della detrazione fiscale.
Non possono invece usufruire della detrazione fiscale le spese relative all’acquisto e all’installazione di componenti non strettamente necessari al funzionamento dell’impianto, come per esempio quelle per la realizzazione di coperture o per l’acquisto e l’installazione del copricaldaia.
La documentazione richiesta
Per usufruire del bonus di riqualificazione energetica bisogna accedere al sito dell’ENEA, nella sezione Detrazioni Fiscali, e compilare l’apposita pratica online, inoltre è necessario preparare e allegare alla pratica i seguenti documenti:
♦ La scheda tecnica della caldaia.
♦ L’asseverazione che attesta il rispetto dei requisiti tecnici illustrati dalla suddetta scheda; questo documento deve essere redatto da un tecnico abilitato regolarmente iscritto al relativo Albo professionale: ingegnere, architetto, geometra o perito.
♦ L’originale della documentazione inviata all’ENEA, completa di firma.
♦ Le fatture inerenti le spese sostenute.
♦ La ricevuta del bonifico bancario o postale.
♦ La ricevuta dell’invio effettuato all’ENEA con il codice CPID, la quale rappresenta la garanzia che tutta la documentazione richiesta è stata inviata.
Il bonifico parlante
Come accennato in precedenza, i pagamenti devono essere effettuati mediante strumenti fiscalmente tracciabili, nella fattispecie i contribuenti non titolari di reddito d’impresa sono tenuti a effettuare il pagamento delle spese mediante bonifico bancario o postale, anche in modalità telematica, mentre i titolari di reddito d’impresa sono esonerati da quest’obbligo.
Il bonifico deve essere “parlante”, deve cioè indicare chiaramente il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita IVA o il codice fiscale del soggetto a favore del quale è effettuato il bonifico e la causale del versamento. In quest’ultima deve essere riportato chiaramente il riferimento alla norma relativa all’ecobonus, il numero della fattura con la relativa data di emissione, i dati del richiedente e quelli del destinatario del bonifico, come nell’esempio che segue:
♦ Sostituzione caldaia a condensazione classe A, detrazione 65%, art.1, commi 344-347, Legge n. 296/2006, n.296 a favore di XXX codice fiscale ******* – Pagamento fattura n. YYY del GG/MM/AAAA a favore di ZZZ partita IVA °°°°°° codice fiscale *******
Alternative alla detrazione fiscale
Da quanto detto fino a questo momento si può facilmente desumere che l’intero importo per l’intervento di sostituzione della caldaia, deve essere anticipato dal richiedente. Una volta presentata la documentazione e accolta la domanda, poi, l’agevolazione fiscale sarà concessa sotto forma di dieci rate di uguale importo da detrarre per i successivi dieci anni dal modello 730 della dichiarazione dei redditi.
Esiste però un’alternativa: la cessione del credito; l’importo detraibile, cioè, può essere ceduto a una terza persona, a patto che non sia un familiare diretto, a una banca o a un istituto di credito o società finanziaria, oppure direttamente alla ditta incaricata della fornitura e posa in opera della caldaia in cambio di uno sconto in fattura di importo analogo.
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18 COMMENTI
June 10, 2022 at 4:44 pm
Salve,.ho appena sostituito la caldaia usufruendo del 65% di detrazione con la pratica Enea. Posso usufruire del bonus mobili?
Risposta
June 16, 2022 at 1:09 pm
Salve Josephine,
non capiamo esattamente la domanda. Ci stai chiedendo se dopo aver già portato in detrazione la caldaia e ottenuto il bonus, tu ne possa chiedere un altro sempre per la stessa caldaia? Se abbiamo capito bene, non è ovviamente possibile…
Saluti
Team USP
Risposta
January 30, 2022 at 11:42 am
Buongiorno, nel 2021 ho acquistato online una caldaia a condensazione con sconto in fattura 65%. Il fornitore ha provveduto anche all’invio pratica ENEA di cui ho copia e ricevuta. L’installazione e il collaudo è invece stato effettuato da un tecnico autorizzato di mia fiducia, pagato con bonifico parlante ma senza sconto in fattura. Posso richiedere con il 730 la detrazione del 65% per le sole spese di installazione e collaudo? Grazie. Distinti saluti.
Risposta
February 1, 2022 at 5:49 pm
Salve Eliseo,
purtroppo questa circostanza ci è del tutto nuova (cioè l’acquisto e l’installazione scorporate). In linea di massima non dovrebbe essere possibile separare le due cose ai fini della detrazione fiscale, non è possibile cioè richiedere le detrazioni in maniera separata; in ogni caso ti consigliamo di rivolgerti a un consulente fiscale professionista per approfondire ulteriormente la questione.
Saluti
Team USP
Risposta
January 12, 2022 at 6:41 pm
Buonasera, devo sostituire la mia caldaia a camera aperta vecchia ormai di 18 anni, volevo mettere una a condensazione ma il tecnico mi dice che avendo la canna fumaria del condomino ramificata non è possibile, mi ha proposto una sempre a camera aperta di nuova generazione con lo sconto del 50% in detrazione, mi dice anche che essendo un intervento in manutenzione straordinaria posso usufruire del bonus mobili (nel mio caso acquisto cucina) è fattibile?
Grazie, saluti.
Risposta
January 13, 2022 at 1:17 pm
Salve Aldo,
purtroppo ti trovi in una situazione spinosa da qualsiasi lato la si voglia guardare.
