Che cosa fare quando la caldaia perde acqua

Ultimo aggiornamento: 25.04.24

 

La scarsa manutenzione della caldaia può portare a delle spiacevoli conseguenze, come le perdite d’acqua; vediamo come comportarsi in questi frangenti.

 

Se la caldaia perde acqua le possibili cause possono essere diverse, ma la maggior parte di esse sono in ogni caso riconducibili a una scarsa attenzione da parte del responsabile dell’impianto, sia esso una persona appositamente designata oppure, come accade nella maggior parte dei casi, l’inquilino o il proprietario stesso dell’immobile.

Di solito il problema è dovuto alla negligenza, come la scarsa manutenzione ordinaria oppure la mancanza di regolari controlli sulle diverse componenti dell’impianto, esistono però delle eccezioni, ovviamente, e la perdita potrebbe essere originata da altri fattori. In alcuni casi è possibile risolvere il problema in maniera relativamente semplice; in altre, invece, bisogna rivolgersi per forza a un tecnico qualificato, vediamo quindi quali sono le problematiche più diffuse e come bisogna affrontarle.

 

Le possibili cause

Come accennato in precedenza, gli eventuali motivi possono essere diversi; la caldaia potrebbe perdere acqua per colpa di un buco formatosi nel vaso di espansione, oppure all’interno della camera di condensazione.

La formazione di calcare nelle tubazioni è una delle cause più comuni; l’accumulo dei sedimenti finisce col creare delle ostruzioni che potrebbero portare a diversi problemi, tra cui anche delle perdite. Lo stesso discorso vale per i termosifoni, visto che questi sono comunque collegati al circuito dell’acqua della caldaia; un problema ai radiatori, quindi, potrebbe eventualmente causare delle perdite nella caldaia.

Cosa fare nell’immediato

Nel momento in cui ci si accorge che la caldaia perde acqua, bisogna subito controllare queste tre cose: la provenienza della perdita, il livello di pressione dell’acqua nella caldaia e verificare se quest’ultima perde quando è accesa oppure spenta.

Nel caso in cui la caldaia perde quando è in funzione, allora è consigliabile rivolgersi subito al tecnico incaricato della manutenzione affinché la controlli e proceda a risolvere il guasto; se invece la perdita avviene a caldaia spenta, molto probabilmente la causa è dovuta all’allentamento di qualche raccordo o guarnizione, e in questo caso si può provare a risolvere il problema della perdita con una chiave inglese, dando una stretta al raccordo in questione. Prima di farlo, ovviamente, bisogna individuare la provenienza della perdita e per farlo si devono controllare i punti dove di solito tendono a localizzarsi le perdite, cioè i raccordi dei tubi, le guarnizioni di tenuta e la valvola di sicurezza caldaia.

La perdita d’acqua, però, potrebbe essere localizzata anche sui collettori oppure su uno dei termosifoni, e in questo caso particolare trovarsi in uno degli elementi riscaldanti che è stato corroso dalla ruggine oppure nella manopola termosifone rotta; anche nel caso in cui la perdita dovesse provenire da uno dei collettori o dai termosifoni, indipendentemente dalla causa, bisogna rivolgersi subito all’idraulico.

 

Il livello di pressione

La verifica del livello di pressione non deve mai essere eseguita a caldo, ma solo dopo che a caldaia spenta e completamente raffreddata. Il valore normale di pressione che il manometro deve riportare, a impianto freddo, è di 1,25 bar; se questo risulta essere superiore vuol dire che la pressione nel circuito idrico della caldaia è troppo alta e questo potrebbe eventualmente essere la causa della perdita.

Quando la caldaia perde pressione non avvengono perdite invece, in questo caso il problema può essere facilmente risolto aprendo il rubinetto acqua caldaia fino a quando la pressione non ritorna a un valore di 1,25 o 1,5 bar. Il discorso cambia quando la pressione è alta, invece, in questo caso l’unica soluzione che è possibile attuare da soli è quella di aprire la valvola di sfiato caldaia oppure, in mancanza, quella di uno dei termosifoni, in modo da far fuoriuscire acqua o eventuali bolle d’aria e riportare la pressione entro i normali livelli.

 

Come risolvere le perdite a freddo

Se la perdita avviene a freddo ed è localizzata su un raccordo, allora è possibile tentare di risolvere il problema da soli usando una chiave inglese e provando a dare una stretta al raccordo in questione. Se la perdita non si ferma, allora si può provare a sostituire la guarnizione dopo aver chiuso il rubinetto di mandata dell’acqua.

Se invece la caldaia gocciola, prima di rimuovere il copricaldaia e mettere le mani sull’impianto è importante ricordare che qualsiasi intervento diretto sullo stesso porterebbe alla perdita automatica della garanzia; inoltre la legge proibisce tassativamente ai privati cittadini di modificare o intervenire sugli impianti domestici, per evitare di compromettere la loro efficienza. Indipendentemente dalle circostanze, quindi, è consigliabile comunque contattare il tecnico che ha installato la caldaia.

 

Come fare per prevenire eventuali perdite di acqua dalla caldaia

Da tutto ciò di cui abbiamo discusso fino a questo momento, si possono desumere due cose fondamentali. La prima è che se la caldaia comincia a perdere acqua, nella maggior parte dei casi bisogna per forza rivolgersi a un tecnico qualificato, pena la possibilità di perdere la garanzia sull’impianto oppure, in caso di controlli, di essere sottoposti a denuncia e a pesanti sanzioni pecuniarie. La seconda è che conviene giocare d’anticipo cercando di prevenire il problema, e l’unico modo per farlo è controllare l’impianto di riscaldamento con una certa frequenza.

Non soltanto la caldaia in tutte le sue parti, quindi, ma anche le tubazioni, i termosifoni e le relative valvole di sicurezza; dal momento che parte del problema è dovuto anche ai sedimenti di calcare, è consigliabile installare degli appositi filtri sul circuito dell’acqua del riscaldamento, se non addirittura un addolcitore d’acqua da collegare all’impianto domestico nel suo complesso.

Anche adottando queste misure, inoltre, non bisogna trascurare la manutenzione ordinaria dell’impianto, e ricordarsi di eseguirla nei tempi e nelle modalità previste dalla legge; la manutenzione deve essere affidata a un tecnico qualificato, oppure alla stessa ditta che ha provveduto all’installazione della caldaia.

 

 

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