Come pulire il vetro del camino e della stufa

Ultimo aggiornamento: 18.04.24

 

I vetri delle stufe e dei termocamini tendono ad annerirsi in fretta e a ostruire la visuale; vediamo come mantenerli in buone condizioni pulendoli con metodi semplici ed efficaci.

 

La pulizia dei vetri di stufa e camino è spesso sottovalutata, perché la maggior parte delle persone tende a pensare che la sua funzione sia puramente estetica. In realtà i vetri per camini, così come il vetro della stufa a pellet, assolvono anche a un’altra funzione molto importante, permettono cioè di avere un controllo visivo costante su ciò che accade nella camera di combustione in modo da poter intervenire tempestivamente in qualsiasi eventualità.

La superficie interna del vetro è la zona maggiormente soggetta ad annerimento, in quanto esposta direttamente al calore del fuoco e vi si depositano cenere e fuliggine, ma a risentire di una scarsa pulizia è anche la guarnizione dello sportello di accesso. Pulire il vetro del camino regolarmente è di grande importanza anche ai fini del risparmio quindi, perché se la fuliggine si estende fino alla guarnizione può comprometterne la tenuta e lasciar filtrare aria nella camera di combustione, incrementando così il consumo di combustibile.

 

Caratteristiche del vetro per camino

Prima di procedere con i nostri consigli sulla pulizia è bene fare una piccola premessa sulle caratteristiche del vetro per stufa a legna, o per camino, visto che per entrambi viene adoperata la stessa tipologia.

Nella fattispecie si tratta di vetroceramica, una particolare varietà che aggiunge le caratteristiche della ceramica, e in particolare l’elevata resistenza al fuoco e alle alte temperature, a quelle tipiche del vetro, come la trasparenza. Il vetro ceramico per camino può resistere a temperature che superano i 700° Celsius, infatti è adoperato anche per le stufe e per i forni, sia quelli industriali sia i forni domestici.

I vetri sono incassati nei portelli delle stufe; quello anteriore di solito è fisso, mentre quello che si trova sulla parte interna può essere fisso oppure amovibile, come capita spesso per i forni domestici. Il vetro viene quindi adoperato sia per assicurare una visuale sulla camera di combustione sia per impedire la dispersione del calore, in modo da poterlo sfruttare per riscaldare l’acqua dei termosifoni, e ovviamente svolge anche la funzione di parascintille per camino.

I vetri removibili sono più semplici da pulire perché possono essere rimossi dalla loro sede, ma in ogni caso bisogna fare molta attenzione nel maneggiarli. Il lavaggio e l’eventuale rimozione, infatti, devono essere eseguiti solo a freddo, quando la stufa è spenta.

Questa raccomandazione potrebbe sembrare superflua, ma non lo è affatto; il vetro ceramico, infatti, rimane molto caldo anche a distanza di tempo dallo spegnimento della stufa, quindi bisogna evitare distrazioni. Inoltre è sconsigliato cercare di raffreddarlo più in fretta usando acqua o panni umidi, in quanto i repentini abbassamenti di temperatura potrebbero indebolire la sua struttura e causare rotture improvvise al minimo urto.

 

I prodotti specifici per la pulizia

La soluzione che richiede meno impegno, ovviamente, è quella di adoperare un detergente specifico per la pulizia dei vetri di stufe, forni e camini. In commercio si possono trovare numerosi prodotti di varie marche, tutti oltremodo efficaci, c’è soltanto l’imbarazzo della scelta; basta spruzzare il detergente sulla superficie del vetro e lasciarlo agire per un minuto in modo da penetrare a fondo nelle incrostazioni, che in questo modo potranno essere facilmente rimosse passando un panno umido.

L’unico problema dei detergenti, però, è che anche il miglior prodotto per pulire i vetri dei camini è realizzato con sostanze chimiche che, a lungo andare, possono risultare deleterie per le guarnizioni; di conseguenza se preferite adoperare i detergenti, è consigliabile sceglierne uno che non sia troppo aggressivo, in modo da non correre il rischio di compromettere la tenuta della guarnizione.

 

Le alternative casalinghe

Se invece preferite adottare dei metodi casalinghi che siano altrettanto efficaci, e magari anche più economici, allora la soluzione migliore è adoperare la stessa cenere del camino. La cenere, infatti, viene usata da millenni come detergente naturale, basta aggiungerla all’acqua in debite proporzioni, oppure bagnare uno straccio, tamponarlo sulla cenere e poi strofinare la superficie da lavare. 

Questo metodo ha il pregio di essere il più economico in assoluto, in quanto prevede solo l’uso dell’acqua del rubinetto e della cenere prodotta dal camino (che in questo modo può essere riciclata), però ha lo svantaggio di richiedere un maggiore sforzo fisico in quanto bisogna strofinare bene e a lungo per rimuovere efficacemente tutte le incrostazioni e la fuliggine.

Per pulire una stufa a pellet dal vetro molto sporco senza ricorrere ai detergenti chimici, invece, è consigliabile usare una miscela di acqua e ammoniaca in parti uguali; una volta preparata, bisogna spruzzare la miscela sul vetro e lasciarla agire per almeno un minuto prima di cominciare a strofinare con un panno.

In qualsiasi caso è sconsigliato l’uso di spugne abrasive, perché potrebbero graffiare il vetro creando degli interstizi microscopici dove la fuliggine andrebbe ad annidarsi, diventando sempre più difficile da rimuovere durante i successivi lavaggi.

Come prevenire l’annerimento del vetro

Abbiamo esaminato i metodi più efficaci per pulire i vetri anneriti dalle incrostazioni di fuliggine e catrame, quindi adesso vedremo cosa si può fare per evitare, o quantomeno ritardare, il successivo annerimento in modo da prolungare gli intervalli di tempo tra una pulizia e l’altra.

Fermo restando che quest’ultima deve essere comunque eseguita in maniera regolare, il vetro della stufa a pellet diventa nero più in fretta quando si brucia pellet di scarsa qualità; lo stesso discorso vale per i termocamini e per le stufe che vanno a legna, bruciare del combustibile non adeguatamente secco, troppo resinoso oppure derivato da scarti di legno contenenti residui di vernici, collanti o altre sostanze chimiche, produce dei fumi con un contenuto di scorie e di fuliggine molto più alto, che oltre a sporcare il vetro molto più in fretta è anche altamente nocivo per la salute.

 

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