Piccola guida su come gestire al meglio il proprio apparecchio, dal montaggio e installazione fino ai controlli e alla manutenzione periodica
Il climatizzatore portatile, a differenza di quello fisso, offre numerosi vantaggi. Il primo tra tutti, ovviamente, è dato dalla sua mobilità e dalla possibilità di poterlo quindi spostare in qualsiasi punto della casa si renda necessario, a seconda delle esigenze.
Ciò non toglie però, che anche questo particolare apparecchio sia soggetto a un regolare “montaggio”, anche se sarebbe più corretto definirlo una predisposizione al funzionamento, dal momento che, come accade per i climatizzatori fissi, bisogna tenerlo in comunicazione con l’ambiente esterno in modo da permettergli di scaricare l’aria calda. Bisogna inoltre gestire lo smaltimento della condensa, che tende a formarsi intorno ai condotti del gas refrigerante quando l’apparecchio è in funzione.
La maggior parte dei climatizzatori portatili in commercio, è dotata di un tubo flessibile integrato nell’apparecchio, anche i cosiddetti condizionatori portatili senza tubo, in realtà sono comunque provvisti di un condotto di scarico, anche se di dimensioni ridotte rispetto allo standard.
Questo tubo, il cui diametro può variare dai 12-13 centimetri fino ai 18 centimetri circa, a seconda del modello, serve infatti a scaricare esternamente l’aria calda, sia quella che si trova all’interno dell’abitazione sia quella prodotta dal funzionamento del climatizzatore stesso. Per fare in modo che ciò sia possibile bisogna posizionare questo tubo in maniera tale che dia all’esterno quindi, e per fare ciò le soluzioni possibili sono soltanto due: praticare un foro oppure acquistare un telo che funga da guarnizione, e ora cercheremo di esaminare entrambe le soluzioni in maniera più dettagliata.
Praticare il foro conviene?
Dal punto di vista dell’efficienza, praticare un foro nella parete rimane la scelta migliore. Per mantenere il più intatte possibili le caratteristiche di mobilità del climatizzatore portatile, infatti, bisognerebbe fare il buco in ognuna delle stanze della casa, o per lo meno in quelle più importanti, come le camere da letto, il salotto e lo studio.
Quando il climatizzatore non è posizionato in una determinata stanza, poi, si può tranquillamente chiudere l’apertura con il tappo fornito nel kit apposito per il montaggio, che si può acquistare online o in ferramenta, o che può essere fornito direttamente dal tecnico incaricato di eseguire il lavoro.
L’unica pecca di questa soluzione è data appunto dal dover bucare le pareti in punti specifici, che permettano di posizionare il climatizzatore senza creare problemi di ingombro e, al tempo stesso, nelle vicinanze di una presa elettrica, in modo da poter collegare il cavo di alimentazione dell’apparecchio. Bisogna anche tenere conto dell’eventuale passaggio di tubature o fili elettrici all’interno della parete scelta, in modo da non causare danni di alcun tipo agli impianti domestici.
I climatizzatori portatili “senza tubo”, quindi, sono notevolmente avvantaggiati per quanto riguarda questo tipo di montaggio, dal momento che il condotto di espulsione dell’aria calda ha un diametro decisamente inferiore rispetto a quelle dei tubi flessibili standard dei modelli tradizionali. Questi ultimi, tra l’altro, essendo dotati di aspiratori sulla parte posteriore, non possono essere accostati alle pareti, mentre i modelli senza tubo invece, grazie alle minori dimensioni dei condotti, ne integrano solitamente due: uno per lo scarico e uno per l’aspirazione, quindi possono essere tranquillamente predisposti per il posizionamento a ridosso della parete.
L’uso delle guarnizioni in plastica
Nel caso in cui non si voglia praticare il foro nelle pareti, è possibile farlo nelle finestre ricavando un’apertura circolare del diametro corrispondente a quello del tubo. Il buco andrà quindi fatto nella lastra di vetro, ma soltanto dove ciò è possibile visto che i moderni infissi montano speciali vetrocamere contenenti del gas inerte che ha il compito di assicurare loro la tenuta termica.
Andando a forarle, quindi, si corre il rischio di pregiudicare le loro caratteristiche e compromettere la tenuta stessa degli infissi. Sono assolutamente da scartare, invece, le soluzioni fantasiose che includono l’uso di pannelli di legno mobili, da forare e poi applicare sul davanzale tenendo le finestre aperte ma chiudendo le tapparelle.
Queste ultime infatti, non essendo a tenuta termica, non impedirebbero al calore di trasmettersi all’interno dell’abitazione vanificando così l’efficacia stessa dell’apparecchio e anche il suo rateo di consumo energetico, dal momento che l’apparecchio sarebbe costretto a funzionare più intensamente del dovuto per mantenere la temperatura nei parametri richiesti.
Il telo sigillante
La soluzione che permette di evitare i buchi, invece, è rappresentata dalle guarnizioni isolanti che alcune ditte producono appositamente per i climatizzatori portatili (Lista dei migliori prodotti). Un classico esempio è dato dal telo sigillante Comfee, il quale è adatto non soltanto per gli scarichi dei climatizzatori portatili, ma anche per quelli delle asciugatrici.
Il telo Comfee è realizzato in plastica morbida che può essere applicato a qualsiasi finestra, porta-finestra o lucernario. La plastica usata ha proprietà isolanti, e questa è una precisazione importante visto che esistono in commercio anche teli privi di questa caratteristica.
Il telo è dimensionato in modo da essere applicato a una finestra semiaperta, da un’anta all’altra, allo scopo di chiudere lo spazio che viene a crearsi tra le due. In questo modo sarà possibile tenere la finestra aperta quanto basta a consentire il passaggio del tubo, ma tenendola al tempo stesso sigillata, così da garantire la continuità della tenuta termica. Una volta applicato il telo-guarnizione si potrà far passare il tubo di scarico attraverso l’apposito foro presente nello stesso, procedendo poi a sigillarlo come si è fatto per l’infisso, e cioè utilizzando l’apposito nastro biadesivo.
Questo sistema offre il vantaggio di non dover pagare per l’intervento di un tecnico che faccia buchi, visto che il montaggio è semplice e può essere tranquillamente eseguito da soli, ma è però caratterizzato da alcune limitazioni. Tanto per cominciare l’impossibilità di chiudere la finestra dove viene collocato e per tutta la durata della stagione di utilizzo del climatizzatore, cosa che potrebbe causare dei problemi di sicurezza domestica, soprattutto a coloro che vivono ai piani bassi degli edifici.
Bisogna quindi avere l’accortezza di scegliere una finestra di difficile accesso dall’esterno, o comunque provvista di un’inferriata che possa impedire a ladri e malintenzionati di entrare in casa. Se un lato della finestra dovrà restare sempre aperto, inoltre, l’altro dovrà per forza di cose rimanere sempre chiuso, in modo da assicurare la perfetta tenuta della guarnizione.
Alcuni consigli utili su questi apparecchi e sul modo corretto di installarli, al fine di ottenere il massimo della resa riducendo al minimo i consumi e gli eventuali svantaggi
Il vantaggio principale offerto dal climatizzatore portatile è dato dalla sua mobilità, ovviamente, ma questo non implica affatto che la sua libertà di movimento sia totale e che possa essere posizionato ovunque si desideri, come se fosse un normale ventilatore o una stufa elettrica. Al pari degli impianti di climatizzazione fissi, infatti, anche il climatizzatore portatile è soggetto ad alcune limitazioni di ordine logistico, dovute alle caratteristiche tecniche specifiche di questo tipo di apparecchi. Cerchiamo quindi di esaminare più nel dettaglio i climatizzatori portatili e il loro funzionamento, per capire come poterli posizionare in maniera giusta e nel migliore dei modi possibili.
Il condizionatore, o climatizzatore che dir si voglia, è un sistema di ventilazione forzata che ha lo scopo principale di raffreddare l’aria facendola passare attraverso un sistema di piccoli condotti contenenti del gas refrigerante; alcuni tipi di condizionatore sono dotati anche di pompa di calore, quindi sono in grado sia di raffreddare l’aria sia di riscaldarla, e sono in grado di sostituire di fatto gli impianti di riscaldamento tradizionali alimentati a legna o a combustibili fossili.
Se gli impianti di climatizzazione fissi richiedono l’installazione di una unità esterna e di uno split interno per ogni stanza della casa però, con una spesa complessiva abbastanza consistente, i climatizzatori portatili si propongono come soluzione decisamente più economica dal momento che motore e split sono integrati in un singolo dispositivo, il quale può essere spostato da una stanza all’altra a seconda delle proprie necessità.
Necessità di comunicazione con l’esterno
Il funzionamento stesso del climatizzatore, però, richiede particolari requisiti, come la messa in comunicazione con l’ambiente esterno. Negli impianti fissi, il motore dell’apparecchio viene collocato direttamente all’esterno dell’abitazione, dal momento che deve scaricare l’aria calda, sia quella presente all’interno della casa sia quella generata dal suo stesso funzionamento, e deve quindi aspirare l’aria esterna e convogliarla in casa per compensare quella tolta, dopo averla raffreddata. Il motore viene poi collegato allo split installato internamente, tramite un piccolo tubo nel quale viene convogliata l’aria raffreddata.
Se l’abitazione è nuova, molto probabilmente avrà già la predisposizione al montaggio dell’impianto di climatizzazione, direttamente integrata nella struttura architettonica; ma negli immobili di vecchia data questa predisposizione manca, quindi bisogna ovviare con dei piccoli interventi di ristrutturazione atti a consentire il montaggio.
Molti pensano di poter risolvere questa problematica con l’utilizzo di un climatizzatore portatile quindi, tralasciando che il principio su cui si basa il suo funzionamento è lo stesso dei climatizzatori fissi. A questo punto potrete obiettare: ma che vantaggio offre il climatizzatore portatile se è comunque soggetto a problematiche per il posizionamento?
La domanda a questa risposta è semplice, il vantaggio è innanzitutto economico, visto che con un singolo apparecchio potrete coprire tranquillamente tutta l’area domestica, spostandolo da una stanza all’altra a seconda delle necessità del momento.
Il suo posizionamento all’interno delle diverse stanze, però, è soggetto alla necessità di assicurare all’apparecchio la comunicazione con l’esterno, senza che questa vada però a compromettere la tenuta climatica dell’ambiente interno. Ecco perché la maggior parte dei climatizzatori portatili è dotata di un tubo flessibile, attraverso il quale avviene lo scarico dell’aria calda, ed è questo tubo che bisogna collocare in un punto dove può dare direttamente sull’esterno.
Con tubo o senza tubo
Quando apparvero sul mercato i primi modelli di climatizzatore portatile, circa una trentina di anni fa, gli acquirenti erano soliti posizionare l’apparecchio nei pressi di una porta-finestra, lasciandola quindi aperta dello stretto necessario a far passare il tubo, il cui diametro può variare a seconda del climatizzatore ma generalmente non supera quasi mai i 18 centimetri circa.
Questo metodo è semplice e non richiede modifiche strutturali all’abitazione, ma è terribilmente controproducente dal punto di vista dei consumi. Lasciando la finestra aperta infatti, anche se di poco, si compromette la tenuta climatica dell’abitazione e quindi l’apparecchio è costretto a lavorare più del dovuto per mantenere la temperatura, incrementando così il consumo di elettricità.
L’alternativa più efficiente in tal senso rimane quindi quella di praticare un’apertura, preferibilmente nella parete, in modo da poterci far passare il tubo di scarico e da poterla chiudere quando il climatizzatore viene spostato in un’altra stanza.
Il diametro del foro potrà variare in base al tipo di climatizzatore portatile scelto; alcuni modelli infatti sono definiti “senza tubo”, anche se questa attribuzione può essere fuorviante dal momento che il tubo c’è, ma è soltanto più piccolo e disegnato in modo da consentire il posizionamento a parete del climatizzatore, in modo da fargli occupare il minimo spazio possibile. Nei climatizzatori senza tubo sono di fatto presenti due tubi distinti, uno per lo scarico e uno per l’aspirazione dell’aria, ma il loro diametro è ridotto e quindi le modifiche strutturali da eseguire sono minime.
Le guarnizioni isolanti
Nel caso in cui si voglia evitare di aprire buchi nelle pareti, a prescindere dalle motivazioni del caso, bisogna tornare quindi al metodo della finestra aperta. Proprio per venire incontro alle persone che hanno questo tipo di problematica, alcune ditte hanno pensato bene di realizzare dei teli in plastica morbida che fungono da guarnizione isolante.
Questi teli vanno applicati alla finestra con del nastro biadesivo, in modo da non compromettere la tenuta climatica dell’infisso, pur permettendo di tenerlo aperto quanto basta per far passare il tubo.
In sintesi, quindi, il climatizzatore portatile (Ecco i migliori modelli) offre si la comodità di essere mobile e l’agio di poter essere spostato a piacimento, ma questo non significa che possa essere posizionato proprio ovunque. La sua collocazione dovrà avvenire sempre nei pressi di una finestra, una porta-finestra oppure dei punti dove sono state praticate le aperture nelle pareti, a seconda del metodo scelto dall’acquirente.
Ulteriori aspetti che possono influire sul posizionamento dell’apparecchio sono la distanza dalle prese di corrente, dato che il climatizzatore è alimentato tramite cavo elettrico, e la tipologia di sistema usato per lo smaltimento della condensa che si forma intorno ai condotti del gas refrigerante quando l’apparecchio è in funzione.
Alcuni modelli, soprattutto i più recenti, integrano un sistema per la dispersione automatica della condensa tramite evaporazione, e quindi non pongono particolari problemi. Altri, invece, sono dotati di piccoli serbatoi di raccolta che vanno periodicamente svuotati, quindi bisogna posizionarli in modo da lasciare lo spazio necessario per accedervi facilmente.
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14 COMMENTI
September 26, 2021 at 12:23 am
Buonasera,
Ho 2 portatili uno con pompa di calore ed uno no ed utilizzo per lo sfiato dell’aria calda degli oblò con foro circolare nel vetro delle finestre che verranno poi chiusi con l’appositi tappi nei periodi freddi.
Nel caso del secondo condizionatore con pompa di calore l’oblò posso lasciarlo chiuso visto che l’inverno il condizionatore lo userò per produrre saltuariamente aria calda e non fredda oppure dovrò tenerlo sempre aperto come in estate? Sarebbe per me comodo poterlo in inverno tenere chiuso altrimenti dovrei aprirlo e chiuderlo a seconda dell’utilizzo della pompa di calore per evitare nei mesi di freddo il passaggio nel tubo di sfiato di umidità e gelo..
Grazie
Risposta
October 1, 2021 at 3:46 pm
Ciao fabio,
se entrambi i climatizzatori hanno il tubo di scarico allora questo deve essere comunque collegato, anche in caso di funzionamento saltuario. Questo vale soprattutto per il modello a pompa di calore, in quanto questa tecnologia è basata sullo scambio termico tra l’ambiente esterno e quello interno, quindi se non viene collegato al tubo non può funzionare correttamente.
Saluti
Team USP
Risposta
September 3, 2021 at 1:41 pm
Ho acquistato un portatile Argo, in grado di produrre sia il freddo che il caldo. L’ho inserito in un ambiente delimitato da teli di plastica trasporente. Mi sarebbe assai comodo mandare lo scarico a livello del pavimento, sotto uno dei teli, anche perché il tubo è dotato di una riduzione che lo trasforma da circolare a ellittico, e quindi passa senza problemi Però il manuale dice che lo scarico deve stare tra 40 e 130 cm, cioè che il tubo di scarico non deve andare verso il basso. Ho visto che il condizionatore funziona anche se mando lo scarico a livello del pavimento. Che succede se lo lascio cosi?
Risposta
September 5, 2021 at 2:40 pm
Salve Giuseppe,
se il manuale consiglia di non direzionare il tubo di scarico verso il basso, allora è meglio seguire le indicazioni perché probabilmente, se non viene tenuto nella posizione corretta, a lungo andare può causare problemi di condensa o di altro tipo che potrebbero essere causa di guasti più o meno gravi al condizionatore.
Saluti
Team USP
Risposta
August 16, 2021 at 5:34 am
Buongiorno,
Dove posso trovare la marca, il modello e il prezzo di un condizionatore portatile con due tubi esterni come dalla prima foto del vostro articolo “Come installare un climatizzatore portatile ” ?
Crodiali saluti
Risposta
August 16, 2021 at 2:10 pm
Salve Massimo,
ci dispiace, quella è solo un’immagine casuale presa tempo fa dalla rete, non è tra i modelli recensiti…
Saluti
Team USP
Risposta
August 9, 2021 at 8:06 am
Posso allungare il tubo di scarico di un condizionatore portatile se si di qianto
Risposta
August 10, 2021 at 12:50 pm
Salve Maria,
dipende da quanto è l’estensibilità massima del tubo in dotazione al tuo condizionatore; in genere possono essere allungati fino a due metri, mentre altri fino a tre metri. Ricorda, inoltre, che la lunghezza del tubo di scarico è legata al funzionamento dell’apparecchio, ecco perché cambia a seconda del modello e del produttore; se il tuo condizionatore ha un tubo estensibile fino a 2 metri soltanto, per esempio, quello è il limite massimo consentito ed è quindi sconsigliato applicare prolunghe.
Saluti
Team USP
Risposta
August 1, 2021 at 8:34 pm
Complimenti per l’articolo. Avrei una domanda da porvi. Dovrei far praticare a giorni un foro sul vetro di una finestra per inserire lo scarico aria calda con l’apposito adattatore. Fatta questa premessa, visto che il condizionatore ha nella parte inferiore il buco di uscita del tubo, posso forare la finestra più o meno alla stessa altezza, quindi mantenendo il tubo senza curve? A rigor di logica mi sembrerebbe la soluzione migliore ma Il libretto di istruzioni olimpia è un po fuorviante. Grazie mille!
Risposta
August 4, 2021 at 7:54 am
Salve Davide,
il buco puoi farlo fare all’altezza che preferisci, infatti il tubo serve a scaricare aria calda e non la condensa liquida. La soluzione migliore sarebbe quella di farlo realizzare in uno degli angoli della finestra, in modo da non ostruire la visuale o l’ingresso della luce.
Saluti
Team USP
Risposta
August 30, 2020 at 11:09 am
Ho acquistato da poco il climatizzatore
portatile della comfeè sogni d’oro 12 btu,inizialmentee tutto ok utilizzandolo vicino a una finestra. Poi ho fatto fare il foro a muro e da quando l’ho sto utilizzando lì mi sta dando delle anomalie. Mentre lo imposto a raffredamento cioè modalità cool dopo pochi minuti stacca il compressore di raffredamento e va solo in modalità vebtilatore. Provato di tutto sui comandi abbassare temperatura ecc ma me lo fa sempre . Adesso avevo provato a staccare il tubo e poco dopo e ripartito ho inserito il tubo di nuovo e andato un po’ e ha staccato di nuovo poi ho riprovato a staccare di nuovo il tubo ma nn ha voluto più ripartire a raffreddare anche riavviandolo senza tubo…. Possibile che il foro essendo da 90 mm internamente e l’estremità dei fori li abbiamo allargati a 120 mm come la misura del tubo per inserirlo con i suoi adattatori crei cmq un problema di scarico ? Ma non segnala nessun errore…. Il muro e cmq spesso 40 cm e la punta per forare che avevamo a disposizione era 90 mm..
Risposta
September 1, 2020 at 8:31 pm
Salve Giuseppe,
le dimensioni del foro vanno bene, piuttosto bisogna stare attenti a non mettere il climatizzatore a ridosso della parete, altrimenti si tappano le griglie di aspirazione dell’aria che si trovano sulla parte posteriore dell’apparecchio. In ogni caso, per andare sul sicuro, ti consigliamo di contattare l’assistenza tecnica Comfee al numero che trovi nel link che abbiamo segnalato, e che è specifico per le problematiche riguardanti i condizionatori portatili.
Saluti
Team USP
Risposta
July 7, 2020 at 10:12 am
Leggo, climatizzatore senza tubo….quali sono?
Grazie.
Risposta
July 9, 2020 at 3:33 pm
Buongiorno Sandro,
diciamo che la definizione di climatizzatore senza tubo può trarre in ingranno, sebbene questi modelli siano davvero definiti così (probabilmente si tratta di una trovata del marketing…). Si tratta di quegli apparecchi che non possiedono un’unità esterna ma sono comunque dotati di un tubo che necessita di uno sbocco verso l’esterno, come del resto abbiamo specificato nell’articolo. Dunque sostanzialmente si tratta di climatizzatori portatili, sulla falsariga di questo Argo Relax Style, tanto per fare un esempio. Saluti Team USP
Risposta