Tanto per cominciare le canne fumarie ramificate sono infatti fuori legge ormai, quindi il vostro condominio non è a norma e i proprietari sono tenuti a provvedere ognuno per conto suo, staccandosi e realizzando la propria canna fumaria.
Per quanto riguarda la tipologia di caldaia, invece, non esistono cose come le “caldaie a camera aperta di nuova generazione”, perché le ditte produttrici hanno smesso di fabbricare questo tipo di caldaia dopo che la normativa europea ha imposto l’utilizzo esclusivo delle nuove caldaie a condensazione.
Le caldaie a camera aperta che si possono ancora trovare in commercio sono quelle delle scorte di magazzino e la loro installazione, oltre a non dare diritto al bonus riqualificazione energetica, è una eccezione rara e consentita solo ed esclusivamente in contesti particolari, come per esempio gli immobili rurali o in zone a scarsa densità demografica non raggiunte dalla rete di distribuzione del metano.
L’unica soluzione che non ti mette nei guai, in caso di eventuali controlli da parte delle autorità, e che ti permette di accedere alle detrazioni fiscali, è quella di installare una caldaia a condensazione e di collegarla a uno scarico fumi autonomo, che non sia collegato a quello ramificato.
Saluti
Team USP
Risposta
January 4, 2022 at 6:50 am
Salve, ho sostituito la caldaia e vorrei accedere alla detrazione del 50%. Non necessita la pratica Enea vero? Trattasi di intervento in edilizia libera? Nel bonifico servono i dati catastali? A quale legge si deve far riferimento? Grazie in anticipo
Risposta
January 6, 2022 at 4:08 pm
Salve Stefania,
la sostituzione della caldaia, a meno che non comporti drastici interventi di ristrutturazione sulle opere in muratura, non necessita di alcun permesso di costruzione. La pratica ENEA viene solitamente compilata dal tecnico installatore mandato dalla ditta, il quale deve provvedere poi a trasmetterla insieme alla dichiarazione che la vecchia caldaia è stata rimossa e la nuova è stata installata a regola d’arte, nonché verificata e collaudata.
Nella causale del bonifico vanno indicati chiaramente i dati del destinatario del bonifico e il suo codice fiscale o partita IVA, i dati della fattura e il riferimento esplicito alla norma dell’ecobonus (Detrazione 65% art.1 commi 344-347 Legge n. 296/2006). Ulteriori informazioni in merito sono chiaramente indicate nell’articolo che trovi in questa pagina.
Saluti
Team USP
Risposta
December 23, 2021 at 4:07 pm
Vorrei sapere se lo sconto in fattura per acquisto caldaia 65% è stato prorogato al 2022
Grazie
Antonio Russo
Risposta
December 27, 2021 at 8:49 pm
Antonio,
la risposta è sì. L’ecobonus con le detrazioni al 50% e 65% per la riqualificazione energetica è stato prorogato fino all’anno 2024, quindi puoi avviare tranquillamente la procedura per ottenerlo.
Saluti
Team USP
Risposta
November 20, 2021 at 6:59 pm
Vorrei cambiare caldaia e mettere a condensazione con tutte le valvole termostatiche. Ho casa abusiva ma è stata accatastata. Posso procedere???
Risposta
November 23, 2021 at 10:22 am
Salve Marco,
purtroppo gli immobili costruiti abusivamente non possono beneficiare di alcun tipo di bonus, a meno di non essere stati messi completamente in regola con il Fisco; oltre a essere accatastata, quindi, la tua casa dovrebbe essere anche condonata e aver assolto al pagamento di tutte le tasse dovute.
Prima di chiedere il bonus ti suggeriamo di consultare un commercialista e verificare se è il caso di procedere.
Saluti
Team USP
Risposta
October 19, 2021 at 6:51 pm
Buonasera vorrei una informazione, se sostituisco la mia caldaia a condensazione di 17 anni con una nuova caldaia con sistema di termoregolazione evoluto, con cronotermostati Smart, posso usufruire del bonus 65% oppure solo del bonus 50% ?
Risposta
October 22, 2021 at 5:57 pm
Salve Massimo,
se ti limiti a installare solo la caldaia, allora hai un bonus del 50%, ma se alla caldaia aggiungi il sistema di termoregolazione evoluto con il cronotermostato Smart, allora puoi ottenere la detrazione fiscale del 65%.
Saluti
Team USP
Risposta
September 10, 2021 at 6:20 am
E’ sicura la proroga bonus caldaie 65% fino al 30 giugno 2022? (Io ero rimasto al 31 dicembre 2021)
Risposta
November 8, 2021 at 5:56 pm
Non si sa
Risposta
November 12, 2021 at 3:56 pm
Problemi per installazione tubo pvc
Risposta
September 10, 2021 at 2:28 pm
Salve Andrea,
purtroppo al momento è confermata soltanto la scadenza del 31 dicembre 2021, il Governo non si è ancora pronunciato per un’eventuale proroga anche per l’anno 2022. Ha però confermato che l’ecobonus 50%-65% potrà essere concesso come intervento trainato a chi ha fatto richiesta per il superbonus 110%, che è stato prorogato fino al 30 giugno 2022 con estensione fino al 31 dicembre 2022 per coloro che, alla data della prima scadenza, hanno completato almeno il 60% dei lavori.
Saluti
Team USP
Risposta