Quali sono le dimensioni minime di un bagno a norma?

Ultimo aggiornamento: 07.10.24

 

Se volete ristrutturare casa e il bagno è una delle zone che più volete personalizzare, ecco quali sono le informazioni riguardo le dimensioni minime.

 

Il bagno è quel luogo della casa che non è soltanto collegato all’elemento acqua.

Qui si può passare del tempo rilassante in cui allontanare i pensieri, perciò è uno spazio in casa in cui ci si rifugia sia per la cura di se stessi sia per l’igiene personale. In realtà è anche uno spazio che contempla la presenza dell’elettricità grazie a sistemi intuitivi e innovativi che oggigiorno di certo non mancano.

Tutto questo comporta che, se si ha intenzione di modificare qualcosa o di eseguire una ristrutturazione, è sempre bene rivolgersi a tecnici esperti che conoscono bene tutte le normative affinché possano realizzare un luogo perfettamente funzionale, adatto alle proprie esigenze e quindi anche in regola con le disposizione previste per le dimensioni minime del bagno

A proposito di queste ultime, il bagno di un’abitazione, per esempio, deve essere di almeno 3,5 metri quadri. Questo può variare a seconda poi della grandezza della casa, perché bisogna ricordarsi che le regolamentazioni vengono decise dalle amministrazioni di ciascun Comune. Per quanto riguarda invece l’altezza minima interna, questa è stabilita per tutte le stanze della casa: 270 cm, che può essere ridotta a 240 cm nel caso specifico di uno spazio come il bagno. 

Ovviamente, queste indicazioni sono sempre generiche perché, come detto poc’anzi, i progettisti installatori si riferiscono sempre alle indicazioni fornite dai comuni di competenza, proprio per non incorrere in eventuali sanzioni amministrative molto salate.

Del resto, osservare tutte le leggi in merito a questa suddivisione rappresenta un passaggio non solo obbligatorio ma è anche l’unico che permette di avere una certezza riguardo spazi abitativi confortevoli, sicuri e a norma.

Quando si effettua la ristrutturazione di un’abitazione oppure se ne costruisce una nuova di va fatto in base alle norme edilizie in termini di igiene di sicurezza degli alloggi e delle singole stanze. A tal proposito entra in gioco il Decreto ministeriale Sanità del 5 luglio 1975, che regola la materia a livello nazionale, ed è ciò a cui i comuni si riferiscono nella redazione delle normative locali, attraverso il Regolamento edilizio. 

 

Misure minime del bagno

Come accennato in precedenza, le dimensioni del bagno vengono stabilite dalla legge del 5 luglio 1975, anche se quest’ultima non identifica una superficie minima o massima. Vengono invece elencati tutti gli elementi considerati indispensabili, ossia la vasca da bagno (o la doccia), il lavabo, il bidet e certamente il WC.  

Ciò nonostante, prendiamo in considerazione, per esempio, che il Regolamento edilizio del proprio Comune sancisca che un primo o singolo bagno abbia una superficie minima di circa 3,5 metri quadri, e che se la casa è più ampia di 80 metri quadri, questo luogo della casa deve avere il lato minore che supera 170 cm. 

Insomma, stiamo parlando di un bagno dalle dimensioni minime ma probabilmente sufficienti per chi abita in una città non troppo grande, oppure in una località e territorio urbano dove la presenza di alcuni pezzi non è necessaria. Tuttavia, queste sono solamente supposizioni, per cui è sempre bene informarsi presso l’ufficio tecnico del proprio Comune di residenza per sapere con precisione cosa dice la normativa e quindi come muoversi per la costruzione o ristrutturazione completa.

 

Dimensioni WC e altri elementi essenziali

In seguito a questo esempio, viene da sé che ciò che non si può poi variare è lo spazio e l’ingombro dei sanitari. Infatti, tra il WC e il bidet devono esserci minimo 20 centimetri di distanziamento, mentre il lavabo va posizionato ad almeno 55 cm da tutti gli altri elementi del bagno, così da permettere un movimento più agile e facile per il lavaggio.

In tal caso va considerato anche un altro aspetto: avete in mente di realizzare un bagno di servizio oppure uno completo? Nel secondo caso si deve prendere in esame la lunghezza del lato e la forma dello spazio a disposizione, così da avere un piatto doccia che rispetta le misure minime sancite dalla Regolamentazione edilizia.

Le distanze tra i sanitari sono fondamentali per diverse ragioni, tra cui certamente il fatto che bisogna muoversi senza ingombro e difficoltà, rispettando anche eventuali normative che sanciscono il piano di evacuazione del palazzo, qualora viviate in un condominio.Per questo motivo, è difficile trovare un bagno di 1 mq, perché non garantirebbe una sicurezza certificata.

Ma la finestra si può avere?

Ebbene, abbiamo visto come la distanza tra WC e bidet sia molto specifica e da non trascurare perché fondamentale e regolamentata. Ma chi vuole della ristrutturazione o costruzione per creare una finestra ampia e che fornisca la giusta luce, come deve fare? Anche in questo caso arriva in soccorso la legge nazionale, che sancisce che ogni stanza della casa vanti un tipo di illuminazione naturale diretta, tranne però per bagni e ripostiglio. Per quanto riguarda i primi, sempre la norma impone che ci sia un’apertura all’esterno per il ricircolo dell’aria, oppure un vero e proprio impianto di aerazione.

Chiaramente, il sistema meccanico è molto funzionale, ma deve rispettare anche in questo caso un ricambio minimo di 6 volumi/ora, quindi con espulsione continua, mentre se intermittente almeno il doppio. Bisogna infine ricordarsi che qualora vogliate aggiungere anche degli accessori per bagno questi non devono assolutamente ostruire le vie di passaggio, o comunque bloccare la possibilità di muoversi comodamente in caso di pericolo o altre situazioni di emergenza.

 

 

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