Quanto costa ristrutturare casa e quali bonus si possono sfruttare

Ultimo aggiornamento: 19.04.24

 

Tutto quello che c’è da sapere sulle ristrutturazioni domestiche, a partire da suggerimenti e consigli utili fino alle stime dei costi e alle eventuali agevolazioni fiscali a disposizione.

 

Ristrutturare casa può essere un compito decisamente gravoso, sia dal punto di vista finanziario sia per quanto riguarda il lavoro vero e proprio; eppure nella maggior parte dei casi è un passaggio obbligatorio che può servire non soltanto a incrementare la sicurezza e la durabilità di un immobile, ma anche a migliorare il comfort e l’abitabilità.

L’ulteriore vantaggio della ristrutturazione sta nel fatto che il valore dell’immobile, una volta ristrutturato, tende ad aumentare in maniera proporzionale alle migliorie che sono state apportate. Non a caso le ristrutturazioni sono considerate un investimento e molte agenzie immobiliari costruiscono la loro fortuna proprio in questo modo, acquistando vecchie proprietà a costi irrisori, ristrutturandole e poi riproponendole sul mercato a costi più elevati.

 

Ristrutturazione casa: parziale o totale?

Gli interventi di ristrutturazione non devono essere sottovalutati in nessun caso, nemmeno se questi sono soltanto parziali. Un’attenta pianificazione servirà non soltanto a ridurre i tempi di esecuzione ma soprattutto a effettuare una stima precisa dei costi da affrontare, quindi prima di iniziare i lavori è bene sedersi alla scrivania e fare un po’ di calcoli valutando quali sono gli interventi assolutamente necessari e quali quelli di cui si può invece fare a meno.

Tanto per fare un esempio pratico, infatti, è facile ristrutturare se ci si deve limitare alla sostituzione delle porte interne, oppure all’installazione di un citofono, di una caldaia, dei condizionatori o di uno scaldabagno Ariston; il discorso cambia radicalmente, invece, se bisogna rifare in toto le tubazioni dell’impianto idrico e i cavi dell’impianto elettrico, oppure i rivestimenti di piastrelle. In quest’ultimo caso, infatti, bisogna letteralmente demolire parte delle pareti e dei pavimenti per poi ricostruirle ex novo.

Un discorso a parte meritano gli interventi di realizzazione del cappotto termico, finalizzati a migliorare l’isolamento dell’immobile e ridurre il più possibile il consumo energetico per mantenere caldo l’ambiente domestico durante la stagione fredda. Nonostante si tratti di una ristrutturazione che non richiede demolizioni, infatti, è comunque complessa e va fatta eseguire a una ditta certificata, soprattutto se deve essere realizzata sulla parte esterna dell’immobile.

Se le ristrutturazioni da eseguire sono particolarmente onerose, come nel caso del rinnovamento degli impianti, allora è consigliabile consultare un professionista qualificato in modo da progettare gli interventi in maniera corretta. Rivolgersi a un architetto o a un ingegnere è importante anche dal punto di vista burocratico e legale, in quanto ogni Comune ha i suoi regolamenti specifici in merito ai lavori edili e al corretto iter da seguire per ottenere i permessi necessari.

 

L’integrazione delle nuove tecnologie

Un altro aspetto di cui tenere conto, prima di affrontare una ristrutturazione domestica, è quello dell’integrazione dei dispositivi di ultima generazione.

L’automazione è sempre più diffusa infatti, e non si applica più solo ai cancelli e ai serramenti; le case moderne sono progettate tenendo conto della possibilità di controllare da remoto ogni impianto, a partire dall’illuminazione fino ai sistemi di irrigazione, al riscaldamento e alla climatizzazione.

Quanto costa ristrutturare la casa?

Come abbiamo accennato in precedenza, i costi della ristrutturazione possono variare in base a diversi fattori, a cominciare dall’entità degli interventi da eseguire.

Generalmente le ristrutturazioni sono abbastanza onerose ma questo non esclude affatto la possibilità di eseguire interventi di modifica o ammodernamento senza essere costretti a ricorrere all’intervento di professionisti, e quindi risparmiando notevolmente sulle spese. È ovvio, però, che in questi casi si tratta perlopiù di ristrutturazioni parziali o mirate, che non richiedono sostanziali alterazioni, ovvero non prevedono la demolizione di pareti o pavimenti.

I lavori di ristrutturazione in economia, per quanto convenienti possano apparire sulla carta, in realtà sono tali soltanto per coloro che hanno maturato una notevole esperienza in aree come la falegnameria, la carpenteria, l’edilizia e l’impiantistica; inoltre non bisogna dimenticare che anche le attrezzature necessarie per l’esecuzione dei lavori sono numerose e costose. Un’altra pecca dei lavori in economia è quella di non poter fruire di eventuali agevolazioni fiscali, come vedremo più avanti.

Per le ristrutturazioni di grossa entità invece, per esempio quando ci si trova davanti all’esigenza di rifare l’impianto elettrico o quello idraulico, è consigliabile rivolgersi sempre a dei professionisti.

In linea di massima è possibile fare una stima dei costi in base al tipo di interventi; la demolizione delle pareti, per esempio, può oscillare dai 15 ai 25 euro al metro quadrato, per la ricostruzione delle pareti il costo è di circa 35 euro al metro quadrato mentre per il rifacimento dei pavimenti la cifra si aggira dai 10 ai 25 euro al metro quadrato.

Gli interventi legati all’impiantistica tendono a essere più costosi; rifare l’impianto elettrico non costa meno di 25 euro al metro quadrato infatti, mentre per l’impianto idrico occorrono almeno 100 euro al metro quadrato.

Questi prezzi sono soltanto indicativi ovviamente, in quanto possono variare a seconda della Regione o della ditta a cui si commissionano i lavori; non sono inoltre comprensivi degli onorari del professionista che li dirige, architetto, geometra o ingegnere che sia, e nemmeno delle spese burocratiche.

Bonus e agevolazioni fiscali

Negli ultimi anni l’Agenzia delle Entrate ha offerto ai cittadini italiani la possibilità di risparmiare sulle spese di ristrutturazione mettendo a loro disposizione diversi tipi di bonus che davano accesso ad altrettante agevolazioni fiscali.

Il beneficiario di questi bonus è comunque tenuto ad anticipare l’intero costo degli interventi di ristrutturazione, ma ha la possibilità di recuperare il denaro speso sotto forma di detrazioni fiscali dalla dichiarazione dei redditi per i successivi dieci anni dalla data di inizio dei lavori.

Uno dei più importanti è il Superbonus 110%, che è stato confermato anche per l’anno 2024 e che permette appunto di detrarre dalle tasse il 110% delle spese per i lavori di ristrutturazione, inclusi quelli di grossa entità. Nei prossimi anni, inoltre, si potrà continuare a usufruire di tutte le altre agevolazioni già esistenti: il bonus mobili ed elettrodomestici, il bonus facciate, il bonus ristrutturazioni, il sisma bonus, il bonus verde e via dicendo.

 

 

